Femminicidi, a Roma il primo del 2024: 118 le donne uccise nel 2023
Il primo dell'anno il sospetto omicidio di una donna di 71 anni
Potrebbe essere il primo femminicidio dell'anno quello della donna portata ieri in ospedale a Civita Castellana, nel viterbese, dal marito, secondo cui la 71enne sarebbe caduta dalle scale dopo un malore nella loro abitazione di Sant'Oreste, alle porte di Roma. La natura delle lesioni riscontrate ha insospettito i medici che hanno allertato i carabinieri e per l'uomo, C.G., di 73 anni, è scattato il fermo per omicidio aggravato.
Nell'anno appena concluso sono state 118 le donne uccise, di queste 96 in ambito familiare o affettivo, secondo i dati del Viminale. Si tratta di un numero altissimo ma in calo rispetto al 2022 che si era chiuso con 127 donne uccise. Tra tutti i femminicidi è quello di Giulia Cecchettin, avvenuto l'11 novembre scorso, a scuotere di più l'opinine pubblica. La giovane viene colpita da più di venti coltellate dall'ex fidanzato Filippo Turetta e poi lasciata morire. Un delitto che porta in piazza centinaia di migliaia di persone in occasione della giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ma poche settimane dopo a occupare sulle prime pagine torna un altro caso di femminicidio: quello di Vanessa Ballan, 26 anni, incinta di otto settimane che viene uccisa con otto coltellate al torace, dal suo ex. Ecco alcuni dei casi che hanno segnato il 2023.
La prima vittima dell'anno è Giulia Donato, 23 anni, uccisa dal fidanzato, Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni nel quartiere Pontedecimo a Genova. L'uomo prima le spara con l'arma regolarmente detenuta per il lavoro e poi si toglie la vita. Pochi giorni dopo, il 13 gennaio, Martina Scialdone, 34 anni, viene uccisa a colpi di pistola da Costantino Bonaiuti, un uomo di 61 anni con cui ha una relazione. I due si trovano in un ristorante di Roma, in zona Furio Camillo e il delitto si consuma in strada.
Solo 16 anni: Jessica Malaj viene uccisa a maggio scorso a Torremaggiore, in provincia di Foggia, mentre fa da scudo alla madre aggredita dal padre. Giulia Tramontano, 29 anni, incinta di sette mesi, viene uccisa a fine maggio con 37 coltellate da Alessandro Impagnatiello, il fidanzato dalla 'doppia vita sentimentale'. E poi ancora l'infermiera Rossella Nappini, 52 anni, massacrata, a settembre scorso a Roma, con diverse coltellate.
Marisa Leo, 39 anni, viene uccisa a Marsala (6 settembre) dall'ex compagno Angelo Reina, che aveva denunciato, nel 2020, per stalking. E ancora Anna Elisa Fontana, 48 anni, data alle fiamme dal compagno Onofrio Bronzolino, nell'abitazione che i due condividevano sull'isola di Pantelleria (Trapani). Il 14 ottobre scorso a Cerreto d'Esi (Ancona) Concetta Marruocco viene ammazzata dal marito Franco Panariello con 39 coltellate. Annalisa D'Auria, 32 anni, viene uccisa dal marito Agostino Annunziata a Rivoli (Torino) davanti agli occhi della loro figlioletta di 3 anni.
Giulia Cecchettin, 22 anni, viene trovata sulle sponde del lago di Barcis, in un canalone tra il bacino idrico e Piancavallo, nel Pordenonese. Di lei si erano perse le tracce dall'11 novembre, giorno in cui era uscita con l'ex fidanzato Filippo Turetta, suo coetaneo, che viene poi rintracciato in Germania e arrestato per l'omicidio. Il 19 dicembre scorso il femminicidio di Vanessa Ballan, 26 anni, uccisa a coltellate sulla porta di casa a Riese Pio X, in provincia di Treviso. A trovare Vanessa riversa a terra è il marito, 28 anni, di ritorno dal lavoro verso mezzogiorno, che dopo un tentativo di rianimarla chiama i soccorsi. Viene subito escluso un suo coinvolgimento nell'omicidio mentre viene fermato Bujar Fandaj, 41enne di origine kosovare, che a ottobre scorso era stato denunciato da Vanessa per stalking.
Cronaca
Per bimbi si avvicina notte dei regali di Natale, dal...
Farnetani: 'Farli portare da Babbo Natale è piacevole a tutte l'età anche se i bambini più grandi hanno smesso di crederci"
Si avvicina la notte dei regali portati da Babbo Natale tanto attesa dai più piccoli. Ma come si crea o mantiene la magia di Santa Claus? Quando i bambini cominciano a dubitare? E'sempre giusto far consegnare i doni dal barbuto e simpatico signore vestito di rosso? "L'età della 'svolta', quando la maggioranza dei bambini non crede più in Babbo Natale, avviene verso gli otto anni. Ma alcuni bambini iniziano ad avere, anche in percentuale piuttosto bassa, già dall'età di 6 anni qualche dubbio. Il consiglio che possiamo dare è che quando compaiono le prime perplessità su Babbo Natale, se il bambino ha meno di 7 anni i genitori dovranno confermare l'esistenza di Babbo Natale; dai 7 agli 8 anni confermarla ma senza insistere troppo sull'esistenza e dopo gli otto anni - quando vengono i primi dubbi - possono rivelare la verità". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario all'università Ludes-United Campus of Malta.
