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Nasce l’Intergruppo Parlamentare sulla Prevenzione e Riduzione del rischio: “Eliminare il 40% delle malattie e vivere 20 anni in più è possibile”
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Roma, 11 febbraio 2025 - Migliorare il benessere della popolazione italiana attraverso l’adozione di strategie concrete per la prevenzione delle malattie e la promozione di comportamenti salutari. È questa la missione dell’”Intergruppo Parlamentare sulla prevenzione e riduzione del rischio”, presentato oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati.
Composto da Deputati e Senatori eletti nella XIX legislatura, l’Intergruppo si propone come un nuovo spazio di dialogo e azione per affrontare alcune delle sfide più urgenti della sanità pubblica che rappresentano oggi minacce globali per la salute e la sostenibilità del sistema sanitario. L’iniziativa mira a promuovere un approccio integrato e strategico alla salute, ponendo la prevenzione come pilastro fondamentale delle politiche sanitarie e sociali del Paese.
“La nascita di questo Intergruppo - ha dichiarato il presidente dell’Integruppo, l’Onorevole Gian Antonio Girelli - si propone il non semplice obiettivo di trovare un luogo di confronto tra scienza e politica da cui far partire iniziative concrete, sia normative che di sensibilizzazione sociale, in favore di una vera cultura della prevenzione in tutte le sue accezioni e declinazioni”. Secondo Girelli, “non va infatti dimenticato che, nel contesto in cui viviamo, l’aumento dell’età media, le trasformazioni di molte patologie gravi in cronicità con le quali poter convivere, le conquiste della ricerca sempre più importanti e performanti, implicano di dover partire dalla prevenzione se vogliamo che il servizio nazionale regga, sia dal punto di vista del diritto universale alla cura, sia dal punto di vista della sostenibilità economica”. “Farlo – ha proseguito Girelli - vuol dire creare e sviluppare la cultura dello star bene, del mantenersi in salute, degli stili di vita salutari, delle buone abitudini alimentari, degli screening, dei vaccini, delle diagnosi precoci, del rigore nel seguire i protocolli di cura. Significa investire in scienza e in prevenzione per risparmiare nella cura. Gestendo, con rigore e capacità, potenzialità quali la gestione dei dati e l’applicazione dell’ intelligenza artificiale. E significa siglare un patto tra operatori pubblici e privati, tra il mondo sanitario e le altre realtà sociali, economiche e associative per perseguire un futuro in salute dove l’obiettivo non è solo avere a disposizione la cura nel momento del bisogno, ma il cercare di fare in modo che la malattia non si manifesti”.
Obesità: i numeri di una minaccia globale
Per comprendere il contesto, occorre partire dai numeri. Che nel caso dell’obesità, uno dei principali fattori di rischio per malattie croniche come il diabete, malattie cardiovascolari e tumori, sono spietati. In Italia, 25 milioni di persone vivono in condizioni di sovrappeso o obesità e le complicanze legate all'obesità causano ogni anno 57.000 decessi. L’incremento del tasso di obesità tra i più giovani è un dato preoccupante: nei bambini e negli adolescenti, il tasso è quadruplicato dal 1990 al 2022. Nelle donne, i numeri risultano raddoppiati, mentre tra gli uomini sono triplicati, evidenziando un trend allarmante che necessita di interventi urgenti.
Con una transizione verso prodotti a basso rischio un risparmio di oltre un miliardo
Il fumo rappresenta un altro fattore di rischio prevenibile nelle malattie non trasmissibili. Secondo dati ISS i fumatori sono ad oggi circa dodici milioni: un numero ancora troppo elevato, che richiede azioni e risposte concrete, anche perché nell’ultimo decennio la riduzione della curva di prevalenza di fumatori è stata pressoché piatta. La prevenzione dell'inizio del fumo e la promozione della cessazione rimangono le strategie prioritarie per ridurre i rischi correlati al fumo. È necessario rafforzare le strategie attuali e, laddove non sia possibile eliminare il rischio, cercare di limitare i pericoli derivanti dall'esposizione al fumo. E poi c’è l’alcol, con 8 milioni di consumatori problematici. Un altro fattore di rischio che va assolutamente contenuto. Con nuove politiche che, dimostrano gli studi del professor Francesco Moscone, Componente del Consiglio Scientifico del "Ca' Foscari Research Hub for Global Challenges", Coordinatore Research Institute for Social Innovation e Professore Ordinario alla Brunel University, area di Healthcare Management and Wellbeing, potrebbero garantire al Servizio Sanitario Nazionale un risparmio di oltre un miliardo di euro soltanto in costi diretti.
