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Mattarella premia 30 ‘eroi quotidiani’: ecco chi sono

Il 20 marzo la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito

Sergio Mattarella - Fotogramma

Trenta 'eroi della vita quotidiana' premiati dal Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, come ogni anno ha conferito, motu proprio, le onorificenze al Merito della Repubblica italiana a cittadine e cittadini che si sono distinti per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l'impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di una vita come volontario, per attività in favore dell'inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Il Capo dello Stato ha individuato, fra i tanti esempi presenti nella società civile, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.

Chi sono i premiati e perché

Mattia Abbate - Cronista per i disabili dopo aver denunciato i disservizi in uno stadio. É la storia di Mattia Abbate, 35 anni, Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica, "per il suo impegno volto ad offrire un aiuto concreto a chi vive situazioni di disabilità”. Affetto da malattia rara, distrofia muscolare di Duchenne (dmd), ha scritto alla redazione di un giornale per denunciare i disservizi di uno stadio che impedivano l’accesso dei disabili. Colpita dal suo stile, la direzione del quotidiano gli ha proposto di curare una rubrica sul mondo delle disabilità.

Mattia Aguzzi - Una passeggiata per le vie di Torino trasformata in un salvataggio di una bambina precipitata da un balcone, nell'estate dello scorso anno. Mattia Aguzzi, 37 anni, ha ottenuto dal Presidente Sergio Mattarella l'onorificenza di Cavaliere “per aver salvato una bambina precipitata da un palazzo rischiando per la propria incolumità fisica”. Mentre camminava per il centro di Torino, accortosi della situazione di grave pericolo di una bambina appesa alle grate di un balcone di un piano alto di un edificio, senza esitare, si è preparato per prendere la bambina al volo salvandole la vita.

Simone Baldini - Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica "per l’immediata disponibilità offerta alle popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna”. Simone Baldini, 42 anni, costretto sulla sedia a rotelle, è un atleta paralimpico e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'ha scelto come rappresentante del contributo offerto da tanti volontari accorsi da tutta Italia per spalare le strade dal fango nelle città romagnole colpite dall’alluvione.

Licia Baldi - La scuola come miglior percorso rieducativo in carcere. Licia Baldi, 88 anni, nominata Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana "per il suo costante impegno in attività educative e di assistenza ai detenuti nella Casa di reclusione di Porto Azzurro”. Offre da anni la sua esperienza di insegnante nel carcere del territorio e ha contribuito fattivamente alla realizzazione del plesso scolastico all’interno della stesso istituto.

Lucia Bevilacqua e Salvatore Pilato - Lucia Bevilacqua, 65 anni e il marito Salvatore Pilato 64 anni, gestiscono la cooperativa La Melagrana che si occupa di fornire ai ragazzi diversamente abili competenze idonee per un inserimento nel mondo del lavoro. Diventano Ufficiali dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per il loro impegno volto ad offrire opportunità di lavoro e di inclusione sociale a persone diversamente abili".

Vincenzo Bordo - Vincenzo Bordo, 67 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per le azioni di solidarietà intraprese, da più di trenta anni, accanto alle persone più povere di Seul”. Perfettamente integrato fra la popolazione coreana svolge attività di aiuto alle persone in difficoltà. Ha fondato la “Casa di Anna” che ospita, assiste e nutre i poveri e i senzatetto della periferia della città.

Antonio Bodini - Ufficiale al Merito della Repubblica "“Per aver contributo ad ideare il baskin, disciplina sportiva ispirata al basket che consente a persone con diverse abilità di giocare insieme”. É la storia di Antonio Bodini, 64 anni, tra gli artefici di questo nuovo e particolare sport.

Marco Caprai - Marco Caprai, 60 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Amministratore delegato di un’importante azienda vitivinicola ha dato la possibilità ad oltre duecento persone richiedenti asilo, di trovare un impiego presso la cantina della sua attività.

Giuseppina Casarin - Giuseppina Casarin, 65 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per facilitare, attraverso il canto, i rapporti tra persone appartenenti a diverse culture”. Con il suo coro 'Voci dal Mondo' riesce a facilitare le relazioni tra persone di vari Paesi, divenendo così un esempio di inclusione sociale.

