Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri torna libero a febbraio
Grazie a sconti di pena per la buona condotta e il decreto 'svuotacarceri'
Terminerà a fine febbraio la pena per Michele Misseri, 69 anni, detenuto nel carcere di Lecce e condannato in via definitiva per concorso in soppressione di cadavere per l'omicidio della nipote sedicenne Sarah Scazzi, avvenuto a fine agosto del 2010 ad Avetrana, in provincia di Taranto. Per il delitto stanno scontando l'ergastolo la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, condannate per omicidio volontario in concorso.
Tra decreto 'svuotacarceri' e lo scomputo relativo alla legge sulla liberazione anticipata, Misseri, assistito dall'avvocato Luca La Tanza, ha ottenuto, grazie alla buona condotta tenuta in carcere, una riduzione di pena di oltre 400 giorni. L'uomo prima confessò di essere l'autore solitario dell'omicidio, poi riversò le accuse sulla figlia, infine riportò su di sé ogni responsabilità ma non fu creduto e, pertanto, fu condannato per aver nascosto in un pozzo in campagna il cadavere della giovane nipote, figlia di una sorella della moglie.
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Cronaca
Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 30 dicembre
Nessun '6' né '5+1', jackpot sale a 52,3 milioni
Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi 30 dicembre. Centrati invece dieci '5' che vincono 15.029,92 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 52,3 milioni di euro.
Quanto costa una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Quali sono i punteggi vincenti
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Come verificare le vincite
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
Ecco la combinazione vincente del concorso di oggi, 30 dicembre, del Superenalotto: 3, 8, 18, 25, 58, 75. Numero Jolly: 12. Numero Superstar: 54.
Cronaca
Minacce allo sponsor tecnico di Israele, Erreà rinuncia a...
Su Telegram si invitava al boicottaggio: "Si sa dove si trovano i punti vendita e la sede (...), si sa quindi cosa fare"
Minacce e insulti alla Erreà, azienda italiana e sponsor tecnico della Federcalcio di Israele. Centinaia i messaggi dai toni minatori, insulti, offese pesantissime arrivate anche su Telegram, Instagram e via mail, ricevuti dal marchio sportivo parmense, dopo che la società ha sottoscritto un contratto di fornitura di abbigliamento tecnico e sponsorizzazione con la Federazione di Calcio di Israele.
La notizia della collaborazione tra l'azienda italiana, già sponsor di numerose società sportive italiane e straniere, e la Federazione calcistica israeliana siglata ufficialmente a Tel Aviv il 2 agosto scorso, diventata di dominio pubblico, ha scatenato un'ondata di messaggi di contestazione, condanna e perfino incitamento alla protesta dei confronti di Erreà. Tanto che, a quanto apprende l'Adnkronos, ora la società si trova costretta a valutare la risoluzione unilaterale dell'accordo, che dovrebbe avere decorrenza dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Il presidente di Erreà, pur non avendo sporto formalmente denuncia contro i messaggi, ha rappresentato la situazione agli organi provinciali delle forze di polizia, alle prefetture e ai carabinieri in una memoria di cui l'Adnkronos è venuta a conoscenza e nella quale si fa riferimento alle diverse mail ricevute e a commenti sulla pagina Instagram dell'azienda inviati proprio a causa della collaborazione tecnica con la federazione calcistica di Israele. La preoccupazione espressa dall'azienda sportiva, e che è ora oggetto di accertamenti da parte della Digos di Parma, già informato il Procuratore, è spiegata dall'"incitamento al boicottaggio" che "sta aumentando in maniera incontrollata, con effetti molto negativi, configurando - si legge - un concreto pericolo per l'ncolumità degli amministratori e soci della compagine parmense, nonché dei dipendenti di Erreà, accompagnato a un senso diffuso di insicurezza".
