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Sanremo 2025, Dove Cameron: chi è la fidanzata di Damiano David, cantante e attrice
La cantante statunitense sarà presente nella seconda serata del Festival
![Dove Cameron e Damiano David - Fotogramma/IPA](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0ac3ed8e3c-31bd500d38d5-1000/format/big/dove_cameron_damiano_david_sanremo_fotogramma_ipa.png)
Dove Cameron, fidanzata di Damiano David, sarà presente questa sera, mercoledì 12 febbraio, al Festival di Sanremo 2025. La modella e attrice statunitense sarà seduta in platea per applaudire al superospite della seconda serata, Damiano David, l'ex frontman dei Maneskin. Ma chi è il nuovo amore del cantante romano?
Dove Cameron, chi è
Chloe Celeste Hosterman all’anagrafe, meglio nota come Dove Cameron è una cantante e attrice statunitense. Classe 1996, Dove è nata a Bainbridge Island, nello stato di Washington. Scopre il suo talento per la recitazione molto presto e a 14 anni si trasferisce a Los Angeles per dedicarsi totalmente al mondo dello spettacolo.
Nel 2013 debutta nel 2013 con il doppio ruolo delle gemelle Liv e Maddie nella serie Disney Liv e Maddie. Ma il successo arriva quando Dove Cameron veste i panni di Mal, la figlia di Malefica, nella trilogia di film Descendants. Nel 2021 entra nel cast della serie Schmigadoon! e viene scelta come co-protagonista del live action di Le Superchicche.
Parallelamente al mondo del cinema, dal 2013 si dedica alla carriera musicale. Nel 2015 forma il duo musicale The Girl and the Dreamcatcher con l'allora fidanzato Ryan McCartan, pubblicando l'EP Negatives. La collaborazione tra i due si conclude nel 2016, ma la carriera musicale di Dove continua come solista.
Nel 2019 escono i singoli di successo come So Good e Remember Me. Nel 2022 pubblica il brano Boyfriend, destinato a diventare un successo radiofonico e super virale su TikTok e vince il premio come Miglior artista esordiente agli MTV Video Music Awards. Nel 2023 rilascia l'album di debutto Alchemical: Volume 1, ottenendo l’accesso come artista musicale di fama internazionale.
La scomparsa del papà
Nel 2011, l’attrice adotta legalmente il nome "Dove" in onore al padre scomparso tragicamente, l'uomo si suicidò. "Dove" ossia "colomba" era il dolce vezzeggiativo con cui il genitore la chiamava.
A Vanity Fair ha spiegato il significato del tatuaggio che ha sul polso, il nome "Chloe": "È il mio nome di battesimo. Ma mio padre mi chiamava Dove: ero pallida, minuta e lo usava come un vezzeggiativo. Quando lui è morto io non c’ero e non ho potuto salutarlo, quindi ho cambiato il mio nome in Dove. È stato il mio modo di dirgli arrivederci".
La relazione con Damiano David
La relazione con Damiano David comincia nel 2023, dopo che il frontman dei Maneskin ha chiuso la sua lunga relazione con Giorgia Soleri. Damiano David e Dove Cameron sono stati paparazzati insieme per la prima volta a Sydney, Bondi Beach. Nei mesi successivi i due hanno confermato il flirt e ormai fanno coppia fissa, dichiarandosi amore sui social network.
Prima di Damiano, Dove Cameron ha avuto un importante relazione con Ryan McCartan, suo collega conosciuto sul set di Descendants.
Dove Cameron ha dichiarato di essere ‘queer’: “Il mio coming out non significa solo espormi su chi mi piace o con chi voglio andare a letto, ma è soprattutto mostrarmi per come sono”
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Tv & Gossip
Anticipazioni TRADIMENTO: lacerazioni e speranza: l’ardua...
