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Meta e Childhelp insieme per la sicurezza digitale dei minori in Usa
Un'iniziativa congiunta per fornire a studenti, genitori e scuole gli strumenti necessari per riconoscere e affrontare i pericoli del web, dal sextortion all'adescamento
![Meta e Childhelp insieme per la sicurezza digitale dei minori in Usa](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d082ea7d7eb-65e9ef0c2834-1000/format/big/screenshot_2025-02-11_alle_14.12.48.png)
Nel panorama digitale odierno, la protezione dei minori online è divenuta una priorità improrogabile. In risposta a questa crescente esigenza, Meta ha annunciato una collaborazione significativa con l'organizzazione no-profit Childhelp, sfociata nella creazione di un curriculum educativo specificamente progettato per gli studenti delle scuole medie. Il programma didattico si propone di fornire ai giovani gli strumenti necessari per riconoscere e affrontare le insidie dell'ambiente online, con particolare attenzione a fenomeni preoccupanti come le truffe di "sextortion" e l'adescamento (grooming). Il curriculum, interamente finanziato da Meta, è messo a disposizione gratuitamente di scuole, genitori e organizzazioni, a testimonianza dell'impegno concreto dell'azienda nel promuovere la sicurezza digitale.
La realizzazione di questo progetto ha visto la partecipazione di esperti di spicco nel campo della sicurezza minorile. Professionisti del National Center for Missing & Exploited Children, del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, dell'organizzazione no-profit Thorn, della Purdue University e del Crimes against Children Research Center hanno contribuito con le loro competenze, garantendo un approccio rigoroso e basato sull'evidenza. Childhelp, partner chiave in questa iniziativa, vanta una lunga esperienza nell'assistenza a bambini vittime di abusi e negligenza, e si impegna attivamente nella sensibilizzazione sul tema della protezione dell'infanzia.
L'iniziativa di Meta si inserisce in un contesto più ampio di crescente attenzione alla sicurezza dei minori sulle piattaforme digitali. L'azienda ha intensificato i propri sforzi in questo ambito, introducendo, ad esempio, impostazioni predefinite più restrittive per gli account degli adolescenti su Instagram e nuove funzionalità per contrastare il fenomeno della "sextortion", come il blocco degli screenshot nelle chat private con foto a scomparsa. Parallelamente, a livello legislativo, si assiste a un fermento di proposte di legge volte a rafforzare la tutela dei minori online. Iniziative come il Kids Online Safety Act e il COPPA 2.0 hanno guadagnato terreno al Senato degli Stati Uniti, mentre il recente Kids Off Social Media Act si propone di vietare la creazione di account sui social media ai minori di 13 anni. Alcuni Stati hanno già promulgato leggi in materia, sebbene molte di queste siano attualmente oggetto di contestazioni legali.
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Tecnologia
Fantasanremo 2025: numeri da capogiro e nuovo regolamento
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Oltre un milione di squadre iscritte e più di 2,6 milioni di fantallenatori: tutte le novità del gioco che è ormai una vera e propria colonna del Festival
![Fantasanremo 2025: numeri da capogiro e nuovo regolamento](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d082a2f63bf-49455d183dbd-1000/format/big/fanta.jpeg)
Il Fantasanremo si conferma anche nel 2025 un fenomeno di massa che coinvolge milioni di Italiani, appassionati di musica e non solo. L'edizione di quest'anno ha registrato numeri da record, con oltre un milione di squadre iscritte e più di 2,6 milioni di fantallenatori. Un vero e proprio esercito di appassionati che si sfida a colpi di bonus e malus, seguendo con attenzione ogni dettaglio della kermesse canora. La crescita esponenziale del Fantasanremo è testimoniata anche dai numeri dei social media: oltre 700.000 follower su Instagram, 237.000 su TikTok e decine di migliaia di utenti attivi su altre piattaforme come Facebook, X e Telegram.
Tra le novità di quest'anno, spicca la possibilità di cambiare il capitano della propria squadra ogni sera, scegliendo tra i cinque artisti schierati come titolari. La nuova regola introduce un elemento strategico ulteriore, consentendo ai fantallenatori di massimizzare i punti ottenuti dai bonus legati alle posizioni in classifica. Il capitano, infatti, raddoppia i punti ottenuti attraverso i bonus relativi alle prime 5 posizioni per ogni serata. Il regolamento del Fantasanremo 2025 è stato inoltre arricchito con nuovi bonus e malus, che rendono il gioco ancora più imprevedibile e avvincente. Oltre ai bonus e malus tradizionali, sono stati introdotti: bonus e malus giornalieri, che rimangono segreti fino a poco prima di ogni serata e sono validi solo per la serata corrispondente al giorno in cui vengono svelati; bonus legati al DopoFestival, un "pacchetto" di bonus dedicati agli artisti che parteciperanno al programma; bonus Premium, ideati in collaborazione con i partner di FantaSanremo 2025.
