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Le persone coinvolte sono tutte della località di Pademangan e hanno tra i 29 e i 55 anni
![Ospedale in Indonesia - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d063d4f532d-c92d2ecf1e57-1000/format/big/indomesia_ospedale_afp.jpeg)
Liquori 'killer' hanno fatto strage in Indonesia. Le autorità hanno confermato che almeno nove persone sono morte dopo aver bevuto alcol adulterato durante una festa a Cianjur, nella provincia di Giava Occidentale. Altre tre persone sono ricoverate in ospedale, ha reso noto la Polizia.
Secondo Jakarta Globe, le persone coinvolte sono tutte della località di Pademangan e hanno tra i 29 e i 55 anni. Si ritiene abbiano prodotto da sole il liquore killer, mischiando altre bibite ad alcol acquistato su Internet. Stando ai racconti di fonti mediche, alcune persone sono morte in ospedale, altre in casa, prima ancora di poter ricevere assistenza. In Indonesia le tasse fanno salire i prezzi degli alcolici e questo sarebbe all'origine delle bevande fatte in casa in modo più economico.
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Esteri
Sudcorea, maestra accoltella alunna a scuola: morta bimba...
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La donna che si sarebbe poi autoinflitta dei fendenti è stata ricoverata in ospedale dove ha confessato. Era rientrata a scuola dopo un'assenza per depressione
![Sudcorea, maestra accoltella alunna a scuola: morta bimba di 8 anni](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d066c031c57-13ebd71c67db-1000/format/big/scolari_123rf.jpeg)
Una maestra ha accoltellato un'alunna di otto anni, poi morta per le ferite riportate. E' accaduto in una scuola elementare di Daejeon, a 160 chilometri a sud di Seul, in Corea del Sud. Lo riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap. Secondo la ricostruzione, intorno alle 18 ora locale la polizia ha trovato l'insegnante quarantenne e la bambina con ferite da taglio al secondo piano dell'istituto dopo che i genitori della bimba ne avevano denunciato la scomparsa al termine del doposcuola.
La piccola, priva di coscienza, è stata trasportata subito in ospedale, ma è morta poco dopo. L'insegnante è stata trovata con ferite al collo e a un braccio. La polizia ha fatto sapere che la docente ha confessato e gli inquirenti sono giunti alla conclusione che la donna possa essersi autoinflitta le ferite. Gli agenti, scrive ancora la Yonhap, hanno scoperto che l'insegnante aveva sofferto di depressione ed era stata in aspettativa, per poi tornare in classe alla fine dello scorso anno.
Esteri
Hamas fa slittare rilascio degli ostaggi. Israele:...
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La decisione dopo che, secondo le accuse del gruppo islamico, Israele avrebbe violato l'accordo per il cessate il fuoco. Netanyahu: "Manteniamo impegno a rispettare l'accordo"
![Uomini di Hamas - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0690897412-3604081bfb1e-1000/format/big/gaza_hamas_alqassam_miliziani_afp_20250208091319.jpeg)
Hamas ha annunciato lo slittamento "a data da definirsi" del rilascio di altri ostaggi israeliani previsto per sabato. La decisione dopo che, secondo il movimento islamico, ci sarebbero state violazioni dell'accordo per il cessate il fuoco da parte di Israele che avrebbe fra l'altro ritardato il ritorno degli sfollati nel nord della Striscia di Gaza e bloccato il flusso degli aiuti umanitari. Una presa di posizione che ha fatto scattare l'immediata reazione di Israele che fa sapere di essere pronto a "qualsiasi scenario".
L'annuncio di Hamas
"Nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha preso atto delle violazioni da parte del nemico e il mancato rispetto dei termini dell'accordo, incluso il ritardo nel ritorno dei profughi nel nord della Striscia di Gaza, averli presi come obiettivo di bombe e artiglieria in diverse zone della Striscia, non consentire agli aiuti umanitari di qualunque tipo di entrare nella regione come concordato mentre la resistenza ha attuato i suoi obblighi", si legge in un comunicato diffuso dall'account Telegram di Hamas in cui si chiede anche a Israele di "compensare" per le violazioni delle ultime settimane retroattivamente oltre che rispettare gli impegni presi. Hamas dice di mantenere il suo impegno ai termini dell'accordo fino a che Israele lo farà.
La reazione di Israele
Israele fa sapere di prepararsi alla possibilità di "qualsiasi scenario" nella Striscia di Gaza dopo l'annuncio di Hamas sul rinvio "a data da definirsi" del rilascio di altri ostaggi israeliani previsto per sabato prossimo. Il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha reso noto di aver "dato disposizioni alle forze israeliane (Idf) affinché si preparino al livello massimo di allerta per qualsiasi possibile scenario a Gaza e per proteggere le comunità" israeliane a ridosso del confine con l'enclave palestinese, riporta il Times of Israel.