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A volte ci si ritrova davanti a un bivio così doloroso che il cuore sembra spaccarsi in due. Perché, diciamocelo, lasciare andare un padre non è un gioco da ragazzi, neanche se quel padre ha compiuto gesti moralmente discutibili. Eppure è proprio ciò che stiamo osservando in “Tradimento”: Tolga (Caner Şahin) si ritrova con un piede in due mondi, costretto a fare i conti con una verità ingombrante e con la scoperta di un ricatto che coinvolge Güzide Özgüder (Vahide Perçin). Ma andiamo con ordine, o meglio, proviamoci.
La scoperta di un ricatto insopportabile
Si parla di un video compromettente, di un’accusa di omicidio che aleggia su Ozan (Yusuf Çim), e di un processo di truffa che, stando alle verifiche, si è risolto con un’assoluzione. Però – e qui scatta l’indignazione – quell’assoluzione non è avvenuta in modo limpido. Güzide si è vista costretta a piegarsi alle minacce di Oltan Kaşifoğlu (Cem Bender), il padre di Tolga, pur di evitare guai a Ozan.
Lo sappiamo bene: quando sono in gioco sentimenti così profondi, si rischia di stringere patti con la parte più oscura di qualcuno. Ciò che colpisce è che questo qualcuno non è uno sconosciuto, bensì proprio il padre di Tolga.
Una delusione che brucia
Non deve essere stato facile, per Tolga, accettare che l’uomo di cui si è fidato fin da bambino – un padre che in qualche modo gli ha fatto anche da madre, data l’assenza di una figura femminile – abbia costruito bugie e imbastito minacce. Ci chiediamo: come ci si sente a scoprire che la tua guida ha plasmato truffe e inganni? Probabilmente, si prova un senso di tradimento che toglie il respiro.
È come se Tolga si fosse svegliato di colpo, ritrovandosi in un mondo diverso da quello che credeva di abitare. Del resto, chi non vorrebbe difendere un genitore dalle critiche? Ma qui c’è un limite che pare superato: costringere una giudice – Güzide, per l’appunto – ad assolvere Oltan per frode.
L’angoscia di un amore in pericolo
Ecco poi che si inserisce un altro elemento cardine: Oylum (Feyza Sevil Güngör), la figlia di Güzide, la ragazza amata da Tolga. Lui la rassicura, le dice che si allontanerà dal padre, che farà ammenda e metterà un confine netto. E noi ci chiediamo: è più forte la rabbia verso Oltan o il desiderio di proteggere il legame con Oylum?
A complicare il tutto, c’è anche la radiazione di Güzide dall’albo dei giudici, innescata dalla denuncia di Tarık Yenersoy (Mustafa Uğurlu). Un domino di disgrazie che cade sulla testa di Tolga, facendolo sentire in colpa per essersi accorto troppo tardi della doppiezza paterna.
Lo scontro che nessuno vorrebbe
Poi arriva il momento. Quello in cui si decide di chiudere la porta e buttare via la chiave. Tolga affronta il padre mentre Oltan sta definendo un nuovo affare e gli confessa, senza mezzi termini, di voler recidere i rapporti. Un gesto che sembra un vero atto di coraggio, ma anche di disperazione: non si caccia via un padre a cuor leggero, soprattutto se quello stesso padre ha svolto un ruolo così totalizzante negli anni passati.
E Oltan, colpito da quelle parole, accusa Tolga di tradimento. Forse ha ragione, forse no: di certo, Tolga ammette di essere stato accondiscendente in passato, e di aver chiuso gli occhi su molte ombre.
Un taglio netto o una ferita destinata a riaprirsi?
E adesso che succede? Siamo di fronte a una rottura che appare definitiva. Ma chiunque abbia mai provato a rompere con un genitore sa quanto sia facile restare a metà del guado, tra affetto e senso di giustizia. Noi, dal canto nostro, continueremo a seguire l’evolversi di questa vicenda, domandandoci se la volontà di Tolga di abbracciare la verità basterà a lenire il dolore.
Perché forse la ferita più difficile da sanare non riguarda solo lui e Oltan, ma l’idea che l’amore possa essere sincero anche in un mare di menzogne. Sarà interessante vedere se Tolga riuscirà davvero a restare fedele a se stesso oppure se, alla fine, il desiderio di un padre tornerà a bussare con un peso che non si può ignorare. E voi, che ne pensate? Il cuore si può ingannare a lungo? Noi abbiamo i nostri dubbi. Ma in “Tradimento”, tutto sembra possibile.