Maria Gallia - Maria Eleonora Teresa Galia, 53 anni, Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per la tenacia e la costanza con la quale, nel ricordo della figlia, aiuta i bambini malati rallegrandoli con giocattoli e finanziando investimenti nelle strutture ospedaliere che li ospitano”, continuando così con tenacia ad esaudire il desiderio della figlia Giulia, che prima di morire ha chiesto di donare giocattoli e di aiutare i bambini meno fortunati di lei.

Dario Chierici - Dario Cherici, 80 anni, ma l’età non lo ha scoraggiato e ha prestato soccorso, insieme a tanti altri volontari, alle popolazioni della provincia di Prato colpite dall’alluvione. Per questo Sergio Mattarella lo ha nominato commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Francesco Giannelli Savastano - Francesco Giannelli Savastano, 74 anni, Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, ha fondato un’associazione con lo scopo di ospitare gratuitamente bambini con patologie e le loro famiglie, facilitandoli nel raggiungere l’ospedale ove effettuare le cure lontano dalle loro case.

Marina Clerici - Marina Clerici, 68 anni, nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, "per aver dato impulso ad un’attività familiare volta all’ accoglienza e all’ospitalità di persone con malattie o con difficoltà di carattere psico–sociale”. Le figlie di Marina hanno ora ampliato le finalità dell’associazione offrendo nella proprietà soggiorni alle famiglie in difficoltà, facendole vivere in un ambiente immerso nella natura.

Nicola Di Lena - Nicola Di Lena, 42 anni, diventa Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “per aver avviato un’attività imprenditoriale etica volta ad includere persone con differenti disabilità. Dopo una brillante esperienza di chef in un ristorante stellato ha deciso di rientrare nella sua terra dove ha fondato una pasticceria che offre lavoro a persone vittime di violenza o con disabilità.

Marta Delle Piane e Gabriele Bona - Per Marta Delle Piane, 35 anni, Cavaliere, e Gabriele Bona, 64 anni, Ufficiale, un riconoscimento “per la loro attività di sostegno e di promozione a favore della ricerca scientifica sulle malattie reumatiche infantili e il sostegno offerto ai bambini malati ricoverati e alle loro famiglie. Con l’associazione per le malattie reumatiche infantili (Amri) sostengono la ricerca scientifica collaborando al lavoro svolto dalla Clinica pediatrica e reumatologia dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova.

Marta Grelli - Marta Grelli, 26 anni, nominata Cavaliere per aver ideato una piattaforma informatica che offre l’opportunità a persone diversamente abili di poter viaggiare in modo consapevole conoscendo i posti più adatti alle loro esigenze.

Pietro Literio - Pietro Literio, 54 anni, ottiene il riconoscimento di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per favorire e promuovere gratuitamente la prevenzione e la cura della salute nel suo territorio, coinvolgendo professionisti che dedicano come volontari, il loro tempo e la loro esperienza. In particolare ha realizzato un ambulatorio che offre gratuitamente visite mediche e screening.

Leonardo Lotto - Paralizzato dopo un tuffo in mare in Australia, Leonardo Lotto, 25 anni, laureato alla Bocconi, nel dicembre scorso ha colpito tutti con un discorso, diventato poi virale in rete e trasformato in un vero e proprio messaggio motivazionale, pronunciato dal palco del Master in International business administration a Londra, ottenuto dieci mesi dopo l'incidente. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto nominarlo Cavaliere, perchè con il suo messaggio ha "raccontato il suo necessario cambio di vita e l’importanza del valore della libertà e di chi ha lottato per garantirla".

Michele Mele - Michele Mele, 32 anni, nominato Cavaliere, ricercatore presso l’Università del Sannio si occupa nella sua attività delle problematiche delle persone ipovedenti e individua nuovi strumenti per facilitarne la quotidianità.

Giovanni Neri - Giovanni Neri, 80 anni, nominato Commendatore “per l’impegno e la professionalità mostrata nell’offrire la sua esperienza di medico a giovani ricercatori che si occupano di malattie oncologiche”. Dedica infatti il suo tempo per sostenere la ricerca nel campo dell’oncologia pediatrica, impegnandosi anche per accrescere la cultura della solidarietà e della condivisione negli adolescenti andando nelle scuole.

Antonio Piccolo e Carlo Sagliocco - Antonio Piccolo, 74 anni, e Carlo Sagliocco, 71 anni, nominati Commendatori perchè da molti anni gestiscono una scuola calcio nel quartiere Scampia di Napoli, dove offrono ai ragazzi la possibilità di condividere il gioco e iniziative sociali e culturali.

