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Ciafani (Legambiente): “Basta speculazione politica, il passaggio all’elettrico non può più aspettare”

Il presidente di Legambiente commenta il grave ritardo dell’Italia nella transizione green

Presidente Legambiente Stefano Ciafani

“Il governo Meloni avrebbe dovuto fare di più per il trasporto pubblico, considerando che ha deciso di spendere 11 miliardi di euro (9 a carico dello Stato, 2 a carico di Sicilia e Calabria) per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina, un’opera la cui utilità è assolutamente dubbia, per usare un eufemismo”, queste le prime dichiarazioni del presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani sentito dall’Adnkronos per commentare i risultati del rapporto “Pendolaria 2024 – Speciale aree urbane”.

Dal report emerge il grave ritardo del Belpaese nelle infrastrutture di trasporto sui binari, fondamentali per far diminuire l’uso delle auto private e le emissioni di CO2. Alla base di questo gap con le altre ricchezze europee, gli annosi problemi strutturali e gli investimenti troppo scarsi:

“Mentre si spendono 9 miliardi delle casse dello Stato per il Ponte di Messina – continua Ciafani – si lasciano i soliti problemi agli italiani che usano il trasporto pubblico per spostarsi. Per molti prendere un mezzo pubblico per andare al lavoro è semplicemente impossibile, qual è la conseguenza? Che milioni di italiani usano ogni giorno la propria macchina con inevitabili ricadute sull’ambiente e sulla vivibilità delle città”. Parole che trovano riscontro anche nell’indagine “Better Connected” di Heitachi Rail da cui emerge che solo il 15% dei milanesi usa esclusivamente il trasporto pubblico per andare al lavoro. Il tutto considerando che Milano è la città italiana con il trasporto pubblico più diffuso.

Il rapporto di Legambiente, dal canto suo, evidenzia come la legge di Bilancio 2024 abbia gravemente ridimensionato i contributi statali per una mobilità pubblica e sostenibile, in favore di una scelta che “per noi – conclude Ciafani – è assolutamente incomprensibile: puntare sulla cattedrale nel deserto della mobilità”.

Perché Italia le auto elettriche sono poco vendute?

“Il flop delle auto elettriche è dovuto al fatto che siamo partiti con grandissimo ritardo nell’implementare le infrastrutture lungo la penisola. Un discorso che – specifica il presidente di Legambiente – vale per le colonnine nelle aree pubbliche ma anche in quelle private come garage e altre pertinenze private e condominiali”.

Un problema strutturale che l’Italia sta provando a ridimensionare grazie alle risorse del Pnrr: “Oggi in città, soprattutto nelle città più grandi, le colonnine si vedono in ogni quartiere, compaiono anche sulle autostrade, un po’ meno sulle superstrade anche se – nota il presidente di Legambiente – c’è carenza di queste strutture nei comuni medio-piccoli”.

Incentivi a metà

La mancanza di infrastrutture non è l’unica causa del flop dell’elettrico in Italia secondo Stefano Ciafani: “è mancato un sistema di incentivazione paragonabile a quello di altri Paesi europei, che permetta ai cittadini di poter acquistare l’auto elettrica al posto di quella di quella a combustione interna”. Anche qui la situazione è in leggero miglioramento: “All’attuale governo va riconosciuto che i nuovi incentivi fanno uno sforzo in più rispetto a quelli precedenti. Innanzitutto, sono strutturati in maniera più logica e sono modulati in base al reddito prevedendo un tetto massimo di spesa”, dichiara Ciafani che spiega: “Se tu vuoi l’auto elettrica più costosa o comunque oltre una certa soglia di valore è giusto che te la compri da solo, perché evidentemente ne hai le possibilità”.

La strada degli incentivi soddisfa a metà perché si continua a incentivare, seppure in misura minore, anche l’acquisto di auto ibride e a motore termico: “Questo è un errore, una sciocchezza che impedisce di virare con decisione sulle auto elettriche che sono il futuro”.