Attualità
Miss Fallaci con Miriam Leone: la serie che racconta la...
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La serie Miss Fallaci butta tutti nella mischia dei primi anni di carriera di Oriana Fallaci, quella ragazza tosta, testarda, con una fame di verità che bruciava più di ogni altra cosa. Un’epoca in cui essere donna in redazione significava dover sgomitare per uscire dalla solita bolla degli articoli di costume. Qui non si parla della Fallaci mito, della giornalista che il mondo avrebbe imparato a conoscere, ma della giovane Oriana che voleva tutto, che voleva esserci e raccontare.
Il trailer ufficiale
Paramount+ e Minerva Pictures si sono buttati in questo progetto con l’ambizione di farci vivere il mondo di Fallaci prima che diventasse leggenda. E Miriam Leone? Lei non la interpreta, la incarna. Non è un ruolo qualunque, è un tuffo nelle sue fragilità, nella rabbia, nella voglia di non accettare un destino già scritto. E allora eccola lì, con il bloc-notes in mano e un fuoco dentro impossibile da spegnere.
Trama
Miss Fallaci si concentra sulla fase iniziale della carriera della giornalista: l’ingresso nella redazione de “L’Europeo”, i primi reportage, i viaggi negli Stati Uniti e l’incontro con star come Marilyn Monroe. La serie, pur evitando spoiler, lascia intendere come quegli incontri e quegli articoli abbiano influenzato profondamente la formazione di Oriana, spingendola a ricercare una verità senza compromessi. È un racconto che mette in scena il fervore di un’epoca in cui l’Italia era in pieno boom economico, mentre l’America viveva il fascino dell’età d’oro di Hollywood.Miriam Leone nei panni di Oriana
La scelta di Miriam Leone come interprete principale ha suscitato grande curiosità. L’attrice, già premiata in passato per ruoli cinematografici e televisivi, ha dichiarato in diverse interviste di sentirsi onorata di portare sullo schermo una figura femminile così influente. Il suo impegno si nota nell’attenzione dedicata alla gestualità, alla parlata toscana di Oriana e all’energia che traspare negli articoli firmati dalla reporter quando era ancora definita “la ragazza del cinema”.
Cast e personaggi
Accanto a Leone, la serie schiera un cast ricco di volti italiani e internazionali. Maurizio Lastrico interpreta Alfredo Pieroni, collega e figura importante per la crescita professionale e sentimentale di Oriana. Sono presenti inoltre personaggi ispirati a reali icone del periodo, come Orson Welles e Marilyn Monroe, che arricchiscono l’affresco storico.
Grazie a un sapiente lavoro di costumi e scenografie, ogni incontro regala un tuffo nell’atmosfera degli anni Cinquanta, epoca di contrasti tra l’Italia del dopoguerra e l’America dell’opulenza.
Produzione e regia
Dietro la macchina da presa c’è Alessandra Gonnella, già autrice di un corto su Fallaci. Ma qui non si tratta di un semplice biopic. Hanno scavato, cercato, ascoltato chi l’ha conosciuta. Il risultato? Un viaggio vero, senza filtri, che non vuole solo raccontare, ma far vivere la giovane Oriana. New York, Los Angeles? No, sono set italiani, ma così ben fatti che sembra di esserci dentro, tra le strade ruggenti dell’America degli anni ‘50.
E Oriana? Una forza della natura. Sguardo fisso sull’obiettivo, parole affilate come lame, domande che squarciano le maschere del potere. Kissinger, Arafat… le ha incontrate tutte, senza mai abbassare lo sguardo. Reporter di guerra, senza paura, in Vietnam con il taccuino in una mano e il coraggio nell’altra. E sì, negli anni ha diviso l’opinione pubblica, ha fatto discutere, ha infiammato dibattiti. Ma dimenticarla? Impossibile. Raccontarla ora, così, significa immergersi nelle origini di una donna che ha scelto il proprio destino, senza aspettare che qualcuno glielo scrivesse addosso.
