Candidosi invasiva, in Campania poste le basi per creare un network tra infettivologi, farmacisti, società scientifiche e medici di famiglia per garantire accesso alle nuove terapie e fare emergere il sommerso
• In Campania si stima una prevalenza annua della malattia del 2%, ma il dato è sottostimato; i clinici confermano un incremento progressivo delle infezioni fungine durante la pandemia.
• Strategie di contenimento, tra cui adozione di linee di indirizzo per l’attuazione dei programmi di antimicrobial stewardship e potenziamento della raccolta di dati epidemiologici attraverso le piattaforme esistenti.
• Una nuova opportunità di cura: farmaco da somministrare una volta a settimana, invece che tutti i giorni, consentendo un risparmio dei costi diretti e indiretti, dei giorni di degenza ospedaliera e di vite umane.
Napoli, 20 marzo 2024 – La candidosi invasiva è una malattia severa sottostimata e sottovalutata causata dai funghi del genere candida. Colpisce soprattutto persone immunodepresse per malattie ematologiche, Aids, tumori solidi, ma anche individui precedentemente sani sottoposti ad interventi di chirurgia addominale, oppure in coloro che necessitano di somministrare farmaci o nutrizione attraverso una vena centrale. La fascia di età più colpita è quindi quella oltre i 65 anni, dove l'invecchiamento del sistema immunitario e la maggiore incidenza di patologie a rischio sono maggiormente presenti. Nel mondo si stimano circa 250.000-700.000 casi ogni anno con una letalità molto alta, attorno al 50%. Nel recente documento “Fungal priority pathogens list to guide research, development and public health action”, pubblicato a ottobre 2022 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), gli agenti patogeni fungini sono definiti come un serio pericolo per la salute pubblica. In Campania si stima una prevalenza annuale della candidosi invasiva di circa il 2%, un dato sottostimato secondo gli infettivologi che hanno registrato durante il periodo pandemico un incremento progressivo delle infezioni fungine con resistenza ad alcuni farmaci che precedentemente non presentavano. Il costo per curare un paziente affetto da candidosi invasiva va dai 40 ai 50mila euro; secondo i clinici un’accurata gestione delle terapie e la raccolta puntuale e sistematica dei dati epidemiologici e di monitoraggio, da condividere con i vari stakeholders regionali, può contribuire ad abbassare i costi della malattia. Oggi si presentano nuove opportunità di cura, tra cui il Rezafungina, farmaco che può essere somministrato una volta a settimana, invece che ogni giorno come accade per le terapie “tradizionali” consentendo un risparmio dei costi diretti e indiretti, dei giorni di degenza in ospedale e di vite umane.
Se n’è parlato a Napoli, alla Winter School 2024 organizzata da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Mundipharma. L’incontro ha posto le basi per creare un network tra infettivologi, microbiologi, medici di famiglia, società scientifiche e decisori regionali della spesa che garantisca accesso alle nuove terapie e faccia emergere il sommerso. A questo si aggiunge la volontà di istituire un Building Information Modeling (BIM) che esprima i costi diretti e indiretti della patologia.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E LA RISPOSTA DELLA CAMPANIA
A livello regionale, il documento “Linee di indirizzo per l’attuazione dei programmi di Antimicrobial Stewardship e per l’implementazione locale dei protocolli di terapia antibiotica e antifungine rivolte alle ASL, alle AO, alle AOU e agli IRCCS del sistema sanitario regionale della Campania” - Adempimenti ai sensi del Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobicoresistenza (PNCAR 2022-2025) - delinea delle procedure basate su evidenze scientifiche per la diagnosi microbiologica di infezioni del torrente circolatorio sostenute da batteri (esclusi i micobatteri) e da funghi.
Secondo Vincenzo Giordano, Dirigente UOD Prevenzione e igiene sanitaria - prevenzione e tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e lavoro - O.E.R., Regione Campania, “le misure di prevenzione e controllo delle infezioni costituiscono la base per la prevenzione della trasmissione di qualsiasi agente patogeno e dunque anche le infezioni da funghi in contesti sanitari”.