Nicolina Parisi - Nicolina Parisi, 82 anni, da oggi Commendatore, per testimoniare "lo spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio di Cutro”. Ha infatti subito offerto la propria disponibilità ad accogliere nella tomba di famiglia le salme dei migranti deceduti.

Marco Randon - Marco Randon, 64 anni, nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, per essere stato sempre al fianco di popolazioni colpite da calamità naturali preparando e distribuendo pane, focacce e prodotti da forno.

Sarah Sclauzero - Sarah Sclauzero, 51 anni, nominata Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana "per affrontare con competenza il tema dell’aiuto alle persone vittime di violenza”. Con altre donne ha fondato il centro antiviolenza Aps “Me.Dea”, Onlus con la finalità di formare le persone alla non violenza in tutte le sue manifestazioni.

Gianni Stinziani - Gianni Stinziani, 54 anni, nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per la sua determinazione nel voler creare una rete nel territorio per aiutare chi vive la gestione quotidiana dei figli con spettro autistico”. In particolare, con l’associazione da lui fondata nel 2015 “Il mondo e noi” realizza diversi progetti volti a rafforzare la solidarietà, l’inclusione e la riabilitazione delle persone con spettro autistico.

Stefano Ungaretti - Stefano Ungaretti, 42 anni, dopo la morte del fratello, ha deciso di fondare un’associazione attraverso la quale intende sia sensibilizzare le persone al mondo del primo soccorso, sia dotare centri sportivi e aziende di defibrillatori automatici. Nominato Cavaliere per il suo impegno.

Paola Maria Tricomi - Paola Maria Tricomi, 32 anni, fin dall’inizio del suo percorso universitario, confrontandosi con i responsabili delle università, si è impegnata con determinazione per poter garantire alle persone con disabilità il diritto allo studio, abbattendo i vari impedimenti ed ostacoli. Per lei la nomina a Cavaliere.

La cerimonia di consegna delle onorificenze si svolgerà presso il Palazzo del Quirinale il 20 marzo alle 16.30.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Politica

Vannacci, spunta collana con ascia bipenne: “Solo...

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E' un simbolo classico ma anche di Ordine nuovo. Il generale: "Lo indosso fregandomene delle strumentalizzazioni"

Roberto Vannacci

Non è passata inosservata la collanina con ciondolo, indossata oggi dal generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, tra i protagonisti del 'tuffo' di capodanno a Viareggio. L'ex capo della Folgore, è stato infatti immortalato con al collo un monile che riproduce un'ascia bipenne, simbolo presente nella cultura classica dell'Occidente, ma anche nordica, e poi divenuto a fine anni '60 il logo del movimento 'Ordine Nuovo'. Fondato da Pino Rauti e da Clemente Graziani, Ordine Nuovo fu sciolto nel '73 con l'accusa di ricostituzione del partito fascista. Tra le sue fila anche terroristi come Pierluigi Concutelli, condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio nel 1976.

"Sì, porto alla catenina un pendaglio d'oro regalatomi da mia madre più di trenta anni fa e che ho ricominciato a indossare da quando è deceduta", dice a scanso di equivoci il generale, interpellato dall'AdnKronos. "Il monile è stato comprato a Creta dove l'ascia bipenne è il simbolo stesso dell'isola. Rappresenta il potere, la forza e l'audacia -spiega Vannacci-. Al contrario di quanto si possa pensare, la bipenne è connessa alla simbologia femminile ed è stata addirittura ripresa da vari movimenti femministi e lesbici".

"Se esamina il gioiello -dice Vannacci commentando la foto in questione- vedrà che anche esteticamente non ha nulla a che vedere con le rappresentazioni della stessa arma riprese da vari movimenti politici". Si tratta dunque di "un ricordo di mia madre a cui sono particolarmente attaccato e che, nonostante le pretestuose polemiche che una certa stampa non mancherà di innescare, continuerò a portare con fierezza fregandomene dei commenti strumentali", conclude Vannacci.

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Politica

Discorso Mattarella, Meloni: “Bene richiamo a...

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Colloquio telefonico tra la premier e il presidente della Repubblica. Salvini: "Condividiamo auspicio pace, per questo fiducia in Trump"

Sergio Mattarella e Giorgia Meloni - (Quirinale)

Telefonata "cordiale" tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier in occasione del discorso di fine anno nel corso del quale Giorgia Meloni. A comunicarlo Palazzo Chigi che sottolinea come Meloni abbia apprezzato il richiamo del capo dello Stato al valore fondante del patriottismo, come motore dell'azione quotidiana e sentimento vivo che muove l'impegno di quanti sono al servizio della cosa pubblica e della comunità nazionale.

