#100esperte per lo sport, contro gli stereotipi per dare voce e visibilità all’expertise femminile
Iniziativa promossa dalla Fondazione Bracco, dall’Associazione giornaliste Gi.U.Li.A, dall’Osservatorio di Pavia
Questo pomeriggio nella sede del Coni è stato presentato il progetto #100esperte per lo sport. L’iniziativa, promossa dall’Associazione giornaliste Gi.U.Li.A, dall’Osservatorio di Pavia e dalla Fondazione Bracco, ha l’obiettivo di promuovere nel mondo dell’informazione la visibilità delle professioniste in ambito sportivo. In un momento particolarmente felice per lo sport azzurro e con uno sguardo rivolto ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026, alla luce del recente riconoscimento dello sport nella Costituzione ('La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme' art 33) il progetto #100esperte propone un’occasione di informazione e riflessione a 360 gradi sulla multidimensionalità del divario tra donne e uomini nel mondo dello sport che si riflette nella rappresentazione mediale, nella dimensione del lavoro (posizioni apicali, professionismo, divario salariale) e nei diritti.
Secondo il Global Media Monitoring Project 2020, a livello globale lo sport è il 5° argomento più frequente, ma la percentuale di notizie che riguardano le donne è irrisoria: solo il 4%, che cala allo 0% considerando l’Italia. Se l’argomento riguarda le atlete professioniste abbiamo un’incidenza del 14%, che precipita al 3% nel nostro Paese. Il Rapporto Censis 2023 “Donne, lavoro, sport in Italia” sottolinea la correlazione tra l’intensità della pratica sportiva e il tasso di occupazione femminile: dove c’è più sport, c’è anche più lavoro femminile e le donne lavorano meglio. In questo modo si crea un circolo virtuoso per cui sport e lavoro si alimentano a vicenda.
Per questo, il riconoscimento delle donne nello sport non è solo una questione di giustizia sociale e di pari opportunità, ma anche come un tema di sviluppo sociale ed economico più ampio. E i media hanno un ruolo centrale nel contribuire a questo processo, come ribadito di recente nelle Raccomandazioni e Piano d’azione dell’Unione Europea, nel documento Towards More Gender Equality in Sport (European Commission, Directorate General for Education, Youth, Sport and Culture - Directorate Culture, Creativity and Sport 2022).
“Credo profondamente nel valore educativo e sociale dello sport e consideriamo l’attività agonistica un’occasione unica per ragazzi e ragazze di maturare, migliorare, confrontarsi, imparando ogni giorno il rispetto verso gli altri, la lealtà e il sacrificio”, afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, che fin dall’avvio del progetto #100esperte nel 2016 ha contribuito al suo sviluppo. “Noi da sempre cerchiamo di fare la nostra parte, anche sostenendo diverse società femminili, come Pro Patria Volley e Bracco Atletica, o come la Enotria, un club maschile che promuove la Bracco Cup – Women’s Football. A questo impegno abbiamo affiancato un’iniziativa che vuole lanciare un messaggio culturale importante: il concorso nazionale “Donna Sport, l’Atleta più brava a scuola”, di cui il Gruppo Bracco all’inizio del 2024 lancerà la settima edizione. Un’iniziativa a cui tengo molto dedicata alle ragazze -atlete e paratlete- dai 14 ai 18 anni che pur praticando sport federali ad alti livelli hanno un ottimo rendimento scolastico”.
“Molto è cambiato negli ultimi 20 anni: a inizio secolo le atlete Olimpiche Invernali rappresentavano circa 1/3 del totale. Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 saranno le più gender balance della storia” dichiara Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer Milano Cortina 2026. “Il progetto ‘100esperte per lo sport’ ha il merito di accendere un faro su questo tema affidandoci un impegno concreto in questa direzione. I nomi ci sono. Le competenze ci sono e sono preziose. Dobbiamo proseguire sul percorso intrapreso”.
“Condivido pienamente il messaggio di questa iniziativa”, sottolinea Silvia Salis, Vicepresidente vicaria Coni, “essendo importantissimo dare voce alle esperienze e alle capacità delle donne in un ambiente come quello dello sport che, a livello dirigenziale, è ancora molto declinato al maschile, in quanto, evidenziare le competenze dell’universo sportivo femminile è cosa più che mai necessaria.”