“Purtroppo le infezioni da funghi ricevono poca attenzione e l’investimento di scarse risorse – spiega il Dottor Giordano -. Sono, infatti, esigui i dati di qualità sull’epidemiologia e sui modelli di resistenza antimicotica; questo rende difficile stimare il loro carico esatto e non favorisce una risposta efficace. Per aumentare la consapevolezza rispetto alla malattia e potenziare le attività di prevenzione sono necessarie strategie che mirano a generare prove e migliorare la risposta e, in particolare: rafforzare la capacità e la sorveglianza del laboratorio; sostenere gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione; potenziare gli interventi di salute pubblica per la prevenzione e il controllo delle infezioni micotiche attraverso un approccio One Health”.
UNA NUOVA OPPORTUNITA’ DI CURA CHE RIDUCE I COSTI DIRETTI E INDIRETTI
Come spiega Ivan Gentile, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università Federico II e Direttore UOC Malattie Infettive dell’AOU Federico II Napoli “Il Rezafungina è un farmaco antifungino derivato dell'anidulafungina a lunga emivita, che ha il vantaggio della somministrazione endovenosa settimanale. Questo consente di unire l'efficacia delle echinocandine sulle candidasi invasive, il superamento di molte resistenze agli antifungini orali, con la possibilita di somministrazione al di fuori del regime di ricovero ordinario, riducendo la durata di degenza e le complicanze legate all'ospedalizzazione. Nella unità operativa che dirigo alla AOU Federico II, siamo stati tra i primi ad utilizzare rezafungina tramite programma di uso compassionevole per gestire due casi molto complessi con opzioni terapeutiche limitate e necessità di terapia prolungata oltre le 4 settimane”.
“Le infezioni, tra le quali le candidosi e un sottoinsieme delle varie infezioni, rappresentano un problema a livello mondiale, nazionale e del nostro ospedale” ha rimarcato Gaspare Guglielmi, Direttore della Farmacia ospedaliera del Cardarelli di Napoli. “Il nostro team combatte ogni giorno con queste infezioni e la farmacia è a supporto del clinico sotto vari aspetti: dal punto di vista farmaco-terapeutico, attraverso la valutazione delle schede di monitoraggio d’uso degli antibiotici e degli antifungini in generale, valutando l’appropriatezza d’uso in termini di indicazioni e posologia, e rendendo disponibili le nuove terapie per curare al meglio i pazienti del nostro ospedale, tra queste il Rezafungina che dal punto di vista della farmacocinetica quindi della posologia e modalià di somministrazione è molto più innovativa rispetto alle altre terapie. Essa potrebbe rappresentare un’ulteriore arma per combattere queste infezioni ed essere utile dal punto di vista della gestione infermieristica e della compliance del paziente”.
PER FARE EMERGERE IL SOMMERSO APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA E CONDIVISIONE DEI DATI
Luigi Sparano, Segretario provinciale FIMMG di Napoli ne è convinto: il ruolo di “sentinella epidemiologica” della medicina generale per fare emergere il sommerso è fondamentale. “Il nostro compito è intercettare quelle condizioni a maggiore impatto di rischio” spiega il medico, ricordando che tra gli assistiti i pazienti con candidosi invasiva sono casi molto limitati ma di altissima importanza e che l’impatto economico della malattia è decisamente importante: “Un caso singolo può anche costare al sistema sanitario regionale dai 40 ai 50 mila euro. Serve una revisione dei trattamenti, che sono spesso inadeguati e partono da una mancata comunicazione di tutti gli operatori che, molto spesso, intervengono sui pazienti non conoscendo la storia clinica ed erogano prestazioni quali duplicati di interventi, a cui si aggiunge l’uso improprio di terapie antibiotiche e antimicotiche prescritte su base empirica. Tutto questo determina una saturazione delle risorse, mentre un utilizzo appropriato su larga scala di contenuti prescrittivi minori possono liberare risorse per trattare casi di alta specificità. Pertanto è fondamentale che i vari soggetti responsabili comincino maggiormente a comnunicare fra loro utilizzando gli stessi sistemi digitali, come per esempio l’adozione della prescrizione dematerializzata per tutti i medici che inervengono nell’uso di risorse del Ssn”.
La condivisione dei dati è un’azione chiave per Maria Rosaria Catania, Professore Ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università Federico II di Napoli e Alessandro Perrella, Direttore U.O.C di Malattie infettive emergenti ad alta contagiosità del Dipartimento Malattie infettive ed Urgenze infettivologiche dell’Ospedale Cotugno di Napoli.