"Non torneremo alla realtà del 7 ottobre", ha aggiunto Katz in riferimento all'attacco di due anni fa in Israele che ha portato all'avvio di operazioni militari israeliane contro Hamas nella Striscia di Gaza.
L'annuncio di Netanyahu
Israele "mantiene il suo impegno a rispettare l'accordo", ha reso noto il premier Benjamin Netanyahu dopo che Hamas ha annunciato che sabato non rilascerà, come previsto, altri ostaggi israeliani. Netanyahu ha reso noto che "tutte le famiglie degli ostaggi sono state informate" degli ultimi sviluppi.
Il premier dopo l'annuncio di Hamas ha tenuto consultazioni con i vertici della sicurezza.
Esteri
Dazi, Trump: “Presto tariffe 25% su acciaio e...
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Il presidente degli Stati Uniti ha anticipato un annuncio di dazi reciproci che dovrebbe arrivare martedì o mercoledì
![Donald Trump - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d05da2b9de5-a5ccdab77342-1000/format/big/trump_parla_afp.jpeg)
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump vuole imporre dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, inclusi Canada e Messico. Lo ha dichiarato ai giornalisti sull'Air Force One durante il viaggio a New Orleans per il Super Bowl, in quella che rappresenta una significativa escalation nella sua 'guerra' commerciale. "Tutto l'acciaio che arriva negli Stati Uniti sarà soggetto a dazi. Una tariffa del 25%", ha detto. Alla domanda sulle tariffe sulle importazioni di alluminio, Trump ha risposto: “25% per entrambi”.
L'annuncio intensifica le tensioni commerciali con i principali partner economici americani e si aggiunge agli attuali dazi imposti la settimana scorsa e coincide con l'entrate in vigore delle tariffe di ritorsione della Cina, su carbone e GNL, petrolio greggio, attrezzature agricole e alcuni veicoli.
Trump ha confermato anche l'intenzione di annunciare ulteriori "tariffe reciproche” nella prossima settimana, tra martedì e mercoledì, sottolineando che entreranno in vigore "quasi immediatamente". La sua giustificazione è stata laconica: "Molto semplicemente, se loro ci fanno pagare, noi facciamo pagare loro”.
La posizione Ue
"Nessuna delle potenziali misure delineate finora dall’amministrazione statunitense è giustificata", ha detto oggi il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill, durante il briefing giornaliero con la stampa. "Finora si tratta solo di minacce" e non c'è "nulla di concreto", reitera, ricordando un comunicato della Commissione secondo cui l'Ue non ha ricevuto “alcuna notifica ufficiale” di nuovi dazi statunitensi.
In quanto alleati di lunga data, "l'Ue e gli Usa hanno costruito un solido partenariato economico basato su valori condivisi, fiducia reciproca e cooperazione"; i dazi "metterebbero in discussione lo spirito di cooperazione che ha a lungo definito le relazioni transatlantiche" e impatterebbero negativamente su due economie così integrate, continua il portavoce. Secondo i dati relativi al 2023 gli Usa hanno esportato beni per 346,5 miliardi di euro verso l'Ue, importandone per circa 500 miliardi, ma contemporaneamente gli Usa hanno esportato servizi per 396,4 miliardi di euro verso l'Ue, mentre ne hanno importati per 292,4 miliardi, sottolinea.
"Permettetemi di ribadire - aggiunge - alcuni principi fondamentali per l'Ue: ci opponiamo a barriere ingiustificate al libero e corretto scambio commerciale. Rimaniamo pienamente impegnati a garantire condizioni di parità. Prenderemo sempre le misure necessarie per proteggere i nostri interessi economici, così come le imprese, i lavoratori e i consumatori europei da misure tariffarie ingiustificate. Sosteniamo relazioni commerciali reciprocamente vantaggiose, basate su trasparenza, equità e crescita economica condivisa. Infine, rimaniamo impegnati in un dialogo costruttivo con gli Usa e con tutti i nostri altri partner commerciali. Saremo sempre pronti a impegnarci in discussioni significative per trovare soluzioni giuste e reciproche che rispettino i nostri partenariati e i principi del commercio aperto. Ora è il momento della collaborazione, non della conflittualità", conclude.
L'Unione Europea si opporrà e “replicherà” a qualsiasi dazio imposto dagli Stati Uniti, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot. “Non ci sono esitazioni quando si tratta di difendere i nostri interessi”, ha detto in un'intervista a TF1.