“Negli ultimi anni le donne nello sport in Italia hanno fatto passi da gigante, e grazie alla loro tenacia e ai risultati straordinari raggiunti, anche nelle discipline tradizionalmente considerate maschili, hanno saputo imporre un’immagine femminile nuova e vincente al grande pubblico”, ricorda Elisa Giomi, Commissaria AgCom. “A questo proposito va sottolineato il ruolo positivo dei media, è da tempo che gli studi di settore dimostrano che la crescita dell’esposizione mediatica delle donne nello sport e il maggior numero di giornaliste e commentatrici aiutano a combattere e a superare i pregiudizi di genere oltre a essere una fonte di ispirazione per bambine e ragazze. Ma la strada da fare è ancora lunga se al di fuori delle Olimpiadi solo il 4% di tutta la copertura mediatica mondiale è dedicata agli sport femminili. Ben vengano quindi iniziative come questa che sono una spinta importante verso la parità di genere.”
Il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (#100esperte), nato da un’idea di Gi.U.Li.A. Giornaliste e dall’Osservatorio di Pavia, con il sostegno di Fondazione Bracco e il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, è una banca dati online liberamente accessibile con oltre 450 profili di esperte in settori strategici (Sport, STEM, Economia e Finanza, Politica internazionale, Storia e Filosofia) selezionate con criteri scientifici, perché siano interpellate da giornalisti, organizzatori di eventi e talk show, agenzie e uffici stampa, scuole e università per colmare l'assenza di donne di grande professionalità ed eccellenza nel panorama dei media e della comunicazione italiana.
All’incontro, moderato dalla Vicedirettrice Tg2 Elisabetta Migliorelli, sono intervenuti Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani, Silvia Salis, Vicepresidente vicaria CONI; Antonio Parenti, Capo Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco; Diana Bianchedi, Chief Strategy Planning Legacy Officer Milano Cortina 2026; Monia Azzalini, Responsabile settore Media e Genere, Osservatorio di Pavia; Marco Mazzocchi, Caporedattore e conduttore RaiSport; Silvia Garambois, Presidente GiULiA; Elisa Giomi, Commissaria AGCOM; Manuela Claysset, Responsabile Politiche di genere e diritti UISP; Fiona May, ex lunghista, Board of trustees children’s Foundation of UEFA; Luisa Rizzitelli, Presidente ASSIST; Valeria Straneo, ex atleta, campionessa di maratona. Contributi video di Maria Luisa Garatti, avvocata dello sport e atleta, e Katia Serra, ex calciatrice e Laura Pellicoro, mezzofondista.
Sport
Bernabè e la protesi al pene, chirurgo Antonini: “Mi...
L'urologo-andrologo: "Non esiste e non è mai stato concordato alcun accordo di natura mediatica, mi aspetto scuse da Lazio"
"Mi dissocio completamente e con fermezza dalla pubblicazione delle immagini nude del pene di Bernabé sui social" e "mi aspetto una lettera di scuse da parte della società sportiva Lazio". Così in una nota il chirurgo Gabriele Antonini che fa chiarezza su quanto accaduto dopo l'intervento di impianto di protesi peniena che ha effettuato sul falconiere della Lazio Juan Bernabé e le polemiche dopo la pubblicazioni delle immagini post intervento che sono costate il licenziamento a Bernabé.
"In qualità di urologo andrologo e professionista affermato nel campo della medicina sessuale, desidero esprimere chiaramente la mia posizione in merito alla recente diffusione sui social media di immagini inappropriate relative all’intervento chirurgico effettuato su Juan Bernabé, noto come falconiere della Lazio. Mi dissocio completamente e con fermezza dalla pubblicazione delle immagini nude del pene di Bernabé sui social. Non sono stato avvisato né consultato in merito a questa azione e desidero sottolineare che non condivido assolutamente la divulgazione di tali contenuti, che reputo lesivi della riservatezza e dell’etica professionale", si legge.
L'intervento chirurgico
"L’intervento chirurgico, consistente nell’impianto di una protesi peniena idraulica, è stato effettuato esclusivamente per finalità mediche, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del paziente. Tale procedura - spiega Antonini - è rivolta a pazienti con patologie vascolari del pene o a coloro che, a seguito di un tumore alla prostata, si trovano a fronteggiare una condizione di impotenza. Da anni mi dedico con impegno a trattare queste situazioni, garantendo ai pazienti soluzioni sicure e personalizzate".
