Quasi tutti i prodotti testati da Altroconsumo rendono i capelli più docili al pettine (qualità ottima o buona), quindi si può scegliere anche in base al prezzo. C’è ancora poca attenzione all’impatto ambientale.
29 dicembre 2023 –Il balsamo aiuta a districare i capelli dopo averli lavati, li rende più morbidi,lisci e lucenti e permette di pettinarli senza spezzarli. Infatti, lo shampoo quando rimuove lo sporco, toglie ai capelli anche un po’ di sebo che agisce da balsamo naturale peri nostri capelli rendendoli lucenti e più docili al pettine. Tanto che se lo shampoo toglie troppo sebo,i capelli appariranno opachi e più difficili da districare. Il balsamo,quindi, serve a fornire al capello quell’emollienza data naturalmente dal sebo che lo shampoo un po’ si porta via. Come? Agendo sulla cuticola, la parte più esterna del capello, una sorta di guaina che svolge la funzione di protezione grazie alla sua composizione resistente. Una chioma forte,lucente, morbida e facilmente pettinabile ha le cuticole intatte. Normalmente, però, sono un po’ danneggiate per effetto dei diversi stress a cui sottoponiamo i capelli:dalla permanente per averli ondulati alla tinta, da spazzolature troppo energiche alla piastra per lisciarli, fino all’esposizione al sole,all’acqua di mare salata e a quella clorata della piscina.Il balsamo è formulato con ingredienti che,pur non riparando realmente i capelli danneggiati, ne riducono la fragilità e la porosità. Infatti,gli ingredienti principali sono quelli“condizionanti” (dall’inglese conditioner, ammorbidire, mettere in buone condizioni) cioè che migliorano l’aspetto: sali di ammonio quaternari, lipidi, siliconi,derivati proteici e glicoli.
Questi ingredienti hanno una carica elettrica positiva, mentre i capelli sono caricati negativamente:questo fa sì che il balsamo si depositi sui capelli, soprattutto su quelli danneggiati, perché hanno una maggiore carica negativa. Il balsamo riduce così l’elettricità statica e appiattisce le squame della cuticola sul fusto del capello, riducendo l’attrito tra le fibre capillari e aumentando la riflessione della luce che migliorala lucentezza. In questo modo rendei capelli più facilmente districabili da bagnati e da asciutti.
La buona notizia è che i 17 balsami testati da Altroconsumo, scelti tra i marchi più diffusi sul mercato e considerando i diversi canali di vendita, sono efficaci nel ridare alla nostra chioma la pettinabilità che perdono dopo aver rimosso lo sporco con lo shampoo. Solo un prodotto non fa il suo dovere, Nectar of Bio Soft (Carrefour) che lascia i capelli così come sono, cioè non ha nessun effetto sulla pettinabilità. Come non averlo usato.
Tutti gli altri prodotti testati hanno una qualità ottima o buona; quindi,possiamo scegliere anche in base al prezzo. Il balsamo che conquista il titolo di Miglior Acquisto, Coop Balsamo!, ha un prezzo imbattibile che parte da meno di un euro per 400 ml di prodotto (siamo asoli 3,76euro al litro). Ha un buon rapporto qualità prezzo ed è il più economico del test. Si compra, però, solo nei punti vendita Coop. È anche tra i migliori per l’impatto ambientale. Il Migliore del Test, Garnier Ultra Dolce, si occupa dei nostri capelli in maniera ottima con un prezzo abbordabile si trova anche a 1,99euro per un flacone da 200 ml(siamo a 13,57 euro al litro). Come spesso accade, il prodotto più costoso (da 13,24 euro per 175 ml, siamo a 84 euro al litro) non occupa la parte alta della classifica per qualità: Phyto Douceur venduto in profumeria e senza indicazioni in italiano in etichetta (scritta solo in francese), per questo penalizzato nel giudizio globale ed è stato anche poco gradito nella prova d’uso.
