Eugenio Falco Rivela Le 5 Strategie Vincenti per la Digitalizzazione delle PMI
Eugenio Falco, pioniere del marketing digitale con oltre 20 anni di esperienza e un comprovato track record di successi, ha individuato 5 strategie vincenti che le PMI possono adottare per guidare la loro trasformazione digitale e prosperare nell'economia online.
Milano, 21 febbraio 2024. La digitalizzazione non è più un'opzione, ma una necessità per le piccole e medie imprese (PMI) e rimanere indietro significa perdere competitività e quote di mercato.
Ecco le 5 strategie vincenti dell’esperto Eugenio Falco per attuare la rivoluzione digitale nelle PMI:
1. Abbracciare una Mentalità Digitale:
La digitalizzazione non si limita all'utilizzo di strumenti tecnologici, ma richiede un cambiamento di mentalità a tutti i livelli dell'azienda. Le PMI devono:
●Comprendere i vantaggi della digitalizzazione: maggiore efficienza, migliore customer experience, nuovi modelli di business e accesso a nuovi mercati.
●Superare la resistenza al cambiamento: il digitale non è una minaccia, ma un'opportunità per crescere e migliorare.
●Investire nella formazione del personale: le competenze digitali sono cruciali per il successo.
2. Investire in Tecnologie Scalabili e Sicure:
Le PMI devono scegliere soluzioni tecnologiche affidabili e adattabili alle loro esigenze, che crescono con il business. Alcune considerazioni importanti includono:
●Sfruttare il cloud computing: offre flessibilità, scalabilità e costi accessibili.
●Adottare software e hardware di ultima generazione: per garantire sicurezza, prestazioni e aggiornamenti regolari.
●Implementare sistemi di sicurezza informatica: per proteggere dati e sistemi da cyberattacchi.
3. Ottimizzare la Presenza Online:
Un sito web responsive e ottimizzato per i motori di ricerca è fondamentale per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti. Le PMI dovrebbero:
●Creare un sito web user-friendly: con contenuti di alta qualità, immagini accattivanti e una struttura di navigazione intuitiva.
●Implementare strategie SEO: per migliorare la visibilità del sito web sui motori di ricerca.
●Sfruttare i social media: per interagire con i clienti, promuovere prodotti e servizi e costruire una brand reputation.
4. Sfruttare i Dati per Decisioni Informate:
I dati raccolti attraverso le diverse attività online possono essere utilizzati per migliorare le strategie aziendali. Le PMI dovrebbero:
●Implementare strumenti di analisi dei dati: per monitorare le performance del sito web, le campagne marketing e il comportamento dei clienti.
●Utilizzare i dati per prendere decisioni strategiche: su nuovi prodotti, servizi, campagne marketing e target di riferimento.
●Proteggere la privacy dei dati dei clienti: in ottemperanza alle normative vigenti.
5. Coltivare una Cultura dell'Innovazione:
L'innovazione è la chiave per rimanere competitivi nel mercato digitale. Le PMI dovrebbero:
●Incoraggiare la sperimentazione e l'assunzione di rischi calcolati: il fallimento può essere un'occasione di apprendimento.
●Promuovere una cultura del feedback: per raccogliere idee e suggerimenti da tutti i membri del team.
●Ricercare e implementare nuove tecnologie: per migliorare l'efficienza, la produttività e la customer experience.
In conclusione, le 5 strategie di Eugenio Falco offrono alle PMI una solida base per affrontare la trasformazione digitale con successo. Adottando queste strategie, le imprese possono:
●Aumentare la competitività e la visibilità online.
●Migliorare l'efficienza operativa e la customer experience.
●Accedere a nuovi mercati e opportunità di crescita.
●Costruire un futuro solido e innovativo nell'era digitale.
Ulteriori suggerimenti di Eugenio Falco per le PMI che vogliono abbracciare la rivoluzione digitale
In aggiunta alle 5 strategie di Eugenio Falco e alle azioni sopra elencate, le PMI che desiderano prosperare nell'era digitale devono:
●Investire nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie: per creare prodotti e servizi innovativi che soddisfino le esigenze dei clienti.
