E’ morto Sir Roy Calne, effettuò primo trapianto di fegato in Europa
Il chirurgo britannico Sir Roy Calne, un pioniere del trapianto di organi a livello mondiale che nel 1968 ha guidato il primo intervento di trapianto di fegato in Europa, è morto per un'insufficienza cardiaca nella notte di sabato 6 gennaio all'età di 93 anni a Cambridge. Professore emerito di chirurgia all'Università di Cambridge, Calne portò a termine con successo il primo trapianto europeo di fegato presso all'Addenbrooke's Hospital di Cambridge, un anno dopo il primo trapianto di fegato riuscito negli Stati Uniti.
Suo figlio Russell ha dichiarato in un comunicato affidato alla Bbc che Sir Roy Calne era "una persona incredibile da avere come padre". "Era un personaggio straordinario, un po' eccentrico e un padre meraviglioso per sei figli - ha aggiunto - Eravamo tutti molto, molto orgogliosi di lui per tutto ciò che ha realizzato e fatto, e siamo stati in alcuni posti incredibili grazie ai suoi riconoscimenti".
Nato il 30 dicembre 1930 a Richmond, nel Surrey, una contea dell’Inghilterra sud-orientale, Roy Yorke Calne si laureò in medicina alla Guy’s Hospital Medical School nel 1953 conseguendo in contemporanea anche il Master of Science all'Università di Cambridge. Nel 1959 acquisì la qualifica di chirurgo e iniziò a lavorare al Royal Free Hospital e al Royal College of Surgeons of England dove sperimentò i trapianti renali nei cani utilizzando per la prima volta nel 1960 uno dei primi farmaci immunosoppressori contro la naturale reazione immunitaria dell'organismo contro il trapianto.
Con i primi risultati incoraggianti ottenuti, nel periodo tra il 1960 e il 1961, Calne condusse studi sui farmaci immunosoppressori lavorando con altri ricercatori sui trapianti presso la Harvard Medical School e il Peter Bent Brigham Hospital di Boston. Qui collaborò con il chirurgo statunitense Joseph Murray che aveva effettuato il primo trapianto di rene umano con successo nel 1954 e con George H. Hitchings (Premio Nobel per la Medicina nel 1988 insieme a Gertrude B. Elion e a James W. Black), scienziati dell'industria farmaceutica Burroughs-Wellcome, per sviluppare e testare nuovi immunosoppressori.
Tornato in Inghilterra, Calne venne nominato docente di chirurgia prima al St. Mary'sHospital di Londra e poi, dal 1962 al 1965 al Westminster Hospital. Nel 1965 divenne professore dell'Università di Cambridge. In questo periodo migliorò le tecniche di trapianto di rene e nel 1968 iniziò il primo programma europeo di trapianto di fegato descrivendo per la prima volta la tecnica del "piggy back", che si affermerà in maniera definitiva solo venti anni dopo, nel 1989, grazie al chirurgo greco naturalizzato statunitense Andreas Tzakis all'Università di Pittsburgh.
Negli anni '80, Calne fu protagonista dei primi trapianti di pancreas e intestino nel Regno Unito, con il primo trapianto di cuore-polmone di successo e nel 1994 per il primo trapianto combinato di pancreas, fegato. Nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta II nel 1986, Sir Roy Calne era membro della Royal Society e del Royal College of Surgeons of England. Ha ricevuto numerosi premi accademici e lauree honoris causa e nel 2012, insieme a Thomas Starzl l'Albert Lasker Prize for Clinical Medical Reasearch per lo sviluppo del trapianto di fegato. Tra gli altri riconoscimenti la Lister Medal per i suoi contributi chirurgici; la medaglia Ellison Cliffe dalla Royal Society of Medicine; il Prince Mahidol Award, un premio speciale per i risultati eccezionali in medicina e salute pubblica nel mondo; il premio alla carriera Pride of Britain. Nel 1995 la British Transplantation Society ha istituito il "Sir Roy Calne Award" in suo onore.
Salute e Benessere
Sindrome post vacation, cos’è? Le regole per...