In un messaggio datato 28 novembre, sul gruppo Telegram Rubio feat Rubio a commento della notizia dell'Erreà nuovo sponsor dell'Ifa, si leggeva: "Erreà sosterrà i coloni ebrei. Che bello finanziare terrorismo ebraico, colonizzazione della Palestina, genocidio e pulizia etnica del popolo semita palestinese. Si sa dove si trovano i punti vendita e la sede (...), si sa quindi cosa fare, ma soprattutto chi boicottare". Un comitato di ordine e sicurezza pubblica ha analizzato il rischio corso dall'azienda e dai suoi collaboratori. Intanto, un incontro a carattere riservato si è tenuto tra i referenti della società parmense e la Federazione Israeliana di Calcio: sarà domani l'ultimo giorno utile per capire se la collaborazione andrà avanti oppure no. (di Silvia Mancinelli)
Cronaca
Covid Italia, da XEC a LP.8.1: le nuove varianti da...
Ecco qual è la variante da monitorare con maggiore attenzione perché potrebbe diventare la prossima da fronteggiare
Tra le nuove varianti Covid che insidiano XEC, attualmente dominante nel mondo, ce n'è una che sembra avere più chance di farcela: è LP.8.1. Secondo un'analisi del laboratorio di Yunlong Cao, Biomedical Pioneering Innovation Center (Biopic) della Peking University di Pechino, gruppo in prima linea nello studio dell'evoluzione di Sars-CoV-2, è la variante da monitorare con maggiore attenzione perché potrebbe diventare la prossima da fronteggiare. Al momento, per esempio, negli Usa "ha rappresentato circa il 10% dei casi", fa notare anche lo scienziato Eric Topol, vice presidente esecutivo Scripps Research, fondatore e direttore Scripps Research Translational Institute. Ma ha un deciso vantaggio di crescita.
Nuove varianti Covid
Secondo l'analisi di Cao e colleghi, LP.8.1 ha mostrato un'evasione immunitaria umorale paragonabile a XEC, ma ha dimostrato un'efficienza molto aumentata di coinvolgimento di Ace2", recettore che rappresenta una specie di 'porta' che il virus usa per entrare nelle cellule umane, "il che supporta la sua rapida crescita".
Le varianti XEC e KP.3.1.1 hanno superato KP.3 diventando i lignaggi Covid dominanti a livello globale grazie alle loro mutazioni Ntd uniche. Tuttavia, ora - spiegano i ricercatori nel lavoro messo a disposizione sul portale 'Biorxiv', in versione non ancora sottoposta a revisione fra pari - diversi sottolignaggi emergenti della famiglia JN.1, come LF.7.2.1, MC.10.1, NP.1 e, in particolar modo, LP.8.1, hanno dimostrato vantaggi di crescita superiori rispetto a XEC". Nel dettaglio, "quello che abbiamo scoperto - evidenziano gli autori - è che LF.7.2.1 è significativamente più invasiva a livello immunitario di XEC", principalmente a causa di una mutazione che le consentirebbe l'elusione di anticorpi neutralizzanti. "Tuttavia, la sua debole affinità di legame Ace2 sostanzialmente ne compromette la sua idoneità" a scalzare XEC. "Allo stesso modo, MC.10.1 e NP.1 hanno mostrato una forte evasione immunitaria anticorpale", dovuta a un'altra mutazione, "ma la loro limitata efficienza di coinvolgimento Ace2 ha limitato il loro vantaggio di crescita".
Questi risultati, concludono i ricercatori, "evidenziano il compromesso tra evasione immunitaria ed efficienza di coinvolgimento Ace2 nell'evoluzione di Sars-CoV-2 e sottolineano l'importanza di monitorare LP.8.1 e i suoi lignaggi discendenti".
Questa variante era anche finita nel gruppo delle osservate speciali, citate dagli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Facendo il punto sulla formulazione dei prossimi vaccini, l'agenzia Onu per la salute aveva da un lato confermato il quadro delle varianti, dominato dalla grande famiglia JN.1. E, pur ribadendo la costante crescita di XEC a livello globale, aveva parlato dell'esistenza di "altre varianti" sempre "derivate da JN.1, che sono attualmente in basse proporzioni, ma che hanno mutazioni che potrebbero dare loro un vantaggio rispetto a Xec". Fra quelle citate c'era proprio LP.8.1, insieme a "NP.1 e LF.7.2". Le mutazioni che hanno attirato l'attenzione degli esperti Oms, "potrebbero conferire una maggiore capacità di fuga immunitaria rispetto a XEC. Queste varianti continueranno a essere monitorate e caratterizzate", era stata la conclusione.