F1 GP Bahrain, oggi le qualifiche: orari e dove vederle in tv e in streaming
Sul circuito di Sakhir si decide la griglia di partenza del primo appuntamento del Mondiale 2024
Giornata di qualifiche oggi, venerdì 1° marzo, per il GP del Bahrain, primo appuntamento del Mondiale 2024 di F1. Dopo le prime due sessioni di prove libere (FP1 e FP2) di ieri, sul circuito di Sakhir sono in programma le Libere 3 e le qualifiche che decideranno e a chi andrà la prima pole-position della stagione. Domani, sabato 2 marzo, la gara che assegna i primi punti iridati dell'anno.
Hamilton leader nella prima giornata
Ieri Lewis Hamilton è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere. L'inglese della Mercedes gira in 1'30"374 precedendo il connazionale e compagno di squadra George Russell (1'30"580) e lo spagnolo dell'Aston Martin Fernando Alonso (1'30"660). Quarto posto per la migliore delle Ferrari, quella dello spagnolo Carlos Sainz (1'30"769) che si lascia alle spalle l'australiano della McLaren Oscar Piastri (1'30"784) e il campione del mondo in carica, l'olandese della Red Bull Max Verstappen (1'30"851). Nono posto per l'altra Rossa, quella del monegasco Charles Leclerc (1'31"113). Si torna in pista domani con le terze libere alle 13.30, alle 17 ci saranno invece le qualifiche ufficiali.
La prima sessione delle prove libere
La prima sessione ha invece visto protagonista Daniel Ricciardo. L'australiano al volante della Racing Bulls ha girato in 1'32"869 precedendo le due McLaren dell'inglese Lando Norris (1'32"901) e di Piastri (1'33"113). Sesto tempo per Verstappen (1'33"238) e ottavo posto per la migliore delle Ferrari, quella di Leclerc (1'33"268). Undicesimo crono per la rossa dello spagnolo Sainz (1'33''385).
La prima analisi delle prestazioni nelle prove libere
Premessa: sono solo i primi collaudi e la pretattica regna sovrana. Dopo le prove libere, emerge però un primo parziale quadro che può offrire spunti di analisi in vista delle qualifiche e della gara. Mercedes e Red Bull Racing, se si considerano anche i risultati dei test sull'asfalto di Sakhir, appaiono già in palla. Ferrari e McLaren, rispetto al complicato avvio del Mondiale 2023, si avvicinano al primo semaforo verde lasciando intravedere una crescita e un potenziale che, quantomeno, potrebbero portare a ridurre il gap rispetto al 'mostro Verstappen'. Categoria outsider: lecito aspettarsi sorprese positive da Alpine, Aston Martin e AlphaTauri.
Orari TV e dove vederlo in streaming
L’appuntamento in tv con le Prove Libere 3 è alle 13:30 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su NOW e SkyGo. Le qualifiche e la gara saranno trasmesse in differita anche in chiaro sul digitale terrestre su TV8, rispettivamente alle ore 22 e alle 21.30.
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Milan, Conceicao: “Avrei voluto più giorni, ma niente...
Il tecnico rossonero ha parlato alla vigilia della sfida di Supercoppa contro la Juventus
Sarà una prima volta speciale per Sergio Conceicao. Domani, venerdì 3 gennaio, il nuovo allenatore del Milan, che ha sostituito l'esonerato Fonseca, esordirà sulla panchina rossonero nella semifinale di Supercoppa italiana contro la Juventus: "Ho trovato una squadra umile, che vuole imparare, che vuole capire cosa vuole l'allenatore che ha ora. E questa è la base per lavorare con qualità. C'è stato poco tempo per lavorare, ma siamo stati incisivi nel dire dove la squadra deve migliorare in vari momenti del gioco per essere competitivi già domani".
Sul debutto contro i bianconeri: "Il timing è quello che è. È chiaro che avrei voluto più giorni per lavorare e più giocatori disponibili, ma quando sono arrivato sapevo già di questa situazione. Quindi non ci sono scuse. Testa alta. Mancano ancora due allenamenti, stiamo preparando la partita per essere incisivi, senza avere troppe informazioni nella testa, per cercare di vincere".
Juventus-Milan sarà anche una partita di incroci, con Conceicao che affronterà suo figlio Francisco: "Non sono per niente emozionato, sono raffreddato e ho un po' di febbre. A casa sono il padre di Francisco, domani sarà un avversario. Lui la pensa allo stesso modo, è stato cresciuto così e lo voglio così. Nessuna emozione, lo voglio battere. È un giocatore di qualità tecnica. Ha anche qualità fisiche. La Juve ha tanti giocatori di qualità, giovani, che lavorano e capiscono cosa vuole Motta. Io non è che voglio incastrare il talento o la qualità, ma dobbiamo essere compatti, aggressivi e lavorare come squadra. Solo così secondo me il calcio funziona".