La prova più importante che i balsami del test Altroconsumo hanno dovuto superare è quella di efficacia che pesa per il 55% sul giudizio globale.I prodotti che hanno guadagnato un giudizio ottimo sono quelli che consentono di ridurre la forza necessaria a pettinare i capelli di almeno l’80%. Giudizio buono per i balsami che la riducono almeno del 60 per cento. La prova è stata fatta in laboratorio con un macchinario capace di misurare la forza necessaria a far passare i denti del pettine sulle ciocche dei capelli veri dopo l’applicazione del balsamo (vedi riquadro nella pagina seguente). Non sono stati ritenuti accettabili balsami che riducono la forza necessaria meno del 15%.In questi casi, infatti, l’applicazione del balsamo è pressoché inutile a rendere i capelli più morbidi e docili al pettine. Come si può vedere in tabella ci sono tanti balsami che hanno meritato 5 stelle (11 su 17).
Se i balsami testati se la cavano ottimamente nel rendere i capelli pettinabili, non brillano invece per l’impatto ambientale. Infatti, il test Altroconsumo mostra che c’è ancora tanta strada da fare su questo fronte. La valutazione dell’impatto ambientale di questo importante cosmetico è stata fatta sulla base di due parametri: l’impatto del packaging e quello degli ingredienti utilizzati, visto che si tratta di un prodotto a risciacquo.C’è poca attenzione nelle formulazioni a utilizzare ingredienti che hanno un impatto minore sull’ambiente in termini di tossicità, degradabilità, bioaccumulo, interferenze endocrine (per l’ambiente). Ad esempio, i balsami L’Oréal Paris Elvive, Dove, Herbal Essence, Near (Eurospin) e Biopoint hanno ottenuto una bassa valutazione sull’impatto ambientale proprio a causa di formulazioni poco amiche dell’ambiente: i primi due contengono persino una microplastica, il dimethicone. Anche per Phyto valutazione scarsa, ma soprattutto a causa dell’imballaggio: è stato valutato il prodotto perso, cioè quanto ne rimane nel flacone a fine vita senza poter essere utilizzato,e nel caso di Phyto il giudizio è basso perché più del 17% del prodotto resta intrappolato nella confezione. Mentre, la quantità residua del prodotto nel contenitore dovrebbe essere inferiore al 10%.
Per non sprecare il prodotto si può aggiungere un po’ d’acqua (senza esagerare perché il balsamo deve mantenere una certa densità). Di certo questa operazione non si può fare con i balsami in tubetto (come Phyto), in quel caso verso la fine si può tagliare per recuperare l’ultima dose dalle pareti interne del tubetto. Infine, Altroconsumo ha valutato il materiale di cui sono fatti i flaconi e per molti prodotti il giudizio è stato insufficiente perché non era presente l’informazione sul tipo di plastica oppure quest’ultima non era riciclata. Solo cinque prodotti su 17 (Garnier Ultra Dolce,Garnier Fructis, L’Oréal Paris Elvive, Dovee Pantène Pro V) sono al 100% in plastica riciclata.
Quasi tutti i 17 balsami testati hanno fragranze allergeniche nella loro composizione, fanno eccezione solo Equilibra e Phyto. Le persone con allergie o tendenze allergiche o con una pelle molto sensibile, dovrebbero evitare questi ingredienti soprattutto quando si tratta di prodotti che restano a contatto con la pelle come le creme.Infatti, alcune fragranze possono provocare irritazioni e, nei casi più gravi, ci può essere una reazione allergica più grave, l’eczema. Meglio verificare che tra gli ingredienti non ci siano sostanze a cui si è“sensibili”.
Per la prova d’uso, che ha pesato per il 25% sul giudizio globale, Altroconsumo ha coinvolto 540 persone tra gli iscritti alla piattaforma ACmakers (acmakers.altroconsumo.it).L’Organizzazione ha mandato ai consumatori della community un kit con uno o due balsami resi anonimi e le istruzioni per eseguire il test. Al termine del periodo di prova hanno risposto a un questionario online in cui è stato chiesto la loro opinione generale sul balsamo, sulla facilità nel pettinare i capelli bagnati, la morbidezza, la lucentezza e l’aspetto dei capelli asciutti, la consistenza, la spalmabilità, il risciacquo.
