Protesta agricoltori arriva a Roma, primi trattori su Nomentana
In corso presidi alle porte della Capitale. Mobilitazione tra Basilicata e Puglia
La protesta dei trattori è arrivata alle porte di Roma, come annunciato nei giorni scorsi. Intanto, un primo contingente, da questa mattina, con una decina di mezzi si è posizionato sulla via Nomentana, appena fuori dal Grande Raccordo Anulare. Entro oggi dovrebbero arrivare altri 300-400 trattori dalla Val di Chiana ed entro giovedì pomeriggio dovrebbero confluire 1.500 trattori da varie parti d'Italia.
"Stiamo andando in Questura, intanto siamo arrivati con una decina di trattori e ci siamo posizionati in un campo sulla via Nomentana fuori dal Raccordo anulare ma entro stasera dovrebbero arrivare altre 300, 400 persone a bordo dei loro mezzi. Entro giovedì pomeriggio prevediamo l'arrivo di 1.500 trattori da varie regioni: Toscana, Lazio, Umbria, Molise e anche dal nord" afferma all'Adnkronos l'imprenditore agricolo Andrea Papa del movimento Riscatto Agricolo.
Diversi presidi di trattori sono in corso alle porte di Roma
Sono diversi i presidi di trattori in corso alle porte di Roma. Da Maccarese a Formello fino a Valmontone. Al momento non si registrano criticità. Si tratta di presidi che erano previsti, spiega all'Adnkronos Danilo Calvani, leader del Cra. ''Si sposteranno quando daremo l'ok'', aggiunge ma al momento ''non è previsto nessun corteo nella Capitale''. ''Non sono mai entrati i trattori a Roma - dice - e spero che non serva ma comunque al momento non è previsto'' al massimo manifesteremo a piedi. Quanto ai trattori che dovrebbero raggiungere Roma dalla Valdichiana aggiunge: ''Stanno facendo un altro tipo di protesta. Noi non vogliamo la politica nelle nostre rivendicazioni, crea solo spaccature''.
A Valmontone al momento è in corso il corteo di circa 100 persone con 50 trattori che da via della Pace raggiungeranno il parco acquatico Magic Splash. Dalle 14 alle 15.30 è previsto invece un corteo dall'area verde della statale Aurelia al km 29,7 all'incrocio con via dei Tre Denari: in strada 20 persone con otto trattori che faranno un corteo di 5 km su via Aurelia per arrivare a via del Fontanile di Mezzaluna e ritorno. Un altro corteo è previsto per lo stesso orario sulla via Formellese.
La protesta sul palco di Sanremo 2024
"Domani sera uno di noi sarà sul palco di Sanremo, nella serata di apertura, per portare le ragioni della nostra protesta. Un grande lottatore, che racconterà agli italiani la crisi, le politiche anti agricole che contestiamo. Sarà naturalmente tutto in toni pacifici, come sempre. E d'altronde ci hanno invitato loro, proprio per dar voce a tanti italiani come noi in difficoltà", ha detto all'Adnkronos Danilo Calvani, leader del 'Cra Agricoltori traditi', impegnato a portare il movimento dei trattori fino alla Capitale.
Mobilitazione tra Basilicata e Puglia
Domani mattina le associazioni Liberi Agricoltori di Puglia e Basilicata organizzano una mobilitazione interregionale che si svolgerà tra Matera e Altamura (Bari), con una marcia di trattori verso Bari. Si attendono partecipanti anche da altre regioni. Si protesta per i provvedimenti dell'Unione europea sulla politica agraria comune e anche contro il Governo italiano che ha ripristinato la tassazione sulla categoria agricola. ''La mobilitazione nazionale - spiegano Mimmo Viscanti (comitato di presidenza nazionale di Liberi Agricoltori e presidente dell'associazione in Puglia) ed Emilio Vesia (presidente Liberi Agricoltori in Basilicata) - è stata preceduta da molte iniziative sul territorio e da numerosi incontri con i rappresentanti delle istituzioni a livello territoriale''.
A Matera si raduneranno gli agricoltori delle province di Matera, Bari, Barletta Andria Trani e Taranto. Il corteo partirà alle ore 9 dal borgo Venusio, a Matera, muoverà verso Altamura e poi verso Bari, interessando le strade statali 99 e 96. Alla mobilitazione è annunciata anche la partecipazione di delegazioni di agricoltori provenienti anche da altre regioni (Calabria, Campania, Molise, Abruzzo e Lazio). Sempre per la protesta, ieri si è tenuto un presidio sulla strada statale 106 Jonica a Metaponto di Bernalda (Matera) e nella scorsa settimana si sono tenuti cortei di mezzi agricoli a San Nicola di Melfi e nell'abitato di Matera.
Salvini
“Parlo da ministro ma sono idealmente al loro fianco sul trattore”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, commentando le proteste dei trattori, a margine dell’avvio dei lavori della nuova stazione di Bergamo-Aeroporto di Orio al Serio e raddoppio della linea ferroviaria Ponte S. Pietro–Bergamo. Gli agricoltori “contestano le politiche anti agricole dell’Ue e hanno tutta la mia solidarietà, perché pagare gli agricoltori per non fare il loro mestiere, per lasciare incolti i lori campi o pagare i pescatori per non andare a pesca è una follia tutta europea e quindi sono al loro fianco”, ha spiegato Salvini, auspicando però “che i disagi per il traffico in Italia siano ridotti al minimo”.
