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È amore o stalking? Kaspersky spiega come riconoscere le red flag nelle relazioni digitali
Milano, 11 febbraio 2025. In occasione di San Valentino, gli esperti di Kaspersky analizzano il confine sottile tra attenzione e controllo nelle relazioni digitali. Secondo una ricerca condotta da Kaspersky, in Italia il 31% degli intervistati è preoccupato che il proprio partner possa violare la privacy digitale. Aiutando le persone a riconoscere questi segnali d'allarme, a stabilire limiti online sani e a promuovere la fiducia senza violazioni, permettiamo alle coppie di costruire relazioni basate sul rispetto, sulla sicurezza e sulla libertà digitale.
Nelle relazioni di oggi, il confine tra attenzione e controllo nel contesto digitale è spesso molto sottile. Lo stalking, in particolare quello online, viene spesso frainteso come un'espressione di grande interesse o attenzione. Tuttavia, questa interpretazione non tiene conto del fatto che comportamenti digitali come il controllo dei messaggi, la localizzazione o l'accesso agli account possano diventare ossessivi e dannosi. Secondo i dati raccolti da Kaspersky, in Italia il 14% degli intervistati ha subito stalking online da parte di una persona con cui era uscito di recente, dimostrando quanto gli strumenti digitali possano cancellare facilmente il confine tra attenzione e controllo. Se da un lato la tecnologia offre nuovi strumenti per costruire la fiducia, dall'altro solleva importanti questioni riguardo alla privacy e allo spazio personale nelle relazioni.
1. Condividere le password vs pretendere l'accesso
Nelle relazioni basate sulla fiducia, la privacy digitale è un valore importante, e la decisione di condividere le password deve essere del tutto volontaria. Alcune coppie scelgono di condividere le credenziali di login per motivi pratici, come l’utilizzo di servizi di streaming, il calendario condiviso o i contatti d'emergenza, ma non dovrebbe mai essere un obbligo o una prova di lealtà. Sebbene il 58% degli intervistati in Italia si fida abbastanza del proprio partner da concedergli l'accesso completo al proprio dispositivo, il 14% preferisce non condividerlo. Un partner invadente, invece, potrebbe usare le password come strumento di controllo, manipolando o forzando l’altro a cedere l’accesso con frasi del tipo: “Se non hai nulla da nascondere, perché non mi dai la tua password?”, o addirittura accedendo agli account senza permesso. Fare attenzione all’altro significa rispettare i confini digitali, non violarli.
2. Condividere la posizione vs tracciamento segreto
La condivisione della posizione in una relazione può essere una scelta consensuale, per motivi di convenienza o sicurezza, ad esempio per assicurarsi che il partner arrivi a casa sano e salvo o per coordinare gli incontri. In una relazione sana, questa decisione è sempre volontaria e reciproca. Quando, invece, la condivisione della posizione diventa obbligatoria, eccessiva o viene rilevata di nascosto, si trasforma in un comportamento di stalking e controllo. Un campanello d’allarme si ha quando un partner monitora ossessivamente gli aggiornamenti della posizione, mettendo in dubbio qualsiasi variazione di percorso (“Perché ti sei fermato lì?” oppure “Hai detto che stavi andando al lavoro, perché sei finito in un altro posto?”). Secondo il report di Kaspersky, il 6% degli intervistati in Italia ha riferito di essere stato tracciato senza il proprio consenso, e il 4% ha scoperto che sui propri dispositivi è stato installato senza consenso uno stalkerware. Uno dei comportamenti più preoccupanti è l’uso di strumenti come AirTag, applicazioni GPS, stalkerware o altri dispositivi di monitoraggio senza autorizzazione, che rappresenta una grave violazione della privacy.
3. Sostegno vs gaslighting digitale
In una relazione sana, la comunicazione digitale favorisce la connessione e il sostegno reciproco. Quando questa dinamica è sincera, rafforza la fiducia e il legame tra i partner. Tuttavia, il gaslighting tramite mezzi digitali è una forma subdola di manipolazione psicologica. In questo caso, uno dei partner sfrutta la tecnologia per distorcere la realtà e far dubitare l’altro delle proprie percezioni e dei propri ricordi. Secondo il report di Kaspersky, in Italia il 31% degli intervistati ha dichiarato di aver subito violenze o abusi, anche digitali, da parte di un partner, attuale o passato. Un partner manipolatore potrebbe cancellare messaggi per nascondere le prove, modificare screenshot per alterare i fatti o negare di aver inviato determinati messaggi, nonostante ci siano prove evidenti. Nel momento in cui lo si affronta, potrebbe rispondere con frasi del tipo: “Non l’ho mai detto. Controlla la nostra chat: ti stai immaginando tutto.” Questo comportamento crea confusione e dubbi, compromettendo la sicurezza della vittima nei confronti dei propri ricordi e della propria capacità di giudizio.