Accoglienza e critiche
Presentata in anteprima a Roma, Miss Fallaci ha suscitato reazioni differenti. La performance di Miriam Leone è stata lodata quasi all’unanimità, considerandola il motore emotivo della serie. Al tempo stesso, alcuni critici hanno notato un taglio narrativo piuttosto tradizionale, definendo la produzione “generalista ma ambiziosa”.
Nonostante qualche perplessità, gli elogi per la cura nei dettagli e per il rigore nella ricerca storica evidenziano un notevole lavoro dietro le quinte.
Impatto e riflessioni finali
Al di là delle valutazioni critiche, la serie ha già contribuito a riaccendere il dibattito sulla figura di Fallaci e sulle sfide affrontate dalle donne nel giornalismo. Il possibile successo di Miss Fallaci potrebbe spingere nuove generazioni a scoprire i libri e gli articoli di Oriana, approfondendo le vicende di una donna che ha rotto barriere e affrontato fronti di guerra con la stessa determinazione con cui intervistava i potenti.
Se la qualità complessiva si confermerà all’altezza delle attese, Miss Fallaci non sarà solo una biografia televisiva, ma un invito a riconsiderare la passione con cui la giovane Oriana plasmò il proprio destino, anticipando un percorso d’indipendenza femminile che continua a ispirare.
Tv & Gossip
Sanremo 2025: Una seconda serata all’insegna di musica,...
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Ad aprire la gara dei Big nella seconda serata del Festival di Sanremo 2025 (mercoledì 12 febbraio) è Rocco Hunt, che ripropone il suo brano “Mille vote ancora”. In completo scuro ed elegante, il rapper campano dedica la canzone a chi è costretto a lasciare la propria terra, alternando ritmi urban e melodia. Subito dopo arriva Elodie, avvolta in un abito viola con piume: la cantante offre una performance energica di “Dimenticarsi alle 7”, brano pop dalle vibrazioni dance, che la vede muoversi sul palco con sicurezza e grinta. Al termine, Elodie riceve un doppio mazzo di fiori: Carlo Conti le affida anche quello destinato a Rocco Hunt, ammettendo di essersene dimenticato e chiedendole di consegnarglielo nel backstage – un simpatico siparietto accolto con un sorriso dal pubblico.
Prosegue la gara con l’atmosfera poetica creata da Lucio Corsi. Il giovane cantautore, già apprezzato dalla critica, torna sul palco e si siede scompostamente al pianoforte per cantare “Volevo essere un duro”: occhi chiusi e voce intensa, Corsi incanta il teatro che lo ripaga con convinti applausi. Cambia il registro con The Kolors: la band porta sonorità funk-rock nel brano “Tu con chi fai l’amore”, scatenando l’Ariston. Bianca Balti, co-conduttrice, a fine esibizione confessa al frontman Stash: “Mi avete fatto ballare, grazie”, sottolineando il groove trascinante della performance. Spazio poi a Serena Brancale con “Anema e core”: la cantante pugliese mescola eleganza jazz e richiami alla tradizione partenopea nel suo brano dal titolo emblematico, offrendo una prova vocale raffinata e personale che viene accolta calorosamente dalla platea.
Arriva uno dei momenti più intensi con Fedez. Il rapper milanese, occhiali da sole e lenti a contatto nere, interpreta “Battito”, un pezzo autobiografico che tocca i temi della depressione e delle difficoltà recenti («dentro i miei occhi guerra dei mondi», recita il testo). La musica ha un ritmo quasi spensierato in contrasto con le parole sofferte e l’esibizione di Fedez – in completo scuro e visibilmente emozionato – si conclude tra gli applausi fragorosi e una standing ovation del pubblico. Subito dopo, un altro momento di grande emozione: Francesca Michielin torna sul palco nonostante un infortunio (nei giorni scorsi è caduta durante le prove, slogandosi una caviglia).