“La Regione Campania sta potenziando enormemente la copertura del territorio per quanto riguarda la raccolta dei dati, perché disporre di un dato aggiornato e completo è sicuramente il primo strumento per ottenere una foto della situazione, utile per intervenire e per decidere le iniziative da intraprendere” come ha spiegato Maria Rosaria Catania, sottolineando la pericolosità delle malattie infettive batteriche e fungine, causa di patologie e mortalità in continuo aumento.
“Avere un dato preciso significa riuscire a gestire meglio la malattia - ha proseguito Alessandro Perrella -. I dati che stiamo raccogliendo dal 2018 al 2023, grazie ad una rete capillare di tutti i laboratori di microbiologia regionali che convergono su un data base informatizzato, che a sua volta converge sulla piattaforma Sinfonia, ci fornisce lo scenario attuale in modo da essere a conoscenza del dato epidemologico in maniera puntuale, utilissimo per programmare gli approcci terapeutici. La raccolta dati e il confronto multidisciplinare su esami microbiologici sono anche la base per future strategie basate su Intelligenza artificiale e con algoritmi di machine learning, come già sperimentato in Regione Campania e come testimoniano diversi lavori scientifici pubblicati. Si potranno avere elementi ancora più significativi per una migliore gestione nell'ambito dell'antifungalstewrdship”.
Formazione, monitoraggio e controllo delle infezioni sono il tema portato all’attenzione di Paola Saturnino, Dirigente Farmacista della Direzione Sanitaria AORN A. Cardarelli Napoli. “Il problema di fondo è che molto spesso le metodiche di prevenzione non sono sempre applicate, a cominciare proprio da quelle di base, quindi è importante la formazione e il controllo dell’applicazione delle stesse per ridurre la trasmissione e l’insorgenza di infezioni multiresistenti. Tutti gli operatori sanitari sono particolarmente sensibili al problema”.
LA FORZA DELLA RETE TRA SOCIETA’ SCIENTIFICHE
Sottolineando che da dieci anni non escono molecole in questo campo, Antonio Lalli, Consigliere Regionlae SIFO - Società italiana di Farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie ha spiegato che “è importante collaborare in network con le altre società scientifiche. L’obiettivo è creare un percorso che permetta di avere un’idea attuale di questo tipo di patologia, ma soprattutto di individuare percorsi di accesso ai nuovi farmaci per migliorare la qualità di vita dei pazienti”.
CITTADINANZATTIVA: “SERVONO PERCORSI DI FORMAZIONE PER UNA RESPONSABILITA’ DI SALUTE”
“Attorno a questa malattia c’è ancora molto stigma e poca consapevolezza rispetto alle sue conseguenze e a questo si aggiunge anche il problema del sommerso – spiega Lorenzo Latella, Segretario di Cittadinanzattiva di Regione Campania -. Parlare di problemi femminili infatti crea sempre molto imbarazzo e considerando che si è creata una frattura nel rapporto tra pazienti e ginecologi, ci sono meno controlli e quindi meno possibilità di prevenire la malattia. La sfida clinica educativa è quella di fare emergere il sommerso attraverso: campagne pubblicitarie di sensibilizzazione che normalizzino il ricorso ai controlli preventivi da parte delle donne, il coinvolgimento delle associazioni e la creazione di percorsi strutturati di formazione nelle scuole che creino le condizioni di una responsabilià di salute, perché l’obiettivo è formare quelli che saranno i pazienti di domani”.
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Luca Forlucci: il Farmacista con la Passione per il Cinema
Tra il banco di farmacia e i set cinematografici, la storia di Luca Forlucci, un professionista della salute che insegue il suo sogno da sceneggiatore
Milano, 24 Dicembre 2024. Nell’universo delle professioni sanitarie, dove l’impegno e la responsabilità sono imprescindibili, emerge una figura originale e poliedrica: quella di Luca Forlucci , farmacista di professione ma con il cinema nel cuore.
La sua storia è una testimonianza di passione, creatività e coraggio nell’inseguire ambizioni che vanno oltre i confini del mondo professionale, spaziando nell’arte della recitazione e nella sceneggiatura.
Dal Camice al Grande Schermo: Una Carriera che Punta Oltre
Nato e cresciuto con una forte inclinazione per il settore sanitario, Luca Forlucci ha costruito una solida carriera come farmacista, lavorando a stretto contatto con il pubblico e condividendo la sua competenza professionale per migliorare la salute della comunità.