"Non esiste e non è mai stato concordato alcun accordo di natura mediatica con il signor Bernabé - avverte l'urologo-andrologo - Desidero sottolineare che, in qualità di chirurgo di fama internazionale, non ho alcun bisogno di pubblicità mediatica né tantomeno di associare il mio nome a una società di calcio o ad altri contesti non pertinenti alla mia professione. Il mio unico obiettivo, come sempre, è quello di garantire il massimo livello di assistenza e cura ai miei pazienti, in linea con l’etica e la serietà che da anni caratterizzano il mio lavoro. Ogni altra interpretazione o speculazione su un mio coinvolgimento mediatico è priva di fondamento e non tiene conto della mia dedizione esclusiva alla medicina e al benessere delle persone che si affidano alle mie competenze".
"Il comunicato stampa originario aveva esclusivamente l’intento di sensibilizzare il pubblico su tematiche delicate e spesso trascurate, come le disfunzioni sessuali secondarie a malattie oncologiche. Prendo le distanze con grande veemenza da qualsiasi utilizzo non autorizzato di immagini o video legati ai miei interventi, riaffermando il mio impegno a trattare ogni paziente con la massima discrezione e professionalità", continua il chirurgo.
"Ribadisco che l’intervento è stato eseguito esclusivamente per tutelare la salute del paziente, nel rispetto delle mie competenze professionali e della mia etica medica - rimarca - Parliamo di un intervento complesso, che implica l’impianto di dispositivi protesici, una procedura notoriamente associata a rischi significativi di complicanze, in particolare infezioni. In una fase così critica per la salute del paziente, l’attenzione dovrebbe essere interamente rivolta al suo benessere fisico e psicologico, piuttosto che alimentare un dibattito mediatico che inevitabilmente aumenta la pressione e può compromettere il suo stato emotivo e, indirettamente, il processo di guarigione. Se si parla di etica è doveroso includere nel discorso il dovere primario di tutelare la salute e la serenità del paziente. Non considerare questo aspetto significa trascurare un principio fondamentale della pratica medica e del rispetto umano.
Secondo Antonini, "è quindi essenziale riportare il focus sulla centralità del paziente e valutare con maggiore attenzione l’impatto di tali situazioni sul suo stato di salute, tenendo presente che ogni azione o comunicazione pubblica può avere conseguenze reali e talvolta gravi su chi si trova in una condizione di vulnerabilità. Comunque - conclude - la cosa che maggiormente interessa è che il paziente sta benissimo ed il decorso post operatorio come da nostra abitudine e’ davvero eccezionale".
"Bernabé sotto effetti farmaci quando ha diffuso immagini per errore"
"Pur dissociandomi con forza dalla pubblicazione, ritengo opportuno contestualizzare il comportamento del signor Bernabé. Durante i colloqui con il paziente, ho compreso che le immagini erano state originariamente registrate per scopi privati e, a causa di un errore involontario, pubblicate per pochi minuti su un suo profilo privato. Tale breve intervallo è stato sufficiente affinché il contenuto venisse scaricato e diffuso senza il controllo del paziente stesso", prosegue. "È importante ricordare che il signor Bernabé è stato sottoposto una terapia antibiotica intensiva per prevenire infezioni post-operatorie. Questi fattori, uniti agli effetti dell’anestesia somministrata poche ore prima 'dell’incidente', possono aver influenzato la sua lucidità e capacità di giudizio", sottolinea.
Il rapporto con la Lazio
Rispetto al rapporto di lavoro con la Lazio "desidero chiarire alcuni aspetti fondamentali riguardanti il mio rapporto professionale con la Lazio Calcio e le attività svolte in tale contesto. In primo luogo, sottolineo che non ho alcun rapporto di dipendenza con la Lazio e quindi mi risulta incomprensibile come possa essere 'licenziato'. Il mio ruolo è quello di consulente ed ho sempre operato con la massima disponibilità e professionalità, trattando numerosi casi relativi ai pazienti appartenenti alle maestranze, al personale di Formello, ai calciatori della prima squadra e della primavera e ai dirigenti. Tutto ciò è avvenuto sempre ed esclusivamente senza alcun obbligo contrattuale o economico con la società. Per tale ragione mi aspetto una lettera di scuse da parte della società sportiva Lazio della quale mi vanto di essere tifoso ed un ripristino immediato della nostra collaborazione".
