Circa duecento i manifestanti del Movimento agricoli federati nel centro della Capitale. Calvani del Cra: "Presidi attivi fino a domenica, non ci fermiamo"
Protesta dei trattori in centro a Roma. A scendere in piazza il 'Movimento agricoli federati', a cui si sono unite altre sigle, con cinque trattori arrivati a Bocca della Verità e circa duecento manifestanti con bandiere tricolori. "Il nostro cibo non si tocca", "ho portato cibo per tre generazioni e ancora non mi fermo", si legge sui cartelli esposti al sit-in. "Oggi siamo qui tutti insieme, tutti gli agricoltori uniti da tutte le regioni d'Italia. Siamo qui per combattere per i nostri diritti e per quelli dei consumatori", dice uno dei manifestanti dal palco allestito su un trattore.
"Noi non saremo mai schiavi di nessuno. Non siamo venuti a Roma per le promesse, ci vogliono portare allo sfinimento ma noi ci siamo abituati per il lavoro che facciamo. Continuiamo a portare avanti la nostra battaglia", hanno detto alcuni agricoltori che hanno preso la parola preannunciando una nuova mobilitazione per la prossima settimana. E nel corso del sit in uno degli organizzatori ha annunciato che domani saranno a piazza San Pietro: "Domani saremo con la mucca Ercolina, che abbiamo portato anche a Sanremo, a San Pietro per la benedizione". Intanto in piazza vengono distribuiti ai cittadini spinaci, portati su un camion.
Calvani: "Presidi attivi fino a domenica, non ci fermiamo"
"I presidi restano aperti, riuniremo domani e domenica tutti i rappresentanti delle regioni e vedremo la strategia da attuare" ha detto all'Adnkronos Danilo Calvani, tra i leader dei Comitati Riuniti Agricoli (Cra) Agricoltori traditi, dopo la protesta di giovedì scorso al Circo Massimo. "Ci aspettiamo risposte dal governo, ma la gente non vuole mollare e nel Paese, dal Nord al Sud, continuano forti azioni". Riguardo al numero dei partecipanti, circa 1.500, più basso rispetto alle presenze preannunciate, Calvani sottolinea: "Non siamo assolutamente delusi. La manifestazione è stata organizzata di giovedì, è quello che volevamo e ci aspettavamo. Ora siamo più forti, radicati e intenzionati". La protesta "è stata la dimostrazione che non siamo divisi".
Meloni: "Sapevamo che il mondo agricolo è in difficoltà"
"Non abbiamo avuto bisogno di vedere i trattori in piazza per accorgerci che il mondo agricolo è in difficoltà" ha detto la premier Giorgia Meloni ieri a Gioia Tauro. "Lo sapevamo e ci abbiamo lavorato fin dall'inizio, portando le risorse per l'agricoltura da 5 a 8 miliardi nella revisione del Pnrr". A proposito del Pnrr, la presidente del Consiglio ha ricordato "gli allarmi" contro il governo per la revisione del Piano: ma "le cose sono andate diversamente. Siamo la prima nazione in Europa ad aver presentato tutti gli obiettivi della quinta rata", ha rivendicato Meloni.
Lollobrigida: "Proteste? Dimensioni inferiori in Italia rispetto a Francia e Germania"
"In Italia le dimensioni delle proteste sono state eccezionalmente inferiori rispetto a Francia e Germania perché non c'erano motivazioni di carattere interno". E' quanto ha detto il ministro dell'Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, sostenendo che "dare sostegno al reddito degli agricoltori è fondamentale". "Abbiamo avuto un grande risultato come governo perché la presidente Meloni ha chiesto per prima e ha ottenuto che al prossimo Consiglio europeo dei capi di governo si torni a parlare di agricoltura come punto centrale insieme all'immigrazione" aggiunge al tavolo di confronto sul settore Pesca e Acquacoltura al Masaf. "I pochi che strumentalizzavano le iniziative degli agricoltori non hanno avuto esiti eccezionali ma marginali" sottolinea.