"È importante che i genitori sappiano gestire questa importante, e talvolta anche un po' traumatica, fase in cui si viene a scoprire che Babbo Natale non esiste - aggiunge Farnetani - il rischio è che mamma e parà potrebbero perdere di autorevolezza perché si sono fatti portatori di una bugia o di una falsità. Allora, riassumendo, i genitori che hanno bambini nella fascia 6-7 anni possono insistere e cercare di confermare l'esistenza di Babbo Natale ma senza mai metterci troppa enfasi. Discorso diverso - chiosa - però per le apparizioni di Babbo Natale travestito: questo piace sempre e anche se gli adolescenti non ci credono più provano lo stesso piacere nel vedere questa figura e la magia che emana durante la serata. Non si crede più nell'esistenza di Babbo Natale ma fa piacere incontrarlo e allora chi può lo faccia anche se ha figli grandi: questo è un sicuro risultato di ricostruire di confermare la magia del Natale".
Cronaca
Freddo e raffreddore, domani Angelus del Papa al coperto a...
Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni. Oggi Bergoglio è apparso con un apparecchio acustico nell'incontro con Curia e dipendenti
Il Papa, “a causa dell’intenso freddo, unito ai sintomi del raffreddore manifestatisi nei giorni scorsi domani guiderà la preghiera dell’Angelus nella cappella di Casa Santa Marta, anche in vista degli impegni della prossima settimana”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.
I precedenti
Non è la prima volta che si ricorre all’accortezza dell’Angelus al chiuso. Era già accaduto nel 2000 in piena pandemia per evitare assembramenti e rischi di diffusione del Covid. Angelus al chiuso anche nel dicembre 2023, dopo l’improvviso ricovero, per evitare sbalzi di temperatura quando ebbe l’infiammazione polmonare.
Proprio ieri il Pontefice, 88 anni da pochi giorni, nell’udienza alla Federazione italiana bocce, si è scusato spiegando di essere “molto raffreddato” anche se poi ha letto il discorso integralmente pure se con voce roca. Lo scorso anno - in via prudenziale - rinunciò per un periodo a leggere interamente i discorsi affidati di volta in volta a collaboratori della segreteria di Stato. Oggi il Papa, apparso con un apparecchio acustico, ha tenuto un lungo discorso a braccio ai cardinali di Curia per gli auguri natalizi e subito dopo ha parlato ai suoi dipendenti. Domani l’Angelus avverrà al chiuso per non compromettere i tanti impegni delle prossime settimane tra celebrazioni di Natale e Giubileo.
Cronaca
Natale, la chef degli animali avverte: “Sì alla pasta...
Sonia Orlandi alias Cheffadog e i suoi suggerimenti natalizi: "Attenzione anche ai fritti e ai cibi salati"
Come ogni anno, il Natale è sinonimo di festa e di abbuffate, ma attenzione a non essere troppo indulgenti con i cani e gatti di famiglia, che puntano a rimediare qualche pezzetto di cibo dalla tavola imbandita. Alcuni alimenti rischiano infatti di essere molto dannosi per la loro salute. A mettere in guardia dal pericolo è Sonia Orlandi, più conosciuta sui social come Cheffadog, esperta di alimentazione e vera e propria chef per i nostri animali. "Si può dar loro tutto - dice all'Adnkronos - purché non si tratti di uvetta e cioccolata, niente pandori e panettoni, vietati i torroni. E farei attenzione anche al fritto. Se si mangia sano, senza troppi intingoli e con poco sale, si può dare quasi tutto: ho delle amiche che addirittura mettono nella ciotola qualche tortellino o delle tagliatelle, purché scondite. Se, per esempio, avanza dal cenone del 24 un po' di pesce fatto al forno e senza lische, si può tranquillamente condividere con il cane. Così sarà festa anche per loro".
"Quello dell'attenzione verso l'alimentazione dei nostri animali è un fenomeno in crescita. Fondamentalmente perché per noi gli animali, i cani ma anche i gatti, sono una parte del nostro 'branco', della nostra famiglia. C'è un ritornare indietro, a quelle che erano le buone abitudini di una volta insomma, una forma di amore e una di cura per la salute di cani e gatti, preferendo cibi più naturali rispetto a quelli industriali, che comunque hanno fatto grandi passi avanti in termini di qualità. Molti padroni poi -osserva- hanno scoperto che tanti amici a 4 zampe sono intolleranti o allergici".
Sonia Orlandi, con i suoi Kiki e Kosimo, sui social non lesina ricette e consigli. Anzi, molto spesso è lei stessa ad anticipare le richieste più bizzarre dei suoi follower: "In termini di ricette ho fatto di tutto, dai ravioli cinesi al sushi per cani, fino alle caramelle anche in gelatina. Tutto - conclude - rigorosamente con l'attenzione necessaria per i nostri amici".