Da NewBos a Betting, Microgame a Enada con soluzioni innovative
La rassegna in corso fino al 19 febbraio alla Fiera di Rimini
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Alla rassegna Enada , evento cruciale per il settore del gaming, in corso fino al 19 febbraio alla Fiera di Rimini, Microgame si presenta – dopo anni di investimenti mirati – con innovazioni tecnologiche pensate per affrontare le sfide della nuova regolamentazione e continuare a far crescere ed evolvere il business dei propri clienti, offrendo un vantaggio competitivo unico, che solo il service provider leader del settore italiano dell’online può dare.
In risposta alle nuove regolamentazioni e alla necessità di sostenere e supportare le reti nel nuovo scenario regolamentare, Microgame ha sviluppato strumenti e funzionalità all’avanguardia che consentono a tutta la filiera distributiva, dai punti vendita ricarica (PVR) agli agenti e ai master fino ai tipster, di orchestrare strategie di ampliamento, coinvolgimento e fidelizzazione della clientela, permettendo grande dinamicità ai vari attori della filiera, facilitando la vicinanza alla loro customer base. Un set di funzionalità innovative che congiuntamente ad un’offerta di prodotto tra le più complete del mercato consente alle reti di continuare a far crescere il proprio business
A Enada 2025 Microgame avrà una presenza fondata su tre principali pilastri tecnologici: NewBOS, Aggregatore Casinò e Betting. La prima è una nuova piattaforma modulare, progettata per essere flessibile e personalizzabile, per permettere all’operatore di costruire su misura la propria soluzione tecnologica che meglio si adatta alle proprie esigenze e alle richieste del mercato, sia online che retail. NewBOS permette infatti un approccio flessibile grazie al quale ogni operatore può scegliere i moduli e le funzionalità più adatti al proprio modello di business, ottimizzando l’efficienza operativa e il coinvolgimento della rete commerciale così da realizzare un’esperienza unica per il cliente. La piattaforma integra perfettamente il mondo retail e online, garantendo un’esperienza di gioco omogenea. Questo approccio consente agli operatori di offrire ai propri clienti una customer experience “omnicanale”, indipendentemente dal canale di accesso. Inoltre il CRM Microgame consente, congiuntamente al modulo di Affiliazione, di sviluppare potenti azioni di promozione e fidelizzazione del canale distributivo e della customer base.
Il secondo punto di forza della presenza Microgame è l'Aggregatore Casinò che rappresenta la più ampia e completa offerta di casino e contenuti sul mercato, con oltre 70 content provider e più di 4.000 giochi disponibili, per seguire i nuovi trend di mercato in termini di funzionalità e innovazione. L'aggregatore punta su contenuti esclusivi per differenziare l’offerta e adattarla sempre di più alle esigenze dei clienti e offre un ampio set di strumenti promozionali, Fun bonus, Freespin, Classifiche, Mission, Price drops e molto altro ancora per ottimizzare l’engagement e la fidelizzazione dei giocatori. Il tutto con API dedicate, integrazione veloce, stabilità ed affidabilità.
Infine, quanto al Modulo Betting va a rispondere alle sfide di un mercato sempre più esigente con una offerta ampia ed in continua evoluzione, forte di oltre 150 nuovi mercati negli ultimi tre mesi, e più di 500.000 eventi live. Proposte inoltre features innovative per migliorare l’esperienza del giocatore facendo leva su importanti algoritmi di IA assieme a una grande scelta di strumenti promozionali che puntano a garantire un’esperienza unica e la fidelizzazione del giocatore, con una estrema adattabilità al mondo tipster.
