Malattie croniche ad alto impatto: cambio di rotta per la distribuzione delle cure, tra vantaggi e nuove sfide per società scientifiche, farmacisti, clinici e pazienti
22 marzo 2024 - Il tema “distribuzione delle terapie”, emerso come cruciale durante la fase pandemica, è un tema attualissimo e molto caldo, tra costi delle risorse impegnate e uno scenario di investimento sulla prossimità dei servizi di erogazione delle cure, previsto dal PNRR e DM77. Il governo nazionale si è attivato inserendo nel documento Legge di Bilancio n.213 del 30.12.2023 che sancisce la manovra finanziaria, un punto in cui è indicato un mandato chiaro relativo alla riprogettazione dei flussi di distribuzione del farmaco sul territorio, con focus particolare su alcune categorie di farmaci (A PHT). L’obiettivo è migliorare e semplificare l’accesso alle terapie in ottica di prossimità e di maggior sicurezza, con particolare riguardo ai pazienti cronici, liberare risorse professionali, creando un vantaggio in termini di efficienza di sistema isorisorse, e creare beneficio per i cittadini con una riduzione dei costi indiretti. Tuttavia, in questo progetto riorganizzativo si dovrà tener conto della eventuale sovraspesa nel breve termine e delle implicazioni tecniche dei professionisti; inoltre sarà molto importante vedere un’applicazione omogenea nel territorio nazionale, di quanto previsto in finanziaria, per non creare una disomogeneità e disequità di accesso tra le diverse regioni; poiché il ricorso alla distribuzione per conto (DPC) non è già omogeneo e alcune regioni hanno preferito modelli di distribuzione diretta (DD) e una ulteriore differenza sarà sentita soprattutto dove DPC o doppio canale non hanno avuto larga applicazione.
Una delle patologie croniche a maggior impatto è senz’altro legata al rischio cardiovascolare. Le malattie cardiovascolari, in Italia, causano la morte di oltre 224.000 persone ogni anno, con un pesante impatto clinico, organizzativo ed economico per il Servizio sanitario nazionale (la spesa sanitaria diretta ed indiretta per le patologie cardiovascolari è quantificabile in almeno 16 miliardi di euro l’anno). E nonostante questo scenario, su oltre 1 milione di pazienti a più alto rischio una forte percentuale risulta non rientrare nei target previsti dalle linee guida e soprattutto non essere aderente alle terapie. Per fare un esempio pratico dell’impatto della nuova riorganizzazione dei percorsi di accesso alle cure previsto dalla manovra finanziaria nella gestione di questa cronicità, Motore Sanità nel corso del webinar “Modelli di distribuzione delle cure nelle cronicità ad alto impatto. Confronto e prospettive. Focus on paziente cronico cardiovascolare” ha riunito un tavolo di esperti per discutere criticità e punti di forza per una sua rapida e uniforme applicazione. L’evento è organizzato con il contributo incondizionato di Daiichi-Sankyo e ha ottenuto il patrocinio di Alisa-sistema sanitario Regione Liguria e della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA).
SOCIETA’ SCIENTIFICHE A CONFRONTO: QUALI VANTAGGI E SFIDE FUTURE?
“La possibilità di facilitare l’accesso alle terapie per i pazienti con patologie croniche, in primis le patologie croniche cardiovascolari che rappresentano la prima causa di mortalità e morbilità nel nostro Paese, è un tema di grande centralità in questo momento, perché rendere più facile l’accesso eliminando barriere che possono essere rappresentate, per esempio, dalla distribuzione diretta è certamentre un vantaggio notevole per i cittadini, soprattutto per quelli che vivono nelle aree meno urbanizzate del Paese, dove raggiungere le farmacie ospedaliere può essere una difficoltà” ha spiegato Pasquale Perrone Filardi, Presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC) che ha sottolineato l’inizio di una nuova era delle società scientifiche: di servizio verso i cittadini. “Ovviamente anche il peso sulle farmacie ospedaliere della distribuzione diretta può essere in parte rimosso agevolando la distribuzione sul territorio. Ovviamente c’è un problema di sostenibilità, perché il trasferimento sulla distribuzione presso le farmacie convenzionate non si giova delle stesse risorse in termini anche di scontistica dei prezzi dei farmaci, quindi il provvedimento dovrà essere inserito con gradualità e verificandone puntualmente i costi aggiuntivi per il sistema, soprattutto per quelle regioni che, sforando la spesa convenzionata, non devono rischiare di trovarsi in difficoltà sui bilanci sanitari”.
