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Gruppo 24 ore-4.manager, insieme per formazione dedicata a 100 manager inoccupati

Per fornire una risposta concreta allo squilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro manageriale e porre rimedio alle difficoltà di reperimento di figure dirigenziali

Gruppo 24 ore-4.manager, insieme per formazione dedicata a 100 manager inoccupati

Fornire una risposta concreta allo squilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro manageriale e porre rimedio alle difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia, problema che, secondo le elaborazioni dell’Osservatorio 4.Manager su dati Anpal, nel 2023 il 66,8% delle imprese ha affrontato, con un aumento del +11,5% rispetto al 2022.

Sono gli obiettivi principali di 'For-Manager', progetto di politiche attive per il lavoro promosso da Gruppo 24 Ore e 4.Manager, associazione costituita da Confindustria e Federmanager, e rivolto a 100 manager inoccupati che potranno acquisire, attraverso corsi in presenza e online, le nuove competenze richieste dalle aziende per affrontare i nuovi scenari che la mutata situazione economica e geopolitica impone per restare competitivi sul mercato.

Negli ultimi anni, infatti, le aziende hanno dovuto affrontare una serie di sfide senza precedenti, tra cui la pandemia da Covid-19 e le crescenti tensioni geopolitiche, che hanno determinato una profonda trasformazione dei modelli organizzativi. Cambiamento climatico, crisi energetica, transizione digitale e trasformazione delle aspettative lavorative hanno fatto evolvere le competenze richieste dalle aziende, soprattutto in termini di leadership e management. Il progetto 'For-Manager' risponde proprio a questa esigenza: il Gruppo 24 Ore e l’Osservatorio di 4.Manager, dopo un’analisi approfondita e una serie di interviste alle aziende, hanno individuato nella Sostenibilità, Internazionalizzazione e Innovazione Digitale i tre fronti fondamentali che i manager di oggi devono saper presidiare e hanno dedicato ad essi 3 corsi di alta formazione, completati da un corso trasversale sulle Soft Skills.

Il progetto è stato presentato oggi nel corso dell’evento 'I manager del futuro. Nuove conoscenze per nuove competenze', al quale hanno partecipato, tra gli altri, Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata Gruppo 24 Ore, Stefano Cuzzilla, presidente 4.Manager e Federmanager, Lorenzo Galanti, direttore generale Ice, Eraldo Minella, direttore generale servizi professionali e formazione Gruppo 24 Ore, Fulvio Peppucci, direttore generale Sole 24 Ore formazione, Fulvio D’Alvia, direttore generale 4.Manager, e Giuseppe Torre, responsabile scientifico Osservatorio 4.Manager.

“Il Gruppo 24 Ore sente forte la responsabilità, in virtù della propria storia e del proprio know-how, di essere un punto di riferimento per i manager italiani in tutte le fasi della loro vita professionale. Convinti dell’importanza del ‘continuous learning’, siamo rientrati lo scorso anno nel settore dell’education con la mission di dare il nostro contributo alla crescita del Sistema Paese. Per questo siamo orgogliosi della collaborazione con 4.Manager nel dar vita ad un progetto unico in Italia, centrato su temi di grande impatto per la vita delle aziende. Grazie ai contenuti formativi ed informativi ad alto valore aggiunto del Gruppo 24 Ore e alla nostra rete di networking, 'For-Manager' aiuterà i manager coinvolti ad acquisire le nuove competenze, oggi sempre più richieste dal mercato del lavoro, in tema di sostenibilità, innovazione digitale e internazionalizzazione, che sono diventate leve di sviluppo imprescindibili per qualsiasi azienda che operi oggi sul mercato globale”, ha affermato Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata Gruppo 24 Ore.

“E' sempre più evidente che la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia è strettamente connessa ai processi di trasformazione che stanno interessando le aziende. Le imprese stanno vivendo l'obsolescenza delle competenze tradizionali, dovuta all'innovazione accelerata, a modelli economici sempre più dinamici e interconnessi e alle nuove aspettative dei lavoratori, in particolare riguardo alla sostenibilità e all'equilibrio vita-lavoro. Da qui l’urgenza di investire in nuovi paradigmi formativi e la nascita del progetto 'For Manager', realizzato con un partner autorevole come il Sole 24 Ore. Questa iniziativa rappresenta soltanto l'inizio di un piano più ambizioso per il 2024. Nei prossimi mesi prevediamo di lanciare ulteriori progetti formativi per i dirigenti inoccupati. In parallelo, 4.Manager sta espandendo un sistema di politiche che ci vedrà protagonisti nell'outplacement e in iniziative territoriali in collaborazione con il sistema dei digital innovation hub di Confindustria. Questo ci consolida sempre di più come punto di riferimento per migliorare l'employability dei manager e accrescere la competitività delle imprese industriali”, ha dichiarato Stefano Cuzzilla, Presidente 4.Manager e Federmanager.