Tuttavia, dietro al camice bianco si cela una vena artistica e una grande ambizione: entrare nel mondo della recitazione e del cinema. Questa passione lo accompagna fin da giovane, ispirato dal cinema hollywoodiano degli anni '90 e da icone come Sylvester Stallone.
Nonostante la stabilità della sua carriera, Forlucci ha deciso di investire il suo tempo libero nell’espressione artistica, dedicandosi alla sceneggiatura e alla recitazione, coltivando abilità che gli permettono di esplorare ruoli ed emozioni attraverso i personaggi.
Questa duplicità è una testimonianza della sua capacità di reinventarsi continuamente e di abbattere le barriere tra scienza e arte, trasmettendo al pubblico un messaggio di autenticità e coraggio nel seguire i propri sogni, qualunque sia la fase della vita.
La Passione per il Cinema Anni '90: Una Fonte d’Ispirazione Continua
In ogni sua espressione artistica, Luca Forlucci richiama l’atmosfera e i valori del cinema hollywoodiano anni ’90, un’epoca che lo ha segnato e a cui guarda con grande ammirazione. Icone come Sylvester Stallone, con il personaggio di Rocky, rappresentano per lui non solo modelli cinematografici, ma anche simboli di forza e perseveranza.
È proprio questa ispirazione che lo porta a comunicare attraverso i social con una visione unica e fortemente evocativa, che richiama la determinazione e il sacrificio tipici del cinema di quegli anni.
Una Creatività che Vive Attraverso i Social Media
Negli ultimi tempi, Luca Forlucci ha iniziato a condividere il suo percorso artistico sui social media, dove si distingue per contenuti innovativi e interpretazioni ispirate alla cultura pop degli anni ’90.
Con brevi video e reel, Forlucci crea scene che evocano l’atmosfera dei classici del cinema d’azione, mescolando ironia e talento in un mix che riscuote sempre più successo.
Le sue interpretazioni, curate in ogni dettaglio, sono una dichiarazione d’amore per il cinema e una dimostrazione di come i social possano trasformarsi in un palcoscenico a disposizione di chi desidera esprimersi.
Un Modello di Ambizione per Chi Ama Realizzare i Propri Sogni
Luca Forlucci è l’esempio di chi non si accontenta di percorsi predefiniti e sceglie di reinventarsi giorno per giorno.
Tra il camice bianco e il sogno del grande schermo, Forlucci offre al pubblico una storia di impegno e aspirazione, mostrando come la determinazione possa aprire strade inattese e rinnovare le proprie ambizioni.
Luca Forlucci dimostra che l’arte può essere un’estensione naturale delle proprie inclinazioni, indipendentemente dal percorso di vita.
Per maggiori informazioni
Luca Forlucci
Email: luca.forlucci@virgilio.it
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Nardo Vetro lancia il passaporto digitale con l’IA,...
Camponogara (Venezia), 24 dicembre 2024 – Un gemello digitale che tramite un Qr Code applicato sul prodotto riporterà tutte le informazioni utili per il B2B e per il consumatore finale: il processo produttivo, la provenienza delle materie prime e la documentazione di sostenibilità. Una vera e propria carta d'identità del prodotto che risponde alle esigenze dell’Unione Europea, degli intermediari e dei consumatori. È questo il progetto nato dalla collaborazione tra EZ Lab, impresa innovativa padovana specializzata nella tecnologia blockchain che tramite la propria piattaforma Made in Block valorizza e protegge le filiere Made in Italy, e Nardo Vetro, azienda diventata leader del settore, situata nella provincia di Venezia, che progetta, produce e installa soluzioni in vetro per il settore dell’industria, dell’arredamento di interni, navale e del trasporto.
Il nuovo DPP - Digital Product Passport, o Passaporto Digitale di Prodotto, realizzato dalla pmi padovana garantisce la trasparenza dei processi e del Made in Italy per i prodotti della storica azienda vetraria. Fondata nel 1970 a Camponogara (VE) dall’intuizione di Giorgio Nardo, oggi ottantaquattrenne ancora attivo in azienda, Nardo Vetro combina tradizione artigianale a innovazione tecnologica. Oggi a guidare l’azienda insieme al padre sono i quattro figli, Gianluca, Antonio, Fausto e Alberto, che continuano a investire in macchinari all’avanguardia, capitale umano e Intelligenza Artificiale per guidare l’azienda verso il futuro.