La cantautrice, evitando le scale per precauzione, interpreta “Fango in paradiso”, brano sull’elaborazione della fine di un amore. L’intonazione è carica di sentimento e, verso la fine, Francesca non trattiene le lacrime: conclude in pianto e, commossa, lascia il palco di corsa – malgrado la caviglia dolorante e i tacchi – mentre tutto l’Ariston le tributa un incoraggiamento affettuoso.
In scaletta c’è poi il ritorno di Simone Cristicchi, già vincitore di Sanremo 2007. Il cantautore romano propone “Quando sarai piccola”, un delicato brano dedicato alla madre gravemente malata. La sala si emoziona: applausi e lacrime scrosciano durante l’esibizione e in molti fra il pubblico non riescono a trattenere la commozione. Cristicchi, visibilmente coinvolto, ottiene una standing ovation sincera. Di tono diverso ma ugualmente attesa è l’esibizione di Marcella Bella: la veterana della canzone italiana riporta sul palco dell’Ariston la sua voce inconfondibile con “Pelle diamante”. L’interpretazione intensa e nostalgica della cantante siciliana (che mancava in gara da decenni) suscita l’applauso del pubblico, in un clima di rinnovato affetto per un’artista simbolo degli anni ‘70.
Nel finale, il palco si accende con tre delle esibizioni più attese. Achille Lauro porta in scena “Incoscienti giovani” con il suo stile inimitabile: si presenta in un elegante completo bianco gessato da gangster anni ’30, con tanto di spolverino abbinato. Performance carismatica e sopra le righe, la sua: Lauro unisce stile, voce e testo in una canzone potente, cantata benissimo e conferma di essere uno showman nato, conquistando pubblico e critica. Subito dopo tocca a Giorgia, altra big amatissima: il suo brano “La cura per me” mette in luce tutte le sfumature della voce calda e potente dell’artista romana.
Giorgia, in abito elegante, regala un momento di alta classe interpretando una ballata intensa che le vale applausi a scena aperta. Chiudono la serata due protagonisti della nuova scena musicale: Rkomi con “Il ritmo delle cose”, pezzo pop-rap dal groove orecchiabile, e Rose Villain con “Fuorilegge”, brano urban dallo stile internazionale, tra atmosfere R&B e attitudine rock. A calare il sipario sulle esibizioni in gara è Willie Peyote: il cantautore torinese (già vincitore del Premio della Critica nel 2021) ripropone “Grazie ma no grazie”, un brano ironico e graffiante. Con la sua consueta verve satirica, Willie chiude la gara lasciando al pubblico un ritornello che invita a pensare, accolto anch’esso da applausi convinti.
Ospiti, co-conduttori e momenti di spettacolo
Ad affiancare il direttore artistico e conduttore Carlo Conti in questa seconda serata sono tre co-conduttori d’eccezione: la top model Bianca Balti, il cantautore e personaggio televisivo Cristiano Malgioglio e l’attore-comico Nino Frassica. Ognuno di loro porta qualcosa di speciale sul palco. Bianca Balti, radiosa in un abito lungo, scende la celebre scalinata senza parrucca, mostrando con fierezza le cicatrici della sua recente battaglia contro il cancro. Conti la presenta come “una guerriera”, elogiandone il coraggio e la bellezza naturale. L’Ariston le tributa un grande applauso mentre Bianca dichiara emozionata: “Sono felicissima di essere qua. Carlo, grazie ai tuoi occhi sento che valgo e che appartengo a questo palco”. Malgioglio, noto per la sua ironia e gli outfit sgargianti, fa il suo ingresso trionfale con un abito nero dotato di un enorme fiocco rosso sulla schiena.
La lunga coda dell’abito crea qualche impaccio sulle scale: divertito, Conti si improvvisa “paggetto” e l’aiuta reggendogli lo strascico fino al centro del palco. Il pubblico apprezza la scena con un’ovazione, attendendosi – come di consueto – momenti di teatro e spettacolo da Malgioglio. Nino Frassica, infine, porta la sua comicità surreale: si presenta con capelli bicolore (ciuffo nero su chioma bianca, inverso dello stile di Malgioglio) e interrompe Conti con un finto annuncio del vincitore di Sanremo: “Il vincitore è…”. Il conduttore lo blocca ridendo e Frassica improvvisa una serie di statistiche demenziali sull’audience (“In questo momento il 119% ci sta vedendo. Su 100 televisori accesi, 188 sono spenti…” e così via) che strappano risate generali. La verve nonsense del comico siciliano dà ritmo alla serata e stempera la tensione della gara.