Due i pillar fondamentali del progetto di politica attiva 'For-Manager' elaborato dal Gruppo 24 Ore per 4.Manager: competenze e conoscenze da un lato, e networking dall’altro. Le competenze indispensabili per le nuove sfide del manager di oggi vengono fornite attraverso tre percorsi formativi di 32 ore ciascuno, fruibili da remoto, sulle aree tematiche individuate dal Sole 24 Ore - sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione digitale-, al via da febbraio 2024 e gestito da esperti di formazione manageriale, consulenti nella selezione e docenti universitari. Tutti i percorsi formativi saranno completati da due sessioni in presenza della durata complessiva di 12 ore sul tema delle Soft skills, curate da Sole 24 Ore formazione, la scuola di formazione manageriale e imprenditoriale frutto della joint venture tra il Gruppo 24 Ore e Multiversity, primo Gruppo di Education in Italia con gli atenei digitali Mercatorum, San Raffaele Roma e Pegaso.

L’acquisizione delle conoscenze è rappresentata dall’opportunità per i 100 manager inoccupati di accedere ai contenuti informativi tecnici e di aggiornamento dei prodotti editoriali del Gruppo 24 ORE, tra cui l’accesso all’archivio digitale completo del servizio L’Esperto risponde.

Tutti i percorsi formativi saranno coordinati dall’Osservatorio di 4.Manager e, in particolare, il percorso dedicato alla sostenibilità fornirà le nuove competenze interdisciplinari indispensabili per una gestione sostenibile dell’impresa – dall’organizzazione del lavoro alla gestione del business – affrontando temi quali l’abilità esg, la misurazione della sostenibilità e la costruzione di un bilancio di sostenibilità. Il corso dedicato all’innovazione digitale, invece, analizzerà le diverse tipologie di innovazione per capire gli impatti che possono avere sui diversi modelli di business aziendali, toccando temi come l’economia dell'innovazione, la cybersecurity, l’etica dell’IA, la tecnologia blockchain per il fisco, i modelli di sharing. Il corso sull’internazionalizzazione partirà dall’analisi del nuovo scenario globale per offrire gli strumenti per capire cosa devono fare le imprese per adattarsi ai continui cambiamenti: dal digital export al diritto doganale, dal reshoring ai finanziamenti, fino ai marchi e brevetti.

Il secondo pillar del progetto è rappresentato dal tavolo di networking con le imprese, un incontro di 4 ore, al temine dei tre percorsi formativi, con l’obiettivo di creare un momento di incontro e confronto tra i manager, che hanno partecipato ai corsi di formazione, e una selezione di aziende, partner del network del Gruppo 24 Ore, per facilitare il percorso di un futuro ricollocamento, ma anche rappresentare un volàno di crescita del sistema imprese del Paese. Per la realizzazione operativa di questa attività verrà costituito un Gruppo di Lavoro congiunto tra 4.Manager, Gruppo 24 Ore, Confindustria e Federmanager.

Durante l’evento 'I manager del futuro. Nuove conoscenze per nuove competenze', l’Osservatorio 4.Manager, nato con l’obiettivo di studiare l’evoluzione delle competenze manageriali nel nostro Paese, ha diffuso dei dati sul mercato manageriale in Italia.

Nel contesto dell'analisi delle tendenze del mercato del lavoro in Italia, nel periodo dal 2019 al 2022 è possibile notare un trend ascendente sia nel numero totale dei dirigenti (+11%) sia nella percentuale di presenza femminile in tale categoria passata dal 18 al 22%. Se nel 2019 il numero di dirigenti era 122.881, negli anni successivi il numero di dirigenti è cresciuto costantemente, arrivando a 136.038 nel 2022 (+3,1% rispetto al 2021). Per quanto riguarda la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia, nel 2020 la percentuale era pari al 39,5%, valore che cresce nel 2021 e nel 2022, sino ad arrivare, nel 2023, al 66,8%, registrando un notevole aumento (+11,5 punti percentuali rispetto al precedente anno). Accanto al dato nazionale, emerge che nel 2023 il 60,1% delle imprese lombarde (+3,6% rispetto al 2022) e il 63% delle imprese del Lazio (+1,1% rispetto al 2022) hanno incontrato difficoltà nel reperimento di figure dirigenziali. I dati Anpal elaborati dall’Osservatorio 4.Manager mostrano quindi come la relazione tra la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali in Italia e il contesto attuale del panorama aziendale sia strettamente interconnessa

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Lavoro

Infortuni, Inail: “Al via nuova campagna di...

