Prima della Scala: dalla Palestina ai lavoratori, proteste trasversali in piazza
Piazza della Scala si presenta ‘colorata’ dalle bandiere più diverse, prima della Prima del ‘Don Carlo’. Sventolano quelle della Cub, la confederazione unitaria di base, accanto ai colori della Palestina. In piazza sono scesi anche movimenti per il diritto alla casa e i lavoratori dello spettacolo. “Siamo qui per ricordare ai politici e ai potenti che parteciperanno alla Prima le problematiche di chi lavora, perché non le conoscono” ha detto il segretario della Cub, Mattia Scolari. “Il governo anziché adottare misure per gli ultimi ha deciso di cancellare il reddito di cittadinanza e di facilitare il ricorso ai contratti a termine”, ha spiegato il sindacalista.
La protesta in particolare riguarda la possibilità, preclusa ai lavoratori pubblici, di richiede un anticipo del Tfr. I lavoratori dello spettacolo, invece, chiedono un‘indennità di discontinuità, scontenti di come è stata attuata la legge delega che riguarda il settore. “Il decreto attuativo ne ha snaturato i principi. I parametri introdotti trasformano l’indennità in un ennesimo bonus, che non è un sostegno per chi è davvero un lavoratore discontinuo”, spiega Nicoletta Daino, della Slc Cgil Milano e Lombardia. In piazza sventolano anche bandiere della Palestina. Si tratta dell’iniziativa di un gruppo di persone, per esprimere “solidarietà a un popolo che stanno massacrando. È un genocidio quotidiano”.
Spettacolo
Michele Padovano, dalla Juventus al calvario giudiziario...
Nello studio di Silvia Toffanin, l'ex calciatore della Juventus racconta la sua storia
"Mi è stata negata la libertà per 17 anni". Così Michele Padovano, ospite a Verissimo, ha raccontato la sua storia e l'ingiustizia che ha vissuto sulla propria pelle per essere stato ammanettato e privato della libertà, nonostante la sua innocenza.
La storia di Michele Padovano
Un incubo che ha stravolto la vita dell'ex calciatore, protagonista del ciclo d'oro della Juventus di Marcello Lippi coronato dai trionfi in Champions League e nella Coppa Intercontinentale: "La mia famiglia mi ha dato tutta la forza di cui avevo bisogno", ha raccontato Michele Padovano che nonostante le crudeltà subite si reputa fortunato: "Oggi sono qui a raccontare cosa è successo. Ci sono persone che non lo possono fare, che muoiono in carcere da innocenti".
Tutto accade il 10 maggio del 2006, Michele è a cena con gli amici, ma ad attenderlo fuori dal locale c'è la polizia pronta ad ammanettarlo: "Ho pensato fosse una messinscena, credo fosse tutto uno scherzo. Poi, ho realizzato quando mi hanno portato in caserma e mi hanno detto che ero accusato di spaccio internazionale di stupefacenti", spiega l'ex calciatore della Juve.
Secondo l'accusa, infatti, Michele Padovano era il capo promotore di una associazione a delinquere per aver prestato 36mila euro a un suo caro amico: "Tornassi indietro lo rifarei, io non ho commesso nessun reato. Nei vari processi è stato dimostrato che i soldi (l'amico, ndr) li ha utilizzati per comprare dei cavalli, ma io e i miei avvocati non siamo stati subito creduti".
L'ex calciatore racconta di essere stato fermato da tre macchine dei carabinieri "mi hanno inchiodato in un incrocio, sono stato 10 giorni in isolamento a Cuneo dove non ho potuto nemmeno fare una doccia, poi sono stato trasferito nel carcere a Bergamo".
Padovano ha raccontato la sua storia nel libro 'Tra la Champions e la libertà': "Ho capito che la mia testimonianza può servire a dare uno spunto a chi sta vivendo un momento difficile come l'ho vissuto io. E di questo ne andrò sempre orgoglioso". E conclude: "La mia vera ricchezza è la mia famiglia, mia moglie Adriana e mio figlio Denis che hanno sempre creduto in me e non hanno mai dubitato della mia innocenza".