Polemiche inutili sull’elettrico

Proprio sul passaggio alle auto elettriche si accende il dibattito “green”. Da una parte c’è chi lo ritiene indispensabile per contrastare il surriscaldamento climatico, dall’altra chi sostiene che in questo modo si consegni alla Cina la produzione delle auto e quindi una grossa fetta dell’economia europea.

Per il presidente Ciafani questo contrasto porta a “fomentare polemiche inutili tirando fuori dati sbagliati o decontestualizzati. A inizio anno si è fatto un gran parlare della diminuzione delle auto elettriche vendute in Italia, ma la realtà era ben diversa. Tutti sapevano che i cittadini stavano aspettando che arrivassero gli incentivi del governo Meloni che sono arrivati e arriveranno tra marzo e aprile, eppure si è preferito montare la polemica e nutrire il complotto contro l’auto elettrica”.

L’elettrico è il futuro

Le divergenze sono esplose dopo il Regolamento europeo che impone lo stop alla produzione di auto a motore termico dal 2035. Anche in questo caso, per il presidente Ciafani la polemica va ridimensionata: “Le principali case automobilistiche mondiali hanno deciso di chiudere le linee produttive dei motori endotermici già dal 2030. Non perché siano ambientaliste, ma perché sanno che il mercato sta andando sulla trazione elettrica. Insomma, bisogna smetterla con tutte queste polemiche contro l'Europa e l’auto elettrica che avrà un ruolo fondamentale nell’abbassare il livello di inquinamento e rendere più vivibili le città”.

C’è stato uno squilibrio tra il clamore mediatico rivolto a bici e monopattini elettrici e l’investimento in infrastrutture, piste ciclabili in primis?

“C’è uno squilibrio oggettivo tra la domanda di micromobilità e le infrastrutture presenti nelle città italiane”, osserva il presidente di Legambiente.

“Tutte quelle norme approvate dopo la pandemia hanno migliorato la situazione, anche realizzando corsie ciclabili e non piste ciclabili. Anche se non separate fisicamente dal resto della strada le corsie ciclabili hanno comunque dato un segnale forte, la cui portata non va sottovalutata: in strada si riduce la larghezza della carreggiata al servizio delle automobili e si aumenta quella dedicata a bici e monopattini”.

Per il presidente di Legambiente anche questi segnali giocano un ruolo importante nel percorso di transizione: “Bisogna creare un percorso di educazione alla mobilità, un grande vulnus del nostro Paese dove chi si muove sulle quattro ruote pensa di essere il padrone della strada e mette a repentaglio la vita di dei soggetti più deboli, che sono chi si muove con le due ruote e chi si muove con le sue due gambe, i pedoni”.

Il dibattito su Città 30

L’educazione stradale è il canale che più di ogni altro può rivoluzionare il modo di concepire gli spazi urbani e diffondere le “Città 30”, fortemente sostenute dal presidente di Legambiente. “La riduzione della velocità in città è fondamentale. Lo sanno bene le amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra che hanno già adottato questa rivoluzione”, dichiara Stefano Ciafani che non risparmia una stoccata alla polemica sul progetto di “Bologna Città 30”:

“È stata fatta una grande speculazione politico-partitica contro il comune di Bologna all'inizio di quest'anno. Ma è bene ricordare che il Comune di Olbia, guidato da un sindaco di Forza Italia, e con una giunta di centrodestra, ha realizzato la Città 30 già da un anno e mezzo. Lo stesso dicasi per il comune di Treviso, guidato da un sindaco leghista e con una giunta di centrodestra che già dall’anno scorso è Città 30”.

Casi che esistono da mesi, ma sui quali non è stato sollevato alcun polverone a differenza di quanto avvenuto con il Comune di Bologna, guidato da una giunta e un sindaco di centrosinistra. “Bisogna smetterla con queste speculazioni perché la vita delle persone, la sicurezza delle persone, è molto più importante delle scaramucce partitiche”, chiosa Ciafani.

