Indra, nel nuovo piano strategico target ricavi a 10 miliardi entro 2030
Fra gli obiettivi anche un margine EBITDA superiore al 12% e a un margine EBIT del 10% entro il 2026
Fatturato di oltre 6 miliardi di euro e a una generazione di cassa di 900 milioni di euro entro il 2026, ma con un target al 2030 di 10 miliardi di ricavi e una generazione di cassa di oltre 3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2030. Fra gli obiettivi anche un margine EBITDA superiore al 12% e a un margine EBIT del 10% entro il 2026, con un significativo miglioramento dell'efficienza guidato dal contributo delle attività di difesa e aerospaziali, che rappresentano circa i due terzi del totale. Indra prevede di mantenere un rapporto di distribuzione dei dividendi stabile intorno al 20%, in linea con i livelli attuali e coerente con la strategia della società. Sono alcuni degli elementi del nuovo piano strategico 'Leading the Future' di Indra, presentato oggi a mercati e media. Un piano - si sottolinea - che si concentrerà sulla difesa, l'aerospazio e le tecnologie digitali avanzate, con l’obiettivo di diventare in meno di 10 anni il coordinatore alla guida dell’ecosistema spagnolo, con un ruolo chiave nella sicurezza e nella sovranità europea.
Per realizzare questa trasformazione, Indra si evolverà verso una struttura di gruppo più flessibile, con quattro divisioni: Difesa, Traffico aereo, Spazio e Minsait. L'area Mobilità sarà integrata in quest'ultima. Nel settore della difesa, Indra semplificherà la sua offerta con 11 soluzioni incentrate sul cliente e costruite intorno a sei categorie tecnologiche: radar, difesa elettronica, elettro-ottica, comando e controllo, comunicazioni e simulazione. Indra consoliderà la sua leadership nella gestione del traffico aereo (ATM) in Europa, scalerà la sua posizione in Nord America e Asia Pacifico e la estenderà alla gestione del traffico aereo senza pilota (UTM). Per sfruttare la rilevanza che lo spazio sta acquisendo, sia nel mondo civile che in quello militare, Indra creerà una nuova società con capacità end-to-end, aperta alla partecipazione di futuri azionisti e che garantirà la sovranità spagnola nelle comunicazioni.
Minsait integrerà il business della Mobilità e rafforzerà la sua posizione di importante player IT, focalizzando al contempo la sua offerta sulle linee di business digitali più avanzate e accelerando l'espansione in aree geografiche ad alto valore. Il piano di Minsait sarà supportato da un partner che contribuirà ad accelerare il piano di crescita. Questo piano comprende anche la generazione di efficienze attraverso il lancio di Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI) e l'ottimizzazione dei costi unitari della piramide di produzione; l'implementazione di un modello commerciale proattivo intorno all'offerta prioritaria e ai clienti target, e lo sviluppo di piani di vendita congiunti con grandi aziende tecnologiche; evolvere verso un'offerta più digitale, integrando le capacità nell'AI, nel cloud, nel cyber e in altre tecnologie ad alto potenziale, per creare un'offerta leader del settore; consolidare la presenza in aree geografiche ad alto valore come l'Europa e il Medio Oriente, oltre a scalare le operazioni in America Latina.
Indra trasformerà completamente le sue operazioni per ottenere una maggiore efficienza ed evolvere le sue capacità di integrazione dei sistemi standardizzando e digitalizzando i modelli di ingegneria e di produzione, muovendosi verso l'Industria 4.0. Le azioni chiave per il futuro di Minsait sono cinque: a Minsait sarà data maggiore autonomia operativa all'interno del gruppo, con un modello di governance dedicato; saranno coinvolti azionisti strategici per accelerare l'ambizioso piano di crescita; la Mobilità sarà incorporata come nuovo business verticale per sfruttare le capacità di Minsait; le capacità digitali del gruppo saranno rafforzate, con Minsait al servizio di altre attività di Indra. Inoltre, è prevista la vendita di attività non strategiche e la realizzazione di fusioni e acquisizioni (M&A).
Il colosso spagnolo punta a confermarsi poi un punto di riferimento in materia di ESG, talento e innovazione: investirà più di 3 miliardi di euro in R&S&I fino al 2030 e creerà un centro tecnologico integrato all’avanguardia, Indra Technology Hub, per promuovere l’innovazione nelle tecnologie di punta della difesa e dell'aerospazio.