Piena condivisione sulla necessità di affrontare il crescente disagio che attraversa le giovani generazioni, proponendo risposte concrete ed efficaci. Altrettanto condivisibile il richiamo ai positivi segnali macroeconomici, in particolare sull'export e sull'occupazione, con il contestuale impegno ad intensificare l'azione per ridurre le aree di precarietà e lavoro povero.

Meloni ha, inoltre, espresso gratitudine al presidente per aver ricordato il forte impegno dell'Italia nel contesto globale, anche come Presidenza G7, negli scenari di crisi, sulla strada della pace in Ucraina e in Medio Oriente e per la difesa del diritto internazionale. Infine, il Presidente Meloni ha rivolto al Presidente e ai suoi cari i migliori auguri per il 2025 e per la prosecuzione del suo mandato.

Salvini

“Grazie al Presidente Mattarella che, oltre a sottolineare risultati incoraggianti per l’Italia come occupazione, export e turismo, auspica la fine dei troppi conflitti nel mondo. È una speranza che condividiamo calorosamente, e in questo senso riponiamo grande fiducia nella nuova amministrazione americana targata Donald Trump", ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega.

"Come il presidente della Repubblica, inoltre, sottolineiamo l’importanza e il valore delle Forze dell’Ordine, e ci permettiamo un particolare riferimento alla Polizia Penitenziaria perché troppo spesso si discute della condizione dei detenuti e troppo raramente di quella di donne e uomini in divisa che prestano servizio nelle carceri. Infine, grazie al Presidente Mattarella per l’attenzione ai giovani. Ricordiamo a noi stessi che la prima causa di morte per i ragazzi sono gli incidenti stradali, e da poche settimane è in vigore un nuovo codice che sta subendo una campagna di disinformazione con pochi precedenti. È perfino sotto accusa per aver inasprito le sanzioni e abbassato i limiti per il consumo di alcol: tutto falso, sono rimasti inalterati perché già efficaci. Al contrario, siamo intervenuti con vigore contro l’utilizzo improprio degli smartphone alla guida e il consumo di droghe. Confidiamo che il 2025 possa essere un anno di pace, sicurezza e buonsenso”, ha concluso.

Tajani

"Pace, giovani, speranza, rispetto. Le parole del Presidente Mattarella confermano l'impegno dell'Italia per costruire in Medio Oriente ed in Ucraina una nuova stagione che garantisca una #pace giusta. E assicurano azioni concrete per dare ai giovani la #speranza di costruirsi un futuro senza lasciare il Paese. Questa è anche la volontà del governo. #Rispetto anche per ribadire che la pena per i detenuti è perdita della libertà e non della dignità", ha scritto su X il vicepremier e leader di Fi, Antonio Tajani.

Schlein

"Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha ricordato quanto sia urgente costruire un Paese più giusto, solidale e attento ai bisogni di tutte e tutti. Le sue parole sulla pace, sulle diseguaglianze, sull’emergenza climatica, sulla precarietà, sono un richiamo potente alla responsabilità collettiva", ha affermato dal canto suo la segretaria del Pd, Elly Schlein. "La giustizia sociale - ha aggiunto - non è solo un ideale, ma una necessità per garantire dignità e diritti. Ringraziamo il Presidente per il suo esempio di saggezza e umanità. Ora tocca a noi tutte e tutti raccogliere questo accorato appello a tradurre la speranza in realtà".

Conte

"Condivido il richiamo del presidente Mattarella a un impegno per la pace in linea con la Costituzione, le riflessioni sulla barbarie della guerra e quelle sulla 'sconfortante' sproporzione fra l'enorme spesa in armi e gli investimenti contro il cambiamento climatico, a tutela dell'ambiente. Non posso non soffermarmi sullo stimolo del Capo dello Stato per una riscoperta dell'impegno e della partecipazione dei cittadini alle scelte che ci riguardano tutti", ha affermato Giuseppe Conte.

