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Sanremo 2025, Tony Effe e Fedez ‘lasciati a piedi’: ecco a chi il pubblico darebbe un passaggio
Se, come capitò a Ibra, rimanessero bloccati nel traffico: Giorgia, Elodie e Massimo Ranieri sono i cantanti che invece lo otterrebbero di sicuro
Era il 2021 quando Zlatan Ibrahimovic, allora co-conduttore del Festival di Sanremo, rischiò di non arrivare in tempo perché bloccato nel traffico. Ci riuscì solo grazie al passaggio di un motociclista. Ma se avvenisse oggi, e a bordo strada gli italiani trovassero i cantanti in gara nella kermesse 2025, a chi darebbero e a chi non darebbero uno strappo per arrivare in tempo? Se Giorgia arriverebbe di sicuro sul palco, Tony Effe e Fedez rimarrebbero a piedi.
Chi salirebbe in tempo sul palco
Dall’indagine, commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different , è emerso che sul palco arriverebbero di sicuro non solo la cantante romana (prima in questa speciale classifica con il 34% degli italiani più che disposti a darle un passaggio), ma anche Elodie (seconda con il 31%) e Massimo Ranieri (terzo con il 26%). Appena sotto al podio, ma con ottime probabilità di arrivare comunque a esibirsi per tempo grazie all’aiuto degli automobilisti di passaggio, Francesco Gabbani (quarto con il 19%), i The Kolors (18%) e Marcella Bella (17%).
Il perché della scelta? Il primo dei parametri in base a cui gli intervistati dichiarano di aver deciso sono le capacità artistiche (94,5%) e l’empatia o simpatia (87,2%). Solo terza la bellezza fisica (42,2%). Andando nello specifico dei tre 'vincitori' del sondaggio, il 61% del campione darebbe un passaggio a Giorgia per le sue capacità artistiche, il 21%, invece, la accompagnerebbe all’Ariston per la sua simpatia.
Elodie ha, prevedibilmente, sbaragliato molti per la sua bellezza fisica (59% di chi la accompagnerebbe per arrivare sul palco), ma ha raggiunto percentuali importanti anche per l’empatia (18,3%) che mostra in pubblico ai suoi fan e per le sue doti canore (12,3%), curiosamente molto apprezzate anche dagli over 65 (in questo sotto campione il dato arriva addirittura al 24,8%). Sono il talento (55,3%) e la simpatia (16,3%), invece, i principali motivi per cui gli italiani riserverebbero un posto in auto a Massimo Ranieri.
Chi non salirebbe sul palco in tempo
Ma chi sono quelli che invece gli italiani lascerebbero a piedi? Su tutti spiccano Tony Effe (48,4%) e Fedez (46,1%), terzo posto in questa sgradevole classifica, sia pure con una percentuale nettamente più bassa, per Achille Lauro (25,4%). Avrebbero serie difficoltà ad arrivare per tempo anche Willie Peyote (13,9%), il gruppo creato ad hoc per il Festival Shablo, Gué, Joshua e Tormento (13,4%) e Rocco Hunt (13%). Nel caso degli artisti lasciati a piedi, però, non vengono esplicitate le ragioni della scelta.
La colonna sonora ideale per la coda in autostrada
Se qualcuno ottenesse un passaggio, molti altri rimarrebbero a lungo in autostrada e allora Facile.it ha anche chiesto ai rispondenti al sondaggio quale, fra le canzoni vincitrici delle ultime 10 edizioni del Festival vorrebbero ascoltare per alleviare lo stress della coda. 'Due vite' di Marco Mengoni (vincitrice del 2023, prima in questa classifica con il 40,9% delle risposte), 'Occidentali’s karma' di Francesco Gabbani (2017, con il 37,6%) e 'Grande amore' de Il Volo (2015, con il 36%) sono le canzoni preferite dal campione. Quarto posto per 'La Noia' di Angelina Mango (vincitrice della scorsa edizione del Festival) che precede 'Fai Rumore' di Diodato, primo nell’edizione 2020 (32,5%). Curiosamente solo sesti i Måneskin con la loro 'Zitti e buoni' (31,2%) brano che proprio nel 2021 non solo li portò in cima alla classifica del Festival, ma gli spalancò le porte del successo internazionale e a vincere l’Eurovision Song Contest.