Economia
Manovra, Confsal: “Prevedere meccanismo di...
"Il piano di bilancio a medio termine prevede una serie di misure che andranno a declinarsi all’ombra del Pnrr, cogliamo l’occasione per sollecitare non solo l'erogazione di nuovi fondi, ma soprattutto la spesa effettiva, anche introducendo meccanismi premiali per gli implementatori virtuosi". Ad affermarlo è il segretario generale della Confsal, Angelo Raffaele Margiotta dopo che ieri presso la Sala Mappamondo della Camera dei deputati, si è svolta l’Audizione formale della Confsal davanti alle Commissioni riunite Bilancio dei due rami del Parlamento in ordine all'esame del Piano strutturale di bilancio di medio termine.
"Il fatto che si sia assunta una nuova variabile di riferimento, la spesa netta aggregata - sottolinea Margiotta - deve fungere da stimolo per il governo a perseguire gli obiettivi di politica economica a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, in linea con le disposizioni europee per realizzare una spending review oculata, accompagnata da un’efficace compliance fiscale e da investimenti efficienti nella crescita a sostegno del potere d’acquisto e quindi della domanda interna".
"E’ necessario prevedere - prosegue - un meccanismo di cristallizzazione degli scaglioni Irpef, per poter agire direttamente con misure a protezione dei redditi medio-bassi, fino alla totale abolizione della “tassa sulla povertà. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo dovrà essere il volano per creare i margini per garantire ai lavoratori e alle imprese una contrattazione collettiva di qualità, basata su un minimo retributivo tabellare di almeno 9 euro e su tutto un sistema di tutele per i lavoratori di cui, ad oggi, la maggior parte dei Ccnl sono sforniti. Fondamentale è anche destinare le risorse necessarie al rinnovo dei contratti pubblici per adeguare il potere d’acquisto alle dinamiche inflazionistiche". Dalla tax compliance, aggiunge, "dovrebbe arrivare un tesoretto di 2,2 miliardi da spendere per la riduzione della pressione fiscale nella prossima Legge di Bilancio. Ci auguriamo che dette risorse siano effettivamente impiegate per garantire detto fine e che sia incoraggiato - tramite un conto di debito per imposte e contributi sospesi - il comportamento virtuoso di aziende che, nonostante periodi di crisi temporanei, si impegnino a preservare i livelli occupazionali e retributivi", conclude Margiotta.
Economia
G7, Marcegaglia (B7): “Per piena inclusione donne...
“C’è ancora molta strada da fare per arrivare a una piena inclusione delle donne, abbiamo visto che tante cose sono migliorate ma se guardiamo, per esempio, l’imprenditoria femminile, nei grandi settori del futuro la presenza di donne è ancora molto bassa”. Ad affermarlo a margine della Ministeriale G7 sulle Pari Opportunità in corso a Matera è stata Emma Marcegaglia, Chair di B7 Italy, uno degli Engagement Group espressione del settore privato e delle confederazioni industriali che afferiscono ai paesi coinvolti. Durante l’appuntamento è emerso come puntare su diversità e inclusione sia la strada migliore per generare profitti.
“In settori come l’ingegneria e quelli relativi all’Ai la presenza di donne è ancora molto bassa – ha spiegato Marcegaglia - a questo aggiungiamo il fatto che ci sono ancora molte donne che non partecipano alla vita lavorativa. Quello che stiamo chiedendo è che ci sia un cambiamento culturale a partire dalle famiglie, perché a volte ci sono degli stereotipi, per esempio che le ragazze non siano brave a studiare matematica o che non abbiano capacità di leadership. Questo non è vero. In secondo luogo servono politiche che aiutino le donne, soprattutto nel mettere insieme lavoro e vita privata. Per esempio possono aiutare i congedi parentali o avere a disposizione asili che funzionino a buon prezzo".
"Occorre - aggiunge - un impegno anche dalle imprese, che devono concedere part-time e altre forme che siano di supporto. Ci vuole inoltre un’organizzazione diversa che permetta anche alle donne di diventare imprenditrici. Soprattutto serve un accesso facilitato all’educazione nelle materie scientifiche, che sono quelle che possono essere più importanti per il futuro. Se non ci sarà un cambiamento per le donne, il rischio demografico in Italia diventerà sempre più alto”.
Economia
G7, Roccella: “Prima inclusione deve essere quella...
"C’è bisogno che le donne siano libere di scegliere se avere una carriera o se avere una vita privata come vogliono, avendo figli senza che questo sia una penalizzazione la prima inclusione da realizzare è quella delle donne. Non siamo ancora a una piena inclusione delle donne, che purtroppo sono trattate ancora come una minoranza". Ad affermarlo è il ministro per le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella che è intervenuta alla “G7 – Industry Stakeholders Conference: Bridging Gaps and Building Futures”, organizzata a margine della Ministeriale G7 sulle Pari Opportunità a Matera e commentando la nota del B7 Flash di Confindustria e Deloitte che ha sottolineato come diversità e inclusione generino profitti.
"La prima forma di inclusione è dunque quella di raggiungere obiettivi di parità fra uomo e donna, lavorando anche sulla lotta contro la violenza sulle donne, che è un enorme problema, e dall’altra parte la parità nei ruoli apicali e nel lavoro", aggiunge il ministro.