"Desidero sottolineare che, in qualità di professionista sanitario, sono vincolato dal segreto professionale, come previsto dalle normative vigenti e dal codice deontologico. Pertanto, non sono tenuto – né autorizzato – a divulgare a terzi alcuna informazione riguardante le richieste dei pazienti o le loro condizioni patologiche, incluse quelle di natura chirurgica. Questo dovere è imprescindibile e rappresenta una garanzia per tutti i pazienti che si affidano alla mia consulenza, indipendentemente dal loro ruolo o posizione", conclude Antonini.
Sport
Australian Open, finisce la favola Passaro. Avanti Alcaraz...
Il tennista azzurro battuto da Bonzi. Esordio vincente per Bolelli-Vavassori nel doppio
Avanti tutti i big al secondo turno degli Australian Open, mentre l'Italia saluta una delle sue favole. Francesco Passaro, tennista azzurro subentrato a Fabio Fognini e che ha superato Dimitrov all'esordio a Melbourne, ritiratosi per un problema fisico, ha ceduto al francese Benjamin Bonzi in in quattro set con il punteggio di 2-6, 4-6, 6-3, 4-6.
Vince senza difficoltà invece Carlos Alcaraz, che batte il giapponese Yoshihito Nishioka con un netto 6-0, 6-1, 6-4 e ora affronterà il portoghese Nuno Borges al terzo turno. Novak Djokovic invece, che aveva mostrato qualche difficoltà nel primo turno, vince la propria sfida con il portoghese Jaime Faria in quattro set 6-1, 6-7 (4), 6-3, 6-2. Il serbo dimostra la solita forza mentale, ma sembra pagare ancora un ritardo di condizione, probabilmente dovuto all'infortunio che ne ha compromesso il finale di 2024 e costretto a saltare le Finals di Torino, manifestatosi nel tie break, poi perso, nel secondo parziale. Per Nole ora ci sarà il match contro il ceco Tomas Machac, vincente contro lo statunitense Reilly Opelka.
Esordio vincente per Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel doppio. Gli azzurri, teste di serie numero 3 del seeding, hanno sconfitto i tedeschi Constantin Frantzen e Hendrik Jebens, con il punteggio di 6-3, 6-4 in poco più di un'ora e ora affronteranno la coppia formata dall'italiano Luciano Darderi, eliminato nel primo turno in singolare, e dall'ecuadoriano Diego Hidalgo.
Il tabellone femminile
Nel tabellone femminile continua a vincere la numero uno del mondo, Aryna Sabalenka. La tennista bielorussa ha superato la spagnola Jessica Bousaz Maneiro in due set con il punteggio di 6-3, 7-5 e ora al terzo turno la aspetta il match con la danese Clara Tauson. Vincono anche Mirra Andreeva e Naomi Osaka vincenti, entrambe in tre set, rispettivamente contro la giapponese Moyuka Uchijima e la ceca Karolina Muchova. La russa affronterà la polacca Magdalena Frech, mentre per la statunitense c'è la sfida con la svizzera Belinda Bencic, vincente contro l'olandese Suzan Lamens.
Sport
Inter-Bologna: orario, probabili formazioni e dove vederla...
Dopo il successo esterno contro il Venezia, nerazzurri impegnati a San Siro contro i rossoblù per il recupero del 19° turno
Dopo il successo di misura strappato al Penzo contro il Venezia, l’Inter torna in campo oggi, mercoledì 15 gennaio, contro il Bologna. Nel recupero del 19° turno di campionato, la squadra di Inzaghi dovrà tenere il passo del Napoli capolista (primo a 47 punti, +4 sui nerazzurri). I rossoblù sono invece chiamati alla reazione in seguito al pari subito nel finale contro la Roma.
Inter-Bologna, orario e probabili formazioni
Per la partita, in programma stasera a San Siro alle 20:45, Inzaghi dovrà fare a meno di Calhanoglu, out per un infortunio al polpaccio. Dall'altra parte, Italiano non avrà invece a disposizione lo squalificato Lucumì. Ecco le probabili formazioni della sfida:
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Zielinski, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Inzaghi.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Beukema, Casale, Miranda; Pobega, Freuler; Orsolini, Ferguson, Ndoye; Castro. All. Italiano.
Inter-Bologna, dove vederla
Inter-Bologna, recupero del 19° turno di campionato, sarà trasmessa da Dazn in esclusiva. Per gli abbonati, il match sarà visibile sul canale 214 di Sky (Dazn 1).