Spettacolo
Musica, Cidim: al via in Marocco il secondo Festival...
Otto concerti dal 6 al 13 febbraio tra Ifrane e Fès
Dopo il grande successo dello scorso anno, il Cidim torna in Marocco con la seconda edizione del Festival Giovani Talenti Musicali Italiani nel mondo. Otto date dal 6 al 13 febbraio con sei diversi artisti tutti italiani, giovani ed estremamente talentuosi. Si comincia giovedì 6 e venerdì 7 febbraio all’interno dello splendido Auditorium 4 Al Akhawayn University di Ifrane e poi all’Université Euro Méditerranée de Fès con il pianoforte di Nicolò Cafaro che si esibirà con un programma ricchissimo che include, tra le altre, le musiche di Ottorino Respighi, Giacomo Puccini e Sergej Vasil'evič Rachmaninov.
Sabato 8, sempre a Ifrane e nella identica location del primo appuntamento, è prevista l’esibizione di Stéphan Masserano, giovane chitarrista che il giorno successivo, domenica 9 febbraio, suonerà all’Université Euro Méditerranéenne de Fès. Il programma per tutte e due le date prevede le musiche di Mauro Giuliani, Niccolò Paganini e Mario Castelnuovo-Tedesco. A Ifrane lunedì 10 e a Fès martedì 11 febbraio si esibisce il duo tutto al femminile composto da Lorenza Baldo al violoncello e Martina Consonni al pianoforte.
Il festival si conclude mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio con il violino di Julian Kainrath e il pianoforte di Giorgio Lazzari che prima a Ifrane e poi a Fès, sempre all’interno delle due università marocchine che hanno già ospitato gli altri protagonisti del Festival, eseguiranno le di Giuseppe Tartini, Niccolò Paganini e Camille Saint-Saëns. Il festival viene organizzato dall'Ambasciata d'Italia, dall’Istituto Italiano di Cultura di Rabat e dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica) con la collaborazione della Fondation Esprit de Fés, Al Akhawayn University, Université Euro Méditerranéenne de Fès e Conservatoire Régionale de Musique et d'Art Chorégraphique de Fès-Mèknes.
"Straordinari talenti, vincitori di premi, si sono esibiti in Italia e in un numero elevato di paesi all’estero, nonostante la giovane età sono conosciuti, stimati e con grandi potenzialità di crescita professionale e artistica. Sono questi i musicisti sui quali la nostra associazione investe da anni perché migliorino, maturino e portino avanti nel mondo la tradizione musicale italiana. Tornare in Marocco, dopo l’esito estremamente positivo del primo festival del 2024 è importante, perché offre continuità al lavoro del Cidim e permette di rendere ancora più saldi i rapporti in essere con le istituzioni italiane qui in Marocco e con le comunità locali, che ringrazio per l’ospitalità", spiega il presidente di Aiam (Associazione Italiana Attività Musicali) e vicepresidente del Cidim, Francescantonio Pollice.
“Una collaborazione e un’amicizia proficue quella tra l’Istituto Italiano di Cultura a Rabat e il Cidim che si traducono in eventi come questo Festival organizzato in due città estremamente recettive dal punto di vista culturale, posti dove la musica italiana viene studiata, seguita e ascoltata sempre con grande curiosità. Siamo certi che i sei giovani musicisti interpreti degli otto concerti tra Ifrane e Fès sapranno rubare l’attenzione che meritano, contribuendo in modo efficace a fare capire al pubblico di cosa è capace un talento italiano”, conclude Carmela Callea, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura a Rabat. Maggiori informazioni sul sito del Cidim www.cidim.it.
Spettacolo
Addio a Brian Murphy, star della sitcom ‘George e...