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Realizzata utilizzando il cliché narrativo dei film polizieschi, con ferri da stiro, frullatori, pentole e detergenti chimici nel ruolo degli indiziati, la campagna invita a non fidarsi degli insoliti sospetti

Infortuni, Inail:

A un mese dalla scadenza per il rinnovo dell’assicurazione che tutela chi si prende cura della casa e dei propri familiari, l’Inail lancia una nuova campagna di comunicazione per la diffusione della cultura della prevenzione degli infortuni anche in ambito domestico, che a partire da oggi sarà veicolata fino al 31 gennaio su radio, televisione, web e carta stampata. Realizzata utilizzando il cliché narrativo dei film polizieschi, con ferri da stiro, frullatori, pentole e detergenti chimici nel ruolo degli indiziati, la campagna invita a non fidarsi degli insoliti sospetti. Elettrodomestici e prodotti per la casa, infatti, anche se all’apparenza possono sembrare oggetti ordinari e inoffensivi, in realtà nascondono dei rischi che non devono essere sottovalutati.

Di qui l’invito a sottoscrivere o rinnovare l’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici che, a fronte del pagamento di un premio annuale di 24 euro, a carico dello Stato per le famiglie a basso reddito, protegge dalle conseguenze più gravi di un infortunio chiunque si occupi in maniera abituale, esclusiva e gratuita dei lavori in casa. Istituita dalla legge 493 del 1999, la prima in Europa a riconoscere il valore sociale del lavoro domestico, la polizza è obbligatoria per casalinghe e casalinghi di età compresa tra i 18 e i 67 anni. Le prestazioni comprendono una rendita diretta, per inabilità permanente al lavoro pari o superiore al 16%, una prestazione una tantum rivalutabile, attualmente pari a 337,41 euro, per infortuni che comportano un’inabilità permanente compresa tra il 6% e il 15%, e una rendita ai superstiti in caso di morte dell’assicurato.

Per gli infortuni mortali avvenuti in ambito domestico è prevista anche l’erogazione a favore dei superstiti, o di chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, di un assegno una tantum attualmente pari a 12.240,00 euro, e un’ulteriore prestazione una tantum a carico del Fondo vittime gravi infortuni. Ai titolari di rendita che versano in condizioni particolarmente gravi è riconosciuto, inoltre, l’assegno mensile per assistenza personale continuativa.

Per chi è già assicurato, all’inizio dell’anno l’Inail rende disponibile sui servizi telematici dedicati l’avviso di pagamento PagoPA necessario per il rinnovo della polizza. Se il pagamento è effettuato entro la scadenza del 31 gennaio, la copertura decorre dal primo gennaio, mentre in caso di ritardo nel versamento del premio l’assicurazione decorre dal giorno successivo al pagamento. Le nuove iscrizioni possono essere effettuate durante tutto l’anno mediante l’apposito servizio online disponibile sul portale dell’Istituto, a cui è possibile accedere previa autenticazione tramite credenziali Spid, Cie o Cns. Anche in questo caso la copertura si attiva a partire dal giorno successivo al pagamento. Per ulteriori informazioni è possibile consultare anche la brochure che riassume le informazioni di carattere generale e l’opuscolo che contiene la descrizione completa dell’assicurazione e una sezione dedicata alla prevenzione degli infortuni domestici.

La presente comunicazione è trasmessa al destinatario da o per conto di Inail, e tutte le informazioni in essa contenute sono indirizzate esclusivamente al destinatario. Il messaggio, unitamente ai suoi allegati, potrebbe contenere informazioni private, confidenziali, riservate per disposizioni di legge, o informazioni che non possono essere, in ogni caso, soggette a divulgazione.

Per questo motivo, qualsiasi uso, revisione, distribuzione o diffusione non autorizzata devono ritenersi proibiti e perseguibili legalmente. Qualora tale messaggio sia stato ricevuto per errore, il ricevente non è autorizzato a leggere, stampare, conservare, copiare o diffondere la presente comunicazione o parte di essa. In tale caso si invita a cancellare immediatamente il messaggio e dare tempestiva comunicazione dell’errata ricezione, in forma di risposta scritta al mittente.

