Rauti: “L’astronauta Villadei simbolo del forte impegno di tutto il sistema Paese”
"Il nostro Paese è terzo in Europa per investimenti in ambito spaziale" ricorda il Sottosegretario che in questi giorni ha anche organizzato un progetto della Difesa a favore delle STEM
Si è conclusa la terza missione di Axiom Space e "l’astronauta Walter Villadei, colonnello e ingegnere dell’Aeronautica Militare, a bordo della navicella spaziale Crew Dragon che ha agganciato la Stazione Spaziale Internazionale, è il simbolo del forte impegno di tutto il sistema Paese". Il Sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, accoglie con queste parole, condivise con l'Adnkronos, il successo della missione spaziale Ax-3 che ha portato in orbita anche il colonnello Walter Villadei, astronauta dell'Aeronautica Militare, rientrato oggi a Terra dopo una missione lunga circa 14 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ed è il sistema Paese, osserva Rauti, che "ha consentito il ritorno nello spazio attraverso un circolo virtuoso tra la Presidenza del Consiglio, il Ministero della Difesa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, l’Agenzia Spaziale Italiana, centri di ricerca, università e industrie nazionali". Rauti sottolinea la "sinergia che, oltre all’altissima professionalità del personale della Difesa, sta mettendo a sistema le capacità scientifiche, tecnologiche e di cooperazione internazionale, nell’ambito dello sviluppo della New Space Economy, settore nel quale l’Italia vuole confermare il proprio ruolo di top-player". "Il nostro Paese è infatti terzo in Europa per investimenti in ambito spaziale" ricorda Rauti che proprio in questi giorni ha organizzato un progetto della Difesa a favore delle materie Stem e per ridurre il gender gap nelle materie scientifiche. Il Sottosegretario alla Difesa evidenzia inoltre che "il lancio della Crew Dragon, partita da Cape Canaveral lo scorso 18 gennaio, ha rappresentato una giornata storica. La partecipazione italiana ad Ax3 è stata fortemente voluta dal Ministero della Difesa e conferma il rinnovato interesse dell’Italia per lo spazio". "Con la missione AX-3 - frutto del memorandum del maggio 2022 tra il Ministero della Difesa ed Axiom Space - l’Italia rilancia la sua storica vocazione e capacità di operare nel campo del volo umano spaziale" aggiunge la senatrice di FdI che ritiene anche che "a missione AX-3 possa "rappresentare una spinta per l’Unione Europea e per una nuova definizione della politica nel settore dello spazio". "L’Italia, con la Difesa e la sua Aeronautica Militare, è protagonista nello spazio, un dominio sempre più strategico, e vede nella New Space Economy un potenziale infinito di opportunità. La missione AX-3 segna un nuovo capitolo nella storia del rapporto tra l’uomo e lo spazio, tra l’Italia ed il settore della New Space Economy. Una storia di futuro" dice Rauti.
Per Rauti "con la missione AX-3 di Axiom Space, impresa texana del settore, si declina un nuovo modello di sinergie tra pubblico e privato, che consente alle industrie italiane, alle piccole e medie imprese del settore, di esercitare un ruolo di riferimento in questo ambito e al contempo di rafforzare e specializzare le competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività umane nello Spazio". Il Sottosegretario alla Difesa - che si era recata in Florida il 18 febbraio scorso per assistere direttamente al lancio della missione Ax-3 con l'astronauta colonnello Walter Villadei - evidenzia che l’obiettivo della collaborazione italiana con Axiom Space è quello di "conseguire un accesso sicuro allo spazio, potenziare le capacità operative e di difesa in questo settore, nonché di acquisire un vantaggio competitivo del sistema Italia". La prospettiva secondo il Sottosegretario "è quella di assicurare all’Italia un canale di accesso privilegiato allo Spazio, che consentirà di guardare con maggiori ambizioni anche ai futuri programmi di esplorazione pacifica umana spaziale, ma anche lunare e marziana". La Difesa, assicura, "continuerà a condividere e sostenere la strategia spaziale del Governo attraverso gli investimenti nel settore aerospaziale, associati alle competenze tecniche dell’Aeronautica Militare e alle attuali capacità industriali, elementi essenziali della strategia spaziale italiana" e "per il futuro vediamo il proseguimento della collaborazione con Axiom Space nell’ambito della realizzazione della futura stazione spaziale internazionale, l’attuale Iss, infatti, dovrebbe concludere la sua vita operativa nel 2030, per essere raggiunta ed agganciata dalla nuova, che poi si renderà autonoma, fornendo servizi alla Nasa e agli operatori commerciali".