Ogni fantallenatore può formare fino a un massimo di cinque squadre e partecipare con esse a un massimo di 25 leghe, tenendo presente che ogni lega può ospitare solo una squadra per utente. Al momento, i dati mostrano che tra i capitani più scelti dai fantallenatori figurano Achille Lauro, Elodie, Olly, Giorgia e Tony Effe. È già possibile individuare alcune tendenze e curiosità che caratterizzano il Fantasanremo 2025: ad esempio, si nota una grande creatività nella scelta dei nomi delle squadre, che spesso richiamano i testi delle canzoni in gara o ironizzano su eventi e personaggi legati al Festival. Alcuni esempi includono "Le Coliche Renali di Mengoni", "I Cugini di Campagna a Sanremo", "La Zanzara di Albano" e "Gli Amaretti di Annalisa". Anche le strategie di gioco si fanno sempre più elaborate, con alcuni fantallenatori che si affidano a complessi algoritmi e fogli di calcolo per ottimizzare le proprie scelte. Altri, invece, preferiscono seguire l'istinto e puntare sui propri artisti preferiti, a prescindere dalle previsioni degli esperti.
Tecnologia
Musk vuole comprare OpenAI per 97,4 miliardi di dollari
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L'offerta di Musk da 97,4 miliardi di dollari per la divisione no-profit scuote il mondo dell'IA, mettendo in discussione la leadership di Altman e la direzione intrapresa dalla società
![Musk vuole comprare OpenAI per 97,4 miliardi di dollari](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d07e0f56ef4-7e3a7afd2bf3-1000/format/big/images.png)
Elon Musk ha annunciato una proposta di acquisizione da 97,4 miliardi di dollari per la divisione no-profit di OpenAI. L'offerta, presentata al consiglio di amministrazione, vede il coinvolgimento di figure di spicco come la stessa società di IA di Musk, xAI, Valor Equity Partners, il magnate di Hollywood Ari Emanuel e la società di venture capital 8VC, co-fondata da Joe Lonsdale. La mossa giunge in un momento cruciale per OpenAI. L'amministratore delegato Sam Altman è impegnato in complesse trattative: la trasformazione della società in una struttura a scopo di lucro, una raccolta di capitali da 40 miliardi di dollari con una valutazione di 340 miliardi e l'avvio di un progetto infrastrutturale per l'IA da 500 miliardi. Per Musk, co-fondatore di OpenAI con Altman nel 2015 e uscito dalla società nel 2019, questa offerta rappresenta la sua più audace sfida a quella che considera una deviazione dagli obiettivi iniziali di OpenAI, ovvero sviluppare l'IA in modo sicuro e trasparente, un'accusa che lo vede attualmente impegnato in una causa legale contro la stessa OpenAI.
"È tempo che OpenAI torni ad essere quella forza positiva, open-source e focalizzata sulla sicurezza che era un tempo", ha dichiarato Musk in un comunicato fornito dal suo avvocato Marc Toberoff al Wall Street Journal. "Ci assicureremo che ciò accada". L'offerta complica ulteriormente i piani di OpenAI di passare al profitto, poiché il team di Musk ha promesso di pareggiare o superare qualsiasi offerta più alta. Si crea, quindi, una situazione delicata per Altman, già impegnato in negoziati con Microsoft e altri stakeholder sulla partecipazione azionaria nella futura struttura a scopo di lucro. In seguito all'annuncio, Altman ha risposto su X: "No grazie, ma se volete, noi compriamo Twitter per 9,74 miliardi di dollari".
Tecnologia
Google Maps, il Golfo del Messico diventa Golfo...
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La controversa ridenominazione del Golfo del Messico in Golfo d'America su Google Maps e le implicazioni per la cartografia digitale
![Google Maps, il Golfo del Messico diventa Golfo d'America](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d07ecd2fb83-df9cf16a7201-1000/format/big/screenshot_2025-02-11_alle_11.10.09.png)
La denominazione del grande specchio d'acqua situato tra la costa orientale del Messico e la Florida è stata recentemente al centro di una modifica significativa su Google Maps. A seguito di un cambiamento formale da parte dell'amministrazione Trump, la dicitura "Golfo d'America" è stata adottata in sostituzione di "Golfo del Messico" per gli utenti statunitensi, sia su piattaforma web che mobile. Tale adeguamento, come dichiarato da Google, è stato effettuato in conformità con il Geographic Names Information System (GNIS), il database statunitense di informazioni geografiche.
La variazione terminologica non è tuttavia uniforme a livello globale. Per gli utenti in Messico, la denominazione "Golfo del Messico" rimane invariata, mentre nel resto del mondo, la dicitura originale è affiancata, tra parentesi, dalla nuova designazione "Golfo d'America". La localizzazione dell'utente, e di conseguenza la visualizzazione di una delle due versioni, è determinata da Google attraverso dati provenienti dal sistema operativo mobile, dalla SIM e dalla rete. Nel caso di utenti desktop, la visualizzazione è influenzata dalle impostazioni di ricerca o dalla posizione del dispositivo, qualora fornita.
Diversamente da Google Maps, Apple Mappe non ha ancora implementato alcuna modifica, pur reindirizzando le ricerche di "Golfo d'America" verso "Golfo del Messico". Anche altre piattaforme di mappatura, come MapQuest, non hanno adottato cambiamenti. Waze, anch'essa di proprietà di Google, mostra entrambe le denominazioni in caso di ricerca di "Golfo del Messico", mentre non fornisce risultati per la ricerca di "Golfo d'America". Questa difformità tra le diverse piattaforme di mappatura evidenzia come l'aggiornamento dei nomi geografici possa seguire tempistiche e criteri differenti.