“Siamo tutti concordi - ha detto il professor Moscone – sulla necessità di trovare nuove risorse per il nostro Sistema Sanitario Nazionale. Un modo efficace per farlo è incentivare la transizione dal consumo di prodotti e l’adozione di comportamenti ad alto rischio – come fumo di sigaretta, eccesso di alcol e sedentarietà – verso alternative a minor rischio, quali prodotti senza fumo, un consumo moderato di alcol e la promozione dell’attività fisica. Questa transizione deve avvenire su due fronti: attraverso incentivi e tramite una comunicazione mirata a promuovere corretti stili di vita. Se ciò accadesse, si ridurrebbero le terapie e le ospedalizzazioni, generando un risparmio significativo per la sanità pubblica. Solo nel passaggio dalla sigaretta ai prodotti alternativi si potrebbero risparmiare 600 milioni di euro l’anno in costi diretti. Se a questo si aggiungessero un consumo più moderato di alcol e una maggiore attività fisica, il risparmio annuale supererebbe il miliardo di euro”. Per raggiungere questi obiettivi, Moscone propone tre misure: “Innanzitutto, una fiscalità che differenzi tra prodotti ad alto rischio, da una parte, e quelli con meno zucchero, meno sale, percentuali di alcol inferiori e prodotti senza fumo, dall’altra, offrendo così ai cittadini un incentivo concreto a scegliere opzioni più salutari o, comunque, meno dannose. In secondo luogo, una programmazione fiscale, come avviene in Inghilterra, stabile e prevedibile, a beneficio dei consumatori e degli operatori economici. Infine, è necessario promuovere un cambiamento culturale per favorire scelte più consapevoli e salutari da parte della popolazione".
Ridurre le malattie del 40% e vivere 20 anni in più è possibile
L’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia che interventi di prevenzione primaria, come la promozione di stili di vita sani e l’adozione della pratica vaccinale, possono ridurre del 40% l’incidenza di malattie trasmissibili e non trasmissibili. Un approccio sistemico alla prevenzione, che includa anche la diagnosi precoce e la gestione efficace delle malattie croniche, diventa dunque essenziale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Uno studio dell’American Society for Nutrition, poi, dimostra come seguendo alcune, fondamentali regole, si possa prolungare l’aspettativa di vita fino a 20 anni. La prima regola è esserefisicamente attivi. La seconda: essere liberi dalla dipendenzada oppioidi. E poi: non fumare, saper gestire lo stress, seguire una buona dieta, ed evitare di bere alcolici in maniera eccessiva. Il settimo consiglio è avere una buona igiene del sonno. Ultimo, ma determinante, è avere relazioni sociali positive.
Una governance integrata delle politiche
L’Intergruppo si pone allora come catalizzatore di riflessione e decisioni strategiche, con l’obiettivo di promuovere una governance integrata delle politiche di prevenzione e riduzione del rischio. Tra le sue priorità vi sono il rafforzamento degli screening e delle campagne di educazione sanitaria, la promozione di una diagnosi precoce, della prevenzione vaccinale e la creazione di interventi mirati alla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi di prevenzione.Con il coinvolgimento di esperti, stakeholder, enti e associazioni, e grazie a un confronto costante con le realtà territoriali, l’Intergruppo punta a consolidare politiche efficaci per un’Italia più sana e sostenibile.
