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‘Aria Tango’ con il Balletto di Milano, omaggio a Micha van Hoecke
In programma al Teatro Brancaccio di Roma il 17 febbraio accanto ad una rilettura del celebre 'Boléro' di Ravel firmata per la compagnia, diretta da Carlo Pesta, da Adriana Mortelliti
![Il Balletto di Milano in scena al Teatro Brancaccio di Roma con 'Aria Tango... Bolero'](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0283c343a9-7f0f74945e7f-1000/format/big/aria_tango.jpeg)
Al Teatro Brancaccio di Roma un'unica serata, il 17 febbraio, per 'Aria Tango', una delle ultime creazioni del regista e coreografo di origine russa Micha van Hoecke, scomparso il 7 agosto 2021. Lo spettacolo, nato sulle musiche del Premio Oscar del 'Postino' Luis Bacalov per il Teatro dell'Opera di Roma, è stato rimontato per il Balletto di Milano, diretto da Carlo Pesta, dalla moglie del grande artista Miki Matsuse van Hoecke. E' un 'poema coreografico', che affonda le sue radici nella cultura tanghera e tzigana, senza alcun intento didascalico, all'interno di un’atmosfera atemporale e surreale, racconta stati d’animo, timori, paure, passioni. "Ammiro il teatro di Micha. Un coreografo che ha saputo guardare avanti, non costretto da alcun rigore ideologico e stilistico -aveva confessato Luis Bacalov durante la preparazione del lavoro- Con creatività e intelligenza ha infranto confini estetici e Tersicore ha fatto il grande salto nella ricerca di un rapporto più profondo con il pubblico, nella contaminazione tra le arti".
"L’armonia del tango argentino ha accompagnato, sin dall’infanzia Micha, perché nelle melodie tzigane, che adorava, ci sono ritmi riconducibili all’universo tanghero – ricorda Miki Matsuse van Hoecke, oggi unica erede del suo immenso patrimonio artistico e culturale- Le grandi migrazioni portarono il popolo tzigano in Russia, in Europa, in Spagna e in Andalusia, arrivarono poi in America del Sud. Lui che si definiva un eterno zingaro amava profondamente quelle composizioni struggenti, pervase di nostalgia e mal d’amore. Il suo mondo, la sua forza, il suo conforto, sempre alla ricerca di una luce che potesse illuminare i momenti di smarrimento e inquietudine".
La musica argentina non è stata mai disgiunta dal percorso di coreografo e regista di Micha van Hoecke, da 'L’Histoire du soldat' al 'Violino di Rotschild'. 'Aria Tango' è un 'poema coreografico', fortemente autobiografico, per la prima volta affidato ad una compagnia italiana, il Balletto di Milano. "Era da poco scomparsa Marina, la sorella gemella di Micha – ricorda ancora Miki Matsuse van Hoecke- Un dolore indicibile, straziante che ha traslato in opera d’arte. Sul palco un teatro vuoto dopo una rappresentazioni, le luci soffuse, in penombra, un uomo solo in scena che incarna Micha con le sue paure, le sue inquietudini, quel confronto tra Eros e Thanatos, tra la vita e la morte, energie vitali che sprigiona la danza, quel senso soffuso di annichilimento che lo intimoriva e l’affascinava da sempre", conclude la moglie.
Cita nello spettacolo lavori precedenti come 'Guitare', 'Monsieur Monsieur', 'Regina della Notte', i tanghi béjartiani, la luce, le tenebre, l’oscurità tra il sogno e la realtà, uno spettacolo popolato di anime 'Aria Tango', soprattutto di donne, amate, vagheggiate, sognate, perdute per sempre. Nella seconda parte della serata il celebre 'Boléro' di Maurice Ravel nella rilettura coreografica per il Balletto di Milano di Adriana Mortelliti. "Non solo un gioco di seduzione, ma l’eterna storia di una nascita, di un’attrazione inevitabile verso un essere simile, di un moltiplicarsi di incontri - si legge in una nota dello spettacolo - Corpi sinuosi prendono vita e intrecciano una danza che trascina nel crescendo musicale fino al sorprendente finale. Una coreografia dinamica che cresce con la musica e che culmina nel finale sensazionale".
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Spettacolo
Ascolti tv, ‘Dalla Strada al Palco’ vince il...
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I dati del 7 febbraio 2025
![Ascolti tv - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0204f496ee-ed37a9c4a5c8-1000/format/big/ascolti_tv_fotogramma_2_.png)
Vittoria di Rai1 nella sfida degli ascolti di ieri sera, venerdì 7 febbraio. A conquistare il gradino più alto del podio, infatti, è stata la finale del programma 'Dalla Strada al Palco' in onda sulla rete ammiraglia di viale Mazzini che ha ottenuto 3.160.000 telespettatori e il 21% di share. Secondo gradino per Canale5 con 'Il Meglio di Zelig', visto da 1.458.000 telespettatori (share del 10,2%). Terzo posto per Retequattro con 'Quarto Grado' seguito da 1.300.000 telespettatori (share del 9,3%).