Il ricordo di Gianluca Valli
"Gianluca Valli è il mio angelo custode", ha detto Padovano nello studio di Verissimo, ricordando il grande amico. "Mi manca molto, lui chiedeva sempre di me quando ero in carcere. Non lo dimenticherò mai. Quando sono tornato a casa con gli arresti domiciliari, è stato il primo a venire a trovarmi. Ha avuto un brutto male, mi piace pensare che le persone come lui non muoiono mai, ha lasciato un segno importante".
Spettacolo
Renzo Arbore: “Invidio i giovani, non si rendono...
Dal 9 gennaio, su Raidue, Arbore torna in tv con la trasmissione 'Come ridevamo'
"Invidio i giovani, non si rendono conto del potenziale della tecnologia". Così Renzo Arbore all'edizione 2024 di 'Natale al Messaggero', un lungo talk di cinque giorni con interviste a personalità legate al mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura e della politica italiana.
L'autore di Quelli della notte, riporta il Messaggero, ha spiegato il suo amore per il surrealismo: "Amavo il Jazz che si discostava molto dagli altri generi. Anche nella comicità ho sempre cercato qualcosa che potesse essere diverso. La scoperta di cui vado più orgoglioso è Frassica, valido alfiere del surrealismo". Arbore tornerà in tv dal 9 gennaio, su Raidue, con la trasmissione 'Come ridevamo': "I ragazzi di oggi ancora non si rendono conto della potenzialità che ha la tecnologia. Li invidio molto".
Tra i protagonisti della maratona natalizia anche un altro grande dello spettacolo, Christian De Sica, che tornerà in sala dal 23 dicembre con 'Cortina Express': "Sarà una commedia divertente che avrà anche degli elementi thriller. Si potrebbe aprire una nuova stagione del film natalizio".
Ospite, tra gli altri, l'allenatore della Roma Claudio Ranieri: il tecnico giallorosso ha autografato la palla che "ha reso ancora più prestigioso l'albero di Natale della sede di via del Tritone", scrive il Messaggero.
Spettacolo
Thais Wiggers, il racconto sulla fine della relazione con...
La modella e showgirl brasiliana è stata ospite nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo
La fine della relazione tra Teo Mammucari e Thais Wiggers è stata "turbolenta". Ospite a 'Verissimo', la modella e showgirl brasiliana ha raccontato il rapporto "conflittuale" che ha oggi con l'ex compagno e padre della loro figlia Julia e dei motivi che hanno portato entrambi alla separazione.
Le parole di Thais
"Io e Teo Mammucari ci siamo innamorati, ci siamo amati e c'è stata davvero tanta passione", ha raccontato Thais con la voce rotta dall'emozione perché il dolore della separazione è oggi ancora forte. "Abbiamo deciso di separarci, nonostante tra noi ci fosse ancora amore, ma dovevamo seguire due strade diverse anche per il bene di nostra figlia", racconta la modella.
"Io vengo sempre dipinta come la cattiva", dice Thais commentando un monologo che Teo Mammucari aveva fatto a 'Le Iene', in cui rimproverava all'ex compagna di aver creato distacco tra lui e la loro figlia Julia, per essersi trasferita in Brasile dopo la fine della loro relazione.
E sulla storia che ha pubblicato sul suo profilo Instagram dopo l'intervista-lampo del comico a 'Belve': "Tempo al tempo, prima o poi le maschere cadono', ho lanciato una frecciatina, ma mi è partita dal cuore. Dopo anni di distorsione dei fatti, ho capito che in quel momento tutti hanno visto la persona con cui io provo a dialogare da 18 anni. Non è facile instaurare una conversazione con Mammucari", ammette Thais Wiggers. E conclude lapidaria: "Come fai ad avere una dialogo con una persona così?".
Travolto dalle polemiche, Teo Mammucari ha deciso di prendersi un anno sabbatico annullando il tour teatrale: "Fa bene a tutti prendersi una pausa. E sono felice che quello spettacolo non vada avanti perché ha preso la nostra storia, che è stata bellissima, e l'ha stravolta. Non si fa così", ha chiosato.