Poste, Meloni: “Polis esempio virtuoso di realizzazione Pnrr”
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista a Tg Poste
Il progetto Polis realizzato da Poste italiane "è uno straordinario esempio di come tutti i livelli istituzionali, il pubblico e il privato devono poter lavorare insieme per mettere a terra queste risorse" del Pnrr. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a Tg Poste. (VIDEO)
"Quello del Pnrr -ha aggiunto la premier- è uno degli obiettivi che ci hanno dato in questo anno maggiori grattacapi e maggiori soddisfazioni: maggiori grattacapi perchè parliamo del piano più imponente d'Europa e perchè ricordo quando di fronte alla proposta di cercare di sistemare il piano, di rivederlo in base alle mutate necessità, molti dissero si perderanno le risorse, questa cosa non si può fare. In poche settimane abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata, abbiamo licenziato la quarta rata, saremo la prima nazione europea a ricevere la quarta rata, abbiamo modificato gli obiettivi del Pnrr concentrando quelle risorse su quello che era più necessario".Inserire qui il sottotitolo
"Se si ha il coraggio di fare le cose e si hanno le persone giuste che hanno voglia di far camminare questa nazione -ha rimarcato il presidente del Consiglio- i risultati si possono ottenere. Il progetto Polis è una di queste dimostrazioni, speriamo che tutti siano virtuosi come Poste italiane nella capacità di procedere speditamente, questi esempi aiutano. Intanto è un progetto che ha un significato bellissimo: abbiamo sempre detto che gli sportelli delle Poste erano una delle reti più diffuse in Italia e così è. E sarebbe stato folle da parte nostra non tentare di rendere più utile questa diffusione facendo una bellissima joint venture nella quale da una parte l'efficacia, l'efficienza di Poste italiane, e la sua capillarità, si sposano insieme ad una serie di servizi che oggi noi siamo in grado di portare a tutti i cittadini, anche a quelli che sono spesso sono stati cittadini di serie B, perchè per fare un semplice documento avevano mille difficoltà più degli altri".
"Oggi -ha concluso Meloni- si può fare e credo che la velocità di realizzazione dell'iniziativa sia anche uno degli esempi più belli di come il Pnrr va messo a terra e quindi sono molto soddisfatta del significato che questo progetto ha e di come lo stiamo realizzando".
Poste italiane rappresenta "un'eccellenza del nostro Paese, ne sono fiera". Ha sottolineato
"In Italia abbiamo diverse zone franche, diversi territori nei quali lo Stato a un certo punto ha deciso di indietreggiare, perché ha pensato che fosse troppo difficile risolvere il problema. Penso che uno Stato serio una scelta del genere non la possa fare, ma so anche che è molto difficile pensare di poter risolvere nello stesso momento, contemporaneamente tutti i problemi che abbiamo sul territorio nazionale. La più grande soddisfazione me l'ha data vedere il post di una mamma che era riuscita finalmente a portare suo figlio al parco a Caivano. A piccoli passi, si mette ogni giorno un pezzetto di mattone, lo si fa con il contributo di tutti, ma io non mollo finché non riesco a dimostrare che le cose possono cambiare".
"Sono certa che se riusciamo a farlo a Caivano -ha aggiunto la premier- noi saremo in grado di affrontare piano piano anche tutte le zone franche e restituire a cittadini che non possiamo permettere che siano cittadini di serie B, di avere esattamente gli stessi diritti che hanno tutti gli altri".
"Quando mi sono presentata alla Camera ho detto sono una persona abituata smentire i pronostici: intendo smentirne ancora molti, dopo un anno posso dire di averlo fatto". Ha affermato il presidente del Consiglio
"Se penso a quello che si diceva quando ancora si era in campagna elettorale sull'isolamento internazionale dell'Italia nel caso in cui ci fosse stato un Governo di centrodestra, segnatamente un Governo a guida Meloni; quello che si diceva sulla reazione che avrebbero avuto gli investitori in Italia; sull'economia che sarebbe crollata, sull'occupazione che si sarebbe persa, e guardo alla realtà di oggi -ha aggiunto la premier- dopo un anno sono contenta di aver smentito quei pronostici come spesso mi è accaduto di fare. Le delusioni ne ho avute tante, come sempre, sono una persona che non è mai completamente soddisfatta, pensa sempre che si possa fare meglio, sono convinta di dover fare ancora meglio".
