Strage Cutro, sindaco: “Citazione Mattarella ci ha gratificati, mai dimenticare”
Antonio Ceraso: "Scambio di auguri con Meloni". E fa sapere: "Per primo anniversario in preparazione grande manifestazione"
"La citazione del capo dello Stato ci ha gratificati, perché quello che è successo il 26 febbraio dello scorso anno ha colpito profondamente tutta la nostra comunità. E' stato un sentimento comune, di profondo dolore. E le parole del Presidente Mattarella servono a tenere i riflettori accesi". A parlare in una intervista all'Adnkronos è Antonio Ceraso, sindaco di Cutro, piccolo comune del crotonese, commentando le parole del presidente della Repubblica nel discorso di fine anno. Mattarella ha ricordato la strage di migranti a Steccato di Cutro, quando, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio del 2023, un caicco partito dalla Turchia e carico di almeno 180 migranti, si spezzò in due a pochi metri dalla spiaggia, dopo essersi arenato su una secca. Furono 94 i morti accertati, tra cui 35 bambini. Ma sono decine le persone mai ritrovate in mare.
"L'unità della Repubblica è un modo di essere. Di intendere la comunità nazionale. Uno stato d'animo; un atteggiamento che accomuna; perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà: solidarietà, libertà, uguaglianza, giustizia, pace...Questi valori, nel corso dell'anno che si conclude, li ho visti testimoniati da tanti nostri concittadini. Li ho incontrati nella composta pietà della gente di Cutro”, ha detto il capo dello Stato. "Ringrazio di cuore il Presidente Mattarella, perché quando la più alta carica dello Stato cita ancora Cutro, vuol dire che quello che è successo deve restare nella memoria. E' un fatto positivo. Io, fin da subito ho detto che i riflettori non dovevano essere abbassati altrimenti si facevano morire una seconda vole tutte queste persone, tra cui tanti bambini", dice Ceraso, commosso.
Il sindaco di Cutro ricorda, quindi, la visita di Mattarella nel Palasport di Crotone, pochi giorni dopo la strage, la struttura che ospitò le salme recuperate in mare, molte delle quali senza nome. "Lo incontrai lì e ci siamo guardati negli occhi, abbiamo pianto entrambi. Ci siamo guardati, ci siamo stretti la mano. Senza parlare. Per noi è stato un dramma, lo è stato per tutti e soprattutto per la comunità che rappresento", dice Ceraso. "Credo che le parole di Mattarella debbano servire a tenere i riflettori accesi, che quanto accaduto non cada nel dimenticatoio".
"I compaesani hanno apprezzato molto le parole del Capo dello Stato - prosegue Ceraso - è stato qualcosa di positivo. E' la prima volta, o comunque una delle rare volte, che un Capo dello stato citi un comune, a mia memoria". "Tutti quelli che mi hanno fermato dicono grazie a Mattarella di avere portato in alto il nome di Cutro. C'è chi ne parla solo per la 'ndrangheta. Ma ci sono tanti professionisti per bene, lavoratori, scultori, musicisti. Di queste persone siamo orgogliose".
Poi spiega che non è più andato al mare dopo la strage. "Ho una casa al mare ma non sono più andato. Sono immagini indelebili, quelle di febbraio - dice - non riesco ad andare al mare". E ricorda: "Noi a Cutro abbiamo fatto il cimitero islamico, inumato nove persone. Sei senza nome, tra cui un bambino di otto anni. Cercheremo di allestire le loro lapidi, c'è una persona che se ne sta occupando. Per rendere il luogo accogliente. Abbiamo avuto subito la disponibilità davanti alle cappelle gentilizie, con l'Imam e il nostro parroco, don Davide".
"Scambio di auguri con Meloni, importante non dimenticare"
"In occasione delle festività natalizie, ci siamo scambiati gli auguri con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attraverso il suo capo cerimoniale e attraverso il sottosegretario Wanda Ferro. "Quello che è importante è non dimenticare, lo ripeto", ha sottolineato il sindaco di Cutro, che ringrazia, oltre al premier Meloni, anche il Capo dello Stato per avere citato la comunità di Cutro nel discorso di fine annoi al Quirinale. "Tutti questi segnali vanno nella direzione di sollevare le sorti di questo territorio, che ha grosse situazioni di disagio, dal malaffare alla delinquenza", ha aggiunto.
E ha parlato di una "grande manifestazione", che si terrà il prossimo 26 febbraio a Cutro, in occasione del primo anniversario della strage: "Insieme con la Regione Calabria e la Prefettura si sta organizzando questo momento di ricordo".
Per la strage è in corso un processo davanti al Tribunale di Crotone. Lo scorso novembre il gup di Crotone Elisa Marchetto, nel processo con rito abbreviato ad uno dei presunti scafisti, ha accolto la costituzione di parte civile avanzata dall'Avvocatura dello Stato per conto della presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero dell'Interno. Agli imputati, tre scafisti, due pachistani e un turco, vengono contestati, in concorso tra loro, i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio colposo e morte come conseguenza del delitto di favoreggiamento. Per un quarto si sta procedendo con rito abbreviato.
(di Elvira Terranova)
Cronaca
Per bimbi si avvicina notte dei regali di Natale, dal...
