Ucraina: “Russia ha punto debole, possiamo colpire Mosca”
Kiev osserva la strategia russa: "Il nemico ammassa risorse e uomini al fronte, ma scopre il proprio territorio"
La Russia ha un punto debole in particolare? Sì, almeno secondo l'Ucraina, che pensa colpire in profondità, fino a Mosca e San Pietroburgo, nella guerra che si avvia a tagliare il traguardo dei 2 anni. La Russia, secondo analisti ed esperti, sta preparando una nuova offensiva che dovrebbe prendere forma nelle prossime settimane.
Kiev: "Ecco perché la Russia non ha difese"
L'inverno è entrato nel vivo, il terreno in molte zone di guerra sta gelando e presto offrirà condizioni più favorevoli allo spostamento di uomini e mezzi. Rispetto al quadro attuale, caratterizzato da una situazione quasi cristallizzata lungo la linea di contatto, le strategie sono destinate a variare soprattutto nell'est dell'Ucraina. Nelle ultime settimane, la Russia ha colpito soprattutto con raid quotidiani, prendendo di mira le città ucraine.
Secondo le informazioni raccolte da Kiev, le forze di Mosca hanno dispiegato difese aeree in Crimea e sulla linea del fronte, ma hanno lasciato sguarnito il territorio russo. Ne è convinto in particolare il portavoce dell'aviazione ucraina, Yuri Inhat, in un'intervista al sito ucraino Focus, rilanciata da Ukrainska Pravda.
"Il fatto che abbiano riempito la linea di contatto è vero al 100%, e che lo abbiano fatto in Crimea è vero al 200%. Ma se vediamo il territorio russo non ci sono tante difese aeree. Fondamentalmente c'è il vuoto. I bunker di Putin a Mosca e San Pietroburgo saranno più o meno protetti, ma i droni ucraini sono capaci di raggiungere Mosca e San Pietroburgo", ha affermato Inhat.
Cosa succede sul Dnipro
I riflettori si accendono intanto su un'altra area destinata a diventare cruciale, la riva sinistra del fiume Dnipro. I soldati ucraini hanno attraversato da tempo il fiume e hanno stabilito una testa di ponte al di là del corso d'acqua. Secondo l'intelligence britannica, che monitora il conflitto, costringere gli ucraini a ritirarsi rimane "una priorità" per la Russia, ma finora l'Ucraina "ha continuato a respingere tutti gli attacchi" in quest'area "malgrado problemi logistici".
Il Raggruppamento russo di forze del Dnipro "ha fallito in tutti i suoi sforzi di cacciar via i difensori ucraini, malgrado il quasi certo vantaggio nell'equilibrio delle forze in questo asse. E' altamente probabile che lo scarso addestramento e coordinamento delle forze russe nell'area limiti le loro capacità offensive", nota il bollettino.
"Costringere l'Ucraina a ritirare le sue forze dalla riva sinistra del Dnipro rimane una priorità operativa per gli obiettivi russi. E' altamente probabile che la Russia persisterà nelle prossime settimane con gli attacchi nell'area di Krynky malgrado le crescenti perdite di personale", conclude il bollettino.
Secondo Kiev, sono più di 375mila i morti russi dall'inizio del conflitto in Ucraina. Sarebbero 750 i militari morti nelle ultime 24 ore. Quanto alle perdite avversarie di materiale bellico, gli ucraini rivendicano di aver distrutto nelle ultime operazioni 4 tank, 10 veicoli corazzati da combattimento e 14 sistemi di artiglieria.
Bielorussia, arrivano i missili
Nel mosaico bellico, si aggiunge un altro tassello da tenere d'occhio. Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha annunciato di aver ricevuto sistemi missilistici tattici ipersonici Iskander dalla Russia. "Abbiamo ricevuto questi sistemi Iskander dai russi pagati da loro, anche se li paghiamo per altre cose. E' un'arma particolarmente pericolosa. Ho firmato un decreto su come vanno usati. Si potrà farlo solo con il consenso del presidente", ha detto Lukashenko, citato da Ria Novosti.
"Dobbiamo ringraziare i russi" perché ci hanno "aiutato moltissimo l'anno scorso", ha proseguito Lukashenko in dichiarazioni rilanciate da Ukrainska Pravda. "Non voglio neanche menzionare le armi nucleari, che hanno rimesso tutti al loro posto. Appena la Bielorussia ha ottenuto le armi nucleari, tutti hanno abbassato le penne - ha aggiunto- Dio non voglia che io o un'altra generazione di politici debba mai solo pensare di usare armi nucleari. E' un'arma terribile".
Esteri
Re Carlo, svelato il costo per l’incoronazione. E...