"Viva l'orgoglio italiano". La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, scrive questo sulla cartolina che le viene proposto di inviare agli italiani durante l'intervista
"Dopo un anno da Primo ministro -ha spiegato la premier- ho girato tantissimo per il mondo, sapevo una cosa prima di fare il Primo ministro, non l'avevo capita neanche io a questo livello. Non ci rendiamo conto di quanta fame d'Italia ci sia nel mondo, di quanto rispetto per l'Italia ci sia nel mondo, di quanta voglia di Italia ci sia nel mondo. Siamo noi gli unici a non crederci, che non capiscono davvero il valore che questa Nazione ha, perchè fuori dai nostri confini lo vedono tutti. Allora se noi recuperiamo un po' d'orgoglio, se noi recuperassimo un po' della nostra consapevolezza, davvero non avremmo limiti". Ha concluso
Economia
Italia-Emirati, Enel con Cattaneo ad Abu Dhabi insieme a...
Energia tra capitoli principali della cooperazione
L’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, è oggi ad Abu Dhabi, insieme alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la cerimonia di apertura del Sustainability Week 2025, evento che da oltre quindici anni promuove l’interazione tra Paesi e i principali player locali nel campo dello sviluppo sostenibile.
L’energia rappresenta uno dei capitoli principali della cooperazione tra Abu Dhabi e Italia e, in quest’ambito, Enel - unica azienda energetica italiana presente - è all’appuntamento con il suo vertice, portando il know-how e l'esperienza di leader mondiale delle energie rinnovabili e della transizione energetica in 28 Paesi del mondo. A quanto si apprende, a conferma delle ottime relazioni tra il gruppo elettrico italiano e le principali aziende locali, Enel ha perfezionato a dicembre scorso una partnership industriale a lungo termine da 1,7 miliardi di euro con Masdar, società di Abu Dhabi leader nell’energia green negli Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo di energie rinnovabili in Spagna attraverso Endesa, società controllata da Enel. Non si escludono in futuro possibili nuove collaborazioni tra Enel e Masdar sempre nel campo delle energie rinnovabili.
La visita ad Abu Dhabi mostra ancora una volta il ruolo cruciale delle grandi aziende nella politica estera del governo, e in particolare di Enel, che negli ultimi mesi ha intensificato i suoi rapporti internazionali in varie aree strategiche del mondo. In continuità con lo spirito del Piano Mattei e sulla scia dell’esperienza del G7 in Puglia, il sistema paese consolida l’alleanza virtuosa tra istituzioni e grandi gruppi industriali, specialmente quelli attivi in ambiti fondamentali come quello energetico, per aumentare la proiezione internazionale del Paese.
Economia
Il debito supera i 3000 miliardi, Bankitalia spiega cosa...
Il nuovo record va letto in rapporto al pil, ricorda via Nazionale, comunicando il dato. E aggiunge: "Conta la capacità del Paese di fare fronte"
Nuovo record per il debito pubblico, che sale oltre quota 3000 miliardi, per la precisione a 3005,2, in aumento a novembre di 23,9 mld. Il dato fornito da Bankitalia si aggiunge alla sequenza pressoché costante di rialzi mensili e le associazioni dei consumatori, puntualmente, evidenziano quale sia il peso ricorrendo a un'operazione grossolana ma significativa: un debito pro capite sarebbe di oltre 50 mila euro, 50.944 euro, a italiano, costituendo "una zavorra per le future generazioni".
La stessa Bankitalia spiega anche come va letto il dato. Via Nazionale ricorda che "il debito pubblico in termini nominali presenta variazioni del suo valore da un mese all’altro solitamente al rialzo nel corso dell’anno", mentre "le riduzioni sono più rare, di solito in mesi dove si concentrano le principali scadenze tributarie". Dal punto di vista economico, sottolinea Via Nazionale, "nel valutare lo stato di salute delle finanze pubbliche di un paese non conta tanto il debito pubblico in termini nominali, quanto il suo andamento in relazione alla capacità del paese di fare fronte ad esso. In Italia nel triennio post-pandemico 2021-23 il debito nominale è aumentato di quasi 292 miliardi; in rapporto al pil è sceso di oltre 19 punti percentuali".