“Salvini, il padre del Decreto Sicurezza, ostacola la sicurezza nelle città”

A questo punto, il presidente di Legambiente aggiunge: “C’è un aspetto veramente curioso di tutta questa controversia. Matteo Salvini da ministro dell’Interno del primo governo Conte approvò dei decreti sicurezza per noi assolutamente insopportabili contro la supposta ‘minaccia migranti’. Trovo assurdo che oggi lo stesso Salvini stia facendo una campagna per rendere più insicure le strade italiane con la direttiva del ministero dei Trasporti contro l'uso degli Autovelox in città, gli attacchi alle “Città 30” e le modifiche al codice della strada che sono in corso di discussione in Parlamento”.

Stefano Ciafani espone tutta la disapprovazione dell’associazione verso quella che definisce “Una sicurezza a giorni alterni, a fasi politiche alterne, agitata in base alle convenienze politiche del momento. Un metodo che noi non sopportiamo e non condividiamo. C'è una strage silenziosa che miete migliaia di morti ogni anno lungo le strade delle città e dei comuni italiani e va fermata rendendo le strade più sicure. Come lo si fa? Introducendo velocità più basse e sistemi di controlli adeguati”.

Vista l’annosa arretratezza del trasporto pubblico italiano, cosa si può fare per contrastare da subito l’inquinamento atmosferico?

“La risposta non può essere una sola”, chiarisce subito Ciafani. “In Italia in base ai dati dell'Agenzia per l'ambiente ci sono 50.000 morti premature ogni anno per PM 2.5, quindi serve una risposta articolata. C'è il fronte delle emissioni causate dal traffico che va affrontato come visto prima, poi c'è la questione relativa al come rendere meno inquinante il trasporto pubblico se non a impatto zero”.

Oltre il trasporto: revisionare il sistema di riscaldamento

Un altro aspetto evidenziato dal presidente nazionale di Legambiente all’Adnkronos riguarda il riscaldamento degli edifici. “Con il superbonus è stato un grandissimo errore in materia di riscaldamento, ovvero finanziare l'acquisto delle caldaie a gas nonostante fosse già disponibile la tecnologia alternativa delle pompe di calore che rinfrescano e riscaldano gli ambienti utilizzando l’energia elettrica”.

Oltre il trasporto: l’agricoltura e gli allevamenti

I costanti record di temperature registrati sul pianeta lanciano un messaggio chiaro: bisogna intervenire subito e su più fronti per contrastare il surriscaldamento climatico.

“Occorre rivedere l’impatto ambientale generato dall’agricoltura e dall’allevamento” aggiunge Ciafani che spiega: “entrambe le filiere immettono ammoniaca nell’atmosfera. Queste polveri sottili denominate PM secondario inficiano pesantemente sulla salute dell’aria e dei cittadini. Bisogna quindi aiutare le imprese ad acquistare nuovi impianti e ad innovare i sistemi produttivi. Per risolvere il problema ambientale, particolarmente grave nel Nord Italia e nella pianura padana bisogna mettere in campo queste soluzioni tutte insieme”.

Quando? Al più presto possibile, conclude Stefano Ciafani “Perché non possiamo aspettare il 2050. Quando avremo decarbonizzato il nostro Paese non avremo più il problema dell’inquinamento atmosferico nelle nostre città. Ma – chiosa il presidente di Legambiente – non possiamo aspettare ancora 26 anni mentre ogni anno, a causa dello smog, muoiono prematuramente 50.000 persone”.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sostenibilità

Sostenibilità, Romanelli (ReWorld): “Definire...

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La direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest

Eugenia Romanelli

“Sostenibilità sociale vuol prendersi carico della felicità delle persone, far sì che ognuno possa fiorire secondo la propria natura con pari opportunità. È fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Dal prossimo anno, circa 7.800 aziende italiane dovranno inserire indicatori sociali nel bilancio di sostenibilità. Tuttavia, a differenza di quanto accade per la sostenibilità ambientale, in quest’ambito c’è un ritardo di mezzo secolo in termini di parametri, certificazioni e requisiti". Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest, il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università La Sapienza.