"Nella disaffezione delle persone verso la partecipazione politica e il voto - ha sottolineato il leader del M5S - piantano le radici poteri economici e finanziari in mano a pochi o addirittura a singoli, interessi politici di circoletti e clientele che scelgono per tutti e tutelano i privilegi di pochi anziché i diritti di tutti. La politica perde così la sua missione, la ricerca del bene comune e lo vediamo in tutto: si aumentano gli stipendi di chi governa anziché le buste paga da fame dei giovani che scappano all'estero, si cancellano i reati di chi abusa del suo potere per favorire qualcuno in un concorso o in una gara pubblica anziché investire risorse ed energie per tutelare fino in fondo i diritti delle persone, dalle corsie di ospedale fino alle aule scolastiche e alla sicurezza nelle nostre città".

"Anche per questo nel 2024 il Movimento ha scelto di rifondarsi completamente chiamando a scegliere e a contare ogni suo iscritto anziché i vertici chiusi in qualche stanza. Continueremo su questa strada con tutta la nostra forza in questo 2025. Stimolare la partecipazione e il vero patriottismo, quello di chi si impegna personalmente per migliorare l'Italia ogni giorno, deve essere la nostra ossessione. È l'unica strada per cambiare le tante cose che non vanno e che anche il Capo dello Stato ha puntualmente evidenziato: liste d'attesa interminabili per visite ed esami, morti e incidenti sul lavoro, femminicidi, le difficoltà dei nostri ragazzi che non si vedono garantiti meritocrazia e diritti. Auguri agli italiani per un 2025 di coraggio e impegno per migliorare i quartieri, le città, i territori in cui viviamo. Comunque la pensiate, qualunque idea politica abbiate, non lasciamo che a decidere per tutti siano in pochi. Solo sporcandoci le mani, scendendo tutti in campo, cambieremo davvero le cose".

Renzi

"Le parole del Presidente Mattarella costituiscono da dieci anni un riferimento di saggezza e di speranza. Grazie Presidente", ha dichiarato il leader di Iv Matteo Renzi.

Calenda

"Il presidente Mattarella ci ricorda la pericolosità delle lacerazioni che percorrono la nostra comunità nazionale in un momento di crisi e guerre. Ricordarcelo tutto l’anno è un dovere patriottico. Grazie Presidente", ha dichiarato Carlo Calenda, leader di Azione.

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Politica

Mattarella, il discorso di fine anno: da speranza a...

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Il presidente della Repubblica: "Nel 2025 ottanta anni della Liberazione, fondamento Repubblica e presupposto Costituzione"

Sergio Mattarella - (Quirinale)

Speranza per superare le "divaricazioni che lacerano le nostre società", e "coltivare fiducia in un tempo segnato, oltre che dalle guerre, da squilibri, da conflitti", ricordando che "il rispetto verso gli altri rappresenta il primo passo per una società più accogliente, più rassicurante, più capace di umanità". È il filo che lega il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che proponiamo nel suo testo integrale.

Il discorso di Mattarella

"Care concittadine e cari concittadini, questo nostro incontro tradizionale mi consente di rivolgere l’augurio più sincero a tutti voi, a chi si trova in Italia e agli italiani che sono all’estero. Stiamo vivendo come ogni fine anno ore di attesa per un tempo nuovo che viene e che speriamo migliore. Ore in cui cerchiamo la serenità rinsaldando i nostri rapporti. Nelle nostre comunità, nelle famiglie, nelle amicizie".

"Facciamo i nostri auguri e ne riceviamo. Non è soltanto un rito, è la dimostrazione della nostra natura più autentica, quella che ci chiama alla relazione con gli altri. Lo facciamo, dobbiamo farlo tanto più in quanto viviamo momenti difficili".

"Quando migliaia di vittime civili delle guerre in corso turbano tragicamente le nostre coscienze. Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata. Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell’Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo. Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane".

Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività più sentite. Eppure mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che l’Italia ha sempre perseguito, anche con l’importante momento quest’anno della presidenza del G7".

"La pace di cui l’Unione europea è storica espressione. La pace che non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità. Perché è giusto. E -se questo motivo non fosse ritenuto sufficiente- perché è l’unica garanzia di una vera pace, evitando che vengano aggrediti altri Paesi d’Europa".

"Questo è, quindi, il primo augurio che tutti ci rivolgiamo. Che il nuovo anno porti vera pace ovunque. Interpreto, in queste ore, l’angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia. Quanto avviene segnala ancora una volta il valore della libera informazione. Tanti giornalisti rischiano la vita per documentare quel che accade nelle sciagurate guerre ai confini dell’Europa, in Medio Oriente e altrove. Spesso pagano a caro prezzo il servizio che rendono alla comunità".