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“Trascinato giù dall’aereo e picchiato dalla...
L'intervento della polizia a Fiumicino sul volo diretto a Tel Aviv: il giocatore non gradito in Israele. Il racconto del calciatore in un post sui social: "Non posso tollerare alcuna forma di discriminazione"
"Il 25 dicembre sono stato vittima della brutalità della polizia". La denuncia è del calciatore belga Stephane Omeonga, ex Avellino, Genoa e Pescara in Italia e che attualmente gioca in Israele nel Bnei Sakhnin.
La ricostruzione della polizia
La polizia di frontiera è intervenuta a Fiumicino il 25 dicembre su richiesta del comandante di un volo proveniente dal Belgio e diretto a Tel Aviv e del capo scalo per far scendere dall'aereo il calciatore. Le autorità israeliane avevano comunicato che il calciatore non era gradito nel paese ma quando lo steward lo ha invitato a scendere lui si è rifiutato e a quel punto è stata chiamata la polizia di frontiera.
Secondo quanto ricostruisce la Polizia di frontiera, gli agenti hanno chiesto a Omeonga di scendere dal volo e hanno tentato una lunga mediazione ma lui si è rifiutato. Per questo motivo i poliziotti sono stati costretti a prelevarlo di peso per permettere all'aereo di decollare. Il calciatore è stato quindi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
La denuncia social di Omeonga
"Durante un volo tra Roma e Tel Aviv - si legge in un post su Instagram accompagnato da un video - dopo essere salito a bordo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l'aereo. Confidando nella validità dei miei documenti, gli ho chiesto con calma che tipo di problema fosse".
"È stata chiamata la polizia - prosegue il calciatore - e sono stato ammanettato e portato via con la forza dall'aereo. Una volta fuori dall'aereo, lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha violentemente gettato a terra, mi ha picchiato e uno di loro ha premuto il ginocchio contro la mia testa. Sono stato poi portato in un veicolo della polizia, ammanettato come un criminale, fino all'aeroporto. È arrivata un'ambulanza, ma in stato di shock non ero in grado di rispondere alle domande dei paramedici".
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"Poco dopo, dalla radio dell'auto della polizia - scrive ancora Omeonda - ho sentito dire: 'Ha rifiutato le cure mediche, va tutto bene'. Questo era completamente falso, ho chiesto di portarmi in ambulanza con loro spaventato da ciò che la polizia avrebbe potuto farmi. Poi sono stato messo in una stanza grigia, senza cibo né acqua, e lasciato in uno stato di totale umiliazione per diverse ore".
"Quando sono stato rilasciato, ho saputo che un agente di polizia aveva sporto denuncia contro di me per le ferite presumibilmente causate durante l'arresto, nonostante fossi ammanettato. Inoltre, a tutt'oggi, non ho ricevuto alcuna giustificazione per il mio arresto. Come essere umano e padre, non posso tollerare alcuna forma di discriminazione. Questo arresto è solo la punta visibile dell'iceberg. Molte persone che mi somigliano non possono trovare lavoro, non hanno accesso alla casa o non possono partecipare agli sport che amano, semplicemente perché sono nere. Dobbiamo essere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano - i nostri colleghi, vicini e amici - su questo problema che affligge la nostra società e ne ostacola il progresso", conclude.
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Il diario della Parigi-Dakar, inizia l’avventura di...
Al via per il 50enne il viaggio di quasi 8.000 km in 14 giorni nel deserto e nelle montagne del regno Saudita
"Sono Iader Giraldi, un cinquantenne appassionato di moto e quest’anno partecipo alla Dakar rally in Arabia Saudita. Cercherò di portarvi un racconto quotidiano di questa assurda competizione che porta circa 130 piloti e 350 fra auto e camion a compiere un viaggio di quasi 8.000 km in 14 giorni nel deserto e nelle montagne del regno Saudita.
La competizione è pazzesca, fate finta di svegliarvi a Reggio Calabria e arrivare tutti i giorni a Milano facendo per la maggior parte un percorso in fuoristrada. Il giorno dopo tornate in Calabria facendo la stessa distanza e così per 14 giorni. Io partecipo in moto in una categoria senza Assitenza pertanto devo occuparmi anche della meccanica, manutenzione cambio gomme etc.
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I piloti vengono da tutto il mondo inseguendo un mito di sfida verso la natura e soprattutto verso i propri limiti fisici e mentali. La Dakar e’ uno sport non allenabile per la tipologia di terreno e distanze, perché dove lo trovi un percorso di 700 Km senza essere umano per poterti allenare nell’ordinario, pertanto come atleta occorre solo preparare corpo e mente soprattutto a gestire fatica, incertezza, e occorre imparare a gestire l’inaspettato. Se mi seguirete ogni giorno proverò a portarvi in moto con me dentro a questa meravigliosa sfida".