Secondo le cifre ufficiali, sono stati spesi oltre 85 milioni di euro
il governo britannico ha speso 72 milioni di sterline (oltre 85 milioni di euro) per l'incoronazione di re Carlo, la prima in Gran Bretagna dai tempi della regina Elisabetta II avvenuta nel 1953. Lo rende noto il Dipartimento britannico per la cultura, i media e lo sport (Dcms), che ha sostenuto il costo di 50,3 milioni di sterline (circa 63 milioni di euro) per coordinare l'incoronazione. A questa somma vanno poi aggiunti 21,7 milioni di sterline (25 milioni di euro) di costi del ministero dell'Interno per la sorveglianza durante l'evento. A titolo di paragone, il funerale della regina Elisabetta II e gli eventi organizzati durante il periodo di lutto nazionale sono costati al governo circa 162 milioni di sterline (194 milioni di euro).
Le cifre provengono dal rapporto annuale e dai conti pubblicati dal dipartimento della cultura, che ha sottolineato di aver "portato a termine con successo il fine settimana dell'incoronazione di Sua Maestà il Re Carlo III, a cui hanno partecipato milioni di persone sia nel Regno Unito che in tutto il mondo". L'evento è stato descritto come un "momento irripetibile per una generazione", che ha offerto l'occasione "per l'intero Paese di riunirsi per festeggiare". Sia il re che la regina sono stati incoronati nell'Abbazia di Westminster nel maggio dell'anno scorso, in una cerimonia a cui hanno partecipato dignitari provenienti da tutto il mondo.
La sera successiva si è tenuto al Castello di Windsor un concerto ricco di star, tra cui i Take That, Olly Murs, Katy Perry e Lionel Richie. Descritto come "evento ridotto" - con il Paese ancora alle prese con la crisi dovuta all'aumento del costo della vita - i conti mostrano una "sottospesa" relativa all'incoronazione di circa 2,8 milioni di sterline (poco più di 3 milioni di euro). Nonostante si parlasse di un'accelerazione in seguito all'incoronazione, l'economia del Regno Unito ha effettivamente subito una contrazione nel mese di maggio 2023, che gli analisti imputano principalmente al costo del giorno festivo aggiuntivo per l'evento, che ha influito sulla produzione.
Il gruppo Republic, che si batte per sostituire la monarchia con un capo di Stato eletto e un sistema politico "più democratico", ha descritto l'incoronazione come uno spreco "osceno" dei soldi dei contribuenti. "Sarei molto sorpreso se l'intero costo fosse di 72 milioni di sterline", ha detto al Guardian il ceo di Republic, Graham Smith, secondo cui la cifra è sottostimata. Oltre ai costi di polizia del ministero dell'Interno e del Dcms inclusi nelle cifre, ha affermato che anche il ministero della Difesa, Transport for London, i vigili del fuoco e i consigli locali hanno sostenuto costi correlati all'incoronazione, mentre altre stime parlano di una spesa totale tra 100 e 250 milioni di sterline (fino a più di 300 milioni di euro).
Esteri
Iran, l’annuncio: “Pronti a lanciare nuove...
Continua intanto il conflitto in Medio Oriente, nuovi raid israeliani su Gaza e Beirut
Mentre continua la guerra in Medio Oriente, con nuovi raid israeliani su Gaza e nel Libano, l'Iran torna a parlare di atomica annunciando che lancerà una serie di centrifughe "nuove e avanzate" per arricchire l'uranio in risposta alla risoluzione adottata dall'Aiea che censura Teheran per quella che l'agenzia definisce una scarsa cooperazione.
"Il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran ha emesso un ordine per adottare misure efficaci, tra cui il lancio di una serie significativa di nuove e avanzate centrifughe di vario tipo", si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata dall'organizzazione e dal ministero degli Esteri iraniano.
Beirut, nuovo raid sulla periferia
Nuovi raid israeliani hanno colpito stamattina la periferia meridionale di Beirut, subito dopo che l'Idf aveva ordinato l'evacuazione di alcuni quartieri. Oltre alla periferia della capitale libanese, l'esercito israeliano ha ordinato durante la notte l'evacuazione di diverse zone nel sud del Paese.
Raid notturno su Gaza
L'esercito israeliano ha dichiarato inoltre di aver "eliminato" cinque militanti di Hamas, tra cui due comandanti, in un raid notturno a Beit Lahia, nel nord di Gaza. L'esercito e l'agenzia di sicurezza Shin Bet hanno precisato di aver "eliminato cinque terroristi di Hamas, tra cui un comandante di compagnia Nukhba e un altro comandante di compagnia che avevano partecipato al massacro del 7 ottobre", aggiungendo che i militanti uccisi avevano "guidato gli omicidi e i rapimenti nella zona di Mefalsim", un kibbutz nel sud di Israele.
Esteri
Ucraina, minaccia di Putin e accusa di Kim agli Usa:...
