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Alis, consiglio direttivo approva nuovi soci e rinnova segretario generale e presidenti commissioni
Grimaldi, 'Diamo il benvenuto a 30 nuovi Soci'
“In questo primo Consiglio direttivo del 2025 abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con i nostri associati su tematiche attuali e scenari geopolitici internazionali, soprattutto alla luce della nuova Commissione Europea guidata da Ursula Von der Leyen e dell’insediamento di Donal Trump come Presidente degli Stati Uniti, ribadendo che Alis sarà sempre più un punto di riferimento per il settore logistico e per le imprese, attraverso un costante monitoraggio degli sviluppi normativi ed un concreto supporto agli imprenditori e ai lavoratori che rappresentiamo''.Il presidente di Alis Guido Grimaldi commenta così i lavori del Consiglio direttivo svolto nella sede nazionale di Alis a Roma alla presenza di tantissimi soci e concluso dal Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi.
''Siamo certi che questo nuovo anno sarà infatti ricco di sfide ed opportunità, che affronteremo con l’entusiasmo, l’impegno e la passione che da sempre ci contraddistinguono e continueremo pertanto a tracciare un percorso di crescita e successo, consolidando il ruolo di Alis come motore di sviluppo e innovazione. In questa direzione siamo molto orgogliosi di dare il benvenuto a 30 nuovi Soci in Alis, tra cui come Soci consiglieri Arkas Container Transport, Generazione Vincente, Renexia Recharge e Tribeca e come Soci onorari Iiss Don Tonino Bello di Tricase (Lecce) e Luiss School of Government. Abbiamo inoltre confermato l’Avv. Francesca Fiorini nel ruolo di Segretario Generale ed abbiamo rinnovato i Presidenti ed i Vicepresidenti delle nostre Commissioni tecniche, istituendo una nuova Commissione denominata Marketing, media e comunicazione”, prosegue Grimaldi.
“I nuovi ingressi sono una chiara testimonianza di quanto il nostro progetto associativo stia crescendo in modo trasversale, coinvolgendo tutte le filiere legate ai settori dei trasporti, della logistica e dei servizi alle imprese: Arkas Container Transport è una importante compagnia di navigazione turca che offre servizi in 27 Paesi con 72 terminal in tutto il mondo; Generazione Vincente è un’agenzia per il lavoro con oltre 35 filiali in Italia, che offre soluzioni per le aziende nella gestione delle risorse umane e supporta i lavoratori nella ricerca di nuove opportunità; Renexia Recharge è specializzata nello sviluppo di infrastrutture innovative per produrre energia da fonti rinnovabili; Tribeca che, con oltre 30 anni di esperienza, è una grande realtà radicata soprattutto nel Nord Italia e supporta i clienti attraverso analisi approfondite, strategie di marketing e collaborazioni mirate. Siamo inoltre davvero contenti di poter contare sull’adesione di ulteriori enti di formazione che accrescono il nostro impegno e la nostra responsabilità nei confronti delle nuove generazioni: la scuola secondaria Istituto Don Tonino Bello di Tricase, in provincia di Lecce, che offre anche il percorso di studi su Trasporti e Logistica e la prestigiosa Luiss school of Government, scuola di specializzazione fondata nel 2010, che forma funzionari pubblici e privati di alto livello ed offre numerosi Master e corsi avanzati”, aggiunge Grinaldi.
“La fiducia mostrata dai nuovi Soci nei confronti della nostra Associazione e del nostro progetto - conclude il presidente Grimaldi - è motivo di orgoglio e anche di stimolo per continuare a creare occasioni di crescita, collaborazione e confronto costruttivo, come puntiamo a fare nel grande evento fieristico di LetExpo in programma da martedì 11 a venerdì 14 marzo a Verona, dove diamo appuntamento ad associati, operatori economici, stakeholder, docenti, studenti, cittadini interessati e rappresentanti delle Istituzioni”.
Economia
Poste Italiane: l’anno d’oro della filatelia è stato il 2024
In collaborazione con TgPoste.it
Un anno straordinario per Poste Italiane che ha conquistato il cuore di collezionisti e appassionati. I folder e francobolli dedicati a temi iconici come i Pokémon, il 20° scudetto dell’Inter e i 250 anni della Guardia di Finanza hanno dominato la classifica dei più apprezzati. A completare un anno di successo, l’esclusiva cartella filatelica dedicata al Vespa Club che ha celebrato un simbolo della tradizione motociclistica italiana.
Economia
Unicredit-Banco Bpm e Mps-Mediobanca, l’obiettivo è...
C'è, secondo quanto è in grado di ricostruire l'Adnkronos accostando diverse fonti autorevoli, un disegno che tiene insieme finanza e politica e che punta a un doppio via libera
Le offerte di Unicredit su Banco Bpm e di Mps su Mediobanca, che si intrecciano con l'operazione Commerzbank sempre della banca guidata da Andrea Orcel e con quelle di Generali su Natixis e di Banco Bpm su Anima sono tasselli di un complicato intreccio, scandito da notizie, indiscrezioni e 'manovre' finanziarie in continuo aggiornamento. La percezione diffusa è che si sia entrati in un risiko infinito, con azioni e reazioni a catena. C'è però, secondo quanto è in grado di ricostruire l'Adnkronos accostando diverse fonti autorevoli, un disegno che tiene insieme finanza e politica e che punta a semplificare il quadro con una scadenza relativamente vicina: tre mesi.