"La Iss, raggiunta in questa missione dalla Crew Dragon, è per la sua metà frutto delle competenze e della produzione italiana e le nostre industrie di settore sono già al lavoro per offrire gran parte delle infrastrutture spaziali necessarie alla futura stazione spaziale internazionale. Alcuni segmenti della nuova stazione, ad esempio, saranno realizzati con moduli abitabili prodotti da Thales Alenia Space Italia, leader mondiale nel settore" ricorda Isabella Rauti. "L’Italia - continua - partecipa insieme all’Agenzia Spaziale Europea Esa al programma della Nasa denominato Artemis, che prevede una stazione spaziale intorno alla Luna per cercare di sfruttarne le risorse; un progetto orientato al futuro, alle esplorazioni lunari e marziane, nel cui ambito l’Italia sta lavorando allo sviluppo della tecnologia Gps". "Complessivamente - evidenzia ancora - la collaborazione civile e militare, il partenariato pubblico-privato hanno l’obiettivo di far acquisire al Sistema Italia il vantaggio competitivo nelle attività umane nel settore spaziale e della Space Economy, con ricadute scientifiche, tecnologiche, industriali, economiche ed occupazionali". Rauti ricorda che "il ruolo del colonnello Villadei, 8° astronauta italiano nella Storia, è stato fondamentale nella condotta dei 30 esperimenti a bordo – di cui tredici italiani promossi dalla Difesa - come ha dichiarato il Ministro Guido Crosetto in occasione del lancio di AX-3". "La missione AX-3 segna un decisivo passo avanti nelle competenze scientifiche, tecnologiche e operative legate alle attività esplorative nello Spazio. Ed ulteriori elementi di conoscenza emergeranno dagli esiti degli esperimenti medici e tecnologici, condotti in microgravità, promossi dal Ministero della Difesa, tramite l’Aeronautica Militare, e dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie" conclude infine la senatrice Rauti. (di Andreana d'Aquino)
Economia
Alimenti, Cittadinanzattiva: “Al via progetto per...
Una consultazione civica nazionale per definire il punto divista dei consumatori.
Aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere sostenibili e circolari, della corretta informazione, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Fare leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo per contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibili: questi gli obiettivi della seconda edizione di “Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi”, il progetto di Cittadinanzattiva lanciato oggi in un evento dedicato nel contesto della fiera “MARCA 2025” a Bologna e realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell'Università Cattolica e il supporto non condizionato dell'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile.
La seconda edizione del progetto prevede, sulla falsariga dell’esperienza pilota realizzata in Puglia, una consultazione civica nazionale (alla quale è possibile partecipare da oggi attraverso l’apposito link) per definire in un report pubblico il punto di vista dei consumatori riguardo le principali criticità, difficoltà e gap informativi sul tema. A seguire, saranno predisposte attività di formazione dedicate ai referenti nazionali delle associazioni. Il terzo passo è il lancio di una campagna informativa online incentrata sulla promozione del concetto di nutrizione sostenibile, della valorizzazione delle filiere sostenibili e sul favorire il consumo responsabile e la lotta agli sprechi.
“Le attività connesse al sistema alimentare dalla fornitura delle materie prime, passando per la trasformazione, l’imballaggio e la logistica, fino ad arrivare alla grande distribuzione, generano impatti consistenti e di varia natura su diversi ambiti dello sviluppo sostenibile”, dichiara Tiziana Toto, responsabile Politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva che aggiunge: “In questo contesto il consumatore può svolgere un ruolo centrale e può scegliere in maniera consapevole, se adeguatamente informato, contribuendo ad orientare il mercato verso modelli produttivi più sostenibili”. Il progetto trova radicamento nel Green Deal europeo e nelle relative strategie di attuazione, nel caso specifico la strategia “Farm to fork”, oltre che nell’Agenda 2030 dell’ONU (goal 12 - consumo e produzione responsabili).
Maggiori informazioni su https://www.cittadinanzattiva.it/progetti/15841-nutrizione-sostenibile-e-lotta-agli-sprechi.html
Economia
Alimenti, Graffigna (Unicatt): “Importante diventare...
"Diventare sostenibili vuol dire mettere in discussione quelle che sono le nostre scelte di consumo"
“Bisogna passare dalla teoria alla pratica, perché tutti noi come consumatori dobbiamo renderci conto non solo che è importante diventare più sostenibili ma che diventare più sostenibili con pigrizia, con facilità, non è la strada più giusta”.
Sono le parole di Guendalina Graffigna, professore ordinario di Psicologia dei consumi e della salute presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile.
“Diventare sostenibili vuol dire mettere in discussione quelle che sono le nostre scelte di consumo, anche la quantità di ciò che consumiamo, come gestiamo i residui di ciò che consumiamo, dove compriamo i nostri prodotti. Quindi ci vuole fatica nell'informarsi, innanzitutto, fatica a educarsi rispetto a nuovi stili alimentari di consumo e quindi a cambiare le nostre abitudini”, prosegue Graffigna.
E proprio in questa direzione che va il progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" , per sensibilizzare le persone sulle loro attività di consumo. “Tante volte non siamo del tutto consapevoli di quello che è il nostro impatto ambientale con le nostre scelte di consumo. È proprio lì che si annida il potenziale errore. Parliamo di consumi alimentari che per la gran parte sono abitudinari, facciamo le nostre scelte pressoché in automatico o sulla base delle esperienze del passato. Iniziare a porre una lente di ingrandimento sul nostro quotidiano - perché scegliamo un prodotto e non un altro, e cosa potremmo fare in alternativa - è un primo passo”, aggiunge. La sostenibilità non può essere qualcosa di semplice, dunque, ma serve un cambiamento culturale nei consumi alimentari, secondo Graffigna: “Speriamo di poter attivare innanzitutto una partecipazione dal basso, un maggiore coinvolgimento, non solo dei consumatori ma anche di tutti gli stakeholder della filiera, quindi della produzione e della distribuzione, affinché la sostenibilità non sia soltanto un'etichetta affascinante”, conclude.
Economia
Alimenti, Tapella (Un. Olio palma sostenibile):...
“Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”.
Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione.
“Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.