Mettendo da parte i tecnicismi e anche la composizione del debito pubblico, è importante evidenziare cosa comporta la puntualizzazione che mette nero su bianco la Banca d'Italia nella sua pubblicazione 'Finanza pubblica: fabbisogno e debito'. Cosa vuol dire considerare l'andamento del debito in relazione alla capacità del paese di fare fronte ad esso? Prima di tutto che è necessario crescere di più per contenere l’aumento del debito, perché conta il dato del debito in rapporto al pil e perché la crescita 'neutralizza' parte del debito prodotto. Il Governatore Fabio Panetta, nel suo intervento al Meeting di Rimini di questa estate spiegava: "Il problema cruciale rimane la riduzione del debito pubblico in rapporto al prodotto".
Va considerato che un debito troppo alto penalizza tutto il resto dell'economia. Lo stesso Panetta, evidenziava in quella occasione come "un debito elevato rende più onerosi i finanziamenti alle imprese, frenandone la competitività e l’incentivo a investire; espone l’economia italiana ai movimenti erratici dei mercati finanziari. Sottrae risorse alle politiche anticicliche, agli interventi sociali e alle misure in favore dello sviluppo". L’Italia, ricordava, "è l’unico paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l’istruzione".
E' un paragone efficace, che serve a introdurre l'altro tema centrale, ovvero a cosa serve il debito che viene prodotto. Torna utile, in questo senso la distinzione tra debito 'buono' e debito 'cattivo' cui ricorreva spesso Mario Draghi quando era premier: “Il debito buono è quando si danno risorse a una società, in modo che questa riesca a fare riforme tali da diventare autonoma, e iniziare a volare con le proprie ali. Il debito cattivo è fatto di quei sussidi che vengono erogati senza che ci sia un piano industriale“.
Queste parole aiutano ad arrivare alla conclusione: il debito record, sopra 3000 miliardi, non può essere una buona notizia, comunque lo si legga; è indispensabile proseguire nella riduzione del rapporto debito/pil e, soprattutto, serve una politica economica che sia in grado di fare fronte al peso del debito che si continua ad accumulare mese dopo mese. (Di Fabio Insenga)
Economia
Bonus elettrodomestici 2025, come funziona: occhio a click...
La misura pensata per rinnovare gli apparecchi domestici e sostenere al contempo l’industria europea del settore
La Legge di Bilancio 2025 introduce il bonus elettrodomestici, una misura pensata per rinnovare gli apparecchi domestici e sostenere al contempo l’industria europea del settore, ma occhio al click day.
Come funziona
"L’agevolazione - spiega Simona Volpe, dell'Unione nazionale consumatori - si presenta particolarmente vantaggiosa, con un rimborso del 30% sul prezzo d’acquisto che può arrivare fino a 100 euro per tutti i nuclei familiare. Per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro, il contributo massimo sale a 200 euro, confermando l’attenzione particolare verso le fasce di reddito più contenute".
"E' importante sottolineare - avverte - che il bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Non si tratta però di un’agevolazione per qualsiasi apparecchio: gli elettrodomestici dovranno essere di classe energetica B o superiore e, aspetto particolarmente rilevante, dovranno essere prodotti in Europa. Inoltre, sarà necessario procedere alla sostituzione contestuale del vecchio apparecchio, promuovendo così un corretto processo di smaltimento e riciclo. Per questa iniziativa, il Governo ha previsto uno stanziamento significativo di 50 milioni di euro".
Occhio al click day
"Il bonus - continua - sarà valido per tutto il 2025, ma è fondamentale prestare attenzione alle tempistiche: le modalità operative verranno definite entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio, con l’introduzione di un sistema di click-day per la presentazione delle domande".
"Gli obiettivi dell’iniziativa - ricorda - sono molteplici e si inseriscono in una strategia più ampia di sostenibilità ambientale e sviluppo industriale. Da un lato, si punta a sostenere il settore europeo degli elettrodomestici, attualmente in una fase delicata; dall’altro, si vuole accelerare la transizione verde delle famiglie italiane, promuovendo una maggiore efficienza energetica domestica e incentivando pratiche virtuose di smaltimento degli apparecchi obsoleti". "Nei prossimi mesi - afferma Simona Volpe - un decreto congiunto del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero dell’Economia e delle Finanze definirà nel dettaglio i criteri di accesso, le modalità di erogazione e le procedure per la richiesta del bonus".
"Vista la modalità di accesso tramite click day e la limitatezza dei fondi stanziati - suggerisce - consigliamo ai consumatori interessati di rimanere aggiornati sulle procedure di richiesta: c’è infatti il rischio concreto che i fondi possano esaurirsi rapidamente".