Sui social la moglie Linda Regan, postando una foto di un loro bacio appassionato, ha scritto: "Il mio amore per te non morirà mai. Rip tesoro"
Addio a Brian Murphy. L'attore britannico, star della sitcom 'George e Mildred', aveva 92 anni: è morto nella sua casa nel Kent, a sud-est di Londra. La notizia della scomparsa, avvenuta domenica mattina, è stata annunciata oggi dalla Bbc. Rendendo omaggio al suo "talento e alla sua umanità", l'amico e agente di Murphy, Thomas Bowington, lo ha descritto come un "uomo gioioso e profondamente di buon cuore". Sui social la moglie Linda Regan, postando una foto di un loro bacio appassionato, ha scritto: "Il mio amore per te non morirà mai. Rip tesoro".
Dopo una carriera in teatro e al cinema, Brian Murphy ha conquistato grande notorietà negli anni Settanta grazie a due sitcom britanniche: "Un uomo in casa", trasmessa dal 1973 al 1976, e poi soprattutto il suo spin-off "George e Mildred", in onda dal 1976 al 1979, che lo ha consacrato e reso famoso a livello internazionale vestendo i panni di George Roper, marito nullafacente di Mildred, interpretata dalla straordinaria e istrionica Yootha Joyce (1927-1980).
Nel telefilm "George e Mildred" Murphy ha rivelato tutte le sue caratteristiche di attore brillante con un ruolo comico spassosissimo. Gli episodi sono incentrati sulla vita di due coniugi inglesi sulla cinquantina, movimentata dalle stramberie di George, con un cuore di un ragazzino discolo che appena muove un dito crea danni, ai quali Mildred cerca sempre di porre riparo. Lui inoltre fa fatica ad apprezzare la bellezza un pò sfiorita della moglie, che invece non aspetta altro che ricevere le dovute attenzioni: questa situazione è un filo conduttore tra tutte le puntate.
Nato a Ventnor, sull'isola di Wight, il 25 settembre 1932, Brian Murphy alla fine degli anni Cinquanta entra nella compagnia teatrale di Joan Maud Littlewood, conquistando rapidamente i palcoscenici di Londra. A partire dal 1961 inizia a recitare nella tv inglese, apparendo in episodi dei telefilm "Agente speciale", "Z cars", "Six", "Love Story" e "Callan". Dopo piccole parti al cinema, Murphy ottenne il primo ruolo importante in "I diavoli" (1971) di Ken Russell, con Vanessa Redgrave e Oliver Reed; Russell nello stesso anno lo diresse anche in "Il boy friend".
La sitcom "George e Mildred", dopo un successo mondiale durato cinque stagioni, fu interrotta dalla morte dell'attrice protagonista, Yootha Joyce, nel 1980. Murphy, devastato per la perdita della compagna di lavoro abbandonò temporaneamente le scene. Nel 1995 aveva sposato l'attrice Linda Regan. Dopo piccoli ruoli al cinema e in tv, era tornato alla ribalta con un ruolo da coprotagonista nella serie "Last of the Summer Wine" (2003-2010).
(di Paolo Martini)
Tv & Gossip
Tempesta d’amore: emozioni contrastanti dal 17 al 21...
Ci sono settimane che ti si appiccicano addosso. Non danno tregua. Ti tengono lì, sospeso, con il fiato corto e il cuore che batte più forte del solito. Questa è una di quelle settimane. Un vortice di emozioni, scelte difficili, parole non dette e sentimenti che si incastrano, si scontrano, si spezzano. Se siete pronti, vi raccontiamo cosa succederà a Tempesta d’amore dal 17 al 21 febbraio 2025. Sarà un viaggio turbolento, di quelli che non lasciano spazio a distrazioni.