Le raccomandazioni degli psicologi toscani, 'evitare l'effetto-interruttore, stop eccessi, tanto sonno e coltivare le amicizie'
"Gli americani lo chiamano post vacation o holiday blues", quel mix di tristezza e smarrimento che scatta quando dopo un periodo di stop tocca tornare alla routine quotidiana. "Non stiamo parlando di una patologia ufficialmente riconosciuta, ma si tratta di condizioni psicologiche sempre più diffuse", spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell'Ordine degli psicologi della Toscana, che contro la sindrome post-feste suggerisce 5 regole per ripartire più sereni.
Le 5 regole
"Il rientro al lavoro dopo le vacanze natalizie è fonte di stress per molti" e questo disagio "può raggiungere chiunque", osserva l'esperta. "Le festività, del resto - analizza - rappresentano un periodo in cui il tempo risulta sospeso e, con esso, i problemi, le scadenze, la sveglia per andare al lavoro, i rapporti a volte difficili nei contesti lavorativi".
E "più le vacanze si configurano come un'oasi di relax, più il ritorno alla realtà di tutti i giorni rischia di essere difficile da affrontare. Questa dinamica - precisa Gulino - incide maggiormente su chi soffre già di un disagio psicologico, come nei casi di depressione o di bassa autostima, e su quei soggetti che stanno attraversando momenti difficili a livello interpersonale, sia nella sfera privata che sul lavoro".
"Darsi una serie di regole per affrontare al meglio la ripartenza è quindi fondamentale. La prima è quella di evitare l''effetto interruttore'", raccomanda la psicologa: "Non si può pensare di spegnere d'un tratto il sollievo delle vacanze e di calarsi immediatamente nella realtà precedente, fatta di ritmi sostenuti, moli di lavoro spesso importanti, viaggi nel traffico, orari da rispettare al minuto e potenziali attriti con le persone circostanti. Meglio, per chi può, iniziare a tornare al lavoro in modo graduale, magari ricominciando con una mezza giornata o anche un giorno intero, ma vicino al weekend".
Il secondo consiglio, prosegue la presidente degli psicologi toscani, è "non interrompere del tutto le buone abitudini prese in vacanza, quando i tempi sono stati più dilatati: hobby, sport, letture, musica, amici, cinema e qualsiasi altra cosa per cui abbiamo avuto più spazio, più libertà di scelta, non devono essere azzerati all'improvviso".
"Il terzo accorgimento - continua Gulino - riguarda l'alimentazione: durante le feste si tende ad eccedere, ma quando ricomincia la vita di tutti i giorni bisogna stare attenti a curarla con maggior attenzione. Mente e corpo si influenzano reciprocamente. Allo stesso modo", quarta regola, "è fondamentale gestire bene il sonno: i ritmi delle vacanze ci hanno portato a dormire di più o diversamente e la mancanza di riposo può accentuare il senso di disagio e di stanchezza".
"L'ultimo consiglio, non meno importante - conclude l'esperta - è quello di mantenere il più possibile solide le relazioni che siamo riusciti a coltivare maggiormente nel periodo festivo, a livello di amicizie, famiglia e sentimenti, perché sono energie fondamentali tutto l'anno".
Salute e Benessere
Sindrome del rientro a scuola, i 5 consigli del pediatra
Sip: "Gradualità parola d'ordine, a letto preso e meno dolci"
Conto alla rovescia per il rientro a scuola dopo le vacanze di Natale. E per bambini e ragazzi, dopo la lunga pausa, la 'sindrome da rientro' si fa sentire, con un po' di ansia nei piccoli ma anche nei genitori che temono possibili difficoltà nella ripresa della routine dopo giorni di 'anarchia vacanziera'. "La cosiddetta sindrome da rientro dalle vacanze crea ansia in molti genitori, in realtà i bambini sono abitudinari per eccellenza e a loro basta poco per riprendere la routine, che non è solo sintomo di regolarità, ma anche di serenità", tranquillizza Annamaria Staiano, già presidente della Società italiana di pediatria (Spi), società che ha messo a punto 5 consigli utili per le mamme e i papà che vogliono gestire al meglio il periodo della ripresa.
Un rientro che dovrà basarsi sulla gradualità e prevedere, nei prossimi giorni, momenti di svago. "Un po’ di attività fisica, una passeggiata in famiglia, giochi con gli amici, aiutano ad accettare la fine delle vacanze, oltre che a mantenere uno stile di vita sano, utile tutto l’anno", aggiunge Staiano.