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Lavoro

Made in Italy, Maison Signore: “Innovazione e qualità...

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Ogni abito è corredato da un certificato di garanzia digitale personalizzato, che racconta la storia dell’abito acquistato, le caratteristiche, le ore di lavorazione, lo stile e ne garantisce l’originalità

Gino Signore ceo di Maison Signore e Atelier Signore

"Il numero delle celebrazioni è in lieve calo, ma la nostra realtà racconta una storia diversa. Nel B2C, presso Atelier Signore abbiamo osservato un andamento stabile per numero di vendite, ma con un aumento dello scontrino medio. Il fenomeno è legato a un cambiamento nelle abitudini delle spose, che oggi scelgono più di un abito per i diversi momenti del matrimonio, puntando su look distintivi e personalizzati. L’aumento di spesa è dovuto anche al fatto che si investe, oltre che sulla scelta di più di un look, sulla qualità dei tessuti e della manifattura". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Gino Signore, ceo di Maison Signore e Atelier Signore, gruppo che opera da 40 anni con grande successo nel settore del wedding e della moda sposa made in Italy.

“Per quanto riguarda il B2B - precisa Signore - la leggera flessione registrata nel 2023 è stata motivata probabilmente dall’esigenza dei nostri buyer di smaltire i magazzini accumulati durante gli anni di pandemia, quando i matrimoni erano stati sospesi. Già i primi mesi del 2024, tuttavia, hanno segnato una decisa ripresa, con una crescita significativa delle vendite sia per il nostro brand che per i rivenditori. Questo trend positivo evidenzia la rinnovata fiducia dei buyer e l’interesse verso le nostre collezioni, che continuano a distinguersi per qualità ed originalità”.

Maison Signore guarda dunque al futuro con ottimismo, continuando a innovare per rispondere alle nuove esigenze delle spose e dei mercati internazionali. "Malgrado la generale diminuzione dei matrimoni in Italia - afferma Gino Signore - crediamo fermamente che il mondo bridal rappresenti ancora un settore vitale e ricco di opportunità. L’aumento delle seconde nozze e delle unioni civili è un chiaro segnale che l’amore trova nuove forme di celebrazione, aprendo la strada ad un pubblico più ampio e diversificato. Inoltre, il numero stabile di matrimoni con almeno uno sposo o con entrambi i coniugi stranieri conferma che l’Italia continua ad essere una destinazione da sogno per il wedding internazionale, un mercato che rappresenta una grande occasione per la nostra industria”.

Maison Signore è infatti già da tempo impegnata in un ambizioso processo di internazionalizzazione, volto a portare la tradizione sartoriale e lo stile unico che connota le sue produzioni in mercati globali, dove il Made in Italy è sinonimo di qualità, eleganza e autenticità. “Puntiamo - aggiunge Gino Signore - a innovare nella tradizione e a guidare il cambiamento nel mondo del bridal. E' con questa visione che il Gruppo Signore ha deciso di investire nei prossimi anni nel progetto Helena, pensato per interpretare i sogni e le esigenze di un pubblico giovane e internazionale. La collezione Helena combina il know-how sartoriale e l’anima Made in Italy con una visione fresca e dinamica, riuscendo a dialogare in modo autentico con i millennials grazie ad abiti modulabili e versatili”.

“Helena - spiega Camilla Elena Signore, ideatrice e direttrice creativa del marchio, entrata come terza generazione in azienda - non è solo una collezione, ma un nuovo concetto nel mondo bridal, capace di intercettare tendenze e rispondere alle esigenze delle nuove generazioni. La sposa Helena vive il matrimonio come un vero party glamour, caratterizzato da cambi di outfit sorprendenti, che trasformano le atmosfere e creano momenti indimenticabili. Helena non si ferma all’abito. E' un percorso completo e dinamico verso il look perfetto, che abbraccia ogni aspetto della bellezza totale: dalla cura della pelle al make-up, dal grooming agli accessori più di tendenza. Helena vuole essere un guardaroba di pezzi unici, modulabili e abbinabili tra loro, che permettono alla sposa di esprimere al massimo la propria personalità, rompendo le convenzioni e riscrivendo le regole. È una celebrazione della libertà e dello stile, pensata per una generazione che vive il matrimonio come un’esperienza da personalizzare, da vivere e da ricordare”.