"La notte di Natale Papa Francesco -cui invio auguri pieni di riconoscenza- ha aperto il Giubileo, facendo risuonare nel mondo il richiamo alla speranza. Quelle di questa sera sono ore di speranza nel futuro, nell’anno che viene. Tocca a noi saperla tradurre in realtà".

"Cosa significa concretamente coltivare fiducia in un tempo segnato, oltre che dalle guerre, da squilibri, da conflitti? Vi è bisogno di riorientare la convivenza, il modo di vivere insieme. In questo periodo sembra che il mondo sia sottoposto a una allarmante forza centrifuga, capace di dividere, di allontanare, di radicalizzare le contrapposizioni. Sono lacerate le pubbliche opinioni. Faglie profonde attraversano le nostre società".

"La realtà che viviamo ci presenta contraddizioni che generano smarrimento, sgomento, talvolta senso di impotenza. A livello globale aumenta in modo esponenziale la ricchezza di pochissimi mentre si espande la povertà di tanti. La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall’aggressione della Russia all’Ucraina - che costringe anche noi a provvedere alla nostra difesa- ha toccato quest’anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari. Otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per l’umanità. Una sconfortante sproporzione".

"Luci e ombre riguardano anche la nostra Italia. La scienza, la ricerca, le nuove tecnologie aprono possibilità inimmaginabili fino a poco tempo addietro per la cura di malattie ritenute inguaribili. Nello stesso tempo vi sono lunghe liste d’attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari".

"I dati dell’occupazione sono incoraggianti. Resistono tuttavia aree di precarietà, di salari bassi, di lavoratori in cassintegrazione. L’export italiano registra dati positivi, e così il turismo. Segno che il Paese esercita una forza di attrazione, che va anche al di là delle sue bellezze naturali, delle sue città d’arte, della sua cultura. Con questo aspetto confortante stride il fenomeno dei giovani che vanno a lavorare all’estero perché non trovano alternative, spesso dopo essersi laureati".

"Tra Nord e Sud c’è una disuguale disponibilità di servizi. Continua il pericolo dell’abbandono delle aree interne e montane. Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito".

"Il mutamento del clima incide decisamente anche sugli eventi meteo che subiamo in Italia: ne abbiamo ripetute testimonianze. Le alluvioni non possono più essere considerate fatti straordinari. Sono frequenti e vanno quindi prevenute con lungimiranza, rimuovendo le condizioni che provocano sciagure".

"Un’attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza. Tocca tutto il mondo ma diviene ancor più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi. Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo".

"I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano spesso. Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, alle loro aspirazioni. La precarietà e l’incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno affrontate con grande impegno anche perché vi risiede una causa rilevante della crisi delle nascite che stiamo vivendo".

"Si intrecciano, quindi, straordinarie potenzialità e punti di debolezza da risolvere. Impegniamoci per una comune speranza che ci conduca con fiducia verso il futuro".

"L’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto, come parola dell’anno, 'rispetto'. Il rispetto verso gli altri rappresenta il primo passo per una società più accogliente, più rassicurante, più capace di umanità. Il primo passo sulla strada per il dialogo, la collaborazione, la solidarietà, elementi su cui poggia la nostra civiltà. Rispetto della vita, della sicurezza di chi lavora. L’ultima tragedia pochi giorni fa, a Calenzano: cinque persone sono morte. Non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità. Gli incidenti mortali -tutti- si possono e si devono prevenire".

"Rispetto della dignità di ogni persona, dei suoi diritti. Anche per chi si trova in carcere. L’alto numero di suicidi è indice di condizioni inammissibili. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario. I detenuti devono potere respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti alla illegalità e al crimine. Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti".

"La fine dell’anno è anche tempo di bilancio. Ho incontrato valori e comportamenti positivi e incoraggianti nel volto, nei gesti, nelle testimonianze di tanti nostri concittadini. Li ho incontrati nel coraggio di chi ha saputo trasformare il suo dolore, causato da un evento della vita, in una missione per gli altri. Li ho letti nelle parole di Sammy Basso che insegnano a vivere una vita piena, oltre ogni difficoltà".

