Ucraina, attacco con droni in Russia: nel mirino diverse regioni
Secondo il Cremlino sarebbero state usate munizioni a grappolo nell'attacco ucraino alla città russa dove hanno perso la vita anche 3 bambini
L'Ucraina colpisce Belgorod, la Russia accusa Unione Eurpea e Gran Bretagna per l'attacco contro la città al confine. L'attacco delle forze armate ucraine sulla città vicina al confine sarebbe stato effettuato utilizzando "due missili Vilkha con munizioni a grappolo che sono vietate nonché utilizzando razzi Vampire Mlrs di fabbricazione ceca", afferma il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia di stampa russa 'Tass'.
Nell'attacco sferrato sulla zona residenziale della città, secondo l'ultimo bilancio riferito da Vyacheslav Gladkov, governatore della regione, sono morte 21 persone, tra cui tre bambini. Altre 1110 persone sono rimaste ferite, tra cui 17 bambini.
Vladimir Putin è stato informato dell'attacco delle forze armate ucraine, ha fatto sapere il portavoce del presidente russo, Dmitrik Peskov.
Mosca: "Gb e Ue responsabili attacco"
"La Federazione Russa ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu" dopo l'attacco, ha detto la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Dietro l’attacco terroristico delle forze armate ucraine a Belgorod c’è la Gran Bretagna. I paesi dell’Ue che forniscono armi all’Ucraina sono responsabili dell’attacco terroristico a Belgorod", ha aggiunto.
Zelensky: "39 morti in attacco russo"
E' salito intanto a 39 morti e 159 feriti il bilancio del massiccio attacco missilistico russo di venerdì in Ucraina. Ad affermarlo in un post su Telegram è il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. "Si sta ancora lavorando per far fronte alle conseguenze dell'attacco russo. Quasi 120 città e villaggi sono stati colpiti e sono stati colpiti centinaia di obiettivi civili. In totale, 159 persone sono rimaste ferite a seguito di questo attacco terroristico. Al momento, purtroppo, 39 persone sono state uccise. Ha ringraziato i soccorritori, i lavoratori dei servizi pubblici e gli agenti di polizia per il loro lavoro, nonché i partner occidentali per il loro sostegno", sottolinea Zelensky.
Allarme Isw: Mosca può sferrare altri importanti attacchi aerei
Secondo gli analisti militari americani dell'Isw, l'Us Institute for the Study of War (Isw), la Russia potrebbe sferrare altri importanti attacchi aerei contro l'Ucraina, come quello di venerdì, considerato il più grande agguato con missili e droni dall'inizio della guerra. "La Russia continuerà a condurre attacchi contro l'Ucraina su vasta scala nel tentativo di deprimere il morale ucraino e minare le capacità del paese di sostenere lo sforzo bellico contro la Russia", si legge nel rapporto. Tuttavia, secondo gli analisti, dopo quasi due anni di guerra, le riserve e le capacità produttive della Russia fanno sì che difficilmente Mosca possa essere in grado di lanciare attacchi missilistici su larga scala su base regolare, mentre potrà farlo con i droni.
Esteri
Cecilia Sala, chi è la giornalista italiana arrestata in...
Nata a Roma nel 1995, ha raccontato la guerra in Ucraina e il ritorno dei Talebani
Cecilia Sala è stata arrestata in Iran. La giornalista italiana, in Medio Oriente per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata lo scorso 19 dicembre dalle autorità di polizia di Teheran. A renderlo noto è stata la Farnesina, che ha precisato anche che su disposizione del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciata e il consolato d'Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. Ma chi è Cecilia Sala?
Chi è Cecilia Sala
Cecilia Sala è uno dei volti più noti del giornalismo italiano. Nata a Roma nel 1995, è da sempre molto attiva sui social e da anni ormai tratta di politica estera documentando quello che succede in varie zone di conflitto. Sala si è recata diverse volte in Ucraina per raccontare la guerra ancora in corso con la Russia, ma si trovava anche in Afghanistan nel 2021 durante il ritorno al potere dei Talebani. In quella occasione dovette interrompere una diretta con La7 a causa di alcuni spari contro l'hotel dove si trovava. Una scena che è diventata subito virale sui social.
Gli inizi e i podcast
Sala inizia a interessarsi al giornalismo quando ancora studiava economia all'Università Bocconi di Milano. A pochi esami dalla laurea decise di interrompere gli studi e dedicarsi alla sua nuova passione, iniziando a trattare in particolare la politica estera. Nel 2015 comincia a lavorare nella redazione di Vice e negli anni successivi comincia a collaborare con Vanity Fair, L'Espresso e Il Foglio. Diventa presto anche un volto televisivo, apparendo in diverse trasmissioni su La7.