“Le patologie cardiovascolari sono tra le complicanze più frequenti del diabete e, soprattutto, la prima causa di morte per le persone che ne sono affette” ha evidenziato Riccardo Candido, Presidente AMD. “Le nuove terapie di cui disponiamo ci forniscono strumenti molto efficaci per la lotta a tali complicanze. Ben vengano modelli distributivi che ne semplificano l’accesso e che quindi rappresentano preziose facilitazioni per i pazienti nella gestione della propria terapia. Un più agevole accesso alle cure favorisce anche una maggior condivisione delle scelte terapeutiche tra il medico e il suo assistito e tra più specialisti che devono unire le competenze per prendere in carico il paziente multicronico. Evitare la frammentazione dell’assistenza e rafforzare, invece, la comunicazione e l’integrazione ospedale-territorio sono passaggi irrinunciabili per garantire a tutti i cittadini cure efficaci, appropriate e tempestive”.
Secondo Damiano Parretti, Membro della Giunta esecutiva e Responsabile nazionale delle Formazione della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure primarie (SIMG) la presa in carico dei pazienti cronici con patologie cardiovascolari comporta necessariamente anche l’aspetto della gestione e dell’accesso alle terapie, che riguarda aspetti clinici, gestionali e normativi. “Dal punto di vista clinico, occorre che l’esercizio della professione in medicina generale, nello specifico per quanto riguarda le terapie, sia sostenuto da adeguata formazione continua che garantisca adeguate conoscenze a competenze – ha spiegato nel dettaglio -. Dal punto di vista gestionale, nei casi in cui siano necessarie valutazioni e prestazione di secondo livello, sarebbe utile che la presa in carico possa essere effettuata, nei follow up, da un unico centro specialistico di riferimento, al fine di non disperdere la continuità delle cure e delle indicazioni. Dal punto di vista normativo sarebbe auspicabile uno snellimento dei percorsi e degli accessi alle cure resi spesso più complessi dalla presenza di complessi piani terapeutici, in prima prescrizione e in rinnovo, ma anche di alcune note AIFA non sempre congruenti con le indicazioni delle più recenti linee guida. Un utilizzo esteso e regolare del fascicolo sanitario elettronico renderebbe più snella e sicura la presa in carico del paziente da parte del medico di medicina generale e degli specialisti, nell’intero management clinico e in particolare nell’accesso e gestione della terapia”.
Come ha spiegato Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), “la riorganizzazione del sistema distributivo dei farmaci, introdotta con l’ultima legge di Bilancio, risponde all’esigenza di semplificare l’accesso ai medicinali, sollevando i pazienti cronici e i loro caregiver dall’onere di doversi recare a ritirare le terapie in un presidio sanitario distante da dove vivono e da dove sono presi in carico. Vanno poi considerati i risvolti positivi sulla continuità terapeutica e l’aderenza alle cure, di fondamentale importanza nella gestione delle malattie croniche e per la sostenibilità del servizio sanitario. Questa riforma rappresenta un ulteriore passo in avanti verso il potenziamento della sanità di prossimità ed evidenzia il valore dell’apporto del farmacista di comunità nell’accompagnare il paziente cronico nel percorso di cura, rappresentando un punto di riferimento sia per la dispensazione dei medicinali, sia per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica quale fattore chiave per il raggiungimento degli outcome di salute desiderati. E ciò con l’ulteriore vantaggio di alleggerire l’ospedale dagli oneri di distribuzione del farmaco, consentendo al farmacista ospedaliero di dedicarsi ad attività più coerenti con i suoi obiettivi e la sua formazione specifica”.
