Salemme: “Semplicità e amore per mettere in scena il ‘Natale’ di Eduardo”
Al teatro Sistina di Roma dal 15 febbraio al 10 marzo
"Ho deciso di mettere in scena questo capolavoro e di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere: con semplicità e amore; amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola". E' quanto 'confessa' Vincenzo Salemme, spiegando la 'genesi' di questa sua rivisitazione della pietra miliare del teatro di Eduardo De Filippo, il 'Natale in casa Cupiello', ora in scena dal 15 febbraio al 10 marzo al Sistina di Roma, dopo le tappe di Napoli, Torino e Milano e prima di proseguire per Bologna e Firenze.
"Mi sono avventurato nel capolavoro di Eduardo, mettendo in piedi una macchina pazzesca, davanti e dietro le quinte, a cui lavorano più di quaranta persone - racconta il regista e attore napoletano - Portare in scena per la prima volta un'opera così fondamentale per il teatro italiano è stata una gioia immensa. Attraverso il meraviglioso testo di Eduardo, 'respirando' le sue parole, ho potuto riscoprire una civiltà culturale che credo si stia affievolendo nel mondo di oggi. Anche per questa ragione, quindi, non potrei essere più felice di averlo ritrovato sul palco".
Ricorda poi Salemme: "Andai a Cinecittà per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. E lo incontrai in una pausa della lavorazione. Aveva sulle spalle lo scialle color vinaccia pallido, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume della commedia più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia: 'Natale in casa Cupiello'. Sono passati, da allora, ben 46 anni".
Nel frattempo, prosegue, "sono diventato attore a tempo pieno e, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo De Filippo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico, ho potuto continuare a frequentare il suo magnifico teatro grazie ai 12 anni nella compagnia del figlio Luca De Filippo. Poi da più di 30 anni scrivo e metto in scena commedie e spettacoli scritti da me. E ho avuto anche la fortuna di lavorare nel cinema come attore, regista e sceneggiatore".
(di Enzo Bonaiuto)
Spettacolo
Domenica In, da Nek a Edwige Fenech: gli ospiti di oggi 5...
17esimo appuntamento con Mara Venier, chi c'è in studio
Nuova puntata e nuovi ospiti a 'Domenica In' oggi, domenica 5 gennaio. Dalle ore 14 alle ore 17.10 su Rai1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi 'Fabrizio Frizzi' di Roma, arriva la 17ma puntata condotta come sempre da Mara Venier.
Tutti gli ospiti di Mara Venier
La puntata si aprirà con Paolo Fox ed un ampio spazio dedicato alle previsioni dei dodici segni dello zodiaco per il mese di gennaio 2025, in studio sei coppie famose: Francesco Pannofino con la moglie Emanuela, Rosanna Lambertucci con il marito Mario, Alan Friedman con la moglie Gabriella, Simone Di Pasquale con la compagna Maria e Rosanna Banfi con il marito Fabio.
L’attrice e produttrice Edwige Fenech si racconterà tra carriera e vita privata, mentre il cantante Nek si esibirà con la chitarra accennando alcuni suoi successi come 'Laura non c’è' e 'Se telefonando', oltre a presentare la nuova edizione del programma 'Dalla strada al palco' che condurrà insieme a Bianca Guaccero dal prossimo 10 gennaio su Rai1.
Il cantante Francesco Merola interverrà in compagnia della moglie Marianna Mercurio e insieme si esibiranno in un classico della canzone napoletana 'Lacreme napulitane', portata al successo da suo padre Mario Merola.
Il giornalista del quotidiano Il Mattino, Pietro Perone, autore del libro 'Pino Daniele: Napoli e l’anima della musica, dal Mascalzone latino a Gigiò', sarà in studio per ricordare l’indimenticabile cantautore napoletano a dieci anni dalla sua scomparsa.
Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi, presenterà il libro 'Carlo Acutis, sulle orme di Francesco e Chiara d’Assisi', con una nota autografa di Papa Francesco e dedicato alla prossima canonizzazione di Carlo Acutis.
Spettacolo
Elisabetta Serio: “Io in serie A grazie a Pino...
La pianista: "Ho lavorato con lui per tre anni, mi ha insegnato la responsabilità verso nostro lavoro"
Che sia un attimo, un giorno, un anno o una vita intera, ci sono persone che restano dentro e non vanno più via. Come Pino Daniele per la pianista Elisabetta Serio. "Ho lavorato con Pino per tre anni, avrei tantissimi ricordi da raccontare. Era un artista intellettualmente onesto e un uomo molto divertente, rideva da solo alle sue battute anche mentre ci cucinava il suo spaghetto al pomodoro fresco", racconta all’Adnkronos la pianista e compositrice partenopea, che ha da poco terminato il tour nei teatri con Mario Biondi. "Lo abbiamo ricordato in tutti i concerti cantando 'Alleria', uno dei pezzi più belli di Pino Daniele".