Commentando l'offerta di Microgame a Enada, il dg Marco Bedendo si dice "orgoglioso del set di nuove funzionalità di piattaforma e di prodotto che presentiamo: alcune di queste sono già live da qualche mese, altre usciranno a breve, e abbiamo già avuto un grande riscontro da parte dei nostri clienti e delle reti per la facilità d’uso e l’adattabilità alle singole filiere commerciali delle nostre funzionalità, che hanno contribuito in modo determinate alla crescita del business. L’affidabilità della nostra tecnologia abbinata alla completezza dell’offerta dei vari verticali di business ed alle innovazioni tecnologiche già rivolte alla nuova regolamentazione è da sempre garanzia per il nostro parco clienti e nell’ultimo periodo hanno spinto molte nuove reti a scegliere Microgame come partner per consolidare e sviluppare il proprio business". "Devo dire – aggiunge – che i risultati gli hanno dato ragione, registrando una crescita media del 25%-30%. Anche i tipster ci stanno scegliendo sempre di più, grazie all’ampio set di tool promozionali betting e casinò che permettono importanti azioni di engagement verso la customer base, con crescite di volume di gioco anche del 50%-70%. Risultati importanti che dimostrano la qualità dell’innovazione della tecnologia e dei prodotti Microgame al servizio delle reti e della loro crescita".
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Economia
Terzo settore, un team di under 30 guida impegno Unhate Foundation a favore dei...
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La Fondazione si propone di coinvolgere le nuove generazioni in occasioni di crescita e sviluppo del proprio potenziale, promuovendo solidarietà, inclusione sociale e sostenibilità attraverso progetti innovativi.
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Con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un futuro dove l’odio non trovi più terreno fertile per crescere, Unhate Foundation si è recentemente costituita come ente del terzo settore (Ets), aprendo così un nuovo capitolo di un progetto lanciato da Alessandro Benetton nel 2011. La Fondazione si propone di coinvolgere le nuove generazioni in occasioni di crescita e sviluppo del proprio potenziale, promuovendo solidarietà, inclusione sociale e sostenibilità attraverso progetti innovativi.
In particolare, la Fondazione mira a combattere la cultura dell’odio, agendo sulle sue cause profonde, concentrandosi sulla formazione dei giovani e offrendo loro nuove opportunità. Le quattro principali aree di azione principali sono: mobilità sociale, trasformare il merito in opportunità, valorizzando talenti inespressi e promuovendo il merito e l’impegno; educazione, migliorare la qualità dei luoghi di formazione, creando spazi inclusivi e dinamici per favorire l’apprendimento; cultura, utilizzare il patrimonio culturale per promuovere dialogo e connessione tra generazioni; studi e ricerc, promuovere ricerche innovative per generare cambiamenti positivi nelle comunità; ‘for a generation of change’, giovani under-30 alla guida del cambiamento.
A guidare la Fondazione nel ruolo di consigliere delegato è Irene Boni, in precedenza ceo di Talent Garden e gm di Yoox, manager con comprovata esperienza nel settore dell’educazione e del digitale, maturata alla guida di team prevalentemente under 30.
Per coadiuvare il lavoro del consiglio di amministrazione, composto da sei membri, Unhate Foundation ha scelto di affidare a un comitato scientifico – composto in maggioranza da giovani professionisti, accompagnati da alcuni esperti “fuori quota” in nome del dialogo intergenerazionale – il compito di individuare le priorità di medio-lungo periodo e le direttrici progettuali su cui orientare la propria strategia.
Il comitato scientifico della Fondazione riunisce persone di talento con esperienze e background eterogenei, dal mondo delle start-up a quello accademico, dall’arte allo sport, passando per la comunicazione digitale e il terzo settore: Huda Lahoual, 21 anni, podcaster autrice di Huda, nessuna e centomila, podcast che racconta storie di giovani di seconda generazione in Italia, prodotto da Chora Media; Chiara Schettino, 23 anni, co-founder di Rosso, start-up nata per ridurre i tempi di attesa per i pazienti riceventi di sangue e sensibilizzare la Gen Z sull’importanza della donazione; Roberto Celestri, 23 anni, content creator e divulgatore d’arte, ha collaborato con Il MAXXI, i Musei Vaticani, la Galleria Colonna, i Musei Capitolini, la Galleria Borghese, e la Collezione Peggy Guggenheim; Francesco Di Napoli, 23 anni, attore, debutta nel 2019 come protagonista ne La paranza dei bambini.