Intelligenza Artificiale Generativa e Blockchain rispondono ai consumatori
Come anticipato, attraverso la scansione di un Qr Code sarà possibile avere tutte le informazioni, anche tecniche, delle lastre di vetro realizzate dall’azienda veneta.
Come si può coniugare l’intelligenza artificiale con la storia? «Con amore per il proprio lavoro e la fiducia dei nostri collaboratori». Giorgio Nardo, amministratore e fondatore della Nardovetro Srl, lo sa bene. «Ho fondato questa azienda nel 1970», continua il Cavaliere Nardo, «mai avrei pensato di raggiungere un traguardo così importante». Sì, un traguardo, perché di questo si tratta. Un numero su tutti: 54 sono gli anni dalla nascita di questa azienda vetraria diventata leader nella lavorazione del vetro per arredamento luxury, edilizia, industria del freddo e arredo navi da crociera. «Grazie ai miei figli Gianluca, Antonio, Fausto e Alberto – dichiara Giorgio Nardo – abbiamo deciso di portare in azienda l’intelligenza artificiale senza mai perdere di vista il nostro valore aggiunto». I collaboratori sono, per il padre e i suoi figli, la colonna portante dell’azienda.
Le tecnologie alla base del progetto sono la Blockchain e l'Intelligenza Artificiale Generativa. Tramite la prima il consumatore potrà verificare tutte le informazioni riguardanti l’azienda e il prodotto. E attraverso la sezione di tracciabilità, accessibile mediante il tasto “Scopri la filiera”, il cliente potrà conoscere dettagliatamente la storia della produzione del tavolo, le fasi di assemblaggio e confezionamento descritte in ordine cronologico, registrate appunto in Blockchain. Grazie alla all’Intelligenza Artificiale Generativa, prende vita un nuovo canale di comunicazione, permettendo ai clienti, che siano aziende o consumatori, di interagire direttamente con il prodotto tramite un chatbot, trasformando ogni domanda in un’esperienza di scoperta unica.
«Oggi siamo in grado di fare un ulteriore passo in avanti – dichiarano i fratelli Nardo –, creare un filo diretto con i nostri customers, rendere a loro disponibili le nostre filiere di produzione in modo trasparente. Seguire, con noi, le varie fasi di lavorazione di un prodotto. L’intelligenza artificiale porterà in azienda il tassello mancante per renderci unici, a livello nazionale e internazionale, nel nostro settore, dando modo anche ai nostri collaboratori di creare ancora più sinergia tra di noi. Non bisogna mai fermarsi alle apparenze. Abbiamo installato anche un nuovo macchinario di stampa digitale unico nel suo genere e, grazie all’IA, ora saremo ancora più competitivi. Oltre al fatto che stiamo diventando un’azienda 100% green, fattore importante per l’ambiente che ci circonda e non solo».
Un’azienda, la Nardovetro Srl, che non si ferma alle apparenze.
«Il Digital Product Passport è uno strumento nuovo, richiesto dall’Unione Europea, e che rivoluzionerà la comunicazione e la fiducia tra intermediari, brand e consumatore – spiega Massimo Morbiato, Ceo e founder di EZ Lab–. La nostra mission è supportare le aziende del Made in Italy nel loro percorso di innovazione digitale. Con le nostre soluzioni, trasformiamo le normative europee in opportunità per una comunicazione diretta attraverso il prodotto, basata su dati di filiera e sostenibilità, passando dallo storytelling allo story proving e contrastando il greenwashing. Il passaporto digitale realizzato con Nardo Vetro rappresenta una buona pratica perché non è quindi solo in linea con un obbligo normativo, ma nasce per garantire ai loro clienti trasparenza e sicurezza, rendendo allo stesso tempo più competitiva l’azienda».
Cinquantaquattro anni di continua ricerca, innovazione, attaccamento ai veri valori aziendali, amore per la ricerca e soprattutto per i propri dipendenti. Questa è la Nardovetro Srl.
Nardo Vetro è un'industria cheprogetta, produce e installa soluzioni in vetro per i settori industriale, dell’interior design, edile, navale, del retail, della ristorazione e del trasporto. Grazie all’esperienza maturata negli anni realizza progetti personalizzati, con l’utilizzo di macchinari per la lavorazione del vetro tra i più innovativi e tecnologicamente avanzati del settore. Informazioni su https://nardovetro.it.
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Giulio Todescan
Blum. Business as a medium
giulio.todescan@blum.vision
www.blum.vision
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Il rivenditore leader nel settore del giardinaggio continua...