●Adottare una cultura di apprendimento continuo: per rimanere aggiornati sulle ultime tecnologie e best practices.
●Essere aperte al cambiamento: per adattarsi rapidamente alle nuove sfide e opportunità del mercato digitale.
La digitalizzazione è un processo impegnativo, ma offre alle PMI la possibilità di crescere, innovare e competere a livello globale.
Adottando le giuste strategie e investendo nelle tecnologie e nelle competenze adeguate, le PMI possono prosperare nell'era digitale e costruire un futuro solido e duraturo.
In un mondo sempre più digitale, le PMI che non investono nella loro trasformazione digitale rischiano di rimanere indietro e perdere competitività.
Le 5 strategie di Eugenio Falco e le risorse sotto elencate possono aiutare le PMI ad affrontare la sfida della digitalizzazione con successo e a costruire un futuro di crescita e prosperità.
Per maggiori informazioni
Le PMI possono trovare utili informazioni e supporto presso le seguenti organizzazioni:
●Camera di Commercio: https://www.camcom.it/
●Unioncamere: https://www.unioncamere.it/
●Ministero dello Sviluppo Economico: https://www.mise.gov.it/
Immediapress
Treno in ritardo? Puoi chiedere il rimborso che ti spetta
20 dicembre 2024.Secondo un’inchiesta svolta da Altroconsumo attraverso un questionario a 1.492 cittadini per conoscere la loro opinione ed esperienza sul servizio ferroviario, 1/3 di chi ha viaggiato con un treno ad alta o media velocità nel corso degli ultimi 12 mesi è arrivato in ritardo a destinazione. Questo è successo nel 36% dei casi con Trenitalia e in percentuale minore con Italo. La tratta che ha registrato la maggior incidenza di ritardi è risultata la Milano-Genova, seguita dalla Bologna-Lecce. In 2/3 dei casi, l’entità del ritardo non ha superato la mezz’ora, limite oltre il quale si ha il diritto di richiedere un’indennità.
Circa 1 persona su 2 ha presentato un reclamo per ottenere un rimborso del ritardo superiore ai 30 minuti e quasi tutte le richieste sono state fatte online. Trenitalia e Italo hanno evaso la quasi totalità delle richieste di indennizzo, principalmente tramite voucher (46%) o accredito (42%) sul conto della carta con cui era stato effettuato l’acquisto.
Dall’inchiesta emerge che viaggiare sui treni di Italo è più apprezzato rispetto a Trenitalia in tutti i parametri valutati: pulizia a bordo treno, livello di manutenzione, puntualità all'arrivo.
Ma perché il ritardo è diventato cronico? I problemi iniziano quando i treni veloci, cui viene data la precedenza, si immettono nella linea normale. La linea dell'alta velocità, infatti, è discontinua e si innesta in molti tratti sulla rete tradizionale. I treni italiani corrono su due binari, quello veloce e privilegiato delle tratte dedicate alla Tav e quello vecchio e lento su cui si affannano ogni giorno le vecchie carrozze. Negli anni, il cronico problema della mancanza di puntualità si è riversato anche sui treni veloci e i ritardi sono diventati la norma anche sui binari della Tav. A rendere il quadro più complesso ci sono numerosi cantieri previsti tra il 2025 e il 2026, che renderanno disponibili a singhiozzo numerose tratte ferroviarie creando nuovi disagi per gli utenti. Rfi ad oggi dichiara che ogni giorno ci sono sulla rete 1100 cantieri aperti, il 20% in più del 2023.
Inoltre, per la mancanza di puntualità, i passeggeri ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie di ritardo per il quale è previsto l'indennizzo: un escamotage per ridurre il numero dei rimborsi. Chi viaggia in treno riceve rimborsi per il 50% del prezzo del biglietto, ma solo se il ritardo supera le due ore. Altroconsumo, tramite la sua petizione, chiede invece rimborsi integrali del costo del biglietto per questa casistica e rimborsi che scattino per ritardi più brevi e idonei a un servizio di Alta Velocità e che siano attribuiti automaticamente agli utenti senza bisogno di farne richiesta.
"Secondo la nostra ultima indagine, i disagi ferroviari sono sempre più frequenti anche a causa dei cantieri che hanno caratterizzato la scorsa estate e che proseguiranno nel 2025 e nel 2026. La modernizzazione della rete è certamente necessaria e prioritaria, ma deve andare di pari passo con il rispetto dei diritti dei passeggeri, che meritano un servizio di qualità adeguato ai costi sempre più elevati dei biglietti. Quanto sta accadendo evidenzia una grave carenza nella programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e non possiamo permettere che a pagarne il prezzo siano i passeggeri. Gli indennizzi previsti dal Regolamento europeo non sono sufficienti: attualmente il rimborso del 50% del biglietto è previsto solo per ritardi superiori alle due ore. Noi chiediamo il rimborso totale del biglietto, il rimborso del 50% per ritardi superiori a un’ora per tutti i treni e a 30 minuti per i treni Alta Velocità, considerando che, secondo la nostra indagine, il 34% dei treni in ritardo rientra in queste tempistiche. Inoltre, il 45% dei ritardi si colloca tra i 15 e i 30 minuti, per i quali attualmente non è previsto alcun indennizzo. Per questi casi chiediamo un rimborso del 30% del biglietto. Come Altroconsumo chiediamo anche che i rimborsi siano automatici, senza inutili trafile burocratiche, e che il passeggero possa scegliere tra rimborso in denaro o sotto forma di voucher. Vi invitiamo quindi a firmare la nostra petizione: insieme possiamo fare la differenza e far sentire la nostra voce." Dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo
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Accademia Consulenza d’Immagine presenta la Palette...
Roma, 20/12/2024 - Accademia Consulenza d’Immagine lancia la Palette Psicocromatica, un percorso formativo che integra armocromia, neuroscienze e psicologia positiva della moda. Si tratta di un corso che punta a trasformare l'approccio dei professionisti della consulenza d’immagine, combinando elementi psicologici e cromatici al fine di offrire un servizio più profondo e personalizzato.
Il programma è stato ideato da Ilaria Marocco, Presidente di Asso Style Image, e Chiara Salomone, esperta di psicologia della moda e fondatrice di NEUROFASHION®. Insieme, le due professioniste, hanno sviluppato un metodo unico, un protocollo di lavoro che va oltre l’armocromia tradizionale e ne diventa l’evoluzione esplorando il legame tra i colori, emozioni e personalità ed integrandoli a quelli della palette valorizzante.
"Con questo modulo formativo, non ci limitiamo a scegliere i colori valorizzanti in base alla stagione cromatica della persona", spiega Chiara Salomone. "Esploriamo anche come questi possano divenire strumenti per migliorare il benessere delle persone, scegliendo sfumature che abbiano un forte legame emotivo con l’individuo. Ogni cliente ha una storia e i colori più adatti sono quelli che entrano in sintonia con essa"
Ilaria Marocco evidenzia l'importanza di questa innovazione nel campo della consulenza d’immagine: "La Palette Psicocromatica è un’evoluzione straordinaria dell’armocromia, che amplia le possibilità di lavoro per i consulenti d’immagine. Abbiamo creato una metodologia che prevede 5 step, volta non solo a rispondere alle necessità estetiche del cliente, ma ad integrare anche i suoi bisogni, rendendo ogni consulenza un’esperienza di consapevolezza al fine di generare un buon livello di benessere."
Il valore di questo approccio psicocromatico risiede, infatti, nella capacità di creare una connessione profonda tra l’individuo, i colori scelti e quelli valorizzanti. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto esteriore di un individuo, ma di un percorso che aiuta la persona a sentirsi autentica, rafforzando la sua percezione di sé. Questo è possibile grazie all’unione tra analisi del colore, neuroscienze e psicologia positiva per la moda, strumenti che permettono di individuare le tonalità che oltre a valorizzare, favoriscono il benessere della persona e la sua autoefficacia.
L’introduzione della Palette Psicocromatica segna quindi una vera e propria rivoluzione nel mondo della consulenza d’immagine, intesa sempre più come lavoro di cura, e aprendo nuove prospettive per i professionisti del settore. I consulenti che parteciperanno a questo percorso formativo acquisiranno competenze uniche che li posizioneranno come esperti in un campo in continua evoluzione, dove la personalizzazione e la cura del cliente sono alla base di un servizio di alta qualità.
Con il supporto delle esperte Chiara Salomone e Ilaria Marocco, i partecipanti avranno l’opportunità di perfezionare le loro capacità, imparando a utilizzare i colori non solo come strumento estetico, ma anche come potente mezzo per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone.
Scopri di più su Accademia Consulenza d'Immagine
Accademia Consulenza d'Immagine è un’istituzione di formazione professionale per consulenti d’immagine e professionisti del settore moda. Offre programmi innovativi che integrano armocromia, psicologia positiva e neuroscienze, preparando i suoi studenti a offrire consulenze integrate altamente personalizzate che promuovono il benessere e la valorizzazione dell’immagine esteriore delle persone. Con un approccio orientato alla crescita personale e professionale, l’Accademia è una delle realtà più avanzate nel panorama della consulenza d’immagine.
Contatti
Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi, è possibile visitare il sito web di Accademia Consulenza d’Immagine.
Contatti per la stampa
Accademia Consulenza d'Immagine
Email: info@accademiaconsulenzaimmagine.com
Telefono: +39 3208886305
Sito web: www.accademiaconsulenzaimmagine.com
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Comunicato Stampa congiunto Farmindustria Egualia...
Oltre alla beffa, il danno, sia per l’industria farmaceutica, che è leva strategica del Paese, sia per la salute dei cittadini
Roma, 20 dicembre 2024 – Le aziende farmaceutiche, già colpite da una Legge di Bilancio che rappresenta una “mazzata” per la sua competitività, hanno appreso – leggendo la stampa specializzata – che l’applicazione del regolamento UE sulla “Tracciatura Europea dei medicinali”, le obbligherebbe ad adottare nei loro complessi processi industriali, dal 9 febbraio 2025, alcune disposizioni di cui a oggi non sono note nemmeno le specifiche tecniche. Disposizioni che richiederebbero passaggi amministrativi e autorizzazioni ancora non chiari.
Farmindustria ed Egualia segnalano la gravità estrema di questa situazione surreale.
Nei testi circolati mancherebbero elementi ovvi come il necessario periodo di transizione di almeno 24 mesi per gli adempimenti richiesti alle aziende e come la certezza di poter continuare ad operare secondo gli standard oggi vigenti per un periodo atto ad aggiornare le proprie procedure. La legge delega prevede un tempo congruo di adattamento, tutti i Paesi lo hanno. Solo in Italia mancherebbe.
Nel rispetto di altre normative, le aziende non potrebbero così procedere al rilascio per la commercializzazione dei lotti dei farmaci prodotti dopo il 9 febbraio 2025. Questo significherebbe il rischio concreto e drammatico di carenze di medicinali, anche per patologie gravi, e di blocco della produzione. Avrebbe anche effetti critici sull’ occupazione.
Uno stato di crisi, dunque, con conseguenze pesanti per tutto il Paese, che deve essere evitato senz’altro. L’industria ha più volte rappresentato alle Istituzioni questi rischi sin dal 2022, offrendo la più ampia disponibilità al confronto.
Il meccanismo come ciliegia sulla torta prevederebbe in Italia, rispetto alla normativa Ue, anche il persistere di ulteriori dispositivi da apporre sulle confezioni che genereranno costi aggiuntivi per le imprese e complessità industriali, sinora del tutto ignorate. A pagarne le spese sarebbero pure i cittadini che vedrebbero messa in seria discussione la tutela della salute.
Senza l’immediata presa d’atto da parte del Governo di quanto segnalato dall’industria, da sempre impegnata per la continuità nella fornitura dei medicinali, le imprese sarebbero costrette a dichiarare, senza alcuna responsabilità, carenze per moltissimi medicinali con prevedibili allarmi sociali.
Sarebbe un esito incredibile per quanti hanno a cuore il bene dell’Italia. E l’industria farmaceutica è certamente tra questi.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.