Sul versante ospiti musicali, il superospite atteso della serata è Damiano David, frontman dei Måneskin, qui in veste solista. Poco dopo l’apertura dello show, Damiano rende omaggio a Lucio Dalla cantando uno dei suoi brani più celebri, “Felicità”. Sul palco con lui c’è l’attore Alessandro Borghi, che abbraccia il piccolo Vittorio – suo nipote di 5 anni – il quale, travolto dall’emozione della musica, scoppia in lacrime. La scena, di grande intensità, commuove la platea che applaude calorosamente. Più tardi nella serata Damiano David torna sul palco per presentare il suo nuovo singolo in inglese “Born With a Broken Heart”, eseguito con l’accompagnamento dell’orchestra dell’Ariston. La performance rock, energica e internazionale, mostra un lato inedito dell’artista e viene accolta con entusiasmo dai fan presenti.
Il palco di Sanremo 2025 nella seconda serata si riempie anche di ospiti dal mondo del cinema e della TV. Intorno alle 23:40 fanno il loro ingresso i protagonisti del film italiano di prossima uscita “Follemente”: un parterre che include attori amatissimi come Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Marco Giallini, Claudia Pandolfi, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta, Emanuela Fanelli, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria. Assieme a loro, vengono presentati anche due nuovi progetti della fiction Rai: la serie “Belcanto” (in arrivo a fine mese su Rai1, con protagonisti la stessa Vittoria Puccini, Carmine Recano e Giacomo Giorgio) e il film-tv “Champagne – Peppino di Capri” (previsto per il 24 marzo su Rai1).
In rappresentanza di quest’ultima produzione, già durante la serata si era esibito il piccolo Alessandro Gervasi, talento di soli 6 anni che interpreta Peppino di Capri da bambino: il giovanissimo pianista ha incantato l’Ariston suonando “Champagne” al piano, dimostrando un sorprendente virtuosismo “alto poco più di un metro”. La sua performance, introdotta come parte dell’intervallo, ha ottenuto un’ovazione e ha fornito un emozionante trait d’union tra la storia della musica italiana e le nuove generazioni. In Piazza Colombo, intanto, la voce della rapper BigMama risuona per la cittadina ligure: l’artista campana (ospite esterna) si esibisce davanti al pubblico fuori dall’Ariston, portando inclusività e potenza sul palco urbano e collegando idealmente il Festival ai giovani e alla piazza.
Nuove Proposte: i giovani in semifinale e un forte messaggio sociale
La serata del 12 febbraio si era aperta, come da tradizione, con la gara delle Nuove Proposte (i giovani talenti emergenti). Sul palco si sono affrontati i quattro artisti finalisti in due sfide dirette ad eliminazione: Alex Wyse con “Rockstar” contro il duo Vale LP & Lil Jolie con “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”, e a seguire Maria Tomba con “Goodbye (voglio solo good vibes)” contro Settembre con “Vertebre”.
Il voto combinato di Televoto (34%), Giuria della Sala Stampa (33%) e Giuria delle Radio (33%) ha decretato vincitori Alex Wyse e Settembre, che così conquistano un posto per la finalissima delle Nuove Proposte. La sfida tra giovani ha regalato anche un momento di forte impatto sociale: le due ragazze Vale LP e Lil Jolie, nel presentare la loro esibizione, hanno mostrato un cartello con la scritta “Se non voglio, tu non puoi”, un chiaro manifesto contro la violenza sulle donne e a favore del consenso informato. Il messaggio potente – applaudito dal pubblico in sala – è stato sottolineato anche dalla stampa come uno dei gesti simbolici più belli della serata, confermando l’attenzione del Festival ai temi sociali.
