Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Ucraina, riunioni in tutta Europa e Witkoff a Mosca: svolta vicina?
I colloqui sul futuro dell'Ucraina entrano nel vivo da oggi con una serie di riunioni chiave tra Monaco di Baviera, Bruxelles e Parigi
![Macerie in Ucraina dopo attacco russo (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028b-1a7e4a6c6757-16ec350e9556-1000/format/big/kiev_macerie_attacco_afp.jpeg)
I colloqui sul futuro dell'Ucraina entrano nel vivo da oggi con una serie di riunioni chiave tra Monaco di Baviera, Bruxelles e Parigi, mentre a Kiev un nuovo massiccio attacco russo ha provocato un morto e quattro feriti e blackout in alcuni quartieri. Nella capitale francese, dove ieri c'è stato il primo contatto diretto con l'amministrazione Trump - con la partecipazione del vice presidente Jd Vance al summit sull'intelligenza artificiale - nel pomeriggio si terrà una Tavola rotonda sul rafforzamento della sicurezza in Europa e sull'Ucraina nel formato Weimar Plus tra i ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia, ai quali si aggiungeranno i colleghi di Gran Bretagna e Ucraina.
A Bruxelles, intanto, c'è attesa per l''esordio' alla Nato del nuovo capo del Pentagono, Pete Hegseth, che oggi prenderà parte per la prima volta alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina - anche noto come il formato Ramstein - che vedrà anche un'altra novità. Sarà la prima riunione dall'inizio della guerra ad essere presieduta dal Regno Unito, che ha raccolto il testimone dagli Usa.
"Il nostro impegno è chiaro: la Nato deve essere una forza più forte e letale, non un club diplomatico", ha affermato su X il capo del Pentagono, che prima degli incontri ufficiali ha già visto il suo omologo britannico, John Healey. La prima visita di un funzionario dell'amministrazione Trump nel quartier generale dell'Alleanza atlantica si svolge in una fase delicata, con il tycoon repubblicano che spinge affinché gli alleati europei aumentino le loro spese per la Difesa.
La conferenza di Monaco
Le due riunioni a Parigi e Bruxelles sono una sorta di 'antipasto' in vista della portata principale, che è la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, quest'anno tornata più centrale che mai sulla scena geopolitica internazionale per la presenza di esponenti di primo piano del governo americano, dallo stesso Vance al segretario di Stato Marco Rubio, ma soprattutto per l'incontro che il vice presidente Usa avrà con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, atteso anche lui all'evento che da domani a domenica andrà in scena nella città della Baviera.
A Monaco, dove si terrà anche una riunione dei ministri degli Esteri del G7, le squadre negoziali di Kiev e Washington cercheranno di gettare le basi per l'atteso faccia a faccia tra Trump e Zelensky, che ancora non si è concretizzato.
Nella capitale ucraina, intanto, sono attesi a breve il segretario al Tesoro, Scott Bessent, e altri funzionari americani. Tanti sono gli argomenti sul tavolo: dalla richiesta di Trump di ricevere terre rare del valore di 500 miliardi di dollari dall'Ucraina per continuare l'assistenza militare alla ricostruzione, fino alla nuova 'offerta' di Zelensky, che in un'intervista al Guardian si è detto pronto a uno scambio di territori e a cedere a Mosca quelle zone del Kursk sotto il controllo ucraino. In cambio di cosa? "Non lo so, vedremo. Tutti i nostri territori sono importanti, non c'è una priorità", ha risposto.
Il Cremlino oggi ha respinto l'idea di uno scambio di territori occupati tra Kiev e Mosca nell'ambito di un eventuale negoziato di pace. "Questo è impossibile. La Russia non ha mai discusso e mai discuterà di uno scambio che coinvolga il suo territorio", ha affermato il portavoce Dmitry Peskov, aggiungendo che le forze ucraine che occupano parte della regione di Kursk saranno "annientate" o "cacciate".
Witkoff a Mosca
E mentre si avvicina la data del 24 febbraio, terzo anniversario dell'invasione russa, c'è stato un altro sviluppo significativo e inatteso. Ieri, infatti, è volato a Mosca l'inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, che ha riportato negli Stati Uniti Marc Fogel, l'insegnante americano detenuto in Russia dal 2021.
"Siamo stati trattati molto bene dalla Russia, in realtà. Spero che sia l'inizio di un rapporto in cui possiamo mettere fine a quella guerra", ha detto Trump, commentando il rilascio di Fogel e lasciando intendere che il suo ritorno potrebbe far avanzare i negoziati.
Non è chiaro, tuttavia, se la visita di Witkoff - primo funzionario statunitense a recarsi a Mosca dal novembre 2021 - sia stata un'occasione di contatto con il governo russo. E neanche perché, se questi contatti fossero realmente avvenuti, sia stato mandato lui a Mosca e non Keith Kellogg, l'inviato americano per l'Ucraina, atteso a Kiev il 20 febbraio. Ma di certo rappresenta un segnale che dietro le quinte qualcosa si muove e che una svolta appare per la prima volta a portata di mano.
Il Cremlino non ha commentato l'ipotesi che il presidente russo, Vladimir Putin, ieri abbia incontrato Witkoff. "Non ho nulla da dirvi su questo argomento. Non ho informazioni", ha commentato Peskov, spiegando che in cambio del rilascio di Fogel sarà scarcerato un cittadino russo detenuto negli Stati Uniti.