4. Incoraggiare la sicurezza vs sfruttare la sicurezza
Un partner sano sostiene la sicurezza e l’indipendenza digitale, incoraggiando pratiche come l’aggiornamento regolare delle password, l'attivazione dell'autenticazione a due fattori o l'uso di messaggistica criptata per proteggere la privacy. Il suo interesse è quello di proteggere il partner, non di controllarlo. Al contrario, un partner dominante sfrutta la fiducia per entrare negli account, scoprire le password o installare stalkerware per monitorare costantemente l’attività digitale dell'altro, giustificando queste azioni con frasi come: “Ho bisogno delle tue password nel caso ti succeda qualcosa” oppure “Fammi installare questa app così posso trovarti in caso di emergenza”. Alcuni strumenti permettono di leggere i messaggi, tracciare le chiamate o persino attivare telecamere e microfoni a distanza, senza che la vittima se ne accorga. In realtà, questi strumenti vengono utilizzati per monitorare e controllare, non per proteggere. In Italia, l’8% degli intervistati ha ammesso di aver installato o configurato uno stalkerware sul telefono del partner, mentre il 7% si è sentito obbligato a installare un'app di monitoraggio, segno di come gli strumenti digitali possano essere facilmente usati a scopo di controllo nelle relazioni.
“In occasione di San Valentino, vogliamo incoraggiare le coppie a stabilire sani confini digitali, assicurando che la tecnologia rafforzi le relazioni anziché diventare uno strumento di manipolazione”, ha dichiarato Anna Larkina, Privacy Expert di Kaspersky. “Un partner fedele rispetterà sempre la vostra privacy senza pretendere le password, vi incoraggerà nella sicurezza senza sfruttarla e favorirà la vostra presenza online senza controllarla. Quando l’amore richiede la rinuncia alla libertà digitale, non è amore, è stalking”.
Kaspersky è da sempre impegnata nella lotta alla violenza digitale e agli abusi facilitati dalla tecnologia. Nel 2019, l'azienda ha introdotto la protezione da spyware nella sua app per Android, diventando la prima azienda in grado di offrire agli utenti una solida difesa contro lo stalkerware. Nello stesso anno, Kaspersky ha co-fondato la Coalition Against Stalkerware, che riunisce aziende IT private, ONG, istituti di ricerca e forze dell'ordine per combattere i software pericolosi e sensibilizzare l'opinione pubblica sugli abusi digitali. Il progetto, inizialmente avviato da 10 stakeholder, è ora diventato un network di oltre 40 aziende che da cinque anni collaborano tra loro per combattere il cyberstalking e sostenere le vittime.
Nel 2024, Kaspersky ha pubblicato l’Anti-stalking Awareness Guide, che coinvolge psicologi e vittime di stalking, combinando le competenze di diverse discipline. Questa guida non si limita ad aiutare gli utenti a identificare i segnali di stalking e a adottare misure di protezione, ma offre anche la possibilità di ascoltare le voci delle vittime, incoraggiando così gli altri a ritrovare la propria sicurezza e controllo.
Consolidando il proprio impegno nella lotta allo stalking online e offline, Kaspersky ha recentemente introdotto la funzione Who’s Spying on Me nelle app Android, che rileva stalkerware e dispositivi Bluetooth sospetti, usati per il tracciamento offline. Ampliando le proprie capacità di protezione, Kaspersky continua a mettere le persone in condizione di assumere il controllo della propria sicurezza e privacy. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web.
Per San Valentino, celebriamo l'amore che protegge e che ci sostiene, non quello invasivo o che ci controlla. Ispirandoci alle classiche promesse di matrimonio, abbiamo creato una serie di Digital Vows, una guida moderna per orientarsi nell'amore, nella fiducia e nella privacy in ambito digitale. Questi principi aiutano le coppie a costruire relazioni basate su rispetto reciproco, sicurezza e indipendenza, in modo che la tecnologia rafforzi l'amore anziché comprometterlo.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di cybersecurity e privacy digitale fondata nel 1997. Con oltre un miliardo di dispositivi protetti dalle minacce informatiche emergenti e dagli attacchi mirati, la profonda esperienza di Kaspersky in materia di sicurezza e di Threat Intelligence si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per la sicurezza di aziende, infrastrutture critiche, governi e consumatori in tutto il mondo. Il portfolio completo dell’azienda comprende una protezione Endpoint leader, prodotti e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune per contrastare le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Aiutiamo oltre 200.000 aziende a proteggere ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Immediapress
Mihaela Bircea Ungur, migliorare il proprio corpo per...