L’azienda, leader nella produzione artigianale di abiti da sposa, vanta numeri da record, con oltre duemila metri quadrati di showroom tra i vari atelier. Le sue collezioni nascono dalla produzione di più di duecento modelli diversi di abiti realizzati ogni anno dai laboratori interni delle sedi in Campania e in Puglia e distribuiti in Italia e nel mondo con tre flagship store in Campania, più di settanta rivenditori in Italia e altrettanti nel mondo, tra cui il tempio del bridal mondiale: Kleinfeld a New York. Maison Signore è da sempre impegnata nella tutela e nella promozione del Made in Italy. Ogni abito è corredato da un certificato di garanzia digitale personalizzato, che racconta la storia dell’abito acquistato, le caratteristiche, le ore di lavorazione, lo stile e ne garantisce l’originalità.

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Lavoro

Bottoni: “Per consulenti tributari contributi...

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Il presidente Ancot: "A fronte di capitalizzazione esigua"

Celestino Bottoni presidente Ancot

"Paghiamo il doppio di contributi rispetto ai professionisti che hanno la cassa previdenziale, ma quando andiamo in pensione quanto dato viene capitalizzato in maniera molto esigua rispetto al capitale versato". Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Celestino Bottoni presidente Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari.

"Un altro problema - spiega - sono gli ammortizzatori relativi alle donne professioniste che non conoscono incentivi; ci vorrebbe una tutela almeno della professionista donna che va in maternità e per chi eventualmente perde il lavoro; servono delle forme reali di aiuto, cosa che tecnicamente si chiama Iscro (Indennità lavoratori autonomi)".

"Si tratta di 'formule' - avverte - che sono talmente minime che non vanno a coprire il professionista. Bisogna avere delle formule di sussidio più umane, ma questo non riguarda solo il tributarista, ma tutti i professionisti inquadrati nella legge 335 del ’95. Ci sono circa mezzo milione di lavoratori autonomi che hanno questi problemi: i soldi non ci sono e la previdenza è in ginocchio".

"Noi come Ancot - riferisce - siamo in 2650 consulenti tributari che esercitiamo. Il mondo dei tributaristi viene stimato dall'Agenzia delle Entrate, fra categorie che sono nel regime forfettario e nel regime ordinario, in poco meno di 20.000 unità; di questi però soltanto la metà è iscritta ad associazioni perché la legge 4 del 2013, che norma le attività cosiddette non regolamentate in ordini ed albi, permette di svolgere un'attività autonoma anche non essendo iscritto in un'associazione. Noi, invece, siamo un'associazione iscritta all'ex Mise che rilascia anche l'attestato di competenza e qualificazione, che qualifica il professionista proprio in base alla legge 4 del 2013".

"L’associato - sottolinea - ha mantenuto una formazione costante, si è aggiornato almeno per 28 ore. L'altro elemento è che deve avere una polizza di assicurazione di responsabilità civile e ovviamente non deve avere avuto problemi con la giustizia. Questi tre elementi, tutti insieme, garantiscono il consumatore, perché la legge è fatta non per il tributarista o per il lavoratore autonomo, è fatta per tutelare il mercato".

"Su base volontaria - ricorda - il tributarista può certificarsi con la norma di tipo europeo Uni, la 11511. Prevede un esame, che deve essere mantenuto almeno su base triennale, la società di certificazione è a sua volta accreditata tramite Accredia, che è un organismo riconosciuto dal Mimit. Questo fa sì che i consulenti tributari possano stare sul mercato e, cosa più importante, possano elaborare modelli fiscali e bilanci, interfacciandosi con la Pubblica amministrazione perché sono intermediari telematici".

"Quest’anno l’Ancot - aggiunge Celestino Bottoni - ha festeggiato la sua presenza, da quarant’anni, al fianco dei tributaristi, imprenditori e liberi professionisti italiani. Oggi si lavora alla luce del sole, si può avere una targa, ci si può identificare per lavorare con la Pubblica amministrazione".

"Noi - rimarca - possiamo rappresentare il cittadino e il contribuente presso l’Agenzia delle Entrate, possiamo assisterlo anche in fase di accertamento davanti alla Guardia di Finanza, quindi tutto quello che è l'attività di assistenza lo possiamo dare. Con un’altra legge noi possiamo assistere il giudice nelle corti tributarie come periti, ma anche come esperti, ma non possiamo assistere il contribuente in giudizio e questa è una cosa assurda”.

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