Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
“Dottoressa lei rimane?”, storia di Eugenia medico di famiglia nel cuore delle Alpi
L'unico camice bianco di Grosio, comune di poco più di 4mila anime in Valtellina
![Una dottoressa (Foto )](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d01f2ff43dd-b8cccb4878a3-1000/format/big/medico_donna_123rf_free.jpeg)
Eugenia Stoppani ha 30 anni ed è rimasta sulla carta l'unico medico di famiglia di Grosio, comune di poco più di 4mila anime nel cuore della Valtellina. "Fino all'anno scorso - racconta all'Adnkronos Salute - c'erano altri due colleghi, che però sono andati in pensione. E poi è arrivato un altro collega che però fa ambulatorio anche su un ambito differente, per cui di fatto c'è solo un paio di giorni a settimana in paese. In tutto il nostro territorio", che fa parte di una comunità montana, "c'è una grossa carenza di medici, e quando sono andati via gli altri due colleghi, tanti pazienti sono rimasti 'a piedi'", scoperti. "Quindi in questo periodo, sostanzialmente dall'estate, è stato istituito un ambulatorio temporaneo a Tirano, che è il vicino paese un po' più grande, a una quindicina di chilometri. Ci sono pazienti che vanno lì, ma a me in realtà poi capita anche di vedere alcuni di questi pazienti senza medico perché fanno fatica a spostarsi e andare a Tirano, soprattutto gli anziani".
Quella di Eugenia è una storia comune a diverse realtà d'Italia. Le zone più isolate, impervie, periferiche della Penisola stanno infatti soffrendo particolarmente lo spopolamento degli studi della medicina di famiglia, per effetto dei pensionamenti e dell'impossibilità di garantire un turnover con nuove leve, viste le carenze ancora presenti e le crisi di vocazione. Criticità che potrebbero portare a una riforma, sui cui attualmente il dibattito è molto acceso. Cosa vuol dire essere medico in un piccolo comune stretto fra le Alpi? "Ci sono tante situazioni diverse, famiglie anche numerose che possono seguire di più i genitori quando l'età avanza, però ci sono anche tanti anziani soli che fanno più fatica. Da noi gli spostamenti sono più complicati: c'è la corriera, però non arriva il treno, per esempio. Tanto che alcuni dei pazienti che sono rimasti senza medico magari vengono da me, mi chiamano" per alcune esigenze "proprio perché è difficile per loro andare nell'ambulatorio temporaneo. Un'altra cosa di cui sentono la mancanza è avere un proprio medico. Perché è chiaro che nell'ambulatorio dove si alternano vari medici che hanno dato le disponibilità, potresti non trovare sempre lo stesso dottore".
Eugenia è arrivata a Grosio a coprire un posto che era rimasto scoperto, "per il quale negli anni precedenti si erano susseguiti una serie di incaricati, ragazzi giovani in attesa della specialità che rimanevano pochi mesi. Quando sono arrivata - sorride - la preoccupazione principale di tutti i pazienti, e la domanda più frequente era: 'Dottoressa lei rimane, vero?' Perché erano terrorizzati dall'idea di dover cambiare un'altra volta, dover nuovamente conoscere il medico, e così via. Avere qualcuno che li conosce chiaramente per loro è una sicurezza in più".
Eugenia ha iniziato a Grosio nel febbraio del 2021, durante la pandemia Covid. Da allora sono trascorsi 4 anni. Poiché stava frequentando il corso di formazione, è partita con un numero ridotto di pazienti, 650 per poi aumentare: "Ho finito il corso a ottobre del 2023 e da quel momento in poi sono massimalista". Ha quindi 1.500 assistiti, 1.600 con quelli in deroga. La sua giornata tipo? "Abbastanza" piena, racconta, anche se il carico "varia da giornata a giornata, e dipende un po' dalle necessità dei pazienti, dagli orari dell'ambulatorio che apro tutti i giorni ed è quasi sempre pieno". Non avendo personale di segreteria o di studio "devo fare un po' tutto da sola, quindi rispondere al telefono, alle mille chiamate, ai messaggi, alle email". E poi ci sono "le visite domiciliari. Anche perché avevo dato disponibilità a eseguirle pure per l'ambulatorio temporaneo che c'è a Tirano. Siamo io e un altro collega e le facciamo a settimane alterne".
Finita la giornata Eugenia torna a Tirano, dove vive. La dottoressa si è abilitata proprio nel periodo del Covid, ha cominciato con delle sostituzioni di medici, e poi "il lavoro mi è piaciuto - ripercorre - Vedi un po' di tutto perché chiaramente da noi si presentano con qualsiasi tipo di problema, puoi avere un rapporto con i pazienti. Una volta che li conosci spesso hai in carico un po' tutta la famiglia, impari a capirli, a capire le loro dinamiche". "Il bello di questo mestiere? Vedere che le persone spesso si affidano proprio tanto alla tua figura, soprattutto in condizioni un po' difficili, magari quando ci sono degli anziani che bisogna andare a vedere a domicilio, in periodi anche di fine vita. E allora si sta insieme, si dà un pochino di supporto e li si aiuta a navigare nelle varie complessità che affrontano. E loro poi questa cosa la apprezzano e te lo fanno capire".