Secondo una recente indagine Eurispes, il 37,8% delle donne italiane preferisce tagliare altre spese ma non rinunciare alla cura del proprio aspetto. I trattamenti più richiesti includono quelli specifici per snellire, tonificare e contrastare i segni dell’età. Tra le opzioni diffuse emergono anche lampade abbronzanti, interventi estetici non chirurgici e tecnologie per la ginnastica passiva. “Alimentare la propria autostima è il motore principale, afferma Mihaela Bircea Ungur, creatrice dell’Ungur System- ma la crescente consapevolezza e aspettative delle donne richiedono un approccio più innovativo e duraturo”. “Mi accorgevo spesso che molte clienti continua la Ungur-tornavano, dopo un anno, insoddisfatte perché i risultati ottenuti si erano persi. Questo mi ha portato a creare un metodo capace di garantire benefici nel tempo, abbinando prodotti tecnici e tecnologie all’avanguardia per un trattamento personalizzato come un vero lavoro sartoriale”.
Un metodo dunque su misura e duraturo. L’Ungur System parte da un check-up iniziale approfondito che permette di individuare non solo le cause dell’inestetismo, ma anche di prevederne l’evoluzione in assenza di interventi mirati. Questa fase è cruciale per definire il percorso più adatto, che si basa su quattro pilastri fondamentali: stimolazione per attivare la microcircolazione e ridurre le adiposità localizzate, attivazione per migliorare la circolazione linfatica e nutrire i tessuti, rigenerazione per tonificare e rassodare, promuovendo il benessere cellulare e infine stabilizzazione per garantire risultati a lungo termine: “I trattamenti proposti -conclude la Ungur- sono tutti non invasivi e puntano a rispondere alle esigenze delle donne contemporanee: dinamiche, eleganti e desiderose di sentirsi belle a ogni età. Bellezza e benessere oltre il tempo Oltre ai benefici estetici, il metodo mira a migliorare la qualità della vita delle donne, offrendo percorsi completi che valorizzano la bellezza naturale e favoriscono il benessere generale. Ogni donna merita di accogliere ogni fase della vita con grazia e stile. Il nostro obiettivo è aiutarle a sentirsi al meglio, oggi e nel futuro”.
Per informazioni:
https://ungursystem.com/
Immediapress
Schneider Electric innova le analisi energetiche e di...
Circa 500.000 modelli di prestazioni degli edifici utilizzati per pianificare su larga scala gli interventi di retrofit
Affronta le sfide della decarbonizzazione e dell'ottimizzazione finanziaria degli immobili
Offre supporto per edifici di piccole, medie e grandi dimensioni in tutti i settori
Stezzano (BG), 11 febbraio 2025 – Schneider Electric, leader nella digitalizzazione della gestione dell'energia e dell'automazione, ha realizzato il Building Decarbonization Calculator. Un innovativo strumento che consente ad advisor, proprietari e gestori immobiliari di testare rapidamente diversi scenari per la gestione dell'energia e la conseguente riduzione dell’impronta di carbonio (ECCM), identificando facilmente le opzioni migliori grazie alla simulazione dei dati. Con la crescente pressione per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, questa soluzione consente agli utenti di valutare e dare priorità agli scenari di retrofit in modo efficiente, aiutandoli a gestire la complessità del bilanciamento di costi ed emissioni cumulativi, da oggi fino al 2050, per definire il percorso migliore verso il Net Zero.
Con un database di circa 500.000 modelli di simulazione degli edifici, differenziati in base alla tipologia di asset, alle dimensioni e alla localizzazione, il Building Decarbonization Calculator consentirà di valutare il ritorno sull’investimento sia a livello finanziario che rispetto alle emissioni di anidride carbonica, confrontando il proprio percorso di decarbonizzazione con lo scenario previsto dal Carbon Risk Real Estate Monitor (CRREM).
“Con l'inasprimento dei requisiti normativi, soprattutto in paesi come Francia e Regno Unito e in città come New York e Boston, il Building Decarbonization Calculator è un potente strumento consultivo che favorisce la conformità alle direttive locali, fornendo al contempo un percorso chiaro per miglioramenti operativi” ha dichiarato Mike Kazmierczak, Global Vice President of Digital Energy Building in Schneider Electric. “Questo innovativo strumento digitale è stato progettato per assistere proprietari e gestori degli edifici nella riduzione delle emissioni, nel miglioramento dell'efficienza energetica e nel taglio dei costi operativi, accelerando così le azioni necessarie e aumentando il ritmo con cui vengono riqualificati gli edifici”.
Una recente analisi di un progetto di riqualificazione di un grande ufficio a Boston ha utilizzato il calcolatore, stimando 3,7 milioni di dollari di risparmi energetici e 1 milione di dollari di sanzioni evitate nell’arco dei prossimi dieci anni, raggiungendo il ritorno sull'investimento in sette anni. L'analisi ha considerato sistemi all’avanguardia di gestione degli edifici, software per il monitoraggio energetico, relamping con illuminazione a LED, correzione del fattore di potenza e l’integrazione di sistemi fotovoltaici con accumulo di energia a batteria e soluzioni per microgrid.