Cecilia Sala ha da sempre avuto un'attenzione particolari alle nuove frontiere del giornalismo digitale. Molto attiva sui social network, nel 2020 ha esordito con il podcast 'Polvere', un'inchiesta condotta insieme a Chiara Lalli che trattava dell'omicidio di Marta Russo, giovane uccisa alla Sapienza nel 1997. Il podcast ha avuto tanto successo da essere trasformato in un libro pubblicato, con lo stesso titolo, da Mondadori nel 2021. L'anno successivo diviene protagonista di un altro podcast, 'Stories', prodotto da Chora Media, in cui ogni giorno racconta storie dal mondo.
Esteri
Cecilia Sala arrestata in Iran, la giornalista italiana è...
E' stata fermata il 19 dicembre dalle autorità di polizia di Teheran
La giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Lo rende noto la Farnesina, precisando che su disposizione del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, l'ambasciata e il consolato d'Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. In coordinamento con la presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione.
Oggi l'ambasciatrice d'Italia in Iran, Paola Amadei, ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione di Cecilia Sala, la giornalista fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Lo rende noto la Farnesina, precisando che la famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti. In accordo con i genitori della giornalista, la Farnesina invita alla massima discrezione la stampa per agevolare una veloce e positiva risoluzione della vicenda.
Esteri
Israele, Houthi rivendicano missile contro aeroporto di Tel...
Donna accoltellata a morte a Herzlyia, la polizia: "È terrorismo"
Gli Houthi dello Yemen, che da anni l'Iran è accusato di sostenere, rivendicano un attacco missilistico contro Israele, affermando di aver colpito l'aeroporto di Tel Aviv. Via X parlano di "un'operazione militare" con "l'aeroporto di Ben Gurion nel mirino", affermano di aver lanciato un "missile balistico ipersonico" e sostengono anche di aver preso di mira in attacchi con droni "un obiettivo cruciale" nella stessa città e una nave, "la Santa Ursula, nel Mar Arabico". "Il missile è riuscito a centrare il suo obiettivo", sostengono.
Secondo le forze israeliane (Idf), un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato e abbattuto prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. I media israeliani hanno comunque riferito di uno stop per una trentina di minuti alle operazioni nello scalo aereo: quattro voli El Al diretti all'aeroporto Ben Gurion da Parigi, Atene, Berlino e Monaco sono stati temporaneamente dirottati sul Mar Mediterraneo prima di ricevere l'autorizzazione all'atterraggio..
Secondo l'esercito, le sirene sono state suonate per la possibilità che cadessero detriti dopo l'intercettazione. Il servizio di emergenza Magen David Adom ha aggiunto che non sono stati segnalati feriti. Le sirene antiaeree hanno risuonato in tutto il centro di Israele, compresa l'area di Gush Dan, la regione di Shephelah e parti della Cisgiordania, in seguito al lancio di un missile dallo Yemen, ha riferito l'Idf questa mattina. Secondo una dichiarazione iniziale dell'Idf, le sirene sono state attivate a causa di un missile che ha attraversato lo spazio aereo israeliano. In seguito, l'esercito ha chiarito che il missile è stato intercettato prima di entrare in territorio israeliano e gli allarmi sono stati attivati come precauzione contro i detriti dell'intercettazione.
Ieri Israele ha confermato attacchi contro obiettivi degli Houthi in Yemen, sia sulla costa che a Sana'a e il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ribadito la "determinazione a sradicare questo braccio terroristico dell'asse del male iraniano".
Donna accoltellata a morte a Herzlyia
Una donna israeliana di 70 anni è morta in quello che la polizia definisce un attacco terroristico nella città centrale di Herzlyia. Lo riporta Haaretz, aggiungendo che l'aggressore è stato colpito e arrestato dalle guardie di sicurezza presenti sulla scena.
Raid Idf su 3 obiettivi al confine fra Siria e Libano
I media libanesi riferiscono di attacchi israeliani su tre obiettivi nella regione della valle della Bekaa, vicino al confine con la Siria. Le forze israeliane (Idf) confermano di aver effettuato stamani raid contro quella che viene descritta come "un'infrastruttura" utilizzata da Hezbollah per il trasferimento di armi lungo il confine tra Siria e Libano. I militari riferiscono di operazioni dei jet nella zona di Yanta, nella Valle della Biqaa. "L'organizzazione terroristica di Hezbollah - affermano via X - utilizza infrastrutture civili per portare avanti attività terroristiche e per trasferire armi da usare per attacchi terroristici contro i civili israeliani".
Ufficiale dei servizi di sicurezza palestinesi ucciso a Jenin
Un agente dei servizi di sicurezza palestinesi è stato ucciso nella città di Jenin, in Cisgiordania, durante gli scontri tra le forze dell'Autorità Nazionale Palestinese e i terroristi. Lo hanno riferito i media arabi, citando il portavoce delle forze di sicurezza dell'Anp, Anwar Rajab.