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Fondazione Cariplo, Sorlini: “Interverremo sul territorio con welfare ‘preciso'”

Il vicepresidente di Fondazione Cariplo in occasione dell’evento “Credere insieme nel futuro”

Fondazione Cariplo, Sorlini:

"Abbiamo elaborato quest’anno quattro linee strategiche per i prossimi quattro anni che ci daranno la possibilità di intervenire sul territorio con un welfare di grande precisione”. Lo ha detto Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, in occasione dell’evento “Credere insieme nel futuro”, durante il quale la Fondazione ha parlato del proprio ruolo per le comunità e il territorio e ha presentato, quindi, le attività filantropiche previste per il 2024. Il budget complessivo destinato alle linee programmatiche è di oltre 153 milioni di euro, di cui circa 20 milioni destinati a due grandi iniziative realizzate a livello nazionale insieme alle altre fondazioni di origine bancaria: il Fondo per il contrasto alla Povertà Educativa e il Fondo Repubblica Digitale per il contrasto alla povertà digitale.

Gli interventi si snoderanno lungo quattro direttrici strategiche che puntano a “Creare valore condiviso”, “Ridurre le disuguaglianze”, “Allargare i confini” e “Creare le condizioni abilitanti”. Inoltre, su tali linee programmatiche convergeranno le attività operative delle quattro aree di intervento della Fondazione, impegnate nel lavorare in modo sinergico: Ambiente, Arte e Cultura, Servizi alla Persona e Ricerca Scientifica.

Per quanto riguarda la prima direttrice strategica, ‘Creare valore condiviso’ attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali, che vede un impegno complessivo di 52,6 mln di euro, sono previsti molteplici bandi, tra cui il bando “Per la Cultura”, per il quale sono stati stanziati 3 milioni di euro per rimotivare i cittadini la cui propensione alla partecipazione alle attività artistico-culturali sia diminuita, per parziale perdita di abitudine o per il peggioramento delle condizioni socio-economiche, ingaggiandoli e coinvolgendoli attivamente in iniziative culturali particolarmente innovative, come tiene a sottolineare la vicepresidente Sorlini:“Tra i vari progetti vorrei ricordare quello per la cultura. La cultura è uno strumento fondamentale per far crescere le persone, in quanto non si tratta solo di crescita individuale, ma anche collettiva ed economica, perché crea posti di lavoro".

"Penso - aggiunge - che la cultura sia uno strumento fondamentale per poter cambiare la società, è una sorta di ‘passaporto’ per far crescere i giovani. In tale contesto ci sono obiettivi ben definiti, soprattutto ci sono gli indicatori di performance che per la prima volta sono stati applicati in tutti i bandi, che si traduce in misurabilità. Pur avendo fatto dei progressi, il nostro territorio è rimasto a dei livelli più bassi del pre-Covid. Ci siamo dati un obiettivo numerico importante, quello di coinvolgere per il prossimo anno almeno 50mila persone che hanno perso o non hanno mai avuto il contatto con la cultura, soprattutto dopo la pandemia”.

Fondazione Cariplo è impegnata anche sul fronte cambiamento climatico e sempre all’interno della prima linea strategica, ha sviluppato il bando “Call for ideas Strategia Clima”, con un investimento di 3,3 milioni di euro, per aumentare le capacità di adattamento al cambiamento climatico e di mitigazione dei suoi effetti: “Ci sarà anche un altro bando importante che riguarda il cambiamento climatico - continua la vicepresidente - abbiamo tante associazioni no profit e tante amministrazioni che hanno fatto passi avanti, ma dobbiamo continuare per riuscire a coprire anche i diversi territori di competenza. Comuni ed amministratori comunali hanno aderito a queste iniziative e anche tanti piccoli paesi che si sono associati per raggiungere questo obiettivo. Il nostro intento è quello di raggiungere a macchia di leopardo tutta la Lombardia e una piccola quota del Piemonte per poter andare avanti su questa strada. La terza edizione di questo bando è già in corso, la quarta edizione partirà nel 2024”.

“Per tutti i nostri progetti - conclude Sorlini - ci saranno degli indicatori per aiutarci a raggiungere l’obiettivo, nei tempi e nei modi da noi prefissati”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Economia

Adr, Troncone: “Urgente avvio lavori per espansione...