“Credo che un’evoluzione nei modelli di distribuzione del farmaco nelle cronicità, in particolare ad alto impatto, sia giusto perché va nell’interesse prima di tutto dei pazienti, perché si arriva ad una maggiore prossimità delle cure che è in linea con il DM 77, e poi potrebbe liberare almeno in parte il tempo dello specialista ospedaliero, tempo che potrebbe essere utilizzato in altro modo” ha spiegato Francesco Dentali, Presidente della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti Medicina Interna in Italia (FADOI). “Dobbiamo ricordare, però, che esiste un tema molto importante che è quello dei costi per la sanità che auspico sia stato valutato bene. Mi auguro, infatti, che questa maggiore spesa che potrebbe portare questo cambianto non vada a discapito di altri ambiti di spesa della sanità che sappiamo già essere il 40% più bassa rispetto alla media europea. Se andiamo ad erodere ancora, perché c’è un aumento del costo del farmaco, questo potrebbe penalizzare il nostro servizio sanitario”.
Il ruolo del farmacista in farmacia è stato evidenziato da Roberto Tobia, Segretario Nazionale di Federfarma: “La diffusione capillare delle farmacie sul territorio regionale agevola il cittadino nell’accesso ai servizi del Ssn, soprattutto al farmaco. Le farmacie infatti sono presidi sanitari tecnologicamente avanzati, professionalmente evoluti e in rete tra di loro. Tutto questo produce vantaggi per il cittadino in termini di salute ed economie per il Ssn, che, grazie al supporto nell’aderenza alla terapia, potrebbe ridurre i ricoveri e le prestazioni diagnostiche evitabili. La rete delle farmacie, anche attraverso l’erogazione di servizi di telemedicina e la collaborazione con le altre figure professionali del territorio, porta un contributo concreto anche sul fronte della prevenzione, configurandosi così come la prima porta di ingresso nel Ssn per il cittadino”.
Secondo Fulvio Pandico, Dirigente Farmacista dell’ASL di Caserta la scelta dei canali di distribuzione del farmaco, per conto e diretta, è strategica, ma subito dopo l’attività va definita, in particolare per la distribuzione per conto (DPC). “Va definita, infatti, tutta l’organizzazione - operativa, tecnica, logistica - che è il vero cuore dell’attività” ha sottolineato Pandico. “La DPC per funzionare correttamente va configurata e gestita quotidianamente con grande oculatezza, conoscenza tecnica della materia e con grande capacità di interloquire con i molteplici attori del processo - specialista, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, farmacia di comunità, farmacisti di parte pubblica, distributori, aree amministrative pubbliche - per apportare i vantaggi che ci aspettiamo in termini di accessibilità all’assistenza farmaceutica”.
Secondo Giovanni Esposito, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II di Napoli, modernizzare il sistema di distribuzione significa dare equità e garantire la persistenza terapeutica, “quindi dobbiamo cambiare il paradigma dell'organizzazione sanitaria che si basa solo sulla garanzia delle prestazioni sanitarie; dobbiamo iniziare a pensare a tutto quello che è il resto. Abbiamo farmaci che possono cambiare totalmente l'outcome per il paziente, garantiscono una riduzione degli eventi cardiovascolari a distanza molto forte. Ovviamente non dobbiamo soltanto trovare le risorse per poterle garantire, ma dobbiamo trovare anche le modalità con cui fare in modo che queste opportunità possano essere garantite in modo equo su tutto il territorio nazionale”.