Secondo il leader nordcoreano, gli Stati Uniti "alimentano tensioni globali" che potrebbero presto degenerare
Gli Stati Uniti alimentano "tensioni globali" che potrebbero degenerare "nella guerra termonucleare più distruttiva". L'accusa arriva dal leader nordcoreano Kim Jong-un nel giorno in cui Vladimir Putin ha annunciato che la Russia risponderà con le armi a qualsiasi Paese i cui missili vengono utilizzati per colpire obiettivi in territorio di Mosca, cioè Usa e Gran Bretagna.
Intervenendo ad una cerimonia militare a Pyongyang, Kim - riporta il Kyiv Independent - ha parlato della sua precedente esperienza di negoziato con Washington, affermando che gli Stati Uniti si erano già dimostrati "aggressivi e ostili" nei confronti del suo Paese.
"Mai prima d'ora le parti in guerra nella penisola coreana hanno dovuto affrontare uno scontro così pericoloso e acuto da poter degenerare nella guerra termonucleare più distruttiva", ha detto il leader nordcoreano, aggiungendo: "Abbiamo già fatto tutto il possibile nei negoziati con gli Stati Uniti, ma ciò di cui siamo certi dal risultato non è la volontà della superpotenza di coesistere, ma il suo atteggiamento di potere e la sua politica aggressiva e ostile nei nostri confronti che non potrà mai cambiare", ha spiegato ricordando i negoziati con gli States a meno di due mesi dall'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump. Il tycoon definì Kim "Little Rocket Man" nel 2017, anno passato per lo più tra scambi di insulti e minacce di una guerra nucleare, per poi lasciare il posto l'anno successivo a un cambio di rotta, con i colloqui di Singapore. Ma nel 2019 i negoziati erano poi falliti.
Kim, che ora assicura pieno sostegno al presidente russo Vladimir Putin mentre prosegue quella che il Cremlino ha lanciato mille giorni fa in Ucraina come "operazione militare speciale", ha accusato quindi gli Stati Uniti di portare agli "estremi" pressione militare e provocazioni.
"Alla luce di questa realtà", la Corea del Nord - secondo il suo leader - "si rende conto ogni giorno e ogni ora che raggiungere le capacità militari più potenti in assoluto è l'unico modo per mantenere la pace e assicura una garanzia solida di sicurezza e sviluppo". Così, afferma, Pyongyang "svilupperà capacità di autodifesa in modo più aggressivo e senza limiti per corrispondere alle minacce, in continua evoluzione, rappresentate dai metodi di guerra nemici".
Nell'evento che ha visto ieri la partecipazione del leader nordcoreano, sono state presentate anche "armi strategiche e tattiche". Stando a una foto pubblicata, evidenzia l'agenzia sudcoreana Yonhap, erano esposti missili balistici intercontinentali e ipersonici, oltre a droni e lanciarazzi multipli.
Putin, la risposta all'Occidente e il nuovo missile
Nello stesso giorno, il presidente russo ha confermato il lancio russo del "missile più recente", un IRBM chiamato 'Oreshnik', in un attacco a Dnipro, nell'Ucraina orientale. Putin ha spiegato che il test è stato una risposta all’Ucraina, che ha preso di mira strutture negli oblast russi di Kursk e Bryansk con missili ATACMS e Storm Shadow a lungo raggio forniti dall’Occidente. Il missile Oreshnik è progettato per trasportare armi nucleari. Tuttavia, Putin ha affermato che in questo caso non era armato con una testata nucleare. Il leader del Cremlino ha quindi avvertito che la Russia utilizzerà armi contro qualsiasi Paese i cui missili saranno utilizzati per colpire obiettivi russi.
"Missili da Mosca a Kim in cambio di truppe"
La Russia avrebbe quindi fornito sostegno economico e missili antiaerei alla Corea del Nord in cambio di truppe per supportare la guerra di Mosca contro l'Ucraina. Lo ha dichiarato il capo della sicurezza di Seul all'emittente televisiva Sbs.
"È stato appurato che equipaggiamenti e missili antiaerei destinati a rafforzare il vulnerabile sistema di difesa aerea di Pyongyang sono stati consegnati alla Corea del Nord", ha riferito Shin Won-sik, principale consigliere per la sicurezza di Seul.
La Corea del Nord ha inviato 10.000 soldati in Russia, la maggior parte dei quali schierati nell'oblast occidentale di Kursk e coinvolti nei combattimenti, ha ricordato un portavoce del Pentagono, mentre la Russia sta radunando una forza di 50.000 soldati, comprese le truppe nordcoreane, per lanciare una controffensiva contro gli ucraini nell'oblast russo di Kursk, ha riferito il New York Times.
La nuova forza in sostegno di Mosca è arrivata il mese scorso mentre la Russia ha registrato le perdite più pesanti e, secondo alcuni esperti, le truppe nordcoreane potrebbero sostituire i soldati russi feriti e uccisi.