Prima, però, una piccola pausa per ricordarci che questa soap è un pezzo di storia. È in onda da una vita, letteralmente. È partita nel 2005 in Germania e, piano piano, ha trovato la sua casa anche in Italia. Oggi è su Rete 4, ogni mattina alle 09:45. Vi tiene compagnia da anni, vi ha fatto affezionare ai suoi personaggi, vi ha fatto arrabbiare, sorridere, sospirare. Eppure, non si è mai fermata. Oltre 3000 puntate, e ancora qui. Ancora in piedi, ancora pronta a stupirci. Ancora capace di farci chiedere, nel cuore della notte, e adesso cosa succederà?
Ah, un promemoria pratico: da qualche tempo, la programmazione ha subito un nuovo assestamento. Se qualcuno non si fosse accorto del cambio di orario, ribadiamo che “Tempesta d’amore” è trasmessa dal lunedì al venerdì alle 09:45 circa su Rete 4. Nel weekend, invece, non ci sono episodi in onda. E adesso, passiamo senza indugio ai fatti più scottanti.
L’ombra del tradimento: Helene e André
La relazione tra Helene e André, che prima ci era sembrata stabile, si trova ora su un terreno piuttosto friabile. Forse alcuni di voi hanno già percepito un certo disagio nelle ultime puntate, e in effetti le cose non stanno andando nel migliore dei modi. Helene, ignara di ciò che l’attende, valuta persino un trasferimento in Sudafrica, immaginando che André possa approvare la scelta e appoggiarla con gioia. Werner, però, è al corrente di una verità scomoda e si ritrova a fare da mediatore, cercando di proteggere Helene dal dolore di scoprire che André non è stato fedele.
Quando il puzzle si ricompone e Helene viene a sapere la verità sul tradimento, quel senso di destabilizzazione raggiunge l’apice. Prima la telefonata, poi la prova concreta: André, confermando tutto, la lascia in preda allo sconforto. Come reagireste voi, al suo posto? Ci si aspetterebbe rabbia, delusione o voglia di tagliare i ponti; lei, invece, sembra attraversare un’incredulità mista a disincanto. E la situazione non sarà priva di conseguenze anche per gli equilibri all’interno della cerchia familiare.
Dubbi d’amore: Nicole, Robert e… Michael?
Se parliamo di incertezze e indecisioni, Nicole si sta trovando a viverle in modo piuttosto intenso. Da un lato, c’è l’affetto sempre più evidente di Michael, che la guarda con occhi probabilmente più dolci di quanto lei inizialmente avesse immaginato. Dall’altro, c’è Robert che, nonostante un passato complicato, non vuole lasciarla andare. Pare ci sia stato persino un tentativo di trasferirsi in Italia, poi sfumato. In un primo momento, Robert aveva accarezzato l’idea di accettare un’offerta di lavoro allettante, ma alla fine ha preferito restare per stare vicino a Nicole, sorprendendola e facendola sentire importante.
Eppure, questo slancio romantico non ha risolto il groviglio di sensazioni che la donna prova. Come se non bastasse, la proposta di andare a vivere insieme, sopra il “Café Liebling”, apre un altro vaso di Pandora. Nicole teme di fare passi falsi, di pentirsi, o di finire in un rapporto privo di quelle certezze che ancora insegue. In più, un’ombra si allunga su Michael: è lui la persona giusta, oppure Nicole si è solo aggrappata a un’illusione? Nella confusione, spunta Noah con un consiglio fin troppo sincero, che la destabilizza e la fa riflettere ancora di più su chi sia davvero l’uomo adatto a lei.
La confessione di Yvonne e il turbamento di Greta
In parallelo, c’è una rivelazione di cui forse si è parlato meno ma che ha un impatto emotivo molto forte. Greta, rovistando tra alcuni oggetti di Yvonne, si imbatte in una confezione di medicinali che la lascia perplessa. A quel punto, è inevitabile che emergano domande spinose. Yvonne, con una pacatezza quasi surreale, le confessa di avere un cancro. Il mondo di Greta vacilla. Quelle pillole sono la testimonianza di una lotta molto più profonda, un tormento che Yvonne ha affrontato in silenzio.