Ascolti record e reazioni del pubblico
Dopo il debutto boom della serata inaugurale (martedì 11 febbraio, condotta da Conti con Antonella Clerici e Gerry Scotti come co-presentatori), l’attenzione era alta nel vedere se Sanremo 2025 avrebbe confermato gli ascolti stellari. La prima serata ha registrato in media 12,6 milioni di telespettatori, pari al 65,3% di share, secondo i dati Auditel di Total Audience (che includono anche lo streaming) – un risultato addirittura superiore di due milioni rispetto all’esordio dell’anno scorso. Si tratta di cifre da record: Conti ha segnato il miglior debutto sanremese degli ultimi anni.
Tradizionalmente la seconda serata vede un leggero calo fisiologico rispetto alla prima (nel 2024 fu seguita da 10,36 milioni con il 60,1%). In attesa dei dati definitivi di quest’anno, le rilevazioni notturne indicano che Sanremo ha dominato la prima serata televisiva di mercoledì 12 febbraio senza rivali, attestandosi nuovamente sopra la soglia dei dieci milioni di spettatori medi e oltre il 60% di share. Se confermati, sarebbero numeri eccezionali, in linea con i record di Amadeus e tra i migliori di sempre per una seconda serata festivaliera. Anche i picchi di ascolto restano impressionanti: nella serata d’esordio il festival ha toccato punte di 17,8 milioni di spettatori alle 22:02 e un picco di share del 72% all’1:08 di notte; la seconda serata ha verosimilmente replicato picchi analoghi durante gli eventi clou (come l’omaggio di Damiano David).
Ottimi riscontri arrivano anche dal fronte social. Sanremo 2025 si conferma un fenomeno virale: già dopo le prime due serate si contano decine di milioni di interazioni sui social network legate all’hashtag ufficiale #Sanremo2025, con un sentiment del pubblico in prevalenza positivo (stimato attorno al 70% di reazioni favorevoli). Su Twitter e Instagram gli utenti hanno commentato in massa i momenti più memorabili: in cima alle tendenze compaiono i nomi di Bianca Balti – celebrata per la sua eleganza e il messaggio di rinascita dopo la malattia – e di Fedez, il cui brano catartico ha toccato molti (“canta il dolore e non se ne vergogna, chi non gli crede non l’ha mai provato”, scrive qualcuno in sua difesa). Grande commozione e condivisioni anche per Simone Cristicchi, con utenti che ammettono di aver pianto ascoltando la sua canzone dedicata alla madre.
Allo stesso modo, la tenera scena del bambino in lacrime abbracciato da Borghi durante il tributo a Dalla ha fatto il giro del web, ricordando a tutti la potenza universale della musica. Non mancano i meme: Cristiano Malgioglio diventa virale con il suo look (c’è chi scherza paragonando il suo fiocco rosso a un cartone animato) e con le sue “gaffe” volutamente esagerate durante la serata. Nino Frassica raccoglie applausi virtuali per la sua comicità: le sue assurde statistiche sull’audience e il finto spoiler del vincitore generano ironia e clip condivise migliaia di volte.
La classifica provvisoria dopo la seconda serata
Al termine delle esibizioni, intorno all’una di notte, Cristiano Malgioglio ha annunciato la classifica provvisoria aggiornata, rivelando soltanto i nomi dei primi cinque artisti (in ordine casuale, come da regolamento). Dopo i voti della giuria della sala stampa, tv e web della prima serata e quelli combinati di televoto (50%) e giuria delle radio (50%) della seconda serata, la situazione in cima vede quattro conferme e una novità. Restano saldamente nei primi cinque Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro e Lucio Corsi, già premiati dalla critica nel giorno precedente, e si unisce a loro Fedez, nuova entrata di prepotenza nella top 5.