Più in particolare, l’Intergruppo intende:
favorire una governance integrata delle politiche di prevenzione e riduzione del rischio, promuovendo un approccio trasversale che coinvolga tutti gli ambiti decisionali ed i diversi livelli di competenza istituzionale;
rafforzare la prevenzione primaria, agendo sui determinanti di salute, promuovendo politiche di educazione sanitaria e la diffusione della pratica vaccinale, anche migliorando l’accesso a programmi di promozione di stili di vita sani, ai servizi e riducendo le disuguaglianze territoriali;
potenziare la prevenzione secondaria, attraverso una rete di screening sistematici, programmi di diagnosi precoce e campagne informative capillari, per intercettare precocemente le patologie e migliorarne la prognosi;
garantire una prevenzione terziaria efficace, centrata sulla riabilitazione, la gestione delle comorbidità e il miglioramento della qualità di vita di chi convive con malattie croniche o invalidanti;
integrare il paradigma della riduzione del rischio, applicandolo a diversi ambiti, abitudini e stili di vita
ridurre le disuguaglianze territoriali, uniformando l’accesso ai servizi di prevenzione e di supporto su tutto il territorio nazionale;
promuovere l’informazione e la formazione per operatori sanitari, decisori politici e cittadini, con l’obiettivo di diffondere buone pratiche e migliorare l’aderenza agli interventi preventivi e di riduzione del danno;
incentivare gli investimenti e la ricerca scientifica e tecnologica su nuove strategie preventive e di riduzione del danno
Ufficio stampa Motore Sanità
Stefano Tamagnone - 338 3703951
comunicazione@motoresanita.it
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Mihaela Bircea Ungur, migliorare il proprio corpo per...
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![Mihaela Bircea Ungur, migliorare il proprio corpo per accrescere l’autostima delle donne](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d08005a9ed5-4d7580930845-1000/format/big/immag.png)
Secondo una recente indagine Eurispes, il 37,8% delle donne italiane preferisce tagliare altre spese ma non rinunciare alla cura del proprio aspetto. I trattamenti più richiesti includono quelli specifici per snellire, tonificare e contrastare i segni dell’età. Tra le opzioni diffuse emergono anche lampade abbronzanti, interventi estetici non chirurgici e tecnologie per la ginnastica passiva. “Alimentare la propria autostima è il motore principale, afferma Mihaela Bircea Ungur, creatrice dell’Ungur System- ma la crescente consapevolezza e aspettative delle donne richiedono un approccio più innovativo e duraturo”. “Mi accorgevo spesso che molte clienti continua la Ungur-tornavano, dopo un anno, insoddisfatte perché i risultati ottenuti si erano persi. Questo mi ha portato a creare un metodo capace di garantire benefici nel tempo, abbinando prodotti tecnici e tecnologie all’avanguardia per un trattamento personalizzato come un vero lavoro sartoriale”.
Un metodo dunque su misura e duraturo. L’Ungur System parte da un check-up iniziale approfondito che permette di individuare non solo le cause dell’inestetismo, ma anche di prevederne l’evoluzione in assenza di interventi mirati. Questa fase è cruciale per definire il percorso più adatto, che si basa su quattro pilastri fondamentali: stimolazione per attivare la microcircolazione e ridurre le adiposità localizzate, attivazione per migliorare la circolazione linfatica e nutrire i tessuti, rigenerazione per tonificare e rassodare, promuovendo il benessere cellulare e infine stabilizzazione per garantire risultati a lungo termine: “I trattamenti proposti -conclude la Ungur- sono tutti non invasivi e puntano a rispondere alle esigenze delle donne contemporanee: dinamiche, eleganti e desiderose di sentirsi belle a ogni età. Bellezza e benessere oltre il tempo Oltre ai benefici estetici, il metodo mira a migliorare la qualità della vita delle donne, offrendo percorsi completi che valorizzano la bellezza naturale e favoriscono il benessere generale. Ogni donna merita di accogliere ogni fase della vita con grazia e stile. Il nostro obiettivo è aiutarle a sentirsi al meglio, oggi e nel futuro”.
Per informazioni:
https://ungursystem.com/
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Schneider Electric innova le analisi energetiche e di...
