Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Mediolanum: Doris, ‘ops Mps-Mediobanca non me l’aspettavo, è stata una bella sorpresa’
L'ops lanciata da Mps su Mediobanca è stata un'operazione inaspettata per l'amministratore delegato di Banca Mediolanum, Massimo Doris che, rispondendo alle domande dei giornalisti nella call di accompagnamento ai risultati 2024 dell'istituto, ha detto: "Io non me l'aspettavo, come penso nessun altro sul mercato; è stata una bella sorpresa".
E a chi gli chiede se questo potrebbe dare il via ad altre possibile mosse, da parte di altri soggetti, risponde: "Può darsi, visto il dominio di operazioni che è partito, non mi sento di escluderlo". Anche se la politica di Mediolanum sembra rimanere al di fuori da certe logiche: "Noi -conferma Doris- non stiamo guardando a queste cose".
Finanza
Anima: utile netto 2024 +53%, raggiunti 228 milioni di euro
Le commissioni nette di gestione si sono attestate a 338,7 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto all'anno precedente
Anima Holding presenta i risultati consolidati per l’esercizio 2024, registrando una crescita significativa su tutti i principali indicatori finanziari. Le commissioni nette di gestione si sono attestate a 338,7 milioni di euro, in aumento del 17% rispetto all'anno precedente, mentre i ricavi totali consolidati hanno raggiunto 530,0 milioni, segnando un incremento del 44%. L’utile netto consolidato ha toccato 227,8 milioni di euro (+53%), con un utile netto consolidato normalizzato pari a 276,5 milioni (+50%).
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto un dividendo di 0,45 euro per azione, confermando l’attenzione del Gruppo verso una remunerazione solida per gli azionisti. Tra le iniziative strategiche emerge l’approvazione di un aumento di capitale volto a supportare i piani di incentivazione a lungo termine, sottolineando l’impegno a garantire un allineamento tra il management e gli azionisti.
Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima., commenta: “Gli ottimi numeri registrati nel 2024 sono una conferma delle grandi capacità del nostro Gruppo di generare risultati consistenti nel tempo. Il nostro modello di business basato sulle partnership distributive, un approccio disciplinato agli investimenti e un impegno senza paragoni nel supporto alle reti di vendita hanno consentito negli anni di creare relazioni industriali che oggi fanno di Anima un grande valore riconosciuto dalle controparti.”
Melzi d’Eril evidenzia i pilastri di questo successo: “Raccolta positiva, redditività in crescita, diversificazione del business, forte generazione di capitale e grande attenzione alla remunerazione degli azionisti sono stati i punti cardine di questo esercizio per Anima.”
Finanza
Banche, l’analista: “Prevedo darwinismo...
Il settore bancario, cresciuto con l’aumento dei tassi, ora affronta la sfida dei tagli Bce
Il settore bancario, cresciuto con l’aumento dei tassi, ora affronta la sfida dei tagli Bce. Intesa Sanpaolo e Crédit Agricole continuano a brillare, ma il futuro è un campo di battaglia. Solo le banche ben posizionate vincono: le altre rischiano di essere inglobate, scomparire o sfumare in secondo piano. Ecco la ragione profonda del risiko bancario: un darwinismo spietato, dove la selezione naturale farà emergere i vincitori. E' davvero così? L'analista finanziario Giorgio Vintani spiega le ragioni all'Adnkronos: il settore bancario ha grandemente beneficiato della risalita dei tassi negli ultimi 2 anni, migliorando la performance del margine di interesse e "permettendo a molti istituti (per esempio Unicredit) di rifiorire. Queste banche, afferma, sono state le vere protagoniste della rinascita del comparto, piuttosto che le banche leader in servizi e transazioni, che hanno compiuto il loro naturale percorso di crescita".
Sullo scenario un'opportunità, ma anche una sfida. "La prima -dice l'analista- deriva dall’ondata di fusioni e acquisizioni che ha colpito il settore: si tratta di avere istituti più snelli e più efficienti, che siano meglio posizionati e pronti ad affrontare l'evoluzione". La sfida è la riduzione dei tassi da parte della Bce, l'unico strumento per tentare di risollevare le deboli economie europee: "Percorso di tagli necessario ma che va a scapito del margine di interesse delle banche. Prevedo che il settore attraverserà un’epoca di darwinismo, in cui solo gli istituti meglio posizionati si riveleranno vincenti a scapito degli altri, destinati ad essere acquisiti o a mantenere un profilo di secondo piano".
Qualcuno vede il futuro più roseo: da due anni il settore bancario domina il panorama finanziario, ma persistevano dubbi sulla capacità di sorprendere ancora dopo il ciclo di taglio dei tassi: "Intesa Sanpaolo - dice Calì - sembra dissolvere parte di queste incertezze". I multipli di bilancio mostrano che il sistema rimane sottovalutato, seppure meno rispetto al passato. "L'utile di Intesa - chiosa l'analista finanziario - è stato superiore alle aspettative, ma la grande sfida di quest'anno sarà convertire la grande liquidità sui conti correnti verso prodotti gestiti. Dunque aumentare la marginalità della banca". Dal punto di vista strategico potrebbe essere un ottima strategia: "I veri capitali degli italiani sono ancora sui conti correnti". La battaglia è ancora in corso, il mercato si aspetta nuove sorprese sui conti delle banche: occhi puntati su Pop Sondrio, Unicredit e Banco Bpm. Il risiko è appena iniziato. (di Andrea Persili)
Finanza
Banche: come l’AI generativa migliorerà le...
Il 60% dei Ceo bancari accetta di affrontare rischi per sfruttare l’automazione e modernizzare le infrastrutture
L'AI generativa trasforma il settore bancario. Nel 2025 le banche passano da progetti pilota a strategie mirate per aumentare efficienza, ridurre rischi e migliorare l’esperienza dei clienti. Lo rivela uno studio dell'IBM Institute for Business Value. Oggi solo l’8% delle banche adotta l’AI generativa su larga scala, mentre il 78% mantiene un approccio tattico. Il settore però accelera e ridefinisce servizi e processi con applicazioni mirate di questa tecnologia.
Dopo anni di risultati convergenti, emerge una forte divergenza tra istituti. La tecnologia diventa il fattore che separa i leader dagli inseguitori. Il 60% dei Ceo bancari accetta di affrontare rischi per sfruttare l’automazione e modernizzare le infrastrutture. Con oltre il 16% dei clienti a proprio agio con banche totalmente digitali, la competizione si sposta verso servizi di alto valore, come consulenze per investitori facoltosi e Pmi. "Le banche stanno passando da un’ampia sperimentazione a un approccio strategico per massimizzare il potenziale dell’AI generativa," dichiara Shanker Ramamurthy, Global Managing Director Banking & Financial Markets di IBM Consulting.