NON SOLO CURE, ANCHE PREVENZIONE E COSTRUZIONE DI PERCORSI CONDIVISI TRA SPECIALISTI Prevenzione delle malattie croniche, il ruolo del territorio nell’essere più vicino al paziente e la condivisione di percorsi tra specialisti: queste le parole chiave secondo Alberico Catapano, Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi (SISA): “Quando parliamo di cronicità ci concentriamo su quando il danno c'è già e questo, forse, non è il modo migliore per un sistema universale di salute del cittadino per affrontare la cronicità. Perché cronicità vuol dire avere anche un segno della malattia ma non aver avuto un evento. Oggi, invece, cerchiamo di prevenire il secondo, il terzo, il quarto evento, ma il nostro scopo è di prevenire il primo evento e di spostare la vita sana, senza malattia, il più avanti possibile, non è quello di avere più pazienti che arrivano in ospedale, che poi si ingolfano automaticamente”.
Sulla prossimità della somministrazione del farmaco, il Presidente Catapano ha sottolineato il ruolo della medicina generale e delle case di comunità, luoghi dove porre tutte le competenze nel loro insieme in un sito unico più vicino al paziente. Come distribuire il farmaco è anche l'altro problema: “Abbiamo avuto delle restrizioni che non sono solo di tipo logistico ma anche di controllo della prescrizione e quindi della spesa – ha detto il professore -. Anche da questo punto di vista cerchiamo di capire che cosa vogliamo e se lo stiamo facendo nel modo giusto”.
IN LIGURIA PIU’ VICINI AL MALATO: PROGETTI A FAVORE DI EQUITA’ E CAPILLARITA’ DI ACCESSO
In regione Liguria, le cui peculiarità sono rappresentate dall’età avanzata della popolazione e dall’orografia del territorio, da tempo sono stati promossi progetti finalizzati a promuovere l’equità e la capillarità dell’accesso: la centralizzazione della gestione della DPC, creando un unico elenco regionale e istituendo una Commissione regionale deputata alla definizione dell’elenco dei farmaci erogati attraverso questo canale e le regole per la gestione del processo, e la distribuzione attraverso le farmacie convenzionate tramite la DPC dei presidi per l’autocontrollo della glicemia. “L’elenco della regione Liguria, che naturalmente sarà aggiornato a seguito dell’attività che AIFA completerà entro la fine del mese, prevede espressamente la presenza di farmaci per il trattamento della cronicità. In questo modo viene promosso l’accesso e favorita l’aderenza – ha spiegato Barbara Rebesco, Direttore della Struttura complessa delle Politiche del Farmaco, Dispositivi Medici, Protesica e Integrativa ALISA, Sistema Sanitario Regione Liguria, sottolineando il ruolo delle farmacie sul territorio nazionale che si è ampliato, quale tradizionale punto di distribuzione del farmaco, ma anche primo presidio per la tutela della salute del cittadino.
“Con l’Accordo della Conferenza Stato Regioni sottoscritto nel marzo 2022 – ha proseguito la dottoressa Rebesco - sono state approvate le linee di indirizzo per la sperimentazione dei nuovi servizi delle farmacie di comunità ed è stata prevista la partecipazione di tutte le regioni al progetto e un finanziamento dedicato. In sede di prima applicazione, Regione Liguria e Alisa hanno ritenuto di sviluppare i progetti relativi ai servizi di telemedicina tramite il protocollo sperimentale della farmacia dei servizi. Al progetto hanno aderito circa metà delle farmacie presenti sul territorio regionale, ciò permette di offrire ai pazienti eleggibili i servizi di ECG, Holter cardiaco e Holter pressorio riducendo i disagi degli assistiti dovuti agli spostamenti e contribuendo altresì alla riduzione delle liste d’attesa”.