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L'ad: "Pronti investimenti per altri 9 miliardi per aumentare capienza, scalo chiude 2024 a 50 milioni passeggeri"

Aeroporto di Fiumicino - Fotogramma

L'"espansione" per l'aeroporto di Fiumicino, che chiuderà il 2024 sfiorando i 50 milioni di passeggeri, "è già una priorità", in relazione alla forte crescita del traffico soprattutto intercontinentale di lungo raggio di Ita e degli altri vettori. Emblematico anche il dato delle festività natalizie: al Leonardo da Vinci sono previsti 1,5 milioni di passeggeri dal 20 al 31 dicembre e in breve tempo la capienza dello scalo sarà ai limiti. E' il messaggio dell'amministratore delegato di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, che al 'Corriere della Sera', indica per lo scalo, "forte" di questi numeri, le sfide imminenti, come quella dei flussi di arrivi per il Giubileo, e le prospettive di crescita e di sviluppo nel futuro con una spinta ai piani di espansione mantenendo anche il timone della sostenibilità acustica.

Il riferimento è al piano di investimenti privati da 9 miliardi per l’aeroporto della Capitale, il cui iter di approvazione è in corso dal 2021 e ancora non concluso. Troncone, per evitare la "congestione", indica per Fiumicino il limite di 60 milioni di passeggeri: "Oggi siamo dentro i limiti ma l’espansione è già inevitabile - afferma - viste le previsioni rischiamo di arrivare tardi e avere periodi di sofferenza se non ci diamo una mossa. Se vogliamo far lavorare bene Fiumicino come un hub per l’Italia ed il bacino del Mediterraneo, e quindi puntando sulle ondate di connessione, in particolare verso i mercati strategici, nella prima parte della giornata verso il Nord America e nella parte finale della giornata verso il Sud America e l'Asia, dobbiamo farlo da subito".

"Lufthansa - aggiunge il ceo di Adr - ha delle aspettative dall'aeroporto anche in termini di quantità, oltre che di qualità". Le prospettive migliori per Fiumicino dal matrimonio Ita-Lufthansa derivano, per l’ad, dal Nord America "dove potrebbero aggiungere destinazioni anche utilizzando United Airlines". "Prevediamo un rafforzamento sul Sudamerica (Brasile e Argentina) e Messico. Sull'Africa si potrebbe intensificare la connettività con il Nord e sicuramente puntare di più sulla parte sub-sahariana", conclude Troncone.

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Economia

Usa, anche Panama nel mirino di Trump: “Potremmo...

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Dopo il Canada, definito il 51° Stato americano, il presidente eletto attacca anche le tariffe imposte alle navi Usa

Festa per la vittoria di Trump - Afp

Dopo il Canada, che ha bollato di recente come il 51mo stato degli Usa, ora Donald Trump prende di mira anche Panama, attaccando le "ridicole" tariffe di transito imposte alle navi americane che utilizzano il Canale e minacciando la ripresa in mano agli Stati Uniti del controllo della rotta di navigazione. In un post sul suo social Truth ha suggerito che la Cina abbia una crescente influenza sul canale, che è tuttavia una rotta marittima chiave per gli scambi delle imprese americane tra Atlantico e Pacifico e per gli interessi di Washington.

La minaccia di Trump

"La nostra marina e il nostro commercio sono trattati in modo particolarmente ingiusto. Le tariffe (di transito) che Panama pretende sono ridicole", ha scritto il presidente eletto. "Questa + truffa + totale contro il nostro Paese finirà immediatamente", ha promesso. Il controllo del Canale di Panama, completato dagli Stati Uniti nel 1914, è stato interamente restituito al paese centroamericano nel 1999, in base a un accordo firmato dal presidente democratico Jimmy Carter nel 1977. “Spettava solo a Panama gestirlo, non alla Cina o a nessun altro”, ha scritto trump. “Non permetteremmo MAI che cada nelle mani sbagliate!” Se Panama non sarà in grado di garantire "il funzionamento sicuro, efficiente e affidabile" di questa rotta marittima, "chiederemo allora che il Canale di Panama ci venga restituito, per intero e senza domande", ha dichiarato Donald Trump. Le autorità panamensi non hanno reagito immediatamente alla pubblicazione di Donald Trump.

Il Canale di Panama

Secondo le stime, circa il 5% del traffico marittimo mondiale passa attraverso il canale, che consente alle navi che viaggiano soprattutto tra l'Asia e la costa orientale degli Stati Uniti di evitare una lunga deviazione attraverso la punta meridionale dell'America meridionale.

