TFA sostegno estero: il Ministero si adegua alla Adunanza Plenaria
Buone notizie per chi attende il riconoscimento dell’abilitazione al sostegno ottenuta fuori dai confini nazionali: ecco cosa stabiliscono Ministero dell’Istruzione e Consiglio di Stato
In collaborazione con Titolispagna
Chi ha ottenuto l’abilitazione al sostegno frequentando un percorso formativo all’estero può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, ha accolto la decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che fornisce indicazioni specifiche per la rivalutazione dei procedimenti mirati al riconoscimento dei titoli conseguiti in Europa.
È focalizzata proprio sul TFA estero, infatti, la sentenza emessa dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (sentenza n° 22 del 29 dicembre 2022) che mette nero su bianco il riconoscimento della piena validità dell’iter formativo professionale svolto all’estero e, soprattutto, il valore abilitante di questo percorso nell’ambito dell’insegnamento.
La sentenza, nello specifico, ha capovolto la precedente decisione del Ministero relativamente ai requisiti giuridici necessari per ottenere la qualifica professionale di docente, aprendo la strada al riconoscimento dei titoli conseguiti in un altro Paese della UE.
La sentenza del Consiglio di Stato
Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Stato, spetta al Ministero dell’Istruzione e del Merito l’avvio dell’esame di tutte le istanze di riconoscimento dei titoli formativi che sono stati conseguiti fuori dai confini italiani, rispettando e applicando quanto stabilito dalla direttiva europea 2005/36 CE:
“Spetta al Ministero competente verificare se, e in quale misura, si debba ritenere che le conoscenze attestate dal diploma rilasciato da altro Stato o la qualifica attestata da questo, nonché l’esperienza ottenuta nello Stato membro in cui il candidato chiede di essere iscritto, soddisfino, anche parzialmente, le condizioni per accedere all’insegnamento in Italia”.
Come anticipato poche righe sopra, il Ministero ha diffuso la Nota N. 3459 del 1° febbraio 2023 che invia istruzioni ai propri Uffici per rivalutare le istanze di riconoscimento dei titoli rilasciati all’estero, chiedendo l’ausilio di tutto il personale in servizio per completare le attività entro un lasso temporale che non superi gli otto mesi.
Si tratta, comunque, di un’operazione abbastanza complessa e articolata, tenendo conto che ammontano a circa 700 i provvedimenti da eseguire e sono migliaia le istanze raccolte a cadenza annuale attraverso la piattaforma “Riconoscimento della Professione Docente” (RPD).
Valutazione e riconoscimento dei titoli esteri
È sempre il Consiglio di Stato a sottolineare la necessità di considerare interamente le conoscenze e le competenze acquisite dall’aspirante docente, al fine di rivalutare le richieste di riconoscimento dei titoli esteri in modo ottimale.
La formazione, infatti, deve essere valutata dal punto di vista qualitativo e quantitativo, verificando non solo il conseguimento del titolo ma anche le caratteristiche del percorso completato dal docente, che deve essere legalmente riconosciuto e promosso da un Ente universitario qualificato.
Cos’è il Master Universitario in Educazione Speciale
Nell’ambito dei percorsi accreditati che consentono di ottenere il TFA in Spagna, un’importante novità riguarda il chiarimento fornito nel settembre 2022 dal Ministero dell’Istruzione sui requisiti di validità in Italia dei titoli ottenuti in terra iberica.
Stando alle linee guida ministeriali relative al riconoscimento dei titoli post-laurea, infatti, i titoli accademici dotati di valore legale nel Paese in cui vengono emessi devono essere iscritti nel registro spagnolo RUCT - acronimo di Registro de Universidades, Centros y Títulos -.
Allo stato attuale, è iscritto nel registro RUCT e di conseguenza riconosciuto pienamente in tutta la UE solo un percorso di specializzazione al sostegno che è possibile svolgere in Spagna: si tratta del Master Universitario in Educazione Speciale, percorso accessibile affidandosi alla Titolispagna che opera in partnership con le più valide Università online di Madrid.
Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente 14 gennaio
Centrati dieci '5' che vincono 18.016,32 euro ciascuno
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, 14 gennaio 2025. Sono stati, invece, centrati dieci '5' che vincono 18.016,32 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 59,4 milioni di euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
I punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare una vincita
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi 14 gennaio
Ecco la combinazione vincente del concorso del Sueperenalotto di oggi, 14 gennaio 2025: 4, 15, 17, 40, 64, 75. Numero Jolly: 23. Numero SuperStar: 80.
Cronaca
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla...
L'uomo avrebbe sparato alla 58enne con un fucile da caccia regolarmente detenuto
Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla compagna 58enne e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Vedovo pensionato ottantacinquenne lui, 58enne romena lei, vivevano insieme da una decina 10 anni. La coppia, che non era sposata, dalle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri che in queste ore stanno raccogliendo alcune testimonianze avrebbe avuto un litigio all’inizio dell’anno che non farebbe escludere l’ipotesi di volontà di separazione anche se ancora viveva insieme.
A dare l’allarme un passante che, arrivato a prendere l’auto posteggiata sotto lo stabile dove la coppia viveva al quinto piano, ha notato frammenti di vetro sulla sua vettura. Insospettito ha chiamato i vigili che da un attento esame hanno rilevato fori sulle finestre dell’abitazione delle vittime. Sono stati chiamati, quindi, i vigili del fuoco che una volta entrati nell’appartamento hanno trovato in due diverse stanze i due corpi senza vita, entrambi colpiti dal fucile da caccia regolarmente detenuto dall’uomo. Dai primi rilievi sarebbe stato l’uomo a sparare alla donna e poi a togliersi la vita.
Cronaca
PoliMi, con georadar e laser alla scoperta del Castello...
Una innovativa indagine tecnologica ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Fra leggende e speculazioni, secondo le fonti storiche Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata Beatrice d'Este
Nell’ambito di una tesi di Dottorato di Ricerca, una innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Secondo le fonti storiche, Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire ad esempio un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata moglie Beatrice d'Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio, immortalato nei disegni di Leonardo, è da tempo oggetto di leggende e speculazioni. Ora, grazie alla tecnologia, sembra che la sua esistenza possa essere confermata. Ma di camminamenti segreti ne esistono numerosi.
L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità. “L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili,” afferma Franco Guzzetti, docente di Geomatica al Politecnico di Milano.
Oltre alla documentazione storica, i dati raccolti con l’integrazione di tecnologie di realtà aumentata possono portare a sviluppare progetti di esperienza immersiva che combina storia e innovazione.. “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti,” aggiunge Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico.