Alleanza Italia-Brasile per la neuroriabilitazione con interfacce cervello-macchina. Protagonista il neuroscienziato Miguel Nicolelis: grazie al suo esoscheletro un 12enne paraplegico tirò il calcio d'inizio dei Mondiali 2014 in Brasile
Un 12enne paraplegico si alza dalla carrozzina e grazie a un esoscheletro comandato dal cervello colpisce una palla. Il 12 giugno 2014 sono cominciati così i Mondiali di calcio in Brasile, con un 'miracolo' frutto del progetto 'Andar de novo' firmato dal neuroscienziato Miguel Nicolelis. Padre delle interfacce cervello-macchine, professore emerito presso il Duke University Medical Center negli Usa, oggi Nicolelis è protagonista di un'alleanza italo-brasiliana che porta alla nascita del San Raffaele Neurotech Hub di Milano. Un polo dedicato alle ultime frontiere della neuroriabilitazione, che offrirà nuove speranze a pazienti colpiti da patologie neurologiche: dalle lesioni del midollo spinale al Parkinson, dagli esiti invalidanti dell'ictus alle forme più gravi di sclerosi multipla.
L'Irccs ospedale San Raffaele e l'università Vita-Salute San Raffaele annunciano l'avvio della partnership con il Nicolelis Institute for Advanced Brain Studies, dell'Associazione brasiliana Alberto Santos Dumont for Research Support (Aasdap), per la creazione del San Raffaele Neurotech Hub. Risultato di 2 anni di lavoro, il nuovo polo sarà "la prima iniziativa di questo genere in Europa - spiegano dall'istituto del Gruppo San Donato - incentrata sull'implementazione su larga scala di moderne neurotecnologie e protocolli di neuroriabilitazione basati sull'impiego di un nuovo e generico approccio di interfaccia cervello-macchina non invasiva (nBmi)". Una strategia che "sarà la base per molteplici protocolli e terapie di neuroriabilitazione".
L'hub partirà dalla creazione di un Centro di neuroriabilitazione che avrà la missione principale di "fornire a pazienti provenienti da tutta Europa pieno accesso a moderni protocolli di neuroriabilitazione e neurotecnologie" sviluppati dal team di ricerca brasiliano multidisciplinare guidato da Nicolelis. Oltre a essere autore del Master Plan del progetto del nuovo hub, insieme ad Alan Rudolph, Nicolelis sarà anche visiting professor all'università Vita-Salute San Raffaele e co-direttore di questa collaborazione.
Si stima che oltre 1 miliardo di persone nel mondo soffra di un disturbo cerebrale di qualche tipo, includendo malattie neurologiche e psichiatriche, e che entro il 2030 il costo globale per trattare questi pazienti potrebbe avvicinarsi ai 6mila miliardi di dollari. Negli ultimi decenni i 'semi' di una possibile svolta: "La ripetuta evidenza che è possibile collegare in modo fluido il cervello a dispositivi robotici, elettronici o virtuali, attraverso le cosiddette interfacce cervello-macchina (Bmis)" inventate a fine anni '90 da Nicolelis con John Chapin, "è emersa come un potente nuovo approccio terapeutico e di neuroriabilitazione per affrontare questa importante sfida sanitaria a livello mondiale", sottolineano gli esperti dell'Irccs di via Olgettina. Il San Raffaele Neurotech Hup nasce proprio per "valutare e sfruttare il potenziale clinico dei nBmis".
Sviluppati inizialmente per l'esperimento andato in scena 10 anni fa allo stadio di San Paolo, con la dimostrazione in mondovisione delle potenzialità del primo esoscheletro per arti inferiori controllato dal cervello, i protocolli di neuroriabilitazione che verranno implementati nel Centro di neuroriabilitazione del San Raffaele Neurotech Hub sono tutti basati sulla combinazione di nBmis, realtà virtuale, robotica e, più recentemente, tecniche neuromodulanti non invasive. Negli ultimi 25 anni, infatti, Nicolelis e i suoi gruppi di ricerca tra Stati Uniti e Brasile hanno messo a punto svariate applicazioni cliniche basate su diverse architetture di Bmis, combinate con molteplici strumenti derivati dai campi della realtà virtuale e della robotica.
Per Nicolelis, "questa collaborazione con uno degli ospedali più prestigiosi al mondo è un sogno diventato realtà. La nostra partnership - dichiara - permetterà ai pazienti affetti da alcune devastanti patologie cerebrali di accedere a tecnologie all'avanguardia, sicure, accessibili ed efficaci basate sulle interfacce cervello-macchina. Sono sicuro che il mio caro amico John Chapin, con il quale ho inventato questa tecnologia, sarebbe orgoglioso di questo annuncio. Speriamo di raggiungere un gran numero di pazienti nei prossimi anni e dimostrare categoricamente che le Bmis non invasive, combinate ad altre moderne tecnologie e strumenti di dati, diventeranno l'approccio principale nel trattamento delle malattie neurologiche e psichiatriche nel prossimo futuro".
"Siamo entusiasti di lanciare questo programma per aiutare i pazienti affetti da patologie neurologiche e ampliare la nostra ricerca sulle innovative tecniche di riabilitazione che utilizzano nuove conoscenze e protocolli per aiutare coloro che ne hanno bisogno e formare la prossima generazione di specialisti", afferma Rudolph
"Siamo molto lieti di annunciare l'inizio del progetto strategico Neurotech Hub, che è il risultato dalla partnership che abbiamo stretto con il professor Nicolelis e il suo team - commenta Enrico Gherlone, rettore dell'università Vita-Salute San Raffaele - Dopo l'implementazione di un Master Plan biennale, il Neurotech Hub è pronto per entrare nella fase operativa che ci assicurerà nei prossimi anni di poter perseguire la nostra visione strategica: le neurotecnologie come una nuova e obbligatoria medicina avanzata di cui si intravede già un potenziale utilizzo nell'uomo per migliorare la nostra salute, sia motoria che cognitiva, sia nei disturbi neurologici che psichiatrici. Tutto ciò rappresenta indubbiamente un'opportunità di importanza cruciale anche per i nostri specializzandi, dando loro la possibilità di confrontarsi con una tecnologia all'avanguardia, unica in Europa".
Per Marco Centenari, amministratore delegato dell'Irccs ospedale San Raffaele, "il nuovo Neurotech Hub rappresenta uno dei principali progetti strategici del nostro istituto. La collaborazione con il professor Nicolelis è la prova tangibile della nostra volontà di sostenere uno sforzo a lungo termine nell'ottica di sviluppare una medicina sempre più traslazionale. Il gruppo di Nicolelis sarà affiancato da un team di eccellenti neurologi del nostro ospedale guidati dal professor Massimo Filippi, che ha un'esperienza riconosciuta a livello internazionale nel testare nuove terapie nelle malattie neuroinfiammatorie e neurodegenerative, nonché nello sviluppo di nuovi biomarcatori per prevenire e trattare in modo più efficace tali malattie. Siamo convinti che nel prossimo futuro potremo contribuire a far progredire ulteriormente un campo trans-disciplinare come quello che sostiene lo sviluppo neuro tecnologico, valido aiuto per un neuro invecchiamento più sano".
Cronaca
Capodanno, nutrizionista: “9mila calorie in più e 3...
Calabrese: "Il primo chilo già guadagnato, approfittiamo di oggi e domani per pausa a base di insalate e poi pasti ipocalorici fino al 31"
La maratona di cibo è cominciata ben prima di Natale, con cene e aperitivi tra colleghi, amici e conoscenti. E l'apoteosi c'è stata tra il 25 e il 26. "In questi 2 giorni, invece delle 1.800 calorie medie al giorno a persona, si calcola che si preparino pietanze per 4mila calorie". Come ogni anno, alla fine delle feste sulla bilancia "i chili in più arrivano a 3, con 9mila calorie in più", spiega all'Adnkronos Salute il nutrizionista Giorgio Calabrese, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare del ministero della Salute
I consigli del nutrizionista
Tradotto in chili, sommando gli eccessi vari lungo questo periodo, le calorie in più ad oggi sono almeno 6mila e quindi "possiamo dire che, in media, 1 kg in più lo abbiamo già 'guadagnato'". Ma non è ancora finita.
Le calorie consumate, dunque, "sono più che triplicate rispetto alle reali esigenze della nostra vita. Ma in questo periodo - osserva lo specialista - è difficile dire di no alla tradizione, alla storia. La convivialità, in fondo, è benefica per lo spirito, ci fa sentire in famiglia, sentiamo gli amici vicini. Non possiamo negarcela".
Oggi e domani, però, possiamo approfittare per una "pausa benefica, se scegliamo di mettere a tavola solo insalatone con un po' di proteine (di tonno, di prosciutto cotto magro, parmigiano)". Poi, per i giorni che ci separano dall'ultimo dell'anno, "basterà ridurre l'introito calorico". Se invece si continua "introducendo calorie in più, il meccanismo ci porta a prendere i 2-3 chili fissi in una settimana-10 giorni", avverte il nutrizionista.
Piccoli trucchi possono mettere sulla buona strada. "Se la trasgressione si limita al 31 dicembre, quando si va a dormire magari al mattino presto, basterà semplicemente fare un leggero brunch alle 14-15 e questo aiuterà a non caricare troppo l'organismo". Da evitare i fuori pasto continui.
"Meglio liberare la casa dai troppi avanzi, soprattutto i dolci, magari condividendoli con chi ne ha meno". Nei prossimi giorni, "di grande aiuto sono le verdure fresche e la frutta di stagione" che "riempiono lo stomaco, appagano il palato senza pesare troppo sulla bilancia. Ed essendo anche alimenti ricchi di potassio, aiutano la diuresi, perché avendo mangiato molto condito e molto salato, abbiamo ingerito tanto sodio aumentando la ritenzione idrica stato. Siamo quindi anche gonfi, oltre che ingrassati", conclude Calabrese.