Successivamente recita in Romulus, Mina Settembre e Hey Joe, distinguendosi tra cinema e TV; Valentina Galli, 24 anni, studentessa universitaria specializzanda in Politiche Pubbliche per la Sicurezza, ha ideato un progetto per incentivare la partecipazione elettorale e la cittadinanza attiva nelle scuole superiori; Irma Testa, 27 anni, pugile medaglia di bronzo nei pesi piuma a Tokyo 2020 e oro ai campionati mondiali 2023 di Nuova Delhi; Gabriele Segre, 37 anni, politologo ed editorialista specializzato in politiche pubbliche e impegnato nella promozione della cultura della convivenza tra identità diverse; Vanessa Benelli Mosell, 37 anni, direttrice d’orchestra e pianista apprezzata a livello internazionale, nella sua carriera ha collaborato con alcune tra le più prestigiose istituzioni musicali europee e nel resto del mondo. Claudio Burgio, 55 anni, sacerdote, fondatore della comunità Kayros e cappellano dell’Istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano.
Oggigiorno l’odio si propaga ancor più velocemente che in passato, anche attraverso il web: secondo diversi studi, se in Italia nel 2023 il 40% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha partecipato a zuffe o risse, a livello europeo quasi la metà (49%) dei giovani tra i 16 e i 29 anni ha assistito a episodi di odio sul web, con conseguenze tangibili sul loro benessere psicologico e sulle relazioni sociali. Un giovane italiano su due tra i 18 e i 25 anni (49%) ha dichiarato di aver sofferto di ansia e depressione nel corso della propria vita.
Le cause sono molteplici e diffuse: incertezza economica, isolamento, insicurezza, malessere psicologico, disuguaglianze e povertà educativa. Quest’ultima in particolare è una condizione che priva ragazzi e ragazze delle risorse necessarie per sviluppare il proprio potenziale, generando frustrazione ed esponendoli al rischio di esclusione sociale. La narrazione dell’odio diventa spesso normalità, trovando spazio nel linguaggio quotidiano, con parole e azioni che feriscono e generano divisioni.
Unhate Foundation nasce dalla visione personale e dalla cultura di impresa di Alessandro Benetton che, nel solco di un progetto originariamente lanciato da Benetton Group nel 2011, ha voluto dare nuovo impulso a un’azione sociale coesa e di sistema. Ad affiancarlo nel ruolo di ideatore e Presidente del Consiglio di Amministrazione, i Sostenitori Istituzionali Edizione, Mundys e Aeroporti di Roma hanno riconosciuto una consonanza valoriale tra la mission della Fondazione e i propri programmi esg e partecipano al progetto contribuendo sia all’operatività della fondazione che agli sviluppi progettuali con risorse economiche, know-how e competenze. L’auspicio per il futuro è che a sostenere progetti e iniziative della Fondazione possano aggiungersi anche altre aziende, istituzioni, enti, associazioni e altre fondazioni, operanti sia in Italia che all’estero.
“Vogliamo dare vita a un progetto fortemente innovativo, dove saranno i giovani a decidere per i giovani”, afferma Alessandro Benetton, ideatore e Presidente di Unhate Foundation. “Per questo – continua Benetton – abbiamo dato vita a un comitato scientifico la cui età media è 30 anni, coinvolgendo diversi ventenni. Da loro mi aspetto passione, creatività, voglia di costruire esperienze positive per i loro coetanei. Noi lavoreremo al loro fianco, insieme ai professionisti che hanno voluto abbracciare questa sfida, per rendere concreti i progetti che riterremo strategici. Proprio per questo abbiamo ingaggiato le realtà del nostro Gruppo, con un approccio aperto anche a sinergie con altre aziende, enti e Istituzioni. Intendiamo infatti concentrare ogni sforzo attraverso la cultura, l’arte, lo sport per promuovere il dialogo e la solidarietà”.
“Desideriamo alimentare un nuovo senso di comunità, offrendo opportunità per rimuovere gli ostacoli che impediscono un’autentica inclusione e premiando il merito. Come imprenditore e come padre – conclude Benetton – avverto la grande responsabilità di promuovere una cultura di impresa che metta i giovani al primo posto”.