"Per queste ragioni, attraverso l’impresa sociale ReWorld, abbiamo trasformato il Manifesto Etico di Sostenibilità Sociale, che dà origine al ReWriters Fest, e alla testata di Advocacy Journalist, in un rating definito da Sapienza Università di Roma e ottimizzato da Aecom Strategic Consulting. Con il ReWriters Fest, da un lato cerchiamo di aiutare le organizzazioni a misurarsi, posizionarsi e raccontarsi sulla sostenibilità sociale, e dall’altro parliamo alla società civile, alla comunità accademica, alle imprese, alle istituzioni, di temi tanto attuali quanto divisivi, come ad esempio la violenza sulle donne, il body shaming o l’etica delle nuove tecnologie. Problematiche universali che riguardano il mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi”, conclude la direttrice artistica del ReWriters Fest.

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Sostenibilità

Sostenibilità, dal clima all’inclusione, al via la...

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Primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale, fondato e diretto dalla giornalista Eugenia Romanelli, ospitato da Sapienza Università di Roma

Sostenibilità, dal clima all'inclusione, al via la quarta edizione del ReWriters fest.

Dal 4 al 6 dicembre, via alla quarta edizione del ReWriters fest., primo festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale, fondato e diretto dalla giornalista Eugenia Romanelli, ospitato da Sapienza Università di Roma. Fortemente legato ai temi sociali dell’Agenda Onu 2030, l’edizione 2024 è inserita nella Social Sustainability Week, al suo esordio, sarà ospitata nei locali del Nuovo Teatro Ateneo e dell’Aula ex dopo Lavoro dell’Università. Il Festival ha la mission di divulgare il Manifesto etico di Sostenibilità Sociale della testata di advocacy ReWriters.it e si avvale della direzione artistica della giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli, che sottolinea come 'tutti coloro che partecipano lo facciano a titolo gratuito come forma di sostegno al Manifesto'.

Il programma di questa edizione si divide tra panel tematici, influencer e celebrities, e spazi dedicati ai concerti, all’arte ed alle premiazioni del Festival. Con le video-performance dell’artista Fabio Massimo Iaquone. Vari i focus, declinati in diverse modalità narrative: violenze contro le donne, educazione sessuo-affettiva, fuga di cervelli, gestazione per altri, patriarcato, contrasto all’ageismo, body-positive, cultura queer, antispecismo, emergenza climatica, sport e inclusione, etica digitale, ecc...

Femminismo - Si va dalla lectio della scrittrice Francesca Cavallo su come crescere i bambini maschi del futuro, agli speech di Barbara Woehler su mestruazioni e tabù e di Raffaella Pajalich su stigma e menopausa, fino all’incontro con l’attrice e attivista Elisabetta Pellini e la giudice Paola Di Nicola Travaglini, all’intervento del filosofo Lorenzo Gasparrini, allo show 'Maschi contro il patriarcato' dell’attore Matteo Crea, candidato al David di Donatello, alla satira di attrici come Laura Formenti, Chiara Becchimanzi e Angelica Massera, alla proiezione del film 'Figli del femminicidio', con Barbara Alberti e Jo Squillo tra le altre, al dibattito con l’economista Azzurra Rinaldi e la sociologa Eleonora de Nardis. Ci saranno anche le giornaliste di Giulia, con Informazione e sessismo: un disinquinamento necessario e, imperdibile, l’evento delle G100, una delle reti femminili internazionali più influenti nel promuovere l'empowerment economico al femminile, con Marilena Citelli Francese, presidente Women Economic Forum Italia. Anche Pomellato organizza un incontro dedicato alle donne, dal titolo 'Come concretizzare la corporate social responsibility: Pomellato for women', portando sul palco l’ad Sabina Belli e altre speaker di grande spessore.