CITTADINANZATTIVA: SERVONO FORMAZIONE E PIU’ COINVOLGIMENTO DEI PAZIENTI
Secondo Lorenzo Latella, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Campania, si deve intervenire non perdendo di vista due prospettive. “La prima è la formazione dei futuri pazienti: tra 10-15 anni saremo uno degli stati più anziani d'Europa; dobbiamo formare la popolazione anziana del domani e dobbiamo intervenire oggi rispetto al percorso di cura dei pazienti, perché il costo del farmaco, anche più innovativo, è irrisorio rispetto alla quantità di fondi che si possono risparmiare con l'aumento percentuale dell'aderenza terapeutica in determinate patologie. La seconda prospettiva è svincolarsi dall'idea del Ssn come collettore di servizi al cittadino e ragionare sul concetto di Ssn che deve produrre salute per i cittadini, che in primis significa cultura. Perché se una persona ha la cultura, la conoscenza e la formazione rispetto a che cosa significa essere cittadino ed essere paziente, tutta una serie di conseguenze che oggi viviamo non ci sarebbero più. O ragioniamo in questi termini oppure qualsiasi tipo di costruzione di modello, anche di prossimità, che possiamo attuare nella distribuzione del farmaco o di un servizio, avrà senso e un certo impatto, ma non sarà risolutivo del problema. Dobbiamo cambiare la nostra prospettiva futura”.
LA POLITICA: LA DISTRIBUZIONE DELLE CURE DEVE GUARDARE ALLA PROSSIMITA’ DEI SERVIZI
Ilenia Malavasi, Componente della XII Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati ha sottolineato un nodo cruciale della cronicità. “L'area della cronicità è purtroppo in progressiva crescita e richiede una continuità di assistenza per lunghi periodi e una forte integrazione dei servizi sanitari e sociali, uno degli obiettivi del "Decreto Anziani" che, purtroppo, è rimasto una scatola vuota. Un'integrazione indispensabile che finora non è stata promossa a sufficienza nel nostro Paese. In quest'ottica il tema della distribuzione delle cure - che è diventato sempre più cruciale - deve essere implementato dentro a un nuovo modello di sanità, fondato sulla prossimità dei servizi previsto dal PNRR su cui, purtroppo, si stanno facendo preoccupanti passi indietro. Occorre semplificare e rendere più efficace l'accesso alle terapie soprattutto per i pazienti cronici; in particolare, quelli soggetti a rischio cardiovascolare. Parliamo di una malattia che causa la morte di oltre 224.000 persone ogni anno, con conseguenze significative per il sistema sanitario nazionale. Sono convinta che un percorso multidisciplinare, orientato alla prossimità delle terapie, potrebbe migliorare questo scenario".
Ufficio stampa Motore Sanità
Laura Avalle - 320 098 1950
Liliana Carbone - 347 264 2114
comunicazione@motoresanita.it
Immediapress
Presentato “DIAKRONICA – Bellezza nel tempo”: Il...
Il progetto di tricologia solidale ha come protagoniste assolute 4 pazienti oncologiche
L’Aula Magna “Franco Frattini” dell’Università degli Studi Link ha ospitato la presentazione del Calendario Tricostarc 2025 “DIAKRONICA - Bellezza nel tempo” firmato dal fotografo internazionale Italo Zannier e realizzato alla Giudecca di Venezia, che vede come protagoniste 4 pazienti oncologiche: Angela, Annalisa, Monica e Simona.
“Alzerei solo i toni per proiettarvi nel contagioso entusiasmo di quattro cuori diacronici pulsanti di gioia che in valigia hanno messo tutti i sogni, lasciando a casa tutte le preoccupazioni di una malattia che imponderabilmente cambia il corso delle cose” – ha sottolineato Giusy Giambertone, presidente dell’Associazione Tricostarc ets che dal 2009 ha introdotto la Tricologia Solidale ed è impegnata a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie tricologiche, a garantire il recupero della propria immagine corporea sostenendoli ed aiutandoli a riconquistare quell’autostima e quella forza necessarie per affrontare la malattia e gli effetti negativi e devastanti che la cura porta con sé, al fine di ritrovare un benessere fisico, psicologico e sociale. Associazione che ogni anno è a fianco delle pazienti oncologiche, protagoniste assolute del progetto etico del Calendario grazie al quale sono “interpretate” dall’arte fotografica di illustri maestri di fama internazionale, e che vivono come un inno alla bellezza, un invito alla visione positiva del percorso di cura e un momento di leggerezza all’interno di un periodo certamente arduo e difficile. Tra i tanti progetti avviati negli anni, inoltre, ricordiamo la Banca della Parrucca, attraverso la quale le parrucche donate vengono messe gratuitamente a disposizione di chi, per motivi economici, non può permettersela. “Al solo ospedale San Giovanni- Addolorata al 31 dicembre 2022 sono state date in comodato d’uso più di 600 parrucche con un risparmio per la Comunità di oltre mezzo milione di euro” – ha evidenziato il Direttore del Centro di Senologia e Presidente Fondazione Prometeus, Lucio Fortunato.