Da questo scambio nasce un inaspettato legame tra le due: Greta, inizialmente irritata e confusa, prende coscienza della sofferenza della donna e decide di sostenerla con gesti inusuali, forse anche un po’ bizzarri, ma intrisi di speranza. Un modo per ricordarci che, a volte, l’empatia si manifesta nelle forme più imprevedibili.
Theo e il sospetto di ADHD
Un altro aspetto che si intreccia alle varie vicende è la situazione di Theo. A quanto pare, un appuntamento con Lale è stato rovinato da un contrattempo imbarazzante, qualcosa che ha fatto nascere in lei la convinzione che Theo possa soffrire di ADHD. Inizialmente, la reazione di Theo è tutto fuorché pacifica: si irrita, respinge l’idea, si chiude a riccio.
Eppure, basta un confronto con Alfons e poi un colloquio con Michael perché Theo prenda in considerazione l’ipotesi di parlarne con uno specialista. C’è una sfumatura delicata in tutto questo: ci ricorda che affrontare i propri timori è sempre un percorso insidioso. E, quando Lale cerca di capire come sia andata la visita, lui minimizza, forse per nascondere la paura di essere giudicato.
La tragedia di Eleni e Julian
Infine, una delle vicende più forti della settimana riguarda Eleni e Julian, che ci avevano lasciati con la sensazione di un momento roseo: dopo un lungo tira e molla, sembrava che la famiglia di Alexandra e Christoph stesse accettando la loro unione. Ma la gioia può spezzarsi in un attimo, e lo fa nel modo più traumatico possibile.
Eleni si sente male all’improvviso, cade a terra e deve essere portata d’urgenza in ospedale. La diagnosi è lapidaria: gravidanza extrauterina. Per salvare la vita di Eleni si rende necessario un intervento immediato, che purtroppo non basta a preservare il bambino. È un crollo emotivo devastante, che lascia lei e Julian in uno stato di profonda disperazione. Vedremo come affronteranno la perdita: sarà un passaggio cruciale per la loro storia d’amore e, forse, per l’intera stagione.
Conflitti e decisioni irrevocabili
Prima di chiudere, segnaliamo che la relazione tra Robert e Nicole sembra percorrere un sentiero sempre più accidentato. Dopo un tentativo di riavvicinamento, lei sceglie di non trasferirsi con lui, gettando nuova benzina sul fuoco di quei sentimenti già confusi. Potrebbe essere la fine, o un altro di quei momenti di crisi che preludono a una riconciliazione ancora più intensa.
Ci si chiede, in un intreccio così denso di eventi, se qualcuno riuscirà a chiudere col passato e a ripartire da zero. L’atmosfera generale ci fa pensare che il lieto fine non sia dietro l’angolo ma la storia di “Tempesta d’amore” ci ha insegnato che ogni tanto la felicità arriva quando meno ce l’aspettiamo.
Sappiamo bene quanto siano decisive le prossime puntate per capire i risvolti di ogni singola vicenda. Quando c’è di mezzo la fiducia, ogni parola conta, ogni scelta può cambiare il corso delle cose. Noi continueremo a monitorare ogni cambiamento, pronti a raccontarvi senza filtri quel che accadrà e a condividere con voi le nostre impressioni, spesso imperfette e appassionate, proprio perché non siamo qui a leggere un copione già scritto, ma a viverlo insieme. E se avete la sensazione di stare a un passo da un clamoroso stravolgimento, sappiate che non siete i soli: questa soap non smette mai di sorprenderci.
Restate in “ascolto” e prendetevi qualche momento per metabolizzare tutto: a volte, per digerire certe svolte, serve respirare profondamente e lasciarsi un po’ di tempo. Il viaggio nei sentimenti continua e probabilmente ci riserverà ancora molte rivelazioni inattese. Siamo tutti in attesa di scoprire se l’amore, nonostante le burrasche, riuscirà a trovare la sua strada. E a giudicare dal ritmo degli eventi, non passerà molto prima che nuovi segreti vengano alla luce. La tempesta, purtroppo o per fortuna, non sembra affatto destinata a placarsi.