Il Building Decarbonization Calculator supporta la pianificazione degli scenari attraverso:
Valutazioni rapide: i dati precaricati nel calcolatore consentono agli utenti di valutare rapidamente i potenziali risparmi di energia e le riduzioni delle emissioni. Le stime si basano su una metodologia standard del settore che simula i risultati in base alla tipologia e all'ubicazione dell'edificio.
ROI delle spese iniziali: gli asset inseriti possono essere valutati secondo diversi scenari di riqualificazione, fornendo metriche chiave, come il ROI, tenendo conto degli investimenti iniziali richiesti.
Supporto per la conformità normativa: le stime dei costi degli investimenti legati alle indicazioni del CREEM e al ROI consentono ai proprietari degli immobili di confrontare i piani che soddisfano i requisiti di conformità normativa, in un’ottica di pianificazione e budgeting.
Definizione delle priorità negli interventi di retrofit: il tool evidenzia l'impatto delle ECCM selezionate, aiutando gli utenti a stabilire le priorità dei loro programmi di retrofit basandosi su metriche finanziarie e di emissioni di CO2. Ciò include l'esecuzione di scenari preimpostati per interventi di retrofit leggeri, medi e ristrutturazioni profonde.
Scalabilità: il calcolatore permette di realizzare scenari personalizzati che riflettono le opportunità di retrofit per i singoli edifici o di interi portafogli, completi di supporto specifico per edifici in ambito retail, hotel, ospedali e uffici.
Il Building Decarbonization Calculator è stato realizzato in collaborazione con JLL, un fornitore di servizi e soluzioni immobiliari con sede a Chicago, e C.scale, un’iniziativa nata dallo studio di architettura di San Francisco EHDD. JLL offre il suo contributo eseguendo modelli di prestazione degli edifici, mentre C.scale lavora a stretto contatto con Schneider Electric su modelli di machine learning per sostenere azioni concrete per il clima con rapidità e su larga scala.
Per scoprire di più su come Schneider Electric realizza soluzioni innovative per gli edifici intelligenti visita questa pagina.
Informazioni su Schneider Electric
Lo scopo di Schneider è quello di creare un impatto tangibile consentendo a tutti di sfruttare al meglio l’energia e le risorse disponibili, coniugando progresso e sostenibilità. Questo in Schneider lo chiamiamo Life Is On.
La nostra missione è quella di essere il partner di fiducia per la sostenibilità e l’efficienza. Siamo un leader globale nelle tecnologie industriali con competenze d’avanguardia a livello mondiale nell'elettrificazione, nell'automazione e nella digitalizzazione per industrie smart, infrastrutture resilienti, data center a prova di futuro, edifici intelligenti e case intuitive. Grazie alla nostra lunga esperienza in questi ambiti, forniamo soluzioni integrate, end to end per tutto il ciclo di vita, basate sull’ IoT industriale e abilitate dall'intelligenza artificiale, con prodotti connessi, automazione, software e servizi, fornendo gemelli digitali che consentano una crescita redditizia per i nostri clienti.
Siamo un'azienda di persone con un ecosistema di 150.000 dipendenti e più di un milione di partner che operano in oltre 100 paesi per garantire la vicinanza ai nostri clienti e stakeholder. Abbracciamo i valori di diversità e inclusione in tutto ciò che facciamo, guidati dal nostro obiettivo di un futuro sostenibile per tutti.
www.se.com/it
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Scuola. Pro Vita Famiglia: Ministero chiarisca patrocinio a...
11 febbraio 2025. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di chiarire le ragioni del patrocinio concesso all’evento “Sessualità e Affettività ”, che la società privata di comunicazione e marketing Unisona trasmetterà in diretta streaming, col sostegno della Fondazione Conad all’interno delle scuole iscritte da tutta Italia che, secondo gli organizzatori, sono 214 in 155 città diverse, con un coinvolgimento di ben 23.000 studenti. Dal momento che tra gli argomenti in programma c’è anche quello dell’identità di genere, ci chiediamo se ai ragazzi, su scala nazionale, sarà raccontata la fandonia della fluidità di genere che permetterebbe a un uomo di sentirsi donna e viceversa. Ci chiediamo poi a che titolo dovrebbe parlare di sessualità e affettività agli studenti nelle scuole Lilli Gruber, giornalista di chiaro orientamento politico e ideologico progressista. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero di chiarire se, nel concedere il patrocinio, è stato valutato il rischio della trasmissione di informazioni ideologiche agli studenti e se è stata verificata la richiesta del consenso informato preventivo ai genitori degli studenti da parte delle scuole coinvolte. Al contrario, si tratterebbe di un vero e proprio evento di indottrinamento di massa.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
t.: 0694325503
m.: 3929042395