"L'obiettivo di Leading the Future è quello di fare di Indra la multinazionale spagnola di riferimento nel settore della difesa, dell'aerospazio e delle tecnologie digitali avanzate. Paesi vicini come il Regno Unito, l'Italia e la Francia hanno già realizzato questa visione, consolidando il settore della difesa e dell'aerospazio sotto i propri campioni nazionali attraverso un processo durato più di un decennio. Questo processo è cruciale per rafforzare l'autonomia strategica in Spagna e Indra aspira a guidare l'ecosistema nazionale in meno di 10 anni", ha dichiarato Marc Murtra, Presidente di Indra, durante la presentazione del piano ad analisti e investitori. Nel suo discorso, Murtra ha esaminato le attuali condizioni favorevoli nei settori della difesa e della tecnologia, sottolineando la solida posizione e il track record di Indra in entrambe le attività, che utilizzerà per portare avanti il nuovo piano.
Da parte sua, il CEO di Indra, José Vicente de los Mozos, ha sottolineato che per raggiungere questo obiettivo, Indra deve continuare a trasformare la propria cultura, il management, i processi e le operazioni. Altri pilastri della strategia di Indra saranno la semplificazione e la focalizzazione strategica dell'offerta di prodotti, per allinearla alle esigenze dei clienti e alle richieste del mercato, e l'impulso all'innovazione. In quest'area, Indra investirà più di 3 miliardi in R&S&I fino al 2030.
“Per concretizzare questa trasformazione, Indra si evolverà verso una struttura di gruppo più flessibile attraverso una nuova società per lo spazio e i cambiamenti all’interno di Minsait, compresa l'incorporazione della Mobilità come verticale e l'ingresso di partner strategici”, ha dichiarato de Los Mozos, che ha elencato le sette linee strategiche attorno alle quali ruoterà il piano Leading the Future:
All'apice di questa trasformazione ci sarà l'Indra Technology Hub, un centro tecnologico integrato all'avanguardia, previsto per il 2026, che si concentrerà sulla ricerca e sullo sviluppo di tecnologie all'avanguardia per il settore della difesa e dell'aerospazio. Per aumentare il controllo sull'intera catena di fornitura, Indra razionalizzerà e semplificherà il suo portfolio da 100 prodotti a 11 soluzioni incentrate sul cliente e costruite attorno a sei categorie tecnologiche: radar, difesa elettronica, elettro-ottica, comando e controllo, comunicazioni e simulazione.
Economia
Fs, ‘Natale più sicuro’, oltre 41.000 gli...
Circa 14.000 i treni e 363 le stazioni monitorate in un mese da Fs Security
Circa 14 mila treni e 363 stazioni sono stati monitorati in un mese, tra il 25 novembre e il 25 dicembre, nell'ambito dell'operazione Natale più sicuro condotta dal Gruppo Fs tramite Fs Security, società dedicata alla sicurezza. I treni con la presenza di personale di Fs Security a bordo sono stati 3.140, mentre i treni con controllo delle persone prima di salire a bordo sono stati 10.558. Su un totale di 1 milione 678 mila passeggeri controllati, ci sono stati 41.546 allontanamenti dovuti in gran parte alla mancanza di un titolo di viaggio, ma anche causati da comportamenti intemperanti dei soggetti fermati o da attività illecite individuate a bordo treno o all’interno delle stazioni.
Il piano d’azione, attivato con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori del Gruppo Fs, ha coinvolto 250 membri di Fs Security che hanno presidiato 24 linee considerate più a rischio. Tra queste linee figurano la Milano-Verona, la Milano-Genova, la Milano-Brescia, la Bologna-Piacenza, la Venezia-Udine, la Firenze-Viareggio, la Roma-Nettuno, la Reggio Calabria-Lamezia, la Napoli Campi Flegrei-Salerno e in Sicilia la Palermo-Termini Imerese e la Messina-Patti. Le criticità riscontrate includono furti a bordo, evasione tariffaria, alta affluenza, aggressioni al personale, atteggiamenti intemperanti e pericolosi, specialmente da parte di gruppi giovanili, e presenza di estranei lungo la linea ferroviaria.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (novembre/dicembre 2024 vs novembre/dicembre 2023), si registra un incremento significativo sia per quanto riguarda i treni monitorati (+55%) sia per quanto riguarda gli allontanamenti (+41%). Sul fronte dei risultati operativi, Fs Security nel periodo gennaio-dicembre 2024 ha registrato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (gennaio-dicembre 2023): +99% di protezione degli asset (attraverso monitoraggi nelle stazioni e presenza a bordo treno); +21% di passeggeri controllati; +19% di treni monitorati attraverso attività di verifica degli accessi e a bordo dei mezzi.