Quest’anno a firmare il calendario Tricostarc 2025 è stato il “novantenne indomabile” Italo Zannier, friulano doc, classe 1932, una vita dedicata alla fotografia come docente universitario, curatore e ideatore di mostre e rassegne internazionali, che ad oggi può vantare circa 600 pubblicazioni, fra saggi, libri e fotolibri.
“La scelta di scattare alla Giudecca e non nei luoghi iconici di Venezia” - spiega Zannier - “è dovuta al fatto che è un’isola, un borgo, nel quale la gente si conosce, ed è più facile trovare l’interazione autentica”. Oltre alla Giudecca il fotografo ha pensato ad altri set dove ritrarre le protagoniste per “dare nel calendario il senso del paesaggio, della vita di un luogo, di cosa c’è dentro”, nel quale “le modelle si muovono, dialogano interagiscono con l’ambiente”. Tra questi anche lo studio della moglie Laura Mirè, stilista di moda che è un ambiente con delle sculture di maglia spettacolari destinate al museo della moda. Il lavoro è stato consegnato in un nucleo di ventidue fotografie scelte dal fotografo tra quelle realizzate, stampe originali firmate e autenticate. Nei suoi discorsi Zannier sottolinea l’importanza della “fotofania”, perché la sua foto, la sua opera, è quella stampata su supporto cartaceo, non un file digitale. Le stampe che ha consegnato, quindi, nascono dalla sua visione, la sua interpretazione di luce, di sgranatura o meno, di più o meno a fuoco e lo ha fatto nel momento in cui lo stampatore gli faceva vedere l’immagine che non è possibile riprodurre nuovamente uguale a quella consegnata da lui, se non usando l’originale.
Sono intervenuti, inoltre, le pazienti protagoniste, Salvatore Coppola (Presidente Croce Rossa Italiana Lazio), Nicola Ferrigni (Professore Associato di Sociologia generale all'Università degli Studi Link), Daniele Campo (Medico tricologo e docente di “Alopecie a impronta ormonale” presso l’Università “Luigi Vanvitelli”). Al termine wig show pazienti in passerella, la consegna delle Fasce Miss Diakronica e taglio della torta a forma di…. parrucca
Immediapress
Serie A –Milan-Juventus: una per rientrare, l’altra per non...
Roma, 22 novembre 2024 –La Serie A riparte con una classicissima come Milan-Juventus dove i punti in palio saranno pesantissimi. Il Diavolo, staccato di otto punti dalla vetta, vuol provare a rientrare mente i bianconeri, unici ancora imbattuti del torneo,sognano di non mollare il treno scudetto. Gli esperti Sisal ritengono il Milan favorito a 2,15 contro il 3,60 della Juventus con il pareggio in quota a 3,20. Tante, tantissime emozioni regalano le due squadre ma, negli ultimi tempi, davvero pochi gol: normale che l’Under, a 1,65, si faccia preferire all’Over, offerto a 2,10. In una sfida dove i particolari faranno la differenza un’espulsione, a 4,00, ma anche un autogoal, che pagherebbe 9 volte la posta, potrebbero indirizzare la gara in un senso o in un altro. Inevitabilmente gli occhi saranno puntati sul grande ex, Álvaro Morata: l’attaccante spagnolo, quattro anni alla Juventus, è pronto a caricarsi il Milan sulle spalle tanto che una sua rete è offerta a 3,50. Da un ex reale a un ex virtuale perché Timothy Weah, esterno della Juventus, è l’erede di quel George idolo rossonero tra il 1995 e il 2000. Il figliol prodigo protagonista con gol o assist è dato a 3,00.