Fuori dal podio
Fuori dal podio su Italia1 'Weekend a Taipei' ha realizzato 1.090.000 telespettatori (share del 6,1%) mentre il programma in onda su La7 'Propaganda Live' è stato seguito da 1.039.000 telespettatori pari a uno share del 7,5%. Su Rai2 'Un uomo sopra la legge' è stato visto invece da 904.000 telespettatori raggiungendo uno share del 5,2%. Su Rai3 'FarWest' ha ottenuto 513.000 telespettatori e il 3,2%. Chiudono gli ascolti del prime time Nove con 'I Migliori Fratelli di Crozza' visto da 478.000 telespettatori (share del 2,6%) e Tv8 con 'Cucine da Incubo' che ha ottenuto 392.000 telespettatori e il 2,4%.
Boom Diaco
Da segnalare in particolare il boom di Diaco nel pomeriggio con 'BellaMa’' che ha superato il 10%. In particolare, il programma quotidiano condotto da Pierluigi Diaco, in onda su Rai 2 dal lunedì al venerdì dalle 15,27 alle 17, ha raggiunto il 7% di share nella prima parte e l’8,7% di share nella seconda parte. Il picco è stato del 9,3%. Dato straordinario per il pomeriggio della seconda rete televisiva della Rai. La media di stagione di BellaMa’ si attesta al 6,7%, più 1,1 % di share rispetto allo stesso periodo dello scorso anno posizionando Rai 2, nella fascia 15.30-17, come terza rete nazionale. Nell'access prime time su Rai1 'Cinque Minuti' ha interessato 5.136.000 telespettatori (26% di share), mentre 'Affari Tuoi' è stato visto da 6.081.000 telespettatori (29,9%). Su Canale 5 'Striscia la Notizia' ha totalizzato 2.536.000 telespettatori e il 12,4%.
Spettacolo
Sanremo 2025, Masini-Fedez: “Nessuna parola di...
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L'autore del brano originale spiega su Instagram (e Fedez condivide): "Abbiamo unito parti del testo originale con le nuove strofe scritte da Federico". Ma non chiarisce se a far spazio alle barre di Fedez saranno le strofe più esplicite del testo originale.
![Fedez e Masini](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d02086dd223-c446cb5212fa-1000/format/big/combo_fedez_masini.jpeg)
"Nessuna frase, nessuna parola" di 'Bella Stronza', nella versione che Fedez proporrà in duetto con Marco Masini nella serata delle cover di Sanremo 2025, "è stata modificata". "Abbiamo semplicemente unito parti del testo originale con le nuove strofe scritte da Federico per l'occasione". A chiarirlo è Marco Masini, in una storia di Instagram subito condivisa anche da Fedez.
"La cover di "Bella Stronza" che io e Federico porteremo sul palco dell'Ariston venerdì non sarà nulla di tutto ciò che sto leggendo sui media: nessuna frase, nessuna parola della canzone è stata modificata. Abbiamo semplicemente unito parti del testo originale con le nuove strofe scritte da Federico per l'occasione. Ne è nato un racconto totalmente nuovo, del quale in tanti stanno parlando senza averlo neanche ascoltato", scrive Masini.
Che però non chiarisce quali delle strofe del testo originale di 'Bella Stronza' resteranno e quali sono state tagliate per far posto alle barre di Fedez. Resta dunque da capire se rimarranno le due strofe citate più volte in queste settimane come quelle più esplicite del testo di Masini e cioè: "Bella stronza/Che hai chiamato la volante quella notte/E volevi farmi mettere in manette/Solo perché avevo perso la pazienza/La speranza, sì, bella stronza". E ancora: "Mi verrebbe di strapparti/Quei vestiti da puttana/E tenerti a gambe aperte/Finché viene domattina/Ma di questo nostro amore/Così tenero e pulito/Non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza/E allora ti saluto, bella stronza, eh".
Spettacolo
Critics’ Choice Awards, da Demi Moore alla sorpresa...
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Tre premi a 'Emilia Perez', 'Wicked' e 'The Substance'. Tra i vincitori anche un italiano, il montatore di 'Challenger', Marco Costa
![Demi Moore - Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d02088baccd-ce4e8085534f-1000/format/big/demi_moore_critics_choice_ftg_ipa.jpeg)
Dopo i Golden Globe, un altro appuntamento importantissimo nella stagione dei premi cinematografici, che culmina con la notte degli Oscar a inizio marzo. Tra sorprese e conferme, i Critics' Choice Awards assegnati a Santa Monica, in California, nella notte tra il 7 e l'8 febbraio, danno un'idea di quello che potrebbe accadere durante le premiazioni degli Academy Awards (Foto).
