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Municipio Roma I centro, nuovi finanziamenti e ampliamento feste rionali
Per il triennio 2025-2027
La giunta municipale del Municipio Roma I Centro ha approvato, con apposita delibera, i nuovi finanziamenti destinati alle feste rionali, confermando il forte impegno dell’amministrazione nel valorizzare le tradizioni culturali e il patrimonio storico della Capitale. Contestualmente, è stato pubblicato l’avviso pubblico finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse e all’acquisizione di proposte per le attività culturali legate alle celebrazioni rionali per l’annualità 2025, con possibilità di rinnovo fino al 2027.
I finanziamenti previsti per il triennio interesseranno non solo le quattro storiche feste rionali già consolidate nel tessuto cittadino – la Festa di San Giuseppe al Trionfale (marzo), la Festa di Santa Maria Liberatrice a Testaccio (maggio), la Festa de Noantri a Trastevere (luglio) e l’Ottobrata Monticiana nel Rione Monti (ottobre) – ma vedranno anche l’inserimento di quattro nuovi eventi di pari importanza. Questo ampliamento rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione del percorso storico-antropologico del centro di Roma, animando strade e piazze con momenti di aggregazione e cultura.
Le quattro feste che arricchiranno il calendario rionale sono: festa di San Giovanni (giugno); festa della rievocazione della Madonna della Neve – Basilica di Santa Maria Maggiore (agosto); festival dell’Ansa Barocca – area dei rioni Ponte, Parione e Regola (ottobre); festa di San Clemente – Via San Giovanni in Laterano (novembre).
“Abbiamo voluto dare un segnale forte di attenzione alle tradizioni e al tessuto sociale del nostro Municipio, raddoppiando il numero delle feste rionali e aumentando significativamente le risorse destinate a questi eventi. Grazie al contributo crescente degli sponsor privati, riusciremo a rendere ancora più ricco e partecipato il calendario delle celebrazioni, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’esperienza culturale unica e profondamente radicata nella storia di Roma", ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio I Roma Centro.
“Le feste rionali rappresentano un elemento fondamentale per la vita del centro storico di Roma, sia dal punto di vista culturale che sociale ed economico – ha affermato l’assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro, Giulia Silvia Ghia - Questi eventi rafforzano l’identità dei quartieri, mantenendo vive tradizioni secolari e favorendo la coesione tra i residenti. In un contesto come quello del centro di Roma, dove il turismo e la gentrificazione rischiano di indebolire il tessuto sociale, le feste rionali aiutano a preservare il senso di comunità e il legame con il passato, incentivando la partecipazione attiva dei cittadini alla vita del loro quartiere”.
L’amministrazione municipale collaborerà attivamente con le comunità rionali nella co-progettazione dei programmi delle singole celebrazioni, garantendo eventi che rispecchino l’identità e la storia dei quartieri coinvolti. Per maggiori informazioni e per presentare proposte di partecipazione alle attività culturali delle feste rionali 2025, è possibile consultare l’avviso pubblico disponibile https://www.comune.roma.it/web/it/bando-concorso.page?contentId=BEC1326412
Cultura
L’ecosistema Gemelli-Medicina Cattolica, “4...
Il rettore Elena Beccalli ha inaugurato l’anno accademico della sede di Roma dell’Università Cattolica. La prolusione del direttore del Cuamm Dante Carraro e la presentazione del Piano Africa dell’Ateneo
"Persona, cura, dedizione e solidarietà. Sono quattro pilastri che alimentano la fiducia che il paziente e gli studenti nutrono nei confronti dell’ecosistema Gemelli, perché è una grande famiglia: vivono l’Università e il Policlinico, lavorano sinergicamente per offrire cure di frontiera accessibili a tutti, in ambienti pieni di innovazione e tecnologia”. Così la rettrice dell'Università Cattolica Elena Beccalli a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo di Roma. Durante la cerimonia anche i saluti istituzionali del ministro della Salute Orazio Schillaci e del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Prima della cerimonia inaugurale nella Chiesa centrale della Sede si è tenuta la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Baldassare Reina, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma.
La rettrice ha annunciato il Piano Africa della Cattolica. "La solidarietà diviene il presupposto principale per l’ideazione e l’attuazione del Piano Africa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta- ha spiegato nel discorso inaugurale - di una struttura d’azione, in coerenza con l’indirizzo di apertura proprio di una Università che vuole essere la migliore per il mondo, con l’intento di porre il continente africano al cuore delle progettualità sanitarie, assistenziali, educative, di ricerca e di terza missione. In uno spirito di reciprocità con l’Africa, l’Ateneo intende diventare polo educativo dalla triplice finalità: formare medici in Africa, offrire ai giovani africani di seconda generazione opportunità di studio, integrare le esperienze di volontariato dei nostri studenti nei percorsi accademici".