Schlein: "Meloni difende agricoltori da scelte Ue? E chi li difende dalle sue?"
"Meloni si è rivolta ad agricoltori dicendo che li ha sempre difesi dalle accolte Ue ma io le chiedo chi li stia difendendo dalle sue scelte, dalla scelte di questo governo" dice la segretaria Dem Elly Schlein all’incontro al Pd con le sigle del settore agricolo. "Il tema dei prezzi è cruciale, ma il governo ha questo non ha fatto nulla. Allora come intervenire? Per noi al centro c’è la redistribuzione perché senza di questa non si riducono le disuguaglianza tra gli agricoltori, ma anche tra i territori. E non possiamo pensare di fare tutto da Roma, occorre costruire politiche sulla base di bisogno diversi". "Io credo che non si possa aiutare il settore agricolo senza affrontare il tema dell’emergenza climatica che colpisce più di tutto proprio il settore agricolo" spiega. "Il problema è mettere in campo le risorse e le politiche che accompagnino per mano il settore agricolo attraverso cambiamenti complessi ma necessari. Se chiudiamo gli occhi come quando eravamo bambini verremo travolti".
Cronaca
Dopo il gelo arriva il maltempo dall’Africa,...
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti
Dopo l'aria artica e il gelo adesso sull'Italia arriva il maltempo dall’Africa. Mentre l’anticiclone delle Azzorre continua a comandare il tempo su gran parte dell’Europa e contemporaneamente a favorire l’afflusso di aria di estrazione artica sull’Italia, il ciclone che ha provocato nevicate diffuse fino a bassa quota sul nostro Paese si allontana verso la Grecia, dicono i meteorologi. Ma un’altra minaccia si appresta a colpire il nostro Paese.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it avvisa che nella giornata odierna il tempo sarà in prevalenza stabile e con precipitazioni più presenti soltanto sulla Sicilia, nel frattempo dai Balcani si farà strada un altro nucleo di aria fredda (più debole del precedente) che nel suo movimento verso la Sardegna andrà a rinvigorire una circolazione depressionaria attiva sull’Algeria. Da qui prenderà vita un ciclone Mediterraneo che soprattutto da venerdì 17 inizierà a influenzare negativamente il tempo su alcune regioni per poi interessare gran parte d’Italia nel corso del weekend.
I venti freddi di Grecale continueranno a soffiare con insistenza almeno fino a giovedì, dopo di che, sulle regioni centrali e meridionali verranno sostituiti da quelli di Scirocco che ruotano attorno al ciclone. Per questo motivo le temperature tenderanno ad aumentare su almeno mezza Italia, sia nei valori massimi sia in quelli minimi. Il clima rimarrà ancora piuttosto freddo al Nord dove i venti soffieranno sempre dai quadranti nordorientali.
Nel corso del weekend il ciclone impatterà sull’Italia. Pioverà insistentemente in particolare sulla Sardegna, sulla Sicilia, in Calabria e poi anche in Campania, Abruzzo, Molise e Lazio. Oltre alle piogge che potrebbero risultare anche alluvionali sulle Isole Maggiori, i venti rinforzeranno sui bacini meridionali dove sono attese tempeste di Scirocco e Levante con raffiche fino a 100 km/h e conseguenti mareggiate sulle coste esposte. Il Nord in questa prima fase pare essere saltato dal grosso delle precipitazioni e vedrà soltanto un deciso aumento della nuvolosità nella giornata di domenica.
Nel dettaglio
Mercoledì 15. Al Nord: tutto sole e freddo. Al Centro: cielo via via più coperto. Al Sud: piogge sulla Sicilia, specie settentrionale, molte nubi altrove.
Giovedì 16. Al Nord: sempre bel tempo e freddo. Al Centro: nubi irregolari, piogge sulla Sardegna orientale. Al Sud: molte nubi, piogge sulla Sicilia ionica e sulla Calabria in serata.
Venerdì 17. Al Nord: soleggiato. Al Centro: cielo a tratti nuvoloso, maltempo diffuso in Sardegna. Al Sud: intenso maltempo in Sicilia e sulla Calabria, piogge in Basilicata e sul Cilento.