Domenica di grandi emozioni anche al Maradona dove il Napoli capolista riceve la Roma che vede esordire il terzo allenatore stagionale: Claudio Ranieri. Il tecnico del miracolo Leicester aveva detto basta ma lui, romano e romanista, non poteva dire di no all’amore di una vita ed è corso in soccorso di una squadra che naviga nelle zone basse della classifica con appena tre vittorie su dodici gare di campionato. Antonio Conte, grande amico di Sir Claudio, parte favoritissimo, per gli esperti Sisa l, a 1,72 rispetto al blitz giallorosso offerto a 5,00 mentre si scende a 3,50 per il pareggio. Ranieri è al terzo esordio sulla panchina della Roma dopo quelli del 2009 e 2019: in entrambi i casi vinse 2-1. Lo stesso risultato esatto, domenica pomeriggio, pagherebbe 17 volte la posta mentre quello in favore del Napoli si gioca a 8,50. Le marcature non dovrebbero mancare sia se dovessero arrivare da fuori area, a 3,50, che dalla panchina, ipotesi offerta a 2,50. Occhio però anche a eventuali falli in area che potrebbero portare a fischiare un rigore, in quota a 2,75. Inutile girarci intorno: Romelu Lukaku sarà il grande protagonista essendo anche l’ex più atteso. Big Rom a segno contro i giallorossi si gioca a 2,75. Ma la Roma si affida ad Artem Dovbyk sebbene non al meglio ma pronto a entrare nel tabellino dei marcatori a 3,50.
Da una sponda all’altra del Tevere con la Lazio a caccia della quinta vittoria consecutiva in campionato, a 1,90, che ospita un Bologna che sogna il secondo blitz consecutivo all’Olimpico, in quota a 4,50, dopo aver sconfitto la Roma. L’Inter, vincente a 1,38, vola a Verona contro l’Hellas, trionfo a 8,00, che non sconfigge i nerazzurri da 32 anni. L’Atalanta parte favorita, a 1,62, contro il Parma, dato a 5,00 ma da non sottovalutare, mentre la Fiorentina, tre punti a 2,25, vola a Como, vincente a 3,25, in un match tutto da seguire.
Sisal ricorda sempre che il gioco è vietato ai minori e che bisogna giocare sempre con consapevolezza e moderazione.
Sisal è uno dei principali operatori internazionali nel settore del gioco regolamentato ed è attualmente attiva in Italia, Marocco e Turchia, con un’offerta che comprende lotterie, scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento.
La strategia di Sisal poggia su tre pilastri: la sostenibilità, con un impegno costante sullo sviluppo del programma di Gioco Responsabile e attraverso l’offerta di un modello di intrattenimento sicuro e trasparente - l’innovazione digitale, grazie alla piattaforma di gioco all’avanguardia orientata all’omnicanalità e alle competenze per lo sviluppo in-house di software e applicazioni per cogliere le opportunità della transizione digitale - l’internazionalizzazione, con l’obiettivo di partecipare a gare per aggiudicarsi nuove concessioni all’estero sulla base della solida expertise maturata.
Dal 4 agosto 2022 Sisal è parte di Flutter Entertainment plc, il più grande operatore al mondo di scommesse sportive online e iGaming, con un portafoglio di marchi riconosciuti a livello globale e quotato alla Borsa di New York e Londra.
Sisal Italia S.p.A.