"Come è ormai noto, la nostra aspirazione è diventare l’Università europea con la più rilevante presenza in Africa, attraverso partnership con atenei e istituzioni locali, nella prospettiva di un lavoro con l’Africa, per la formazione integrale delle persone e la promozione della fratellanza e della pacifica convivenza sociale. Siamo infatti fortemente convinti dell’efficacia di quello che ho definito l’education power, cioè la capacità di aiutare un paese attraverso piani educativi incisivi e rispettosi. L’educazione è uno strumento che meglio, e più, di altri consente di lavorare con i paesi africani piuttosto che per i paesi africani", ha aggiunto la rettrice.
Il Piano Africa "intende dunque consolidare studi e progetti attraverso collaborazioni, accordi e alleanze con università e realtà che vi operano, da quelle cattoliche a quelle internazionalmente riconosciute come Unesco e Fao, e auspicabilmente in stretta connessione con iniziative come il Piano Mattei per l’Africa. Da questo punto di vista, il campus romano dell’Università Cattolica può dare un contributo determinante, perché le sue attività già rendono visibile il nesso tra educazione, crescita e solidarietà. Abbiamo in Ateneo complessivamente attivi 123 progetti in 40 paesi, di cui 14 con la sola Facoltà di Medicina e chirurgia", ha concluso.
Il preside della facoltà di Medicina e chirurgia Antonio Gasbarrini nel suo intervento ha sottolineato che "un aspetto cruciale del nostro operato risiede nella collaborazione costante con le istituzioni sanitarie, in particolare con la Regione Lazio, nostro principale committente in ambito sanitario pubblico, e con il ministero della Salute, che stabilisce le regole e crea le opportunità per garantire una sanità pubblica nazionale equa e accessibile". Il preside di Medicina ha individuato un ambito originale in cui assicurare l’impegno della Facoltà a sostegno delle politiche regionali e ministeriali. «Oltre al nostro ruolo nelle patologie elettive, infatti, stiamo sviluppando con entrambe le istituzioni, regionale e nazionale, politiche al servizio della cruciale rete dell’emergenza/urgenza, quella rete che rappresenta la colonna portante delle politiche sanitarie», «fondamentale per salvare vite, ridurre le complicanze e garantire la presa in carico integrata del paziente, dal primo intervento alla riabilitazione».
Al tema Africa sono state dedicate le due prolusioni e la testimonianza conclusiva. "Non sono un accademico, non posso di certo fare ‘lezioni’, posso provare a condividere quanto vivo sul campo ogni giorno, come medico, come prete e come direttore di Medici con l’Africa Cuamm, organizzazione che da 75 anni è impegnata in Africa, nei paesi più poveri, per prendersi cura della salute dei più fragili". ha esordito il direttore don Dante Carraro. «Nel nostro nome è racchiuso lo stile che guida il nostro intervento: non “per” ma “con” l’Africa. Camminiamo a fianco delle popolazioni locali, all’interno del sistema sanitario cercando di esserne lievito, intervenendo in partnership con le autorità locali e partendo dai bisogni reali. Non caliamo interventi dall’alto, ma costruiamo insieme delle risposte che possano essere sostenibili e possano garantire futuro. Ci stanno a cuore, soprattutto, le mamme e i bambini, fragili tra i fragili, specie nel momento del parto e nei primi mesi di vita. Infine, crediamo che una leva fondamentale di cambiamento sia l’investimento in formazione, dei giovani italiani e anche africani, per questo collaboriamo con 39 università italiane e con tanti partner di ricerca nel mondo, così da poter dare solidità al nostro intervento, perché siamo convinti che una medicina per i poveri, non debba essere una medicina povera".
Il professor Carlo Torti, ordinario di Malattie infettive alla facoltà di Medicina e chirurgia, parlando di Malattie infettive globali: sfide condivise tra Paesi industrializzati e l'Africa nella lotta per la salute universale, ha messo in evidenza un "paradosso preoccupante: mentre, in massima parte, i decessi per malattie infettive avvengono nelle aree più povere, nei Paesi industrializzati registriamo un aumento di casi di malattie prevenibili mediante le vaccinazioni, causate da una copertura vaccinale insufficiente». E ha concluso che «la scienza deve evolvere da una logica di pubblicazione ('publish or perish') a un focus sull'innovazione ('innovate or perish'), riconoscendo che viviamo in un mondo interconnesso e che le nostre azioni devono riflettere una responsabilità collettiva di contrasto a malattie globali, quali quelle infettive, a vantaggio della salute universale".