Animali, Ambiente, Pacifismo - Lav organizza un panel, moderato dalla giornalista Luisiana Gaita, con Lorenzo Bigiarelli, scrittore e food storyteller, Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma, Giorgio Immesi, digital creator, Fabiola di Sotto, vegan content creator, e Domiziana Illengo, campaigner alimentazione vegana di Lav. “Ci si confronterà - spiega Gianluca Felicetti, presidente Lav - sulle strategie per cambiare la correlazione tra antispecismo, diritti animali e diritti umani”. A parlare di ambiente e crisi climatica ci sono i Fridays For Future con un loro panel, mentre Niccolò Rinaldi, segretario generale aggiunto al Parlamento Europeo, parlerà di pace con Francoise Kankindi, presidente Bene Rwanda Onlus, Marco Mayer, membro del Roster of Experts del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, Marco Fornerone, pastore valdese, rappresentante della Comunione Mondiale delle Chiese riformate, e Joorabachi Farzaneh, musicista iraniana.

Educazione sessuo-affettiva e Cultura Queer - Fabrizio Quattrini, Presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica di Roma, incontrerà Sofia Bellucci, sex worker femminista, Flavia Restivo, politologa, autrice e attivista, Enrico Pozzi, psicoanalista Spi, Livio Ricciardi, dottore in psicosessuologia clinica e Lidia Ravviso, intimacy coordinator, per affermare l’importanza dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. 'Affittasi utero', podcast scritto e voluto dalla bioeticista Chiara Lalli, è il titolo di un incontro sulla Gestazione per Altri, mentre il panel a cura di Vitto Pascale vedrà sul palco, tra gli altri, Francesca Pascale, Paolo Camilli e altre celebrities per confrontarsi sul futuro della comunità Lgbtqia+. Da non perdere, poi, lo show dell’attrice lesbica Annagaia Marchioro.

Sport e food inclusivi - Lo sport porta in scena atlete che hanno fatto la storia d’Italia: Sport, diversità e inclusione: verso la cultura dell’unicità è a cura di Fulvio Matteoni, con Giusy Versace, Annalisa Minetti, Francesca Schiavone, Maurizia Cacciatori e Rachele Sangiuliano. Come testimonial ci sarà Martina Rogato, Presidente Hric e Co-Chair W7 (G7 Italia), tra le change-maker scelte da Papa Francesco per ridisegnare una nuova economia sostenibile. Ma anche il food può essere inclusivo, e se ne parla con l’infettivologa Cristiana Franchi e Alberto Spalice, professore Ordinario di Pediatria, direttore Uoc Pediatria dipartimento materno infantile e scienze Uroginecologiche di Sapienza Università di Roma.

Musica, Arte e Premiazioni - Si spazia dall’Orchestra dei Solisti Aquilani con i suoi 16 elementi, alla dj performance di Daniele Greco, alla violinista transgender H.E.R.. Sul palco, inoltre, anche Mannarino, La Rappresentante di Lista e Eugenio Finardi, intervistati sulla giustizia sociale dal produttore Stefano Bonagura. Ci sarà anche un live painting di Alice Pasquini, street artist italiana, una mostra d’arte contemporanea con le opere, realizzate in esclusiva per la ReWriters Web Art Gallery, del Premio Guggenheim Federico Solmi, dell’artista intermediale Francesca Fini e di Paolo Campagnolo. Ma anche vincitrici e vincitori dei Premio Vauro, Premio Paolo Woods e Premio Crumb Gallery. Il Premio ReWriters quest’anno va alla cantautrice Ariete per la sensibilizzazione sui temi Lgbtqia+, mentre il Premio Assante, scultura luminosa realizzata appositamente dall’artista Marco Lodola in ricordo di Ernesto Assante, verrà consegnato dal cantautore Leo Gassmann. Il ReWorld Prize, invece, primo premio italiano di Sostenibilità Sociale, verrà consegnato all’azienda con il miglior progetto, anch’esso realizzato da Lodola, alla presenza di una giuria composta, tra gli altri, da Barbara Palombelli, l’ex ministro, fondatore di Asvis, Enrico Giovannini, Antonella Polimeni, Rettrice Sapienza, e Paola Profeta, Pro-Rettrice Università Bocconi.