Cronaca
Meteo, sole protagonista fino a San Silvestro: dopo...
Le temperature non subiranno sostanziali variazioni: di notte e al primo mattino farà piuttosto freddo con gelate soprattutto al Nord
Il periodo turbolento con piogge, nevicate diffuse sugli Appennini e venti freddi che hanno caratterizzato gli ultimi giorni è ormai alla conclusione. Ora sarà l’anticiclone delle Azzorre a tornare protagonista e lo sarà almeno fino a San Silvestro.
Antonio Sanò, fondatore de iLMeteo.it ci aggiorna sulle previsioni del tempo fino alla fine dell’anno, dando anche una tendenza per l’inizio del 2025. L’anticiclone oceanico sta conquistando via via quasi tutto il Vecchio Continente, Italia compresa. La sua presenza, sempre più ingombrante, garantirà condizioni di bel tempo su tutte le nostre regioni, tanto che il sole splenderà indisturbato sicuramente fino al weekend, l'ultimo del 2024.
Ma come spesso accade in inverno, tuttavia, la presenza dell’alta pressione ha anche un rovescio della medaglia, ovvero la formazione di nebbie: l’estrema stabilità atmosferica sarà responsabile anche dell’aumento dell’inquinamento atmosferico e del conseguente peggioramento della qualità dell’aria che inizierà a manifestarsi proprio in concomitanza con l'ultimo dell'anno. La fine del 2024 sarà infatti caratterizzata da nebbie diffuse e in qualche caso anche persistenti sulle zone pianeggianti del Nord, nonché da nubi irregolari lungo le coste. Avremo invece uno splendido sole man mano che saliremo verso le nostre montagne. Ma sarà bello anche al Centro-Sud.
Le temperature non subiranno sostanziali variazioni: di notte e al primo mattino farà piuttosto freddo con gelate al Nord e valori prossimi allo zero anche al Centro; di giorno sarà mite soprattutto in montagna e al Centro-Sud con valori attorno ai 14-15°C, fino a 8-10°C sulla pianura del Nord.
Per una svolta bisognerà attendere i giorni immediatamente successivi a Capodanno. Ancora una volta l’anticiclone si innalzerà verso l’Islanda favorendo la discesa di masse d’aria freddissime di origine polare che entro l’Epifania raggiungeranno anche l’Italia provocando un peggioramento del tempo ancora tutto da decifrare.
NEL DETTAGLIO
Venerdì 27. Al Nord: cielo sereno, gelate notturne. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: a tratti nuvoloso.
Sabato 28. Al Nord: tutto sole. Al Centro: soleggiato. Al Sud: bel tempo.
Domenica 29. Al Nord: condizioni di bel tempo. Al Centro: cielo spesso sereno. Al Sud: cielo poco nuvoloso.
Tendenza: atmosfera stabile, tornano le nebbie al Nord.
Cronaca
Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, oggi riprendono ricerche...
Verrà impiegato anche un dispositivo Sonar Recco capace di individuare anche il segnale di un cellulare spento
Sono riprese oggi, 27 dicembre, le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti romagnoli di 42 e 48 anni dispersi da domenica pomeriggio sul Gran Sasso, a 2.700 metri.
"Il nostro lavoro è quello di andare a cercare le persone e portarle a casa vive". Oggi "riprendiamo le ricerche. Le condizioni meteo dovrebbero essere buone e dovremmo risolvere... Avremo le ricerche con gli elicotteri e in quota ci saranno almeno venti soccorritori", ha detto all'Adnkronos il presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Daniele Perilli.
"Non me la sento di dire altro - afferma Perilli - In questi momenti non si può azzardare nulla" e poi aggiunge che in questi giorni, nella zona dove sono concentrate le attenzioni, "ci sono state raffiche di vento a 140 chilometri orari e pesanti e abbondanti accumuli di neve, mentre le cime sono pulite".
L'impiego del sonar Recco
L'area viene sorvolata anche con l’ausilio di un dispositivo Sonar Recco già utilizzato nel febbraio 2021 sul Monte Velino per la ricerca di un gruppo di escursionisti dispersi. Il sonar è in grado di individuare anche il segnale di un cellulare spento.
Deboli sono dopo 5 giorni e con queste temperature le speranze di trovare ancora vivi i due alpinisti. Ma si spera che i due abbiano potuto trovare un anfratto dove ripararsi.
Ieri l'avvicinamento via terra
Ieri una squadra di soccorritori della Guardia di Finanza ha tentato un avvicinamento via terra alla Valle dell'Inferno, la zona ormai individuata in cui dovrebbero trovarsi i due scalatori di Sant'Arcangelo di Romagna. I quattro soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi moltissimo alla zona da cui è partito l'ultimo segnale dai due dispersi. Tuttavia, in una situazione estremamente difficile per il tempo, non hanno trovato tracce. Neve altissima e raffiche di vento hanno costretto il gruppo a tornare indietro.