Politica
Riforme, Balboni (Fdi): “Il cardine è...
Riforme, Balboni (Fdi): “Il cardine è l’elezione diretta, i poteri del premier vanno definiti contestualmente”
Il presidente Commissione affari costituzionali domani a Maratona bipartisan a Roma: "Ascolterò con molto interesse. Ma 'no' a partire da nodo poteri. E' nato prima l'uovo o la gallina?"
La Maratona oratoria bipartisan "Premierato, non facciamolo strano" promossa dalla Fondazione Magna Carta e dalle associazioni LibertàEguale e IoCambio, che ambisce a trovare la modalità attraverso cui correggere quello che ritiene essere il principale limite del testo di governo sul premierato, cioè l'elezione diretta del premier anziché la definizione dei suoi poteri, ed anche dell'approccio speculare delle opposizioni, ospiterà tra gli altri domani presso la Sala Umberto di Roma l'intervento del meloniano di ferro Alberto Balboni, presidente della Commissione Affari costituzionali in Senato dove il ddl costituzionale è incardinato e probabilmente della ministra delle Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
"Ascolterò con molto interesse come ho sempre fatto in questi mesi di dibattito, sia in commissione che nelle occasioni accademiche cui ho avuto l'onore di essere invitato", anticipa all'Adnkronos Balboni. "Ma ribadirò che non capisco quanti nutrono un pregiudizio ideologico contro l'elezione diretta, che a mio avviso resta il cardine fondamentale della riforma per garantire la sovranità al popolo, che ne è il vero titolare".
No quindi a partire dal nodo dei poteri? "I poteri vanno definiti contestualmente, non c'è un prima e un dopo. È nata prima la gallina o l'uovo?", risponde. Il gruppo, che ambisce ad approdare ad un testo di riforma della Carta che ottenga il voto di una maggioranza dei due terzi in entrambe le Camere, contesta anche la mancata previsione del ballottaggio. Ma questo, secondo Balboni, "è un tema che affronteremo con la legge elettorale". (di Roberta Lanzara)
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Lega, Salvini a casa di Bossi a Gemonio: “Una bella...
Oltre un'ora di colloquio, il leader Carroccio promette di tener informato costantemente il Senatur
Più di un'ora di colloquio a Gemonio, in provincia di Varese, tra Matteo Salvini e Umberto Bossi. Clima "molto cordiale e rilassato, dopo la falsa notizia del decesso del Senatur diffusa alla fine di agosto", si legge in una nota della Lega. Per Salvini è stata una chiacchierata "molto positiva, siamo stati entrambi molto contenti". Sono stati affrontati parecchi temi. Non solo la situazione del governo e del partito, ma, spiega la nota, soprattutto "l'autonomia ('battaglia storica della Lega che farà bene a tutta Italia' ha detto Salvini), e poi infrastrutture (con particolare riferimento a quelle lombarde), giustizia, sicurezza e immigrazione. Il tutto senza dimenticare qualche riflessione su economia, guerra, politica energetica con sguardo al nucleare".
Con Bossi erano presenti anche la moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha promesso al fondatore di "tenerlo costantemente aggiornato, magari con un altro incontro insieme ai ministri a partire da Roberto Calderoli", si conclude il comunicato del partito di via Bellerio.
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Cruciani, Parenzo e il voto semiserio su ius scholae alla...
I conduttori de La Zanzara organizzano un 'referendum'
Ius scholae in primis, ma anche eutanasia, aborto, comunità Lgbtqia+, famiglia sono temi cari al pubblico della festa di Forza Italia Giovani, in corso a Bellaria-Igea Marina? Tra provocazioni e siparietti, i conduttori de 'La Zanzara', Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno aperto l'Assemblea del movimento giovanile suscitando risate, applausi e ponendo proprio questi interrogativi ai tanti presenti, tra cui spiccano ovviamente anche il segretario e vicepremier, Antonio Tajani, e il capogruppo al Senato del partito azzurro, Maurizio Gasparri.
"Fateci vedere in quanti siete favorevoli alla concessione della cittadinanza. Chi vota verde è a favore, chi rosso contro", dicono i due dal palco. Ed è quasi un plebiscito, per i verdi. "Tu, tu, e tu che avete sventolato il badge rosso - intima Cruciani -, andate con Vannacci". E a proposito dell'europarlamentare eletto nelle fila della Lega, quando si chiede conto al pubblico chi è più vicino a loro tra lui e Matteo Renzi, il risultato è lo stesso: verdi tanti, e qualche rosso. Così come quando il dilemma è per la "libertà di decidere quando morire e quando no".
La reazione sull'aborto, sui diritti Lgbtqia+, ma anche sul tifo per Donald Trump o Kamala Harris è diversa, e a vincere è la versione di Cruciani che ammette candidatamente: "Io ho votato Berlusconi in passato, diverse volte, e l'ho fatto perché volevo vedere la rabbia di quelli che lo avevano criminalizzato. L'ho fatto anche quando era contro l'ex ministro Spaventa". Sull'Ucraina e sulla questione mediorientale, però, anche Parenzo esce allo scoperto (imbeccato dal collega): "La posizione di Forza Italia è più convincente del Partito democratico".
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Schifani: “Su diritti civili non ci sono...
"Sui diritti civili non ci sono barriere. Silvio Berlusconi ci aveva sempre lasciato libertà di coscienza. Sempre. In aula ricordo che Silvio mi diceva: 'Renato, libertà di coscienza, perché sui diritti della persona, dei minori, civili, non ci sono barriere'. Ecco perché ricordo dei lampi di tanti giri al Nord, sapete quanti ragazzi di colore sventolavano la bandierina e non erano italiani? E' chiaro che Tajani ha aperto un tema, interpretando il pensiero di Berlusconi. Perché qualcuno ha cercato di mettere zizzania, sostenendo che non fosse il pensiero di Presidente. per fortuna avete trovato il famoso video che immortala il pensiero del Presidente che noi conoscevamo". Così il Presidente della regione siciliana Renato Schifani all'Assemblea dei giovani di Fi a Bellaria-Igea Marina. "E' evidente che non fa parte del progetto di governo ma ogni partito del centrodestro ha sensibilità diverse ed è giusto che ci si confronti e lo stiamo facendo".