Di seguito i cinque artisti (in ordine casuale, come comunicato ufficialmente) attualmente in vetta alla competizione:
- Giorgia – “La cura per me”
- Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
- Fedez – “Battito”
- Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
- Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Fuori dalla top5 provvisoria resta Brunori Sas (che con “L’albero delle noci” era risultato tra i primi cinque secondo la sola giuria stampa nella prima serata), ora scalzato dall’ingresso di Fedez. Va sottolineato che la classifica è ancora parziale e suscettibile di cambiamenti: nella terza serata (giovedì 13 febbraio) gli altri 14 Big riproporranno i loro brani in gara, sempre con voto 50/50 di televoto e giuria Radio, producendo una nuova graduatoria combinata. I punteggi di tutte le serate (escluse le cover/duetti di venerdì, che faranno classifica a parte) si sommeranno, portando poi alla finalissima di sabato. La corsa per la vittoria è dunque apertissima ma questi primi riscontri delineano già un quadro di favoriti molto amato sia dalla critica sia dal pubblico.
I commenti della critica e dei social
La seconda serata di Sanremo 2025 ha raccolto giudizi generalmente positivi da parte della critica. Le pagelle dei quotidiani promuovono senza riserve la presenza di Bianca Balti e Nino Frassica, considerati autentici punti di forza dello show (per entrambi fioccano voti altissimi, fino a 9/10, per carisma e personalità). Achille Lauro è un altro dei più elogiati: il suo look “gangster chic” e la performance travolgente vengono definiti “irresistibili” e di grande qualità artistica.
Anche Giorgia e Simone Cristicchi ricevono ottimi riscontri per l’intensità delle loro interpretazioni – in particolare Cristicchi ha colpito nel segno con un brano capace di commuovere pubblico e addetti ai lavori. Buone le note per Fedez, la cui sincerità sul palco è stata apprezzata: alcuni commentatori sottolineano come il rapper abbia saputo trasformare le sue fragilità in arte, senza timore di mostrarsi vulnerabile. Tra gli episodi più discussi sulle testate web c’è una piccola gaffe di Malgioglio durante la lettura della classifica (il cantautore ha scherzato inciampando su un nome, subito ironicamente rimediato con una battuta) – nulla di grave, anzi, un elemento che ha aggiunto spontaneità. L’insieme dello spettacolo è stato giudicato scorrevole e ben equilibrato tra gara e intrattenimento, confermando la mano esperta di Conti nel dosare ritmo e contenuti.
Sui social media, come detto, l’atmosfera dominante è di entusiasmo. Numerosissimi i tweet e i post dedicati a Bianca Balti, elevata a simbolo di coraggio e positività: in tanti ne esaltano la “fragilità che diventa forza” nel mostrarsi al naturale dopo la malattia. Cristiano Malgioglio divide tra risate e qualche critica bonaria: i suoi outfit stravaganti e le uscite esuberanti alimentano meme virali, ma al contempo il pubblico social riconosce la sua capacità di intrattenere (“Sanremo senza Malgioglio non sarebbe lo stesso show”, scrive un utente). Grande sostegno online per Francesca Michielin: i fan si stringono attorno alla cantante lodandone la professionalità (“ha cantato con l’anima nonostante il dolore, chapeau”).
Allo stesso modo, la standing ovation per Fedez trova eco su Instagram e Twitter, dove molti condividono estratti della sua performance applaudendone l’onestà emotiva. Infine, il gesto di Vale LP e Lil Jolie con il cartello “se non voglio tu non puoi” diventa uno degli highlight social della serata: quel fotogramma fa il giro del web e viene rilanciato da figure pubbliche e comuni utenti come esempio del potere mediatico di Sanremo nel veicolare messaggi di civiltà.
La seconda serata del Festival di Sanremo 2025 si conferma un successo su tutti i fronti: musicale, per la qualità e varietà delle esibizioni; televisivo, per gli ascolti altissimi; spettacolare, grazie a ospiti e momenti memorabili; e social, per la capacità di far parlare di sé tutta l’Italia (e non solo). Ora la gara proseguirà con la terza serata e la finale di sabato, ma già questo secondo appuntamento ha lasciato un segno indelebile nell’edizione numero 75 del Festival, traghettando Sanremo nella contemporaneità senza dimenticare emozioni, cultura e impegno.