“L’odio è un problema complesso che purtroppo si manifesta quotidianamente nelle sue forme più disparate, con ricadute che vanno oltre l’etica per toccare profondamente la dimensione sociale ed economica”, aggiunge Irene Boni, consigliere delegato di Unhate Foundation. “Abbiamo scelto quindi di agire con un approccio federativo: unire forze diverse, dal profit al no profit, per costruire un’infrastruttura relazionale in grado di generare cambiamenti concreti e duraturi. Non vogliamo limitarci a parlare di sradicamento dell’odio, ma renderlo possibile attraverso iniziative co-progettate e multidisciplinari, che vedano i giovani non solo destinatari ma veri protagonisti di un movimento Unhate. Crediamo nella forza del dialogo tra generazioni e mondi diversi, crediamo nella forza generativa delle possibilità, perché solo così si può creare uno spazio dove le ragazze e i ragazzi costruiscano un futuro in cui finalmente credono”, conclude.
Economia
Fs, Donnarumma: “1.200 cantieri sulla rete”. La mappa delle tratte
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“Investimenti per 100 miliardi in 10 anni, stiamo rinnovando la rete senza sospendere il servizio”.
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“Investiremo sulla infrastruttura 100 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. Ci sono 1.200 cantieri sulla rete. È un progetto sfidante”. Lo ha detto l’ad di Fs, Stefano Donnarumma, in occasione di una conferenza stampa per fare il punto sui cantieri ferroviari.
“Per fare tutti questi lavori dobbiamo pianificare i treni perché dobbiamo offrire il servizio senza interromperlo. Tutti devono sapere che stiamo lavorando su 1.200 cantieri”, ha sottolineato Donnarumma, che ha aggiunto: “Faremo una comunicazione puntuale ai viaggiatori per spiegare i lavori che stiamo facendo sulla rete”.
“Abbiamo lavorato per decongestionare la rete – ha detto ancora – I numeri ci dicono che abbiamo ragione. Abbiamo razionalizzato i treni e li abbiamo pianificati. Ma non li abbiamo sospesi, tutti i giorni viaggiano 9mila treni al giorno”.
Le tratte interessate dai cantieri
Il Gruppo Fs gestisce circa 17mila km di linee ferroviarie con oltre 1.600 gallerie, 23.000 ponti e viadotti e 2.200 stazioni. Tra le opere in corso di realizzazione c’è la Brescia-Verona-Padova e, per potenziare il Sud, rientrano il completamento della linea Napoli-Bari, il nuovo collegamento Salerno-Reggio Calabria e lo sviluppo infrastrutturale della Sicilia per beneficiare del sistema AV da Palermo a Milano.
Per far fronte all’evoluzione delle attività di cantiere, si è passati ad un modello di interruzioni più lunghe, nei periodi di minor traffico, che consente di svolgere più attività in contemporanea e con un miglior rapporto tra disagio creato e benefici. Nel 2023 sono state gestite 160mila interruzioni, nel 2025 saranno 345mila.
Per quel che riguarda la rete AV/AC, ad esempio, nei prossimi mesi sono previste interruzioni che tuttavia preservano la mobilità delle persone e adeguati volumi di offerta dei treni: la linea AV/AC Milano – Bologna: 11 agosto – 17 agosto, interruzione di linea di 7 giorni per il rinnovo dei deviatoi nella tratta Castelfranco-Fidenza; la linea AV Firenze – Roma: 11 agosto – 22 agosto, interruzione di linea di 11 giorni per interventi di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura nella tratta Orvieto Sud – Chiusi Nord; la linea AV/AC Verona – Vicenza: 5 agosto – 25 agosto, interruzione di linea di 21 giorni per i lavori di realizzazione della nuova linea AV/AC tra Verona e Vicenza e l’attraversamento della stazione di Vicenza. Ma durante la stagione estiva saranno diverse le tratte regionali interessate da lavori sulle linee ferroviarie. Tra queste si segnalano le linee Battipaglia – Potenza, Milano – Genova e il Nodo di Genova.
Contestualmente, è partita la campagna informativa e di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sui cantieri programmati per il 2025.
Economia
Pnrr: 300 mln di euro per migrare dati e servizi verso il Psn
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Un nuovo Avviso cloud dedicato alle PA Centrali per potenziare le infrastrutture digitali chiave del nostro Paese.