L'intensificarsi degli scambi e i pericoli rappresentati da altre rotte hanno tuttavia creato un 'ingorgo' agli imbocchi del Canale, con navi costrette ad attendere diversi giorni il proprio turno per attraversare la struttura e - in alcuni casi - vere e proprie aste per assicurarsi un passaggio anticipato. A ottobre l'Autorità del Canale di Panama ha annunciato di aver registrato nell'ultimo anno fiscale un fatturato di quasi cinque miliardi di dollari (+1%), confermando la struttura come un elemento fondamentale del Pil nazionale.

Il risultato è tanto più significativo in quanto - a causa della siccità nella regione che ha limitato le possibilità di transito - il numero di navi che hanno attraversato il Canale è sceso a 9.944 unità (-21% sui dodici mesi precedenti. Per l'esercizio in corso, invece, è previsto un ritorno alla normalità, con un totale di navi in transito stimato intorno a 12.500 unità e ulteriore conseguente aumento dei ricavi a 5,62 miliardi di dollari.

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Economia

Nespresso, progetto ‘Da chicco a chicco’: per...

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Quest’anno il progetto si amplia ulteriormente includendo anche le Cucine mobili di Fondazione Progetto Arca che nella città di Torino distribuiranno, a partire dal 18 dicembre, piatti di riso caldo direttamente sulle strade.

Nespresso, progetto 'Da chicco a chicco': per Torino 100.000 piatti riso donati

Un chicco di caffè che può trasformarsi in un chicco di riso per chi ne ha bisogno con il supporto di Banco Alimentare del Piemonte e Fondazione Progetto Arca con il progetto Cucine Mobili a Torino. Tutto grazie all’impegno di chi sceglie di riciclare le capsule di caffè in alluminio di Nespresso, che dal 2011 ha attivato il progetto “Da Chicco a Chicco” per consentire di rigenerare i due materiali di cui sono composte le capsule, alluminio e caffè, e sopperire a una dinamica di riciclo che non consente alle capsule di essere conferite nella raccolta differenziata, nonché di essere rilevate dagli impianti di riciclo in Italia perché piccole e leggere come altri oggetti in alluminio.

È infatti dal recupero dei due materiali, alluminio e caffè, questo poi usato per il fare compost per la coltivazione di riso, che nascono gli oltre 90 quintali di riso (circa 100.000 piatti) donati quest’anno a Banco Alimentare del Piemonte, beneficiario del progetto di economia circolare dal 2022, a cui partecipano i clienti Nespresso, che possono riportare le capsule esauste presso le Boutique e le isole ecologiche partner, in Piemonte e in tutta Italia. Una collaborazione che unisce solidarietà e circolarità e che in 2 anni ha consentito di raggiungere circa 300.000 piatti di riso distribuiti in Piemonte.

Quest’anno il progetto si amplia ulteriormente includendo anche le Cucine mobili di Fondazione Progetto Arca che nella città di Torino distribuiranno, a partire dal 18 dicembre, piatti di riso caldo direttamente sulle strade. Nato a Milano durante la pandemia per rispondere alla chiusura obbligata delle mense per i poveri e per garantire cibo sano e adeguato a chi non può permetterselo, il servizio di Cucine mobili è attivo a Torino dal 2022 ed entra a far parte del progetto “Da Chicco a Chicco” di Nespresso anche nelle città di Milano, Roma e Bari.

Un primo aiuto molto importante perché, oltre a fornire un piatto caldo e nutriente, è funzionale a creare un rapporto di fiducia e ad accorciare le distanze tra chi è in difficoltà e chi può fornire supporto, ponendo le basi per un percorso di reintegrazione sociale. Allestita su un food-truck attrezzato con fornelli, forno e bollitori, la Cucina mobile a Torino serve circa 130 pasti caldi ogni sera per 5 giorni alla settimana, all’interno dei quali si inserirà una volta la settimana anche il riso prodotto dalle capsule di caffè.

Una produzione totale che quest’anno conta oltre 100.000 chili di riso, distribuiti a persone, famiglie e associazioni in 5 regioni italiane grazie alle sedi regionali di Banco Alimentare in Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia ed Emilia-Romagna e alle Cucine mobili di Progetto Arca. Grazie a un incremento, anno dopo anno, delle associazioni coinvolte nel progetto, in questi 13 anni “Da Chicco a Chicco” ha rappresentato un supporto concreto per oltre 500.000 persone in difficoltà, ogni anno, sul territorio italiano, attraverso la donazione di riso a più di 2.500 strutture caritative tra case di accoglienza e mense, oltre a consegne dedicate e pacchi solidali.