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![Schneider Electric innova le analisi energetiche e di emissioni di carbonio con il Building Decarbonization Calculator](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d081546b45e-c4b1836189b8-1000/format/big/oneclick.jpeg_panoramic.jpeg)
Circa 500.000 modelli di prestazioni degli edifici utilizzati per pianificare su larga scala gli interventi di retrofit
Affronta le sfide della decarbonizzazione e dell'ottimizzazione finanziaria degli immobili
Offre supporto per edifici di piccole, medie e grandi dimensioni in tutti i settori
Stezzano (BG), 11 febbraio 2025 – Schneider Electric, leader nella digitalizzazione della gestione dell'energia e dell'automazione, ha realizzato il Building Decarbonization Calculator. Un innovativo strumento che consente ad advisor, proprietari e gestori immobiliari di testare rapidamente diversi scenari per la gestione dell'energia e la conseguente riduzione dell’impronta di carbonio (ECCM), identificando facilmente le opzioni migliori grazie alla simulazione dei dati. Con la crescente pressione per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, questa soluzione consente agli utenti di valutare e dare priorità agli scenari di retrofit in modo efficiente, aiutandoli a gestire la complessità del bilanciamento di costi ed emissioni cumulativi, da oggi fino al 2050, per definire il percorso migliore verso il Net Zero.
Con un database di circa 500.000 modelli di simulazione degli edifici, differenziati in base alla tipologia di asset, alle dimensioni e alla localizzazione, il Building Decarbonization Calculator consentirà di valutare il ritorno sull’investimento sia a livello finanziario che rispetto alle emissioni di anidride carbonica, confrontando il proprio percorso di decarbonizzazione con lo scenario previsto dal Carbon Risk Real Estate Monitor (CRREM).
“Con l'inasprimento dei requisiti normativi, soprattutto in paesi come Francia e Regno Unito e in città come New York e Boston, il Building Decarbonization Calculator è un potente strumento consultivo che favorisce la conformità alle direttive locali, fornendo al contempo un percorso chiaro per miglioramenti operativi” ha dichiarato Mike Kazmierczak, Global Vice President of Digital Energy Building in Schneider Electric. “Questo innovativo strumento digitale è stato progettato per assistere proprietari e gestori degli edifici nella riduzione delle emissioni, nel miglioramento dell'efficienza energetica e nel taglio dei costi operativi, accelerando così le azioni necessarie e aumentando il ritmo con cui vengono riqualificati gli edifici”.
Una recente analisi di un progetto di riqualificazione di un grande ufficio a Boston ha utilizzato il calcolatore, stimando 3,7 milioni di dollari di risparmi energetici e 1 milione di dollari di sanzioni evitate nell’arco dei prossimi dieci anni, raggiungendo il ritorno sull'investimento in sette anni. L'analisi ha considerato sistemi all’avanguardia di gestione degli edifici, software per il monitoraggio energetico, relamping con illuminazione a LED, correzione del fattore di potenza e l’integrazione di sistemi fotovoltaici con accumulo di energia a batteria e soluzioni per microgrid.
Il Building Decarbonization Calculator supporta la pianificazione degli scenari attraverso:
Valutazioni rapide: i dati precaricati nel calcolatore consentono agli utenti di valutare rapidamente i potenziali risparmi di energia e le riduzioni delle emissioni. Le stime si basano su una metodologia standard del settore che simula i risultati in base alla tipologia e all'ubicazione dell'edificio.
ROI delle spese iniziali: gli asset inseriti possono essere valutati secondo diversi scenari di riqualificazione, fornendo metriche chiave, come il ROI, tenendo conto degli investimenti iniziali richiesti.
Supporto per la conformità normativa: le stime dei costi degli investimenti legati alle indicazioni del CREEM e al ROI consentono ai proprietari degli immobili di confrontare i piani che soddisfano i requisiti di conformità normativa, in un’ottica di pianificazione e budgeting.