Agrigarden Group: trent'anni di esperienza al servizio del verde
Roma 23/12/2024 - Nel panorama italiano dei prodotti per l’agricoltura online, Agrigarden Group emerge come una realtà consolidata che ha saputo trasformare trent'anni di esperienza nel settore del giardinaggio e dell'agricoltura in una piattaforma digitale all'avanguardia. L'azienda rappresenta oggi un punto di riferimento per professionisti e appassionati, distinguendosi per la sua specializzazione e per un approccio incentrato sulla qualità del servizio.
La storia di Agrigarden Group è una testimonianza di come la profonda conoscenza del settore possa evolversi abbracciando l'innovazione digitale. A differenza dei grandi marketplace generalisti, l'azienda ha scelto di mantenere una forte identità specializzata, creando uno shop online che riflette decenni di esperienza nel campo del giardinaggio e dell'agricoltura. Questa scelta strategica si è rivelata vincente, permettendo di offrire non solo prodotti, ma vera e propria consulenza specializzata.
Il catalogo rappresenta uno dei punti di forza dell'azienda. Grazie a partnership consolidate con i maggiori produttori del settore, lo shop online offre un assortimento vastissimo di ricambi, attrezzature e prodotti per il giardinaggio e l'agricoltura. La selezione dei prodotti segue criteri rigorosi, privilegiando le migliori marche presenti sul mercato, come Stihl o John Deere. Questa attenzione alla qualità garantisce ai clienti l'accesso a prodotti affidabili e performanti, come motoseghe elettriche e a scoppio, trattorini tagliaerba o decespugliatori a batteria, supportati da garanzie concrete.
Ciò che veramente distingue Agrigarden Group nel mercato dell'e-commerce specializzato è l'approccio al servizio clienti. L'azienda ha sviluppato un sistema di assistenza completo che accompagna il cliente in ogni fase dell'acquisto. Il supporto tecnico specializzato, formato da professionisti con anni di esperienza nel settore, è in grado di fornire consulenze dettagliate e soluzioni personalizzate per ogni esigenza. Questa assistenza non si limita alla fase di pre-vendita, ma continua anche dopo l'acquisto, garantendo un supporto continuo e professionale.
Servizi ed attenzione per il cliente
La logistica rappresenta un altro elemento distintivo dell'offerta di Agrigarden Group. L'azienda ha strutturato un sistema di consegne efficiente, con tempi di spedizione veloci per i prodotti in pronta consegna. La politica delle spedizioni gratuite su gran parte del catalogo rappresenta un ulteriore vantaggio per i clienti, che possono godere di un servizio completo senza costi aggiuntivi.
La filosofia aziendale si basa su valori solidi e ben definiti. La passione per il mondo del giardinaggio e dell'agricoltura si traduce in un impegno costante per la soddisfazione del cliente. Non si tratta semplicemente di vendere prodotti, ma di costruire relazioni durature basate sulla fiducia e sulla competenza. Il team aziendale, accuratamente selezionato e costantemente formato, condivide questa visione e la traduce quotidianamente in un servizio di eccellenza.
Innovazione e sostenibilità
L'innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale nella strategia di Agrigarden Group. La piattaforma e-commerce è stata progettata per offrire un'esperienza d'acquisto intuitiva e completa. I clienti possono navigare facilmente tra le diverse categorie di prodotti, accedere a schede tecniche dettagliate e ricevere supporto in tempo reale. Questo investimento nella tecnologia non ha però snaturato l'approccio umano e personalizzato che caratterizza l'azienda fin dalle sue origini.
Guardando al futuro, l’azienda continua a investire nel potenziamento dei propri servizi. L'obiettivo è quello di rimanere il partner specializzato di riferimento per tutti gli appassionati e i professionisti del verde. Agrigarden Group sta lavorando all'ampliamento ulteriore del proprio catalogo, sempre nel segno della qualità e della specializzazione che l'hanno contraddistinta finora.
L'esperienza trentennale nel settore, unita alla capacità di innovare e alla costante attenzione per le esigenze dei clienti, rappresenta una garanzia di affidabilità e competenza. In un mercato sempre più competitivo, l'azienda continua a distinguersi per la sua capacità di offrire non solo prodotti di qualità, ma un servizio completo e professionale che fa della specializzazione e dell'assistenza al cliente i suoi punti di forza principali.
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