Attraverso “Da Chicco a Chicco” Nespresso dal 2011 promuove e consente la raccolta e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio esauste, con l’obiettivo di riportare a nuova vita i due materiali di cui sono composte, e facendo in modo che possano trasformarsi in una risorsa non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità, con un impatto concreto sul territorio e le persone. Grazie a una collaborazione sancita da un protocollo di intesa con CIAL, Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” permette infatti ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nelle Boutique Nespresso o in isole ecologiche partner in tutta Italia, per un totale di oltre 200 punti di raccolta in più di 100 città italiane.

Una volta raccolte le capsule esauste vengono trattate affinché i due materiali che le compongono vengano separati e avviati a riciclo: l’alluminio viene fuso e trasformato in nuovi oggetti, come penne, biciclette o coltellini, mentre il caffè può diventare compost per fertilizzare il terreno di una risaia italiana, da cui nasce il riso che Nespresso riacquista e dona al Banco Alimentare e, da quest’anno, a Fondazione Progetto Arca. Un progetto di economia circolare che ha permesso in 13 anni di donare oltre 6.600 quintali di riso, l’equivalente di oltre 7 milioni di piatti (1 piatto = 90gr).

“Attraverso il programma Da Chicco a Chicco, ci impegniamo a trasformare gli sforzi di tutte le persone che riconsegnano le capsule esauste in un aiuto concreto per il territorio, ha dichiarato Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana. Quest'anno, l’ampliamento del progetto al servizio Cucine Mobili di Progetto Arca a Torino, oltre al Banco Alimentare del Piemonte, partner del progetto dal 2022, ci permette di raggiungere ancora più persone con un aiuto concreto, unendo economia circolare e sostegno sociale.

A partire dalla serata del 18 dicembre, contemporaneamente in 4 città, Milano, Roma, Torino e Bari le Cucine mobili di Progetto Arca distribuiranno i piatti di riso caldo alle persone in strada, con la possibilità di raggiungere nel corso di tutto il 2025 oltre 60.000 piatti distribuiti alle persone che usufruiscono di questo servizio diventato parte strutturale della presenza in strada con oltre 6.300 pranzi, cene e prime colazioni servite ogni settimana dai volontari.

“A Torino siamo presenti ogni sera con i nostri volontari per portare in strada con la Cucina mobile un sostegno alimentare completo, accurato nella preparazione e continuo nella distribuzione. Da oggi, grazie alla donazione di Nespresso, le persone che si rivolgono a noi vedranno un nuovo piatto inserito nel menù, gustoso e versatile, che si adatta bene a tutte le esigenze alimentari, sia per cultura che per dieta. Una novità concreta per continuare a essere al fianco delle persone fragili ogni giorno” ha dichiarato Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca

Un sentito grazie a Nespresso per il prezioso sostegno alla nostra attività, con il progetto da Chicco a Chicco, che ci permette di donare riso a 100 Organizzazioni Partner del Piemonte, che aiutano insieme a noi, le persone in difficoltà alimentare. Questo riso raggiungerà famiglie, anziani soli, persone senza fissa dimora e tanti bambini in situazioni di disagio. Le tipologie di associazioni che beneficeranno di questa iniziativa sono Strutture Caritative, Centri di accoglienza, Mense per persone indigenti, Comunità per minori e famiglie in difficoltà, ha dichiarato Salvatore Collarino, Presidente del Banco Alimentare del Piemonte. Grazie a da Chicco a Chicco, nel solo ultimo anno siamo riusciti a distribuire quasi 1.000 kg di riso a chi ha bisogno. Il riso è un alimento fondamentale: è nutriente, versatile e adatto a tutte le età, oltre a rappresentare un pilastro della nostra tradizione alimentare. Con questa iniziativa, anche insieme a Nespresso, non portiamo solo cibo, ma un aiuto concreto e tangibile a chi affronta difficoltà ogni giorno.

I dati sulle donazioni di riso si sommano a quelli relativi al riciclo delle capsule Nespresso che, nel primo semestre del 2024, hanno segnato un +8% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023, consentendo di rimettere in circolo oltre 600 tonnellate di caffè e più di 55 tonnellate di alluminio, entrambe risorse pronte per essere riutilizzate. Una tendenza positiva riscontrata anche in Piemonte con oltre 43 tonnellate di caffè e 4 di alluminio rimessi in circolo. “Da Chicco a Chicco” è parte del programma “Nespresso per l’Italia” che racchiude progetti e iniziative per un impatto positivo e concreto sul territorio italiano, a favore non solo dell’ambiente ma anche delle persone e delle comunità.

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