Arriva un nuovo avviso cloud, dedicato alle pubbliche amministrazioni centrali, per potenziare le infrastrutture digitali chiave dell’Italia. ”Con il nuovo avviso pubblico da 300 milioni di euro le amministrazioni centrali possono potenziare i propri sistemi informatici con il cloud sicuro di Polo strategico nazionale, compiendo un cambio di passo nella gestione dei dati sensibili degli italiani e ampliando l’offerta di servizi pubblici per cittadini e imprese”. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, in una nota. ”Questa iniziativa, promossa dal Dipartimento per la trasformazione digitale, non solo accelera il raggiungimento dei traguardi europei previsti dal Pnrr, ma innalza anche la qualità, la sicurezza e la scalabilità delle nostre infrastrutture digitali, favorendo l’innovazione dell’ecosistema tecnologico a beneficio di tutto il sistema Paese”, aggiunge.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri, si legge, ha reso disponibile l’avviso pubblico da 300 milioni di euro, dedicato ad una platea di amministrazioni centrali che intendono iniziare il percorso verso il Psn oppure per perfezionare la migrazione avviata nei mesi precedenti, integrando quindi i loro piani con ulteriori servizi rispetto a quelli già finanziati dalla misura 1.1 ‘Infrastrutture digitali’. Le pubbliche amministrazioni centrali, si sottolinea, ”possono ora accedere ad una nuova opportunità per accelerare e perfezionare la migrazione in cloud dei propri dati e servizi, a partire da quelli critici e strategici, verso l’infrastruttura ad alta affidabilità di Polo strategico nazionale (Psn), grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.
“Accogliamo con entusiasmo il nuovo avviso pubblico da 300 milioni di euro, che rappresenta un ulteriore passo avanti nel rafforzamento delle infrastrutture digitali del nostro Paese”, dichiara Emanuele Iannetti, amministratore delegato di Polo strategico nazionale. ”Grazie a questi fondi, le Pubbliche Amministrazioni Centrali avranno la possibilità di migrare i propri dati e servizi strategici e critici sul cloud di Polo strategico nazionale avvalendosi di un’infrastruttura cloud sovrana, scalabile e sicura. Polo strategico nazionale, con la guida del Dipartimento per la trasformazione digitale e del Sottosegretario Butti, rafforza il suo impegno verso le amministrazioni in questo percorso di migrazione al cloud, lavorando fianco a fianco con tutto l’ecosistema. Questa iniziativa, non solo accelera il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, ma contribuisce ad assicurare anche l’innovazione e la digitalizzazione della Pa a beneficio di tutto il sistema Paese”.
L’Avviso è aperto a una platea di amministrazioni centrali pilota, tra i quali Ministeri e Agenzie fiscali, che possono usufruire dei fondi del Pnrr per migrare anche i propri sistemi, applicazioni e dati sull’infrastruttura del Psn, in linea con quanto previsto dalla strategia cloud Italia. Potranno inoltre aderire anche le pubbliche amministrazioni centrali, e loro articolazioni organizzative come le direzioni generali, i dipartimenti o i comandi che hanno già partecipato ai precedenti avvisi pubblici della misura 1.1 di febbraio 2023 e marzo 2024. In questo caso, la candidatura potrà riguardare esclusivamente l’integrazione di ulteriori servizi rispetto a quelli già finanziati in precedenza.
Oltre alla migrazione dei servizi al Psn, l’avviso finanzia anche il canone per la gestione e l’erogazione di ciascun servizio per i dodici mesi successivi all’attivazione di ciascun servizio necessario alla migrazione. Le amministrazioni possono presentare la propria domanda di partecipazione seguendo le istruzioni disponibili sul sito del Dipartimento per la trasformazione digitale entro le ore 23.59 del 31 marzo 2025.
La strategia cloud Italia, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della pubblica amministrazione. La strategia traccia un percorso guidato per accompagnare circa il 75% delle pubblica amministrazione italiane nella migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso il cloud entro il 2026, in coerenza con gli obiettivi del Pnrr.