L'indicazione è tutt'altro che casuale, considerato che l'8 maggio è in agenda l'assemblea per il rinnovo del cda di Generali. E' una data entro la quale è ragionevole pensare che le due offerte principali, Unicredit-Bpm e Mps-Mediobanca, possano aver trovato la loro definizione. Non da un punto di vista tecnico, perché i tempi sono ovviamente più lunghi, ma almeno da un punto di vista politico, inteso in senso più ampio come 'disco verde' da parte del sistema. L'incognita principale resta, per definizione, il mercato.
Ci sono diversi elementi a legare tra loro le due operazioni. Uno, più degli altri, può contribuire a imprimere un'accelerazione su entrambi i fronti. E' il doppio ruolo del Mef, e quindi per estensione del governo, che su un tavolo, quello che porta da Siena a Piazzetta Cuccia, è azionista e sull'altro tavolo è un arbitro, perché è già iniziato il conto alla rovescia per il via libera, entro 45 giorni dalla richiesta inoltrata, da parte di Palazzo Chigi a Unicredit, ai sensi del golden power, per l'operazone su Banco Bpm.
Nello stesso tempo, va considerato l'equilibrio tra gli interessi in campo. Sono dichiarati quelli del governo, che vuole un terzo polo bancario forte. Sono chiari quelli di azionisti di peso come Caltagirone e Delfin, che sono presenti in Mps e Mediobanca e ambiscono a incidere in maniera diversa rispetto a quanto sono riusciti a fare finora in Generali. Sono altrettanto 'leggibili', perché più volte puntualizzati e ribaditi al mercato, gli obiettivi di Unicredit. Il Ceo Andrea Orcel vuole chiudere l'operazione italiana e giocarsi fino in fondo la partita in Germania.
L'acquisto da parte della banca di Piazza Gae Aulenti di quote in Generali, il 4,1% più uno 0,6% per conto di clienti e potrebbe esserci una ulteriore quota potenziale in strumenti derivati, è l'altro elemento chiave nel ragionamento che porta a sostenere che si possa arrivare entro tre mesi ad avere un quadro molto più delineato rispetto a oggi.
L'investimento è stato definito finanziario e non strategico. In termini tecnici questa puntualizzazione serve ad assicurare che non è intenzione di Unicredit scalare Generali. Ma in termini sostanziali quel pacchetto di azioni ha sicuramente un valore strategico. Nel senso che pesa e che sarà fatto pesare a sostegno degli interessi della banca. Come? Qui si entra inevitabilmente nel campo delle supposizioni, perché si sconfina nel processo alle intenzioni. Stando alla fotografia della situazione attuale, Orcel potrà decidere di usare il peso che ha acquisito in Generali per sostenere Mediobanca e l'attuale management o, al contrario, per aggiungere sostanza al fronte opposto di Caltagirone e Delfin. Ma, e questa è l'indicazione che prevale accostando le fonti interpellate dall'Adnkronos, l'8 maggio il quadro potrebbe essere già diverso con la partita per le Generali profondamente cambiata dall'evoluzione delle due offerte in corso. (Di Fabio Insenga)
Economia
Caliber, IA per analisi stakeholder in Italia su gestione...
Questa espansione segna una nuova era per la gestione del brand e della reputazione in Italia
Caliber, leader globale nelle analisi delle percezioni degli stakeholder, sta rivoluzionando il modo in cui il brand e la reputazione aziendale viene misurata in Italia. Con l'introduzione della sua potente tecnologia di monitoraggio in tempo reale, Caliber offre alle organizzazioni una comprensione senza precedenti delle percezioni degli stakeholder, consentendo loro di costruire fiducia, rafforzare la reputazione del marchio e prendere decisioni basate sui dati con maggiore sicurezza. Questa espansione segna una nuova era per la gestione del brand e della reputazione in Italia, dotando le aziende innovative degli strumenti necessari per rimanere al passo in un contesto aziendale sempre più basato sulla fiducia.
"Comprendere la percezione degli stakeholder è cruciale. Non basta fare le cose bene; è essenziale valutare se abbiamo avuto un impatto sull'intero ecosistema degli stakeholder. Questa visione è ciò che ci guida. Il futuro dell'intelligenza applicata all’analisi degli stakeholder e quello che oggi portiamo in Italia”, ha dichiarato Alessandro Detto, senior vice president growth Med. Per celebrare questo traguardo, Caliber ha lanciato il primo Trust & like score (Tls) ranking per i marchi dell’indice IT40 in Italia, evidenziando come le principali aziende italiane sono percepite dal pubblico.
"Entrare nel mercato italiano rappresenta un importante traguardo per Caliber, poiché continuiamo la nostra missione di costruire fiducia nel mondo aziendale attraverso lo sviluppo dell'intelligenza applicata all’analisi degli stakeholder, più rapida e più attuabile. Il vivace panorama imprenditoriale italiano, patria di brand globali come Ferrari, Armani, Ferrero, e tanti altri è perfetto per le nostre soluzioni. Siamo entusiasti di avere Alessandro Detto nel team, la cui conoscenza del mercato e competenza saranno fondamentali per il nostro successo. Non vediamo l'ora di aiutare le aziende italiane a navigare l'attuale scenario comunicativo basato sui dati con maggiore chiarezza, fiducia e impatto, ha aggiunto Shahar Silbershatz, ceo e fondatore di Caliber.