Le 5 regole 'salva rientro
Ma ecco le cinque regole 'salva rientro'. In primo luogo la gradualità. "I bambini - spiega Rino Agostiniani, presidente Sip appena entrato in carica con il nuovo anno – devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare anche i lati positivi della ripresa delle attività abituali. Nel weekend, oltre ai compiti si potrebbero recuperare alcune buone abitudini delle vacanze: poca Tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme, meglio se all’aria aperta. Sia nel sonno che nelle abitudini alimentari non è indicato un cambio brusco di ritmi".
Anche per i dolci avanzati dalle feste e quelli che arriveranno nella calza della Befana la parola d’ordine resta 'gradualità'. "Anche in questo caso-prosegue Agostiniani- niente bruschi cambiamenti ma razionalità. Occorre essere fermi: se si dà al bambino da mangiare qualcosa di dolce, è bene che non si concedano altri strappi alimentari". La terza regola riguarda il sonno. Occorre dormire all’orario giusto, per svegliarsi meglio. Il consiglio è semplice: bisogna andare a letto prima la sera per svegliarsi più sereni al mattino. "Non esiste un orario valido per tutti -precisa Agostiniani– ma se ad esempio si dovesse dare un riferimento per un bimbo nella prima età scolare, 5-6 anni, si potrebbe indicare come orario quello delle nove e trenta di sera. Tra le nove e le dieci in ogni caso".
Quarto suggerimento: la colazione tutti insieme al mattino, facile a dirsi meno facile a farsi. "Ma se si riuscisse ad avere un’organizzazione familiare per la quale al mattino si fa la colazione tutti insieme – sottolinea però Agostiniani- sarebbe una cosa importante, dal punto di vista dell’alimentazione così come dal punto di vista relazionale".
Ultimo consiglio puntare sulla parte più bella del rientro: gli amici di sempre, la stabilità e divertimento nella vita di tutti i giorni. "Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità. Se per i più grandi anche i contatti telefonici hanno consentito di mantenere durante le feste le relazioni con gli amici e i compagni, tramite telefonate, invio di messaggi audio o video per gli auguri, per i più piccoli è sempre consigliato il contatto diretto", conclude Agostiniani .
Salute e Benessere
‘Chi beve alcolici rischia cancro’, sanità Usa...
La proposta del Surgeon General: "Rivedere anche raccomandazioni su limiti consumo"
Etichette sugli alcolici per avvisare i consumatori del rischio cancro. E' la richiesta avanzata Oltreoceano dal Surgeon General, responsabile esecutivo della sanità Usa. "L'alcol è la terza causa prevenibile di tumori negli Stati Uniti", ha affermato Vivek Murthy. "Le avvertenze sanitarie sugli alcolici dovrebbero essere aggiornate per includere un avviso sul rischio cancro", ha proposto, aggiungendo che "anche i limiti raccomandati per il consumo di alcol dovrebbero essere rivalutati" alla luce dell'aumentato rischio di tumori. La notizia rimbalza sui media internazionali. Solo il Congresso ha il potere di imporre modifiche delle avvertenze.
In un parere Murthy ha sottolineato che ogni anno negli Usa l'alcol contribuisce a 100mila casi di cancro e 20mila decessi correlati, riporta il 'Washington Post'. "Un consumo maggiore di alcol aumenta il rischio di tumori - ha scritto il Surgeon General su X - ma solo il 45% degli adulti americani è consapevole" di questo pericolo. Da qui la richiesta di avvertenze sanitarie ad hoc, descritte da Murthy come "approcci consolidati ed efficaci per aumentare la consapevolezza dei rischi per la salute e promuovere cambiamenti comportamentali".
Murthy fa notare come le attuali etichette, che mettono in guardia relativamente al consumo di alcol in gravidanza e all'impatto dell'alcol durante la guida o l'utilizzo di macchinari, non sono state aggiornate dal 1988.
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che si insedierà il 20 gennaio - ricorda il Wp - ha scelto Janette Nesheiwat, medico di famiglia e di emergenza ed ex collaboratrice di Fox News, come prossimo Surgeon General.