I prodotti del test se la sono cavata bene nella prova d’uso, ottimi giudizi per Garnier Ultra Dolce, L’Oréal Paris Elvive e Dove, buoni per tutti gli altri. Non hanno brillato,ma comunque sono stati considerati accettabili: Euphidra, Omia e Nectarof Bio (Carrefour).
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Il Bitcoin e il rilancio del mining secondo Swag...
Mentre il mondo continua a monitorare con attenzione l'andamento del Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, emergono nuove dinamiche che ne ridefiniscono il panorama. Il 2024 è stato un anno cruciale per il settore: l'halving, gli scossoni economici globali e le fluttuazioni geopolitiche hanno contribuito a una crescita esplosiva del valore della moneta digitale, che ha superato stabilmente la soglia dei 90.000 euro. Un contesto che sta rilanciando con forza l'attività di mining, rendendola nuovamente attrattiva sia per i grandi operatori che per i piccoli investitori.
Un esempio emblematico di questa rinascita è rappresentato da Swag International Srl, la principale società italiana specializzata nel mining di Bitcoin. Fondata con l'obiettivo di democratizzare l'accesso a questa pratica, Swag International Srl ha già coinvolto oltre 40.000 utenti grazie alla collaborazione con mining farm distribuite su scala globale. Nel 2024, la società ha registrato una crescita costante, consolidandosi come un punto di riferimento per chi desidera entrare nel mercato del mining senza affrontare i costi proibitivi legati all'acquisto diretto della criptovaluta.
Il settore, del resto, vive un momento di fermento a livello internazionale. Aziende come Bitfarms, Hut8 e Core Scientific hanno segnato performance positive nei mercati azionari, grazie a investimenti strategici in nuove tecnologie e all'incremento dell'efficienza operativa. Swag International Srl si inserisce in questo filone con ambiziosi piani di espansione: nel 2025, l'azienda prevede di aumentare il numero di macchine a disposizione fino a 36.000 unità, rafforzando le collaborazioni con farm distribuite in tutti i continenti. Questo approccio mira a garantire agli utenti condizioni sempre competitive, sfruttando le opportunità offerte da un mercato in continua evoluzione.
“Il 2024 è stato un anno determinante, caratterizzato da sfide e opportunità. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, investendo in infrastrutture e offrendo soluzioni semplici e vantaggiose per i nostri clienti”, ha dichiarato Giovanni Lionetti, CEO di Swag International. La strategia dell'azienda si basa non solo sull'espansione fisica, ma anche sull'innovazione dell'offerta: pacchetti accessibili e trasparenti, pensati per attrarre una platea sempre più ampia.
Tuttavia, il rilancio del mining non è privo di sfide. Le implicazioni ambientali dell’attività continuano a sollevare interrogativi, spingendo le aziende del settore a ricercare soluzioni sostenibili. Swag International Srl, ad esempio, sta lavorando per integrare fonti di energia rinnovabile nei suoi processi, rispondendo alle critiche con un approccio responsabile e innovativo.
Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il Bitcoin e per il mining. La stabilità del valore della criptovaluta, unita agli sviluppi tecnologici e alle nuove normative, potrebbe consolidare ulteriormente il ruolo di player come Swag International Srl. Mentre il mondo guarda con curiosità al futuro del Bitcoin, la partita si gioca non solo sul valore della moneta, ma anche sulla capacità delle aziende di adattarsi e innovare in un mercato in rapida trasformazione. Swag International Srl sembra avere le carte in regola per essere protagonista di questa nuova fase.
Per informazioni: https://www.swagyourlife.com/it/
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SNAI – Supercoppa: Inter davanti a tutte, poi la Juve Nel...