Il premio più importante è totalmente inaspettato: 'Anora', che non ha vinto altro nel corso della serata, è stato incoronato come Miglior Film dell'anno. Tre premi sono stati vinti invece da 'Emilia Perez' dopo la polemica sui tweet razzisti della protagonista Karla Sofía Gascón, che non si è presentata nonostante avesse ricevuto una nomination. Candidato in dieci categorie, il film di Jacques Audiard ha vinto Miglior Film Straniero, Miglior Canzone e Miglior Attrice Non Protagonista per la performance di Zoe Saldaña.
Sembra certo però che Karla Sofía Gascón sia completamente fuori gioco nella corsa all'Oscar 2025 come Miglior attrice protagonista, che ormai tutti già vedono nelle mani di Demi Moore. Dopo lo storico Golden Globe, l'attrice ha conquistato il Critics' Choice Awards e l'horror che la vede nel ruolo principale, 'The Substance', è stato premiato anche per la Miglior sceneggiatura originale e per il Miglior trucco e acconciatura.
Tre premi anche al musical di successo 'Wicked': Migliori costumi, Miglior scenografia e l'ambito Miglior Regia a Jon M. Chu (che salendo sul palco ha gridato: 'Vincerò un Oscar!'). Gli attori premiati sono invece Adrien Brody per 'The Brutalist' come protagonista e Kieran Culkin per 'A Real Pain' come non protagonista.
Tra i vincitori anche un italiano: è di Marco Costa il premio per Miglior montaggio 2025 grazie al lavoro fatto in 'Challengers' di Luca Guadagnino, che conquista anche un altro Critics Choice Awards, quello per la colonna sonora.
La lista completa dei vincitori
Premi cinematografici
Miglior film: Anora
Miglior regista: Jon M. Chu (Wicked)
Miglior attore protagonista: Adrien Brody (The Brutalist)
Miglior attrice protagonista: Demi Moore (The Substance)
Miglior attore non protagonista: Kieran Culkin (A Real Pain)
Miglior attrice non protagonista: Zoe Saldaña (Emilia Perez)
Miglior attore/attrice esordiente: Maisy Stella (My old ass)
Miglior cast: Conclave
Miglior sceneggiatura originale: Coralie Fargeat (The Substance)
Miglior sceneggiatura adattata: Peter Straughan (Conclave)
Miglior fotografia: Jarin Blaschke (Nosferatu)
Miglior scenografia: Nathan Crowley e Lee Sandales (Wicked)
Miglior montaggio: Marco Costa (Challengers)
Migliori costumi: Paul Tazewell (Wicked)
Miglior trucco e acconciatura: Stéphanie Guillon, Frédérique Arguello e Pierre-Olivier Persin (The Substance)
Migliori effetti speciali: Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer (Dune: Parte 2)
Miglior film animato: Il robot selvaggio
Miglior commedia: Parità tra 'A Real Pain' e 'Deadpool & Wolverine'
Miglior film straniero: Emilia Perez (Francia)
Miglior canzone: 'El Mal', scritta da Clément Ducol, Camille e Jacques Audiard (Emilia Perez)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor e Atticus Ross (Challengers)
Premi televisivi
Miglior serie drammatica: 'Shōgun' (FX / Hulu)
Miglior attore in una serie drammatica: Hiroyuki Sanada per 'Shōgun' (FX / Hulu)
Miglior attrice in una serie drammatica: Kathy Bates per 'Matlock' (CBS)
Miglior attore non protagonista in una serie drammatica: Tadanobu Asano per 'Shōgun' (FX / Hulu)
Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica: Moeka Hoshi per 'Shōgun' (FX / Hulu)
Miglior serie comedy: 'Hacks' (HBO | Max)
Miglior attore in una serie comedy: Adam Brody per 'Nobody Wants This' (Netflix)
Miglior attrice in una serie comedy: Jean Smart per 'Hacks' (HBO | Max)
Miglior attore non protagonista in una serie comedy: Michael Urie per 'Shrinking' (Apple TV+)
Miglior attrice non protagonista in una serie comedy: Hannah Einbinder per 'Hacks' (HBO | Max)
Miglior miniserie: 'Baby Reindeer'
Miglior film per la televisione: 'Rebel Ridge' (Netflix)
Miglior attore in una miniserie: Colin Farrell per 'The Penguin' (HBO | Max)
Miglior attrice in una miniserie: Cristin Milioti per 'The Penguin'
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione: Liev Schreiber per 'The Perfect Couple' (Netflix)
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film per la televisione: Jessica Gunning per 'Baby Reindeer' (Netflix)
Miglior serie in lingua straniera: 'Squid Game' (Netflix)
Miglior serie animata: 'X-Men '97' (Disney+)
Miglior talk show: 'John Mulaney Presents: Everybody's in LA' (Netflix)
Miglior speciale comedy: 'Ali Wong: Single Lady'