"Si trovano nel rumore delle ragazze e dei ragazzi che non intendono tacere di fronte allo scandalo dei femminicidi. Siamo stati drammaticamente coinvolti nell’orrore per l’inaccettabile sorte di Giulia Cecchettin e, come lei, di tante altre donne uccise dalla barbarie di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà, non rispettano neppure sé stessi. Non vogliamo più dover parlare delle donne come vittime. Vogliamo e dobbiamo parlare della loro energia, del loro lavoro, del loro essere protagoniste".

"Ho fatto riferimento ad alcuni esempi di persone che hanno scelto di operare per il bene comune perché è proprio questa trama di sentimenti, di valori, di tensione ideale quel che tiene assieme le nostre comunità e traduce in realtà quella speranza collettiva che insieme vogliamo costruire. È questa medesima trama che ci consentirà di evitare quelle divaricazioni che lacerano le nostre società producendo un deserto di relazioni, un mondo abitato da tante solitudini".

"Siamo tutti chiamati ad agire, rifuggendo da egoismo, rassegnazione o indifferenza. Nella quotidiana esperienza di tanti nostri concittadini si manifesta un sentimento vivo, sempre attuale, dell’idea di Patria. Mi ha colpito, di recente, l’entusiasmo degli allievi della nostra Marina militare, su nave Trieste, all’avvio del loro servizio per l’Italia e per i suoi valori costituzionali. Come stanno facendo in questo momento tanti nostri militari in diversi teatri operativi. Ad essi rinnovo la riconoscenza della Repubblica. Patriottismo è quello dei medici dei pronto soccorso, che svolgono il loro servizio in condizioni difficili e talvolta rischiose".

"Quello dei nostri insegnanti che si dedicano con passione alla formazione dei giovani. Di chi fa impresa con responsabilità sociale e attenzione alla sicurezza. Di chi lavora con professionalità e coscienza. Di chi studia e si prepara alle responsabilità che avrà presto. Di chi si impegna nel volontariato. Degli anziani che assicurano sostegno alle loro famiglie".

"È patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l’Italia, ne fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte e contribuisce ad arricchire la nostra comunità. È fondamentale creare percorsi di integrazione e di reciproca comprensione perché anche da questo dipende il futuro delle nostre società".

"La sicurezza rimane una preoccupazione dei cittadini e massimo sostegno deve essere assicurato alle vittime dei reati. Dal Rapporto Censis, sulla base di dati del ministero dell’Interno, risulta che, dal 2013 al 2024, sono stati raggiunti risultati significativi sul fronte della prevenzione, con una forte riduzione degli omicidi volontari, delle rapine, dei furti nelle abitazioni. Siamo grati alle Forze dell’Ordine, presidio della libertà dei cittadini, per il contributo decisivo che recano alla cornice di sicurezza in cui vive il nostro Paese".

"Si affacciano nuovi odiosi fenomeni, a partire dalle truffe agli anziani, alle aggressioni via web ai ragazzi, alla violenza di strada, crimini contro i quali le Forze dell’Ordine sono fortemente impegnate".

"Desidero rivolgere un saluto alle donne e agli uomini di sport in questo che è stato un anno olimpico e paralimpico. Ricordo le notti di Parigi, l’orgoglio dei nostri atleti attorno alla nostra bandiera. Sono a loro grato per i successi e ancor di più per l’autentico spirito sportivo con cui hanno vissuto la loro partecipazione: un bell’esempio, ben oltre i confini dello sport".

"Nel 2025 celebreremo gli ottanta anni della Liberazione. È fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione, che hanno consentito all’Italia di riallacciare i fili della sua storia e della sua unità. Una ricorrenza importante. Reca con sé il richiamo alla liberazione da tutto ciò che ostacola libertà, democrazia, dedizione all’Italia, dignità di ciascuno, lavoro, giustizia".

"Sono valori che animano la vita del nostro Paese, le attese delle persone, le nostre comunità. Si esprimono e si ricompongono attraverso l’ampia partecipazione dei cittadini al voto, che rafforza la democrazia; attraverso la positiva mediazione delle istituzioni verso il bene comune, il bene della Repubblica: è questo il compito alto che compete alla politica".

"Siamo chiamati a consolidare e sviluppare le ragioni poste dalla Costituzione alla base della comunità nazionale. È un’impresa che si trasmette da una generazione all’altra. Perché la speranza non può tradursi soltanto in attesa inoperosa. La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte. Buon anno a tutti!"

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Che lavoro fai? Faccio Gesù nelle foto di famiglia, guadagno molto bene. Lingua a parte, questa conversazione potrebbe tenersi in...

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