Definizione delle priorità negli interventi di retrofit: il tool evidenzia l'impatto delle ECCM selezionate, aiutando gli utenti a stabilire le priorità dei loro programmi di retrofit basandosi su metriche finanziarie e di emissioni di CO2. Ciò include l'esecuzione di scenari preimpostati per interventi di retrofit leggeri, medi e ristrutturazioni profonde.
Scalabilità: il calcolatore permette di realizzare scenari personalizzati che riflettono le opportunità di retrofit per i singoli edifici o di interi portafogli, completi di supporto specifico per edifici in ambito retail, hotel, ospedali e uffici.
Il Building Decarbonization Calculator è stato realizzato in collaborazione con JLL, un fornitore di servizi e soluzioni immobiliari con sede a Chicago, e C.scale, un’iniziativa nata dallo studio di architettura di San Francisco EHDD. JLL offre il suo contributo eseguendo modelli di prestazione degli edifici, mentre C.scale lavora a stretto contatto con Schneider Electric su modelli di machine learning per sostenere azioni concrete per il clima con rapidità e su larga scala.
Per scoprire di più su come Schneider Electric realizza soluzioni innovative per gli edifici intelligenti visita questa pagina.
Informazioni su Schneider Electric
Lo scopo di Schneider è quello di creare un impatto tangibile consentendo a tutti di sfruttare al meglio l’energia e le risorse disponibili, coniugando progresso e sostenibilità. Questo in Schneider lo chiamiamo Life Is On.
La nostra missione è quella di essere il partner di fiducia per la sostenibilità e l’efficienza. Siamo un leader globale nelle tecnologie industriali con competenze d’avanguardia a livello mondiale nell'elettrificazione, nell'automazione e nella digitalizzazione per industrie smart, infrastrutture resilienti, data center a prova di futuro, edifici intelligenti e case intuitive. Grazie alla nostra lunga esperienza in questi ambiti, forniamo soluzioni integrate, end to end per tutto il ciclo di vita, basate sull’ IoT industriale e abilitate dall'intelligenza artificiale, con prodotti connessi, automazione, software e servizi, fornendo gemelli digitali che consentano una crescita redditizia per i nostri clienti.
Siamo un'azienda di persone con un ecosistema di 150.000 dipendenti e più di un milione di partner che operano in oltre 100 paesi per garantire la vicinanza ai nostri clienti e stakeholder. Abbracciamo i valori di diversità e inclusione in tutto ciò che facciamo, guidati dal nostro obiettivo di un futuro sostenibile per tutti.
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Scopri nuove prospettive su sostenibilità, elettricità 4.0 e automazione del futuro su Schneider Electric.
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Scuola. Pro Vita Famiglia: Ministero chiarisca patrocinio a...
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![Scuola. Pro Vita Famiglia: Ministero chiarisca patrocinio a evento nazionale su educazione sessuale con Lilli Gruber](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d081c47c38d-e6cf6a111d79-1000/format/big/img_0055.jpeg)
11 febbraio 2025. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di chiarire le ragioni del patrocinio concesso all’evento “Sessualità e Affettività ”, che la società privata di comunicazione e marketing Unisona trasmetterà in diretta streaming, col sostegno della Fondazione Conad all’interno delle scuole iscritte da tutta Italia che, secondo gli organizzatori, sono 214 in 155 città diverse, con un coinvolgimento di ben 23.000 studenti. Dal momento che tra gli argomenti in programma c’è anche quello dell’identità di genere, ci chiediamo se ai ragazzi, su scala nazionale, sarà raccontata la fandonia della fluidità di genere che permetterebbe a un uomo di sentirsi donna e viceversa. Ci chiediamo poi a che titolo dovrebbe parlare di sessualità e affettività agli studenti nelle scuole Lilli Gruber, giornalista di chiaro orientamento politico e ideologico progressista. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero di chiarire se, nel concedere il patrocinio, è stato valutato il rischio della trasmissione di informazioni ideologiche agli studenti e se è stata verificata la richiesta del consenso informato preventivo ai genitori degli studenti da parte delle scuole coinvolte. Al contrario, si tratterebbe di un vero e proprio evento di indottrinamento di massa.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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