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2023/11/23/Logo.png)
Esteri
“Trump vuole Groenlandia? Noi compreremo la...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/12/redazione_124810531192_220.png)
Al via petizione: "Abbiamo bisogno di sole, palme e pattini a rotelle"
![groenlandia bandiera danimarca canva](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d09ecd8808e-3ca1538584ac-1000/format/big/groenlandia_bandiera_danimarca_canva.png)
Il presidente americano Donald Trump vuole acquisire la Groenlandia? Allora la Danimarca comprerà la California. E' la risposta, provocatoria, di oltre 200mila danesi che hanno firmato una petizione proprio per proporre di acquistare la California dagli Stati Uniti.
"Avete mai guardato una mappa e pensato: 'Sapete di cosa ha bisogno la Danimarca? Più sole, palme e pattini a rotelle'. Bene, abbiamo un'opportunità irripetibile per trasformare quel sogno in realtà", si legge nella petizione. "Compriamo la California da Donald Trump!", prosegue il testo.
Lo slogan in cima alla petizione invita a "rendere la California di nuovo grande". Presunti sostenitori come Lars Ulrich dei Metallica e Viggo Mortensen, famoso per il Signore degli Anelli, espongono le loro ragioni per cui la California debba entrare a far parte della 'Nuova Danimarca'.
"Trump non ama la California, la venderà per un giusto prezzo"
"Porteremo l'hygge a Hollywood, piste ciclabili a Beverly Hills e smorrebrod biologici a ogni angolo di strada. Lo stato di diritto, l'assistenza sanitaria universale e la politica basata sui fatti potrebbero essere applicati", continua la petizione. "Siamo onesti: Trump non è esattamente il più grande fan della California. L'ha definita 'lo stato più rovinato dell'Unione' e ha litigato con i suoi leader per anni. Siamo abbastanza sicuri che sarebbe disposto a separarsene per un giusto prezzo", sostengono i firmatari.
Obiettivo dichiarato della petizione è quello di raccogliere tramite crowdfunding mille miliardi di dollari e 500mila firme.
Esteri
Rifiuti, infrazione Ue per Francia e Italia su discariche
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/12/redazione_124805756689_216.jpeg)
La Commissione Europea mette in mora i due Paesi perché non hanno recepito correttamente nei rispettivi ordinamenti la direttiva. Parigi e Roma ora hanno due mesi per rispondere
![Rifiuti a Roma (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/027b-168afcea432a-2fdd054dd235-1000/format/big/rifiuti_roma9_fg.jpeg)
La Commissione Europea mette in mora la Francia e l'Italia, perché non hanno recepito correttamente nei rispettivi ordinamenti la direttiva sulle discariche, che stabilisce requisiti per prevenire effetti negativi sulla salute umana, sull’acqua, sul suolo e sull’aria. Gli Stati membri devono adottare misure per garantire che solo i rifiuti sottoposti a trattamento finiscano in discarica. La direttiva fissa l’obiettivo di ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% entro il 2035; vieta dal 2030 il conferimento in discarica di rifiuti idonei al riciclaggio o ad altro recupero; stabilisce regole sul calcolo del completamento dell'obiettivo di riduzione delle discariche.
Parigi e Roma ora hanno due mesi per rispondere
L'Italia, tra l'altro, non ha stabilito correttamente che i rifiuti sottoposti a incenerimento devono essere dichiarati come collocati in discarica; non ha definito in modo appropriato la tipologia di rifiuti che possono essere conferiti in una discarica per rifiuti pericolosi né le specifiche per lo stoccaggio temporaneo del mercurio. Inoltre, non ha recepito correttamente alcune norme relative al monitoraggio dei gas e al campionamento delle acque sotterranee nelle discariche. La Francia, dal canto suo, non ha recepito le norme sul calcolo del raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei rifiuti urbani conferiti in discarica. Parigi e Roma ora hanno due mesi per rispondere e rimediare; in caso contrario, la Commissione può emettere un parere motivato, il secondo stadio della procedura d'infrazione.
Esteri
Terremoto in Croazia, trema la costa: scosse avvertite...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/02/12/redazione_091104574401_43.jpeg)
Le scosse di magnitudo 5.1 e 5.2 nel pomeriggio
![Sismografo - Fotogramma /Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/0293-1c4aae284a9d-66f446559783-1000/format/big/sismografo_fg_ipa.jpeg)
Due scosse di terremoto, una di magnitudo 5.1 e un'altra di magnitudo 5.2, sono state registrate oggi alle 18.43 in Croazia lungo la costa settentrionale.
Poco dopo, alle 18.52, è stata registrata un'altra scossa di magnitudo 3. La scossa è stata avvertita anche in diverse località lungo la costa adriatica in Italia. Rilevata dai sismografi a una distanza dall’epicentro in linea d’aria di 258 km a sudest di Caorle (Venezia) è stata percepita in altri 28 comuni del litorale veneto ma non sono stati segnalati danni a persone o cose. Il terremoto è stato avvertito anche in Abruzzo. Nella città di Vasto in tanti riferiscono di aver sentito la terra tremare, come confermano anche i vigili del fuoco.