Economia
Capodanno: dalle lenticchie, al cotechino, allo champagne,...
Indagine di Altroconsumo in 12 catene di supermercati, ipermercati e discount tra Roma e Milano
Per il cenone di Capodanno, i protagonisti immancabili sono le lenticchie e il cotechino, il salmone affumicato e, naturalmente, il panettone o il pandoro, accompagnati da spumante o champagne per il brindisi di mezzanotte. Ma quanto costa realmente portare in tavola questi prodotti? Altroconsumo ha condotto un’analisi dei prezzi in 12 catene di supermercati, ipermercati e discount tra Roma e Milano, con l’obiettivo di aiutare i consumatori a fare scelte più consapevoli e risparmiare, senza rinunciare alla qualità.
L’analisi rivela un’ampia forbice di prezzo anche per prodotti molto comuni. Ad esempio, le lenticchie secche possono costare da 2,18 a 19,80 euro/kg, mentre quelle in barattolo oscillano tra 2,04 e 13,59 euro/kg. Il cotechino intero si attesta in media a 11,30 euro/kg, ma la versione affettata arriva a costare fino a 18,28 euro/kg, con un aumento del 50%. Anche per il salmone affumicato i prezzi variano notevolmente: il norvegese costa in media 53 euro/kg, mentre lo scozzese raggiunge i 57 euro/kg, ma in entrambi i casi si trovano prodotti di fascia alta che superano gli 80 euro/kg.
Sul fronte delle variazioni rispetto allo scorso anno, i prezzi delle principali categorie non mostrano incrementi significativi. Tuttavia, si registra un modesto aumento dei panettoni e pandori, con un rincaro medio di poco più di un euro al chilogrammo. Tra questi spicca il caso del panettone Motta, che ha rinnovato la propria immagine con la linea curata dallo chef Barbieri. Tra gli spumanti e gli champagne, si osservano rialzi significativi per i marchi più prestigiosi, come il Moët & Chandon, il cui prezzo è aumentato di circa 10 euro a bottiglia rispetto al 2023.
Molti supermercati propongono sconti allettanti, ma per fare un acquisto consapevole è utile controllare il prezzo al chilo o al litro dei prodotti. I marchi dei distributori offrono spesso un buon compromesso tra qualità e convenienza, con una gamma che spazia dai prodotti base a linee più ricercate e biologiche.
Inoltre, pianificare con cura il menu del cenone può aiutare a evitare sprechi: acquistare solo ciò che serve, considerando l’idea di congelare gli avanzi o riutilizzarli in ricette creative per i giorni successivi, valorizzando così ogni ingrediente e contribuendo a una cena più sostenibile ed economica. Dopotutto, organizzare un cenone di Capodanno ricco e gustoso non significa necessariamente spendere una fortuna: con un’attenta pianificazione, il confronto dei prezzi e scelte consapevoli, è possibile festeggiare con stile senza appesantire il portafoglio.
Economia
Isee 2025 e giacenza media, come averli con Poste Italiane
Con pochi click in Poste Italiane si può ottenere il saldo e la giacenza media per la certificazione Isee 2025. A comunicarlo è Poste Italiane . Da dicembre 2024, infatti, è possibile richiedere anche on line i dati dei rapporti intercorrenti con BancoPosta e PostePay, necessari per la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) essenziale per i bonus statali, quale ad esempio il nuovo assegno unico universale rilasciato dall’Inps.
La certificazione è disponibile in tempo reale. Per il rilascio della certificazione patrimoniale basta collegarsi on line e accedere tramite le proprie credenziali al sito www.poste.it (inserendo nome utente e password, oppure inquadrando il qr-code che appare sullo schermo tramite App Poste Italiane, per effettuare l’autenticazione a due fattori) e selezionare “Richiesta Isee” presente in area riservata. E’ poi necessario selezionare “Richiedi online”, scegliere la tipologia di certificazione richiesta. Una volta inserita la richiesta, dopo pochi istanti sarà possibile scaricare la certificazione patrimoniale ai fini Isee 2025. La certificazione patrimoniale ai fini Isee 2025 sarà resa disponibile anche nella sezione Bacheca ed inviata all’indirizzo e-mail a tutti i clienti che utilizzano i canali online di Poste Italiane (sito, App PosteItaliane, App BancoPosta e App Postepay) per favorirne la disponibilità. Link INSERITO: https://tgposte.poste.it/2024/12/27/isee-2025-poste-italiane/