I due artisti hanno condiviso palchi, melodie e la paura di volare...ma non con la musica. Quella mai. "Pino mi ha insegnato a non perdere mai di vista questa eterna poesia che ancora riecheggia nei vicoli di Napoli, che è un teatro a cielo aperto". Sono passati 10 anni dalla morte del cantautore, avvenuta il 4 gennaio 2015, "e dentro di me e di tantissime altre persone c'è un vuoto, è lui l'unico testimone della sua musica e della sua poesia, non ci sarà un altro Pino Daniele. Ha raccontato in un modo unico Napoli e i sentimenti umani. Ed è per questo che lui c'è ancora in quei 'vicarielli'".
L'eredità di Pino Daniele "è anche avermi insegnato la responsabilità nei confronti del nostro lavoro. Non avendo un vero e proprio sindacato è una professione un po' fai da te, come i lavori da freelance", racconta Elisabetta Serio, che ringrazia il cantante di 'Je so' pazzo' "per aver allargato la mia visione come musicista e come persona, per la sua fiducia e per avermi consentito di suonare in 'Serie 'A': lui mi ha scelta in un modo molto romantico seguendo la 'vecchia scuola'. Ha ascoltato un disco di Rino Zurzolo, che è stato il suo fido contrabbandista da quando erano giovani. Io ho suonato 10 anni con Rino e un giorno abbiamo registrato un disco e lui l'ha regalato a Pino. Dopo averlo ascoltato gli ha chiesto 'chi suona il piano?'. E così è cominciata la mia avventura con Pino Daniele".
Condividere il palco con il cantante di 'Quando' "è come stare su una zattera in mezzo all'Oceano, non sai mai cosa può accadere. Un giorno - ricorda Serio - eravamo a Milano, era il 22 dicembre 2014, forse è stato proprio l'ultimo concerto. In quell'occasione ho indossato una tuta elegante con delle spalline importanti. Mentre lo accompagnavo al centro del palco mi ha detto 'M' par a tartaruga ninja'. Anche in queste occasioni sapeva come smorzare la tensione", ricorda Elisabetta Serio. "Porterò sempre con me il suo sorriso malinconico". (di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Aubrey Plaza, morto il marito Jeff Baena: ipotesi suicidio
Il corpo senza vita dello sceneggiatore e regista americano 47enne è stato trovato nella sua abitazione di Los Angeles
Grave lutto per Aubrey Plaza. Il marito Jeff Baena è stato trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Lo sceneggiatore e regista americano, autore di film indie come "Un weekend al limite" e "The Little Hours", aveva 47 anni. A riportare la notizia, è il portale d'informazione TMZ.
La morte di Jeff Baena
I media Usa citano fonti delle forze dell'ordine secondo cui il corpo di Baena sarebbe stato trovato già privo di vita da un assistente che ha chiamato la polizia. Secondo il sito di gossip TMZ, Baena si sarebbe suicidato, ma l'ufficio del coroner della contea di Los Angeles, che ha disposto il sopralluogo nell'abitazione dell'attore, non ha reso nota al momento la causa ufficiale del decesso.
Jeff Baena e Aubrey Plaza si sono conosciuti nel 2011 grazie alla passione per il cinema. L’attrice partecipò anche ad alcuni film del regista e nel 2020, dopo dieci anni di frequentazione, i due convolarono a nozze in segreto annunciandolo al pubblico nel maggio 2021.
Chi era Jeff Baena
Nato il 29 giugno 1977 a Miami, in Florida, dopo essersi laureato alla New York University Film School, Baena si era trasferito a Los Angeles per iniziare la sua carriera a Hollywood. Diventato assistente di produzione per il regista Robert Zemeckis, lavorando a diversi film, poi ha lavorato come assistente al montaggio per lo sceneggiatore e regista David O. Russell. La svolta di Baena è arrivata quando ha co-sceneggiato "I Heart Huckabees - Le strane coincidenze della vita" (2004) insieme a Russell. Il film, candidato al Gotham Award per il miglior film, seguiva due "detective esistenziali" che cercavano di risolvere il significato di una serie di strane coincidenze. Baena ha debuttato alla regia con "Life After Beth - L'amore ad ogni costo" (2014), che ha anche scritto. Il film, interpretato da Aubrey Plaza nel ruolo della protagonista, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival dello stesso anno, dove ha ricevuto una nomination al Gran Premio della Giuria ed è stato distribuito nelle sale da A24. Il suo progetto successivo, "Un weekend al limite" (2016), con Thomas Middleditch, ha debuttato anch'esso al Sundance Film Festival con una nomination al Gran Premio della Giuria prima di essere distribuito da Lionsgate.
Baena ha anche scritto e diretto il film "The Little Hours" (2017), interpretato da Plaza e candidato al premio del pubblico al Festival internazionale del cinema di Edimburgo, e ha co-sceneggiato, diretto e prodotto "Horse Girl" (2020), interpretato da Dave Franco e Allison Brie. Entrambi i film hanno debuttato anche al Sundance. Ha poi co-sceneggiato e diretto la commedia romantica "Spin Me Round - Fammi girare" (2022), con Brie e Plaza. Per quanto riguarda la televisione, Baena ha creato, diretto e prodotto "Cinema Toast" (2021). La serie antologica di Showtime ha messo insieme filmati di film ormai di dominio pubblico. Brie, Christina Ricci, Da'Vine Joy Randolph e Jake Johnson sono stati tra i protagonisti dello show.