Polmoniti nei bambini in Cina, Pechino rassicura: “Causate da patogeni noti”
I timori suscitati dal boom di infezioni avevano spinto l'Organizzazione mondiale della sanità a chiedere "informazioni dettagliate"
Rassicurazione della Cina sul boom di polmoniti nel gigante asiatico. Secondo quanto dichiara oggi la Commissione sanitaria nazionale, "le recenti malattie infettive respiratorie segnalate dai sistemi di monitoraggio e dagli ospedali in tutta la Cina sono state causate da agenti patogeni epidemici noti". I timori suscitati dal boom di polmoniti registrato fra i bambini avevano spinto l'Organizzazione mondiale della sanità a chiedere alle autorità cinesi di fornire "dettagliate informazioni epidemiologiche e cliniche, nonché risultati di laboratorio" sull'aumento di malattie respiratorie e sui focolai segnalati.
Bassetti: "Polmoniti in Cina non più mistero, sospiro di sollievo"
Tira un sospiro di sollievo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale policlinico San Martino di Genova. Sull'epidemia di polmoniti nei bambini, dice all'Adnkronos Salute, "la Cina ha dato all'Oms entro 24 ore i dati. Devo dire che stavolta sono stati molto rapidi nel dare le informazioni. A quanto sappiamo non si tratta di un microrganismo nuovo o 'misterioso', ma che probabilmente è un micoplasma o un virus di stagione e quindi, se queste informazioni sono corrette, penso che si possa tirare un respiro di sollievo. Obiettivamente, quest'anno in Cina hanno tolto tutte le restrizioni e probabilmente potrebbe essere davvero il micoplasma che si trasmette per via aerea, come si trasmettono altri tipi di microrganismi, sia batteri che virus".
Esteri
Cecilia Sala, dipartimento di Stato Usa: “Arresto...
Il portavoce: "Impegnati a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per contrastare l'intera gamma delle azioni destabilizzanti dell'Iran"
Sull'arresto di Cecilia Sala in Iran intervengono gli Usa. "Siamo a conoscenza della denuncia di arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Questo arresto arriva dopo che un cittadino iraniano è stato arrestato in Italia il 16 dicembre per contrabbando di componenti di droni. Chiediamo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri arbitrariamente detenuti in Iran senza giusta causa", ha dichiarato a 'Repubblica' un portavoce del Dipartimento di Stato americano, denunciando che "il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti altri Paesi, spesso per utilizzarli come leva politica".
"Non c'è alcuna giustificazione per questo e dovrebbero essere rilasciati immediatamente. I giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose, e devono essere protetti", ha aggiunto il portavoce, precisando che gli Stati Uniti non intendono accantonare la domanda di estradizione di Mohammed Abedini.
"La proliferazione da parte dell'Iran di veicoli aerei senza pilota, o droni, sempre più avanzati e letali e il suo continuo sostegno a gruppi terroristici e per procura violenti rappresentano le principali minacce alla pace e alla stabilità nella regione - ha spiegato - Rimaniamo impegnati a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per contrastare l'intera gamma delle azioni destabilizzanti dell'Iran - compreso il suo sostegno a gruppi terroristici e per procura violenti - per indebolire e interrompere la capacità dei gruppi sostenuti dall'Iran di condurre attacchi terroristici".
Esteri
Aereo precipitato in Kazakistan, presidente azero Aliyev:...
"Mosca cerca di nascondere le cause dell'incidente". Nuovo colloquio con Putin
L'aereo passeggeri dell'Azerbaigian Airlines, precipitato questa settimana in Kazakistan, è stato colpito dal territorio russo. Lo ha dichiarato il presidente azero, Ilham Aliyev, all'indomani del colloquio avuto con il leader russo, Vladimir Putin.
"I fatti sono che l'aereo passeggeri azero è stato danneggiato dall'esterno in territorio russo, vicino alla città di Grozny, e ha quasi perso il controllo. Sappiamo anche che i sistemi di guerra elettronica hanno messo il nostro aereo fuori controllo", ha detto Aliyev ai media statali. "Allo stesso tempo, a causa del fuoco da terra, anche la coda dell'aereo è stata gravemente danneggiata", ha aggiunto.
Aliyev ha accusato Mosca di aver cercato di nascondere la causa dello schianto e ha chiesto alla Russia di ammettere la "colpa" del disastro.
Nell'intervista ai media statali, Aliyev ha detto che il governo di Baku si è rammaricato del fatto che Mosca "abbia avanzato teorie" che "mostravano chiaramente di volere nascondere" la questione. "Ammettere la colpa, scusarsi tempestivamente con l'Azerbaigian, che è considerato un Paese amico, e informare l'opinione pubblica di ciò: queste erano le misure e i passi che avrebbero dovuto essere presi", ha aggiunto il presidente azero.
Dopo l'intervista del presidente azero, Putin ha avuto un secondo colloquio telefonico con Aliyev, secondo quanto reso noto dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha precisato che i due "hanno continuato a discutere varie questioni relative all'incidente dell'aereo dell'Azerbaigian Airlines".
Esteri
Trump-Meloni, Rampini: “Tra loro affinità e simpatia,...
Il giornalista ha parlato della posizione privilegiata che potrebbe avere l'Italia con gli Usa, ma anche delle problematiche che si potrebbero venire a creare
"Il 2025 presenterà dei test ardui per l'asse Trump-Meloni", ma "partendo da aspettative elevate c'è il rischio di delusioni". È quanto scrive Federico Rampini in un editoriale sul Corriere della Sera, in cui sottolinea che "è diffusa l'opinione, tra osservatori americani o europei, che l'Italia sia destinata ad avere un felice rapporto con il Trump Due" dal momento che "Giorgia Meloni viene annoverata nel trio dei leader 'vincitori' dopo la rielezione del repubblicano, insieme con il presidente polacco e il premier ungherese" e "di questi Paesi l'Italia è il più grande, l'unico fondatore dell'Unione europea, ed è la seconda potenza manifatturiera del continente. Tutte ragioni per avere una posizione privilegiata nel nuovo capitolo delle relazioni che si aprirà dopo l'Inauguration Day del 20 gennaio".
Per Rampini, l'affinità politica e culturale tra Meloni e Trump è "evidente" così come "la simpatia personale, che coinvolge pure Elon Musk", ma alcuni "scogli" mettono a rischio questi rapporti, a partire dalle spese per la difesa, con Trump che intenderebbe presentarsi al summit Nato a giugno chiedendo che i Paesi membri spendano il 5% del Pil. "Ma l'Italia è tra gli ultimi, non ha neppure avvicinato il 2% (e bisogna domandarsi perché)", prosegue il giornalista, secondo cui anche sul fronte economico potrebbero sorgere dei problemi.
"Trump chiede all'Europa un aggiustamento degli squilibri commerciali. L'Italia vanta uno dei più grossi attivi nell'interscambio con gli Stati Uniti. Dovrebbe importare più gas naturale, suggerisce Trump. Anche questo non è semplice", sottolinea Rampini, sostenendo che "la questione militare è la più spinosa" e "scelte onerose si impongono a prescindere da Trump". "Pensare che il rapporto Trump-Meloni sarà idilliaco a prescindere è una scommessa - conclude Rampini - È possibile che Trump voglia fare sconti agli amici, ma non vanno sottovalutate la sua natura 'transattiva' e la sua fretta di sbandierare vittorie a vantaggio dell'America".