E ancora: la Lectio di Giovanni Veronesi su cinema e diritti e lo speech di Ilaria Cucchi su carcere e diritti; l’incontro con Ivan Cotroneo e Vittoria Schisano sul libro Siamo stelle che brillano; le ospitate di Romana Petri, Selvaggia Lucarelli, Cathy La Torre e Santo Versace, ognuno con il proprio fresco di stampa sui temi sociali; pensare la morte per ripensare la vita, panel curioso e indubbiamente originale, a cura di Maria Novella De Luca di Repubblica, con tanti ospiti tra cui Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Riccardo Pirrone, pubblicitario di Taffo; l’influencer Licia Fertz, con Lidia Ravera, e Marianna The Influenza, influencer che combatte grassofobia, razzismo e body shame; l’incontro Nuove tecnologie: etica, politica e giustizia sociale sulle strategie regolatorie, educative e pratiche per sostenere una società giusta.

Sapienza condurrà un suo panel sull’inclusione coinvolgendo la comunità di studenti e dipartimenti. “Sapienza ospita il ReWriters fest., un'iniziativa che promuove valori fondamentali su cui Sapienza basa il suo impegno: il dare senso e compiutezza al concetto di sostenibilità sociale ben declinato negli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, l'inclusione, l'attenzione alle tematiche di genere - dice la rettrice Antonella Polimeni - Quotidianamente la nostra Comunità è impegnata in attività di Terza e Quarta Missione che si traducano in azioni concrete volte alla disseminazione di questi valori. Il panel sull'inclusione va esattamente in questa direzione: coinvolgere l’intera Comunità, con particolare attenzione alla componente studentesca, con l’obiettivo di immaginare e avanzare proposte per la costruzione di una società più giusta, equa, inclusiva e sostenibile, che garantisca un futuro privo di limitazioni e pregiudizi, impegnandosi a costruire un futuro migliore per tutti".

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Sostenibilità

Eventi meteo estremi, dati sempre più accurati per le...

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Da oggi pienamente operativo il primo dei satelliti di terza generazione di Eumetsat

Allagamenti dopo la pioggia - (Fotolia)

Dati per la previsione di eventi meteorologici estremi grazie ad osservazioni sull'Europa ogni due minuti e mezzo e sull'intero disco terrestre, che copre l'Europa e l'Africa, ogni 10 minuti, con una risoluzione molto elevata. Oggi, il primo dei satelliti Meteosat di terza generazione (Mtg) di Eumetsat è diventato pienamente operativo. Per celebrare l’occasione, l’Mtg-Imager 1 riceve anche un nuovo nome: Meteosat-12. I due strumenti principali a bordo di Meteosat-12, il Flexible Combined Imager (Fci) e il Lightning Imager (Li), svolgono un "ruolo cruciale - spiega Eumetsat, organizzazione europea per l’esercizio dei satelliti meteorologici - nel consentire ai servizi meteorologici di contribuire alla protezione delle vite umane e dei mezzi di sussistenza, fornendo dati accurati e ad alta risoluzione per la previsione di eventi meteorologici gravi".