Farnetani: 'Farli portare da Babbo Natale è piacevole a tutte l'età anche se i bambini più grandi hanno smesso di crederci"
Si avvicina la notte dei regali portati da Babbo Natale tanto attesa dai più piccoli. Ma come si crea o mantiene la magia di Santa Claus? Quando i bambini cominciano a dubitare? E'sempre giusto far consegnare i doni dal barbuto e simpatico signore vestito di rosso? "L'età della 'svolta', quando la maggioranza dei bambini non crede più in Babbo Natale, avviene verso gli otto anni. Ma alcuni bambini iniziano ad avere, anche in percentuale piuttosto bassa, già dall'età di 6 anni qualche dubbio. Il consiglio che possiamo dare è che quando compaiono le prime perplessità su Babbo Natale, se il bambino ha meno di 7 anni i genitori dovranno confermare l'esistenza di Babbo Natale; dai 7 agli 8 anni confermarla ma senza insistere troppo sull'esistenza e dopo gli otto anni - quando vengono i primi dubbi - possono rivelare la verità". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all'università Ludes-United Campus of Malta.
"È importante che i genitori sappiano gestire questa importante, e talvolta anche un po' traumatica, fase in cui si viene a scoprire che Babbo Natale non esiste - aggiunge Farnetani - il rischio è che mamma e parà potrebbero perdere di autorevolezza perché si sono fatti portatori di una bugia o di una falsità. Allora, riassumendo, i genitori che hanno bambini nella fascia 6-7 anni possono insistere e cercare di confermare l'esistenza di Babbo Natale ma senza mai metterci troppa enfasi. Discorso diverso - chiosa - però per le apparizioni di Babbo Natale travestito: questo piace sempre e anche se gli adolescenti non ci credono più provano lo stesso piacere nel vedere questa figura e la magia che emana durante la serata. Non si crede più nell'esistenza di Babbo Natale ma fa piacere incontrarlo e allora chi può lo faccia anche se ha figli grandi: questo è un sicuro risultato di ricostruire di confermare la magia del Natale".
Cronaca
Freddo e raffreddore, domani Angelus del Papa al coperto a...
Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. Oggi Bergoglio è apparso con un apparecchio acustico nell'incontro con Curia e dipendenti
Il Papa, “a causa dell’intenso freddo, unito ai sintomi del raffreddore manifestatisi nei giorni scorsi domani guiderà la preghiera dell’Angelus nella cappella di Casa Santa Marta, anche in vista degli impegni della prossima settimana”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.
I precedenti
Non è la prima volta che si ricorre all’accortezza dell’Angelus al chiuso. Era già accaduto nel 2000 in piena pandemia per evitare assembramenti e rischi di diffusione del Covid. Angelus al chiuso anche nel dicembre 2023, dopo l’improvviso ricovero, per evitare sbalzi di temperatura quando ebbe l’infiammazione polmonare.
Proprio ieri il Pontefice, 88 anni da pochi giorni, nell’udienza alla Federazione italiana bocce, si è scusato spiegando di essere “molto raffreddato” anche se poi ha letto il discorso integralmente pure se con voce roca. Lo scorso anno - in via prudenziale - rinunciò per un periodo a leggere interamente i discorsi affidati di volta in volta a collaboratori della segreteria di Stato. Oggi il Papa, apparso con un apparecchio acustico, ha tenuto un lungo discorso a braccio ai cardinali di Curia per gli auguri natalizi e subito dopo ha parlato ai suoi dipendenti. Domani l’Angelus avverrà al chiuso per non compromettere i tanti impegni delle prossime settimane tra celebrazioni di Natale e Giubileo.
Cronaca
Natale, la chef degli animali avverte: “Sì alla pasta...
Sonia Orlandi alias Cheffadog e i suoi suggerimenti natalizi: "Attenzione anche ai fritti e ai cibi salati"
Come ogni anno, il Natale è sinonimo di festa e di abbuffate, ma attenzione a non essere troppo indulgenti con i cani e gatti di famiglia, che puntano a rimediare qualche pezzetto di cibo dalla tavola imbandita. Alcuni alimenti rischiano infatti di essere molto dannosi per la loro salute. A mettere in guardia dal pericolo è Sonia Orlandi, più conosciuta sui social come Cheffadog, esperta di alimentazione e vera e propria chef per i nostri animali. "Si può dar loro tutto - dice all'Adnkronos - purché non si tratti di uvetta e cioccolata, niente pandori e panettoni, vietati i torroni. E farei attenzione anche al fritto. Se si mangia sano, senza troppi intingoli e con poco sale, si può dare quasi tutto: ho delle amiche che addirittura mettono nella ciotola qualche tortellino o delle tagliatelle, purché scondite. Se, per esempio, avanza dal cenone del 24 un po' di pesce fatto al forno e senza lische, si può tranquillamente condividere con il cane. Così sarà festa anche per loro".
"Quello dell'attenzione verso l'alimentazione dei nostri animali è un fenomeno in crescita. Fondamentalmente perché per noi gli animali, i cani ma anche i gatti, sono una parte del nostro 'branco', della nostra famiglia. C'è un ritornare indietro, a quelle che erano le buone abitudini di una volta insomma, una forma di amore e una di cura per la salute di cani e gatti, preferendo cibi più naturali rispetto a quelli industriali, che comunque hanno fatto grandi passi avanti in termini di qualità. Molti padroni poi -osserva- hanno scoperto che tanti amici a 4 zampe sono intolleranti o allergici".
Sonia Orlandi, con i suoi Kiki e Kosimo, sui social non lesina ricette e consigli. Anzi, molto spesso è lei stessa ad anticipare le richieste più bizzarre dei suoi follower: "In termini di ricette ho fatto di tutto, dai ravioli cinesi al sushi per cani, fino alle caramelle anche in gelatina. Tutto - conclude - rigorosamente con l'attenzione necessaria per i nostri amici".