Tendenza: weekend con piogge al Centro-Sud e venti forti.
Cronaca
Omicidio-suicidio a Rivoli, ottantenne spara alla...
L'uomo avrebbe sparato alla 58enne con un fucile da caccia regolarmente detenuto
Dramma a Rivoli, alla periferia Torino, dove nel tardo pomeriggio un ultra ottantenne, secondo i primi accertamenti, con un fucile da caccia regolarmente detenuto avrebbe sparato alla compagna 58enne e poi avrebbe rivolto l’arma contro di sé. Sul posto sono in corso i rilevi dei carabinieri per accertare le cause e la dinamica dell’accaduto.
Vedovo pensionato ottantacinquenne lui, 58enne romena lei, vivevano insieme da una decina 10 anni. La coppia, che non era sposata, dalle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri che in queste ore stanno raccogliendo alcune testimonianze avrebbe avuto un litigio all’inizio dell’anno che non farebbe escludere l’ipotesi di volontà di separazione anche se ancora viveva insieme.
A dare l’allarme un passante che, arrivato a prendere l’auto posteggiata sotto lo stabile dove la coppia viveva al quinto piano, ha notato frammenti di vetro sulla sua vettura. Insospettito ha chiamato i vigili che da un attento esame hanno rilevato fori sulle finestre dell’abitazione delle vittime. Sono stati chiamati, quindi, i vigili del fuoco che una volta entrati nell’appartamento hanno trovato in due diverse stanze i due corpi senza vita, entrambi colpiti dal fucile da caccia regolarmente detenuto dall’uomo. Dai primi rilievi sarebbe stato l’uomo a sparare alla donna e poi a togliersi la vita.
Cronaca
PoliMi, con georadar e laser alla scoperta del Castello...
Una innovativa indagine tecnologica ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Fra leggende e speculazioni, secondo le fonti storiche Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata Beatrice d'Este
Nell’ambito di una tesi di Dottorato di Ricerca, una innovativa indagine tecnologica condotta dal Politecnico di Milano, in collaborazione con il Castello Sforzesco e con il supporto tecnico di Codevintec, ha svelato la presenza di numerosi passaggi sotterranei sotto il Castello Sforzesco, in corrispondenza di quella che era la Ghirlanda, alcuni dei quali potrebbero essere legati a passaggi segreti di natura militare, descritti anche in disegni di Leonardo da Vinci. Secondo le fonti storiche, Ludovico il Moro avrebbe fatto costruire ad esempio un collegamento sotterraneo per poter raggiungere la sua amata moglie Beatrice d'Este, sepolta nella Basilica di Santa Maria delle Grazie. Questo passaggio, immortalato nei disegni di Leonardo, è da tempo oggetto di leggende e speculazioni. Ora, grazie alla tecnologia, sembra che la sua esistenza possa essere confermata. Ma di camminamenti segreti ne esistono numerosi.
L’indagine ha utilizzato tecnologie avanzate, tra cui georadar e laser scanner, per mappare e documentare con precisione il sottosuolo del Castello e le sue strutture sotterranee. Questi strumenti hanno permesso di rivelare cavità e camminamenti interrati a pochi decimetri di profondità. “L’obiettivo è creare un digital twin del Castello Sforzesco, un modello digitale che non solo rappresenta l’aspetto attuale del Castello ma che consente anche di esplorare il passato, recuperando elementi storici che non sono più visibili,” afferma Franco Guzzetti, docente di Geomatica al Politecnico di Milano.
Oltre alla documentazione storica, i dati raccolti con l’integrazione di tecnologie di realtà aumentata possono portare a sviluppare progetti di esperienza immersiva che combina storia e innovazione.. “Il georadar ha arricchito il modello 3D con dati su spazi noti ma inaccessibili, portando alla luce camminamenti sconosciuti e spunti per ulteriori studi sui passaggi segreti,” aggiunge Francesca Biolo, ricercatrice del Dipartimento ABC del Politecnico.