I dati provenienti dagli strumenti di Meteosat-12 vengono ora diffusi ai servizi meteorologici nazionali e ad altri per uso operativo e si prevede che avranno un impatto significativo sulle previsioni meteorologiche e sulla comprensione del nostro clima. “Mtg è uno dei sistemi satellitari meteorologici più innovativi e complessi mai costruiti - ha dichiarato Phil Evans, direttore generale di Eumetsat - Abbiamo collaborato con i servizi meteorologici dei nostri Stati membri per garantire che possano sfruttare al meglio i dati, essenziali per affrontare una delle principali sfide: il rilevamento rapido e la previsione di condizioni meteorologiche avverse, in modo che i cittadini, le autorità civili e i primi soccorritori ricevano avvisi tempestivi. Quando l'intera costellazione di Mtg sarà operativa, sarà possibile, per la prima volta, osservare l'intero ciclo di vita di una tempesta convettiva, da prima che si formino le nubi fino al rilevamento dei fulmini".

Più nel dettaglio, “i Flexible Combined Imagers - spiegano gli esperti di Eumetsat all’Adnkronos - consentiranno osservazioni sull'Europa ogni due minuti e mezzo e sull'intero disco ogni 10 minuti, con una risoluzione molto elevata. I dati in tempo quasi reale e ad alta risoluzione del Lightning Imager miglioreranno la pertinenza e l'utilità degli avvisi meteorologici ad alto impatto, soprattutto per i settori che si affidano molto alle previsioni del tempo, come l'aviazione, i trasporti in generale, l'energia, le assicurazioni, ecc… Questo grande aumento della quantità e della frequenza dei dati disponibili sarà fondamentale per migliorare l'accuratezza e la risoluzione dei modelli meteorologici numerici predittivi, in particolare a breve termine, dalle ore successive fino al giorno, che vengono utilizzati per anticipare le condizioni meteorologiche ed emettere avvisi. Si prevede che diventeranno più precisi e affidabili per gli utenti finali".

Anche perché “il nowcasting, cioè la previsione fino a 6 ore, è ‘l'ultima linea di difesa’ per proteggere le vite e le proprietà dagli impatti più gravi degli eventi meteorologici, come fulmini, venti forti, precipitazioni intense e inondazioni improvvise, e grandine”. “L'Fci e il Lightning imager, più specificamente, sono destinati a migliorare il modo in cui possiamo rilevare e tracciare tempeste con conseguenze potenzialmente catastrofiche e mortali, e contribuire ad avviare allarmi e azioni di mitigazione. Eumetsat non ha il compito di prevedere eventi meteorologici estremi né di lanciare allarmi: queste sono responsabilità dei nostri Stati membri. Tuttavia, i dati del Mtg permetteranno loro di migliorare la risoluzione e la precisione dei loro modelli, guadagnando così tempo prezioso per lanciare prima gli allarmi”, concludono gli esperti.

L'uso efficiente e impattante di questi nuovi dati sarà fondamentale anche per il progetto Space for Early Warnings in Africa, finanziato dall'Ue e realizzato con la Commissione dell'Unione Africana. Oggi il Consiglio ha approvato il coinvolgimento di Eumetsat attraverso un accordo con la Commissione europea. "A partire dal gennaio 2025, il progetto migliorerà la capacità africana di accedere ai dati di osservazione della Terra e di elaborarli, rafforzando i sistemi di allerta precoce e la resilienza ai fenomeni meteorologici gravi", spiega Eumetsat.

Oltre all'Fci e al Li, Meteosat-12 trasporta anche il Data Collection and Retransmission Service (Dcs) e il transponder Geostationary Search and Rescue Relay (Geosar). Il Dcs acquisisce osservazioni e dati ambientali da piattaforme meteorologiche terrestri nel suo campo visivo e li trasmette al segmento terrestre Mtg. Il transponder Geosar acquisisce i segnali dei radiofari di soccorso nel suo campo visivo e li trasmette ai servizi di soccorso. Un'anomalia significativa in un modulo del Flexible Combined Imager ha fatto sì che la sua fase di messa in servizio sia durata più a lungo del previsto quando il veicolo spaziale è stato lanciato a metà dicembre 2022. “Un enorme impegno, dedizione e ingegnosità sono stati necessari per superare l'anomalia mentre il satellite si trovava già in orbita a 36mila km sopra la Terra", ha spiegato Evans.

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