La prossimità del medico "nei paesi, secondo me, è fondamentale, perché ce ne sono tante di persone che fanno fatica, perdere questa presenza sul territorio sarebbe un problema. Il rischio è che poi la gente non si curi, perché magari non riesce ad accedere a un servizio". (di Lucia Scopelliti)
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2023/11/23/Logo.png)
Cronaca
PSN down, oggi problemi per PlayStation: occhio allo...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/08/redazione_194924609185_111.jpeg)
Boom di segnalazioni di disservizi su DownDetector
![Il messaggio per chi prova a giocare](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d028bd7005e-6f766b50e8ba-1000/format/big/psn_fi.jpeg)
Quando finisce il down del PlayStation Network? I gamer attendono novità sullo status dopo i problemi di oggi, 8 febbraio 2025. Il PSN ha smesso di funzionare nella notte italiana con effetti a catena su tutte le piattaforme connesse. I primi segnali di ripresa compaiono su X, con post di utenti dall'Australia che mostrano lo status 'online'. C'è chi scrive 'in Germania funziona' e chi scrive 'in Norvegia tutto fermo'. Dagli Usa c'è chi si prepara a 'festeggiare' un giorno di blackout: "Se non riparte entro le 20.46, saranno 24 ore di stop".
Il PSN è un servizio web che consente di sfidare giocatori online e dà accesso ad una lunga serie di servizi. Per utilizzare il PSN è indispensabile un account gratuiti, mentre alcuni servizi sono riservati ad utenti che pagano. Lo stop condiziona tutte le attività che richiedono una connessione e blocca di fatto ogni console, dalla PS5 in giù. Su Downdetector si aggiungono le segnalazioni relative ai giochi penalizzati: spiccano i temi EA Sports, Call of Duty, Fifa e Fortnite.
Il PSN mette a disposizione una pagina web per verificare lo status dei servizi. E' possibile verificare la gestione dell'account, l'accesso a giochi e social, la funzionalità di PS Video e dello Store: la risposta è stata per ore un bollino rosso di 'stop'. Dal profilo @AskPlayStation su X, invece, un laconico messaggio pubblicato nel cuore della notte: "Siamo al corrente del fatto che alcuni utenti al momento potrebbero avere problemi con il PSN".
Le segnalazioni su DownDetector, il sito che registra le anomalie della rete a livello globale, si sono impennate nel corso della notte. La curva, che si è fisiologicamente appiattita ora dopo ora, ha ripreso vigore nella mattinata, quando evidentemente i gamer hanno cercato di tastare nuovamente il terreno.
Cronaca
Falso assistente prende appuntamento dal dentista per...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/08/redazione_194920039322_107.jpeg)
Il ministero della Giustizia precisa intanto che il professionista contattato non è mai stato il dentista del Guardasigilli
![Il ministro Carlo Nordio - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d01fcf32750-4ec53ab981c9-1000/format/big/nordio_senato_fg.jpeg)
Un falso assistente di Carlo Nordio avrebbe chiamato un dentista per prendere un appuntamento per conto del Guardasigilli. E così il ministro della Giustizia ha dato incaricato al suo legale di agire di conseguenza. A rivelarlo è 'Il Giornale', che riporta oggi la vicenda, poi finita in un fascicolo trasmesso a Roma.
"In merito all'articolo pubblicato oggi dal Giornale ‘Nordio e il dentista’ e confermandone contenuto, documentazione e ricostruzione si aggiunge che, inoltre, il dentista Gian Antonio Favero, raggiunto da una falsa telefonata del ministro Nordio, non è mai stato il suo dentista. Il Ministro ha dato l'incarico al suo legale per le azioni di conseguenza", fa sapere in una nota il ministero sul caso.
Cronaca
Protesta dei trattori torna a Roma: 23 mezzi nella Capitale
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/08/redazione_194917898775_105.jpeg)
Il corteo composto da una delegazione da Lazio, Emilia Romagna e Toscana
![La protesta dei trattori, foto Adnkronos](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0201e00444-f61e1e1a2a83-1000/format/big/trattori_roma_adn.jpeg)
Torna a Roma la protesta dei trattori, questa è la prima del 2025. Sono stati 23 i trattori arrivati da Torrimpietra nella Capitale. Una parte del corteo, composto da una delegazione di mezzi da Lazio, Emilia Romagna e Toscana, si è prima fermato a Piazza Irnerio e, poi, ha ripreso la via Aurelia per raggiungere gli altri mezzi che si erano fermati al parcheggio di Pam Panorama.
La delegazione è guidata da Salvatore Fais, socio fondatore di Agricoltori italiani. "Sua santità mi aspetta", si legge su un trattore che manifesta l'intenzione di portare il messaggio al Papa in occasione del Giubileo. Su un altro mezzo è attaccato un cartello con su scritto "ci volevate schiavi, ci trovate ribelli, difesa dell'agricoltura italiana".
Per evitare che si congestionasse eccessivamente il traffico si era deciso che dentro la città entrasse solo una parte della delegazione. Davanti ai mezzi alcuni agricoltori a piedi guidano il corteo, scortato della forze dell'ordine. Al termine della manifestazione i trattori hanno fatto rientro a Torrimpietra.
Le motivazioni
"Non abbiamo ottenuto nulla dal governo" attacca, parlando con l'Adnkronos Fais. "Le motivazioni sono le stesse dell'anno scorso. L'agricoltura è penalizzata rispetto alle multinazionali e penalizzata dalla burocrazia, costi di produzione alti, nessun intervento sul grano, il problema alluvioni su cui bisogna intervenire...".
Le richieste dei trattori restano dunque le stesse, altro che dazi: "I dazi non ci preoccupano perché il prodotto italiano è pregiato e ha mercato, il problema semmai è il mercato interno nazionale, il made in Italy costa troppo e va ritrovato il giusto equilibrio tra produttore e grande distribuzione organizzata", sottolinea Fais.