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Germania, Afd e Cdu votano insieme: passa mozione su migranti
La mozione sul "Piano in cinque punti" ha ottenuto 348 voti a favore e 345 contro
Il Bundestag ha approvato una delle due mozioni presentate dalla Cdu sui migranti. Il provvedimento è passato con l'aiuto dei parlamentari dell'Afd, Alternativa per la Germania. La mozione sul "Piano in cinque punti" ha ottenuto 348 voti a favore e 345 contro. Le astensioni sono state 10. La seconda mozione ha ottenuto 190 sì e 509 no con 3 astensioni. La mozione è stata respinta.
Il piano migranti
La mozione che include il piano in cinque punti prevede sostanzialmente controlli permanenti alle frontiere, respingimento di "tutti i tentativi di ingresso illegale senza eccezioni" per tutte le persone prive di documenti d'ingresso validi. Le persone che devono lasciare il Paese devono essere trattenute immediatamente e il numero di centri di detenzione nei Land deve essere "significativamente aumentato".
Il numero di espulsioni deve salire: "Le espulsioni devono avvenire su base giornaliera", si legge nella mozione della Cdu/Csu. Il testo prevede inoltre che il governo federale fornisca un maggiore sostegno ai laender nell'applicazione dell'obbligo di lasciare il Paese. Dovranno essere creati "centri federali di espulsione".
I responsabili di reati che devono lasciare il Paese devono rimanere in un "centro di detenzione a tempo indeterminato" fino a quando non torneranno volontariamente nel loro Paese o saranno espulsi. La mozione o proposta di risoluzione non è giuridicamente vincolante. Ma il voto mostra che c'è una maggioranza a favore dello stop all'asilo e che venerdì potrebbe esserci una maggioranza anche nel voto sul progetto di legge, che è vincolante.
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Garante della Privacy blocca DeepSeek, stop all’IA...
Il provvedimento d'urgenza con effetto immediato per tutelare i dati degli utenti italiani
Il Garante della Privacy ha disposto il blocco di DeepSeek, l'app cinese che utilizza l'intelligenza artificiale. "Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek", annuncia in una nota lo stesso Garante per la protezione dei dati personali.
"DeepSeek - continua il Garante della Privacy - è il software di intelligenza artificiale relazionale, progettato per comprendere ed elaborare le conversazioni umane, che introdotto di recente sul mercato mondiale in pochi giorni è stato scaricato da milioni di persone. Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti italiani, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente".
"Contrariamente a quanto rilevato dall'Autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea. L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria", conclude il Garante per la Privacy.
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Roma, spari contro un’auto: 35enne ferito
L'uomo si è recato al policlinico di Tor Vergata in macchina con il finestrino del lato destro infranto
Un 35enne è stato ferito da un colpo di arma da fuoco a Roma. Secondo quando ricostruito dalla polizia, l'uomo è arrivato alle 18.20 al Policlinico Tor Vergata con una ferita da arma da fuoco al fianco destro. Non è in pericolo di vita. Il 35enne è arrivato in ospedale in macchina con il finestrino del lato destro infranto.
Secondo quando ha raccontato, due persone si sarebbero avvicinate alla sua macchina e avrebbero sparato. Sono in corso le indagini della polizia.
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Emanuela Orlandi e il giallo del fascicolo vuoto,...
Una volta confermata ufficialmente la mancanza dei documenti si rivolgerà aal ministero Interno
Fino in fondo per chiarire il giallo del fascicolo su Emanuela Orlandi trovato vuoto all'Archivio di Stato. La Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori presenterà infatti una richiesta ufficiale all’Archivio centrale dello Stato per avere la documentazione che avrebbe dovuto essere custodita all'interno della cartelline trovata con solo la copertina e dei sommari. A quanto si apprende la decisione è stata presa nel corso dell’Ufficio di presidenza della stessa Commissione di inchiesta che si è riunito oggi.
Se confermato quanto già emerso durante un primo sopralluogo del presidente Andrea De Priamo, la Commissione si muoverà presso il ministero dell’Interno per chiedere notizie e la documentazione mancante.