Milano, 30 dicembre – Il 2025 del calcio italiano inizia subito, e inizia col botto: in Arabia Saudita si gioca la Supercoppa italiana, con la conferma della formula a quattro squadre. Si parte giovedì 2 con Inter-Atalanta, poi venerdì 3 Juventus-Milan e la finale nel giorno dell’Epifania. Nella sfida tutta nerazzurra tra i campioni uscenti e una delle capolista della Serie A, la lavagna Snai vede favorita l’Inter: il successo nei 90’ regolamentari (in caso di parità si va direttamente ai rigori) si gioca a 2,20, con gli altri due esiti a distanza ravvicinata, «2» a 3,30 e «X» a 3,35. L’Over a 1,70 prevale sull’Under a 2,00; distanze ancora più larghe tra il Goal a 1,57 e il No Goal a 2,30. A comandare il tabellone dei possibili marcatori ci sono i soliti Lautaro Martinez (2,50) e Marcus Thuram (2,75); l’Atalanta risponde con Lookman a 3,50, seguito da De Ketelaere e dal giovane Vlahovic a 4,00.
Debutta Conceiçao Venerdì ci sarà un ulteriore motivo di interesse per seguire la seconda semifinale; nel Milan che affronta la Juventus, infatti, ci sarà l’esordio di Sergio Conceiçao sulla panchina rossonera, dopo l’esonero di Paulo Fonseca. E il portoghese si troverà di fronte suo figlio, con un gol di Francisco alla squadra del papà in lavagna a 4,50. La vittoria di Thiago Motta entro i 90’ paga 2,45, con il pareggio a 3,10 e il primo successo della nuova era rossonera a 3,15, in una partita dove si fa preferire l’Under (1,70) rispetto all’Over a 2,05 e dove, al contrario, il Goal a 1,77 prevale sul No Goal a 1,97. Con una quota più bassa per un gol rispetto a quella di Conceiçao jr ci sono Vlahovic (2,75), Nico Gonzalez (3,50), Yildiz e Milik (4,00) e, nel Milan, Morata a 3,00 e la coppia Abraham-Camarda a 4,00, con Jovic, Leao e Reijnders a 4,50.
Antepost Considerando anche il possibile epilogo ai rigori, Inter e Juventus sono avanti nei testa a testa per il passaggio del turno rispettivamente a 1,65 (contro il 2,25 dell’Atalanta) e 1,80, contro il 2,00 del Milan. La squadra di Inzaghi è invece in pole per la vittoria del trofeo a 2,25, seguita dalla Juventus a 4,00 e dalla coppia Milan-Atalanta a 4,50.
Ufficio stampa Snaitech E-mail: ufficio.stampa@snaitech.it Cell: 348.4963434
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Laura Heintz l’imprenditrice immobiliare Under 30 più forte...
Classe 2000. Una laurea in Marketing and Management a Milano. Laura Heintz è una delle più forti imprenditrici immobiliari Under 30 italiane, ha fondato circa tre anni fa un’azienda che si occupa di affitti turistici. "Mi occupo sia di investimenti immobiliari, sia di gestione di immobili. Sono specializzata nelle ville di lusso in Sardegna, a Porto Cervo, ma non solo". Heintz gestisce cento immobili sparsi in Italia: Roma, Milano, Venezia e Bergamo. A poco più di venti anni ha già acquistato tre case: "Acquisto case da mettere a reddito".
È ormai diventata un punto di riferimento sia in Costa Smeralda ma anche nelle più grandi città italiane, per chi vuole mettere a reddito un immobile. “Mi occupo solo di affitti brevi turistici mi contattano turisti da tutto il mondo” continua. La sua attività nasce da tanto studio e impegno: "Durante la pandemia ho gestito gli affitti delle prime case, ora sono arrivata alla gestione di cento immobili, tra i miei clienti ho anche diversi personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo”. La sua attività imprenditoriale dà lavoro a decine di persone che gravitano nell'indotto turistico come ad esempio quello della Capitale, culla del Giubileo appena iniziato.
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