Francesca Schiavello, giovane specialista in Medicina interna, che ha raccontato la sua esperienza di volontariato con il Cuamm in Tanzania, ha detto che "lavorare in Africa non significa affatto praticare una medicina di 'seconda mano'". Certo, "i mezzi a disposizione sono molto limitati. Ma, lavorare in un contesto a basse risorse, è una grande scuola di vita per noi medici. In un contesto dove mancano gli esami di laboratorio, le radiografie, le Tc, si è spinti necessariamente a compensare con gli occhi, con le mani, con le orecchie, con l’ascolto, con la semeiotica". Una lezione di vita ma anche di una sanità dal volto umano.
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Ucraina, Russia: incontro Putin-Trump possibile già questo...
Lo denuncia su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov: "Un drone ha sganciato un ordigno esplosivo su un'auto"
Tre persone sono morte nella regione russa di Belgorod, vicino al confine con l'Ucraina, a causa di un attacco con un drone. Lo denuncia su Telegram il governatore del Belgorod, Vyacheslav Gladkov, che accusa i militari ucraini per l'attacco. "Un drone ha sganciato un ordigno esplosivo su un'auto. A bordo c'erano un uomo e due ragazze di 14 e 18 anni. Sono morti", ha scritto il governatore, aggiungendo comunque che l'area vicino a quella in cui sono stati uccisi era interdetta a causa dei combattimenti.
Kiev: 6 mesi di offensiva nel Kursk, catturate più di 900 truppe russe
Sono più di 900 le truppe russe catturate in sei mesi di combattimenti nel Kursk. E' quanto afferma Kiev dopo che il 6 agosto dello scorso anno i militari ucraini hanno lasciato l'offensiva in questa regione russa al confine con l'Ucraina.
"Durante l'operazione, le forze ucraine hanno catturato 909 soldati russi - dice l'esercito ucraino - Questo ha permesso di riportare a casa di centinaia di difensori ucraini che erano detenuti nelle prigioni russe". Kiev indica tra gli obiettivi dell'offensiva la cattura di soldati russi da scambiare con prigionieri di guerra ucraini.
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Roma, prorogata fino al 4 marzo mostra ‘en plein...
Le sculture "Versus" e "Runner" resteranno visibili in piazza San Silvestro, mentre "Stuck" continuerà ad essere esposta in piazza di San Lorenzo in Lucina
Prosegue con grande successo la mostra "En Plein Air" di Tony Cragg, che viene prorogata fino al 4 marzo 2025. L'esposizione, promossa dall'assessorato alla Cultura del Municipio I Roma Centro e curata da Bam – Eventi d'Arte, si avvale del sostegno di Banca Ifis e offre al pubblico un'occasione straordinaria per ammirare l'arte contemporanea inserita nel contesto urbano della Capitale. Le sculture "Versus" e "Runner" resteranno visibili in piazza San Silvestro, mentre "Stuck" continuerà ad essere esposta in piazza di San Lorenzo in Lucina, creando un affascinante dialogo tra le opere di Cragg e la storicità dei luoghi che le ospitano.
Parallelamente, la mostra "En Plein Air" si affianca all’esposizione "Infinite forme e bellissime", ospitata fino al 4 maggio presso le Terme di Diocleziano. Questa esposizione raccoglie diciotto sculture monumentali realizzate negli ultimi vent'anni in materiali come bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio, permettendo alle opere dell’artista britannico di interagire con gli ambienti imponenti e suggestivi del complesso archeologico.
“Le sculture dell’artista britannico – ha affermato l’assessore alla Cultura del Municipio I Roma Centro, Giulia Silvia Ghia – rappresentano un’eccezionale fusione tra patrimonio storico e innovazione artistica contemporanea”.
Il percorso artistico di Tony Cragg si distingue per la continua manipolazione e trasformazione della materia, dando vita a sculture sorprendenti che oscillano tra astrazione e figurazione. Le sue opere evocano elementi naturali come onde, strutture geologiche e formazioni biologiche, ma anche figure umane e oggetti quotidiani, mettendo in discussione il rapporto tra forma, spazio e tecnica.
Le sue opere offrono al pubblico un'esperienza visiva immersiva, invitando a riflettere sul dialogo tra passato e presente e sul potenziale espressivo della scultura moderna in un contesto storico unico al mondo.
Grazie alla proroga ottenuta, i visitatori avranno tempo fino al 4 marzo per ammirare le tre sculture installate nelle piazze della città, cogliendo l'opportunità di immergersi nella poetica di uno dei più grandi scultori contemporanei.