Ufficio stampa
Immediapress
Snaitech protagonista ai Corporate Heritage Awards 2024:
l’Archivio Storico Ippodromi Snai è sul podio nella categoria “Narrazione digitale attraverso parole, immagini e suoni”
Grazie all’immenso patrimonio documentale e fotografico, l’azienda racconta oltre un secolo di storia dell’ippica e dei suoi ippodromi attraverso esperienze digitali e immersive che fondono tradizione e innovazione
Milano, 22 novembre 2024 - Snaitech si è resa protagonista dei Corporate Heritage Awards 2024, il riconoscimento ideato e organizzato da Leaving Footprints che premia le imprese impegnate nella valorizzazione del proprio patrimonio storico-culturale come asset strategico. L’Archivio Storico Ippodromi Snai è stato tra i tre progetti finalisti nella categoria “Narrazione digitale attraverso parole, immagini e suoni”.
Attraverso questo progetto, Snaitech ha reso disponibile ed accessibile ad un pubblico sempre più ampio l’importante patrimonio documentale e fotografico presente nei suoi archivi raccontando oltre un secolo di storia dell’ippica e degli ippodromi di sua proprietà: l’I ppodromo Snai San Siro di Milano e l’Ippodromo Snai Sesana di Montecatini Terme. Più di semplici impianti sportivi, questi luoghi unici si rivelano veri e propri scrigni di cultura e storia e per questa ragione Snaitech ha intrapreso negli anni un importante percorso di valorizzazione per celebrarne l’heritage storico, architettonico e culturale.
“Essere tra i protagonisti di questo prestigioso premio con il nostro Archivio Storico Ippodromi Snai è motivo di grande orgoglio perché rappresenta il nostro impegno nel valorizzare e condividere l’immenso patrimonio storico, culturale e sportivo che i nostri ippodromi custodiscono” ha dichiarato Fabio Schiavolin, AD di Snaitech “Il nostro obiettivo è raccontare ad un pubblico sempre più ampio oltre un secolo di passione, innovazione e tradizione grazie a nuove iniziative culturali che utilizzano diverse forme espressive con il supporto delle nuove tecnologie”
Il progetto Archivio Storico Ippodromo Snai – presentato ad aprile 2023 e patrocinato dal Comune di Milano – ha comportato una grande operazione di selezione, catalogazione e digitalizzazione di oltre 500 materiali tra documenti, fotografie, disegni e immagini, suddivisi in sei sezioni tematiche. L’iniziativa – che ha segnato anche l’ingresso di Snaitech in Museimpresa – ha gettato le basi per la realizzazione di un progetto ancora più ampio di valorizzazione del patrimonio ippico che ha trovato casa all’Ippodromo Snai San Siro: la GAMI, Galleria Archivio Multimediale Ippodromo.
Inaugurata a luglio 2024 e situata sotto al colonnato della nuova Tribuna del Trotto, all’ombra del maestoso del Cavallo di Leonardo, la GAMI è uno spazio gratuito, aperto a tutti, che propone un percorso articolato in quattro sezioni che accompagna il visitatore alla scoperta di aneddoti e curiosità che vedono l’uomo e il cavallo protagonisti di oltre 100 anni di passione e sport: dall’architettura di Paolo Vietti Violi, ai grandi capolavori della letteratura ippica, passando per l’imponenza del Cavallo di Leonardo e la ricca documentazione visiva e artistica che narra oltre un secolo di corse ed eventi.
La forza e l’unicità della GAMI risiedono nella sua capacità di rendere vivo il passato grazie alla tecnologia. I visitatori possono immergersi in racconti affascinanti guidati da una narrazione audio scaricabile tramite QR code. Attraverso documenti storici, immagini e video, il pubblico è trasportato in un viaggio che celebra l’evoluzione dell’ippica italiana, dalla sua origine alle sue prospettive future.
Con queste due progettualità, Snaitech conferma il suo ruolo di protagonista nella valorizzazione del patrimonio sportivo e culturale italiano, con uno sguardo sempre rivolto al futuro e alle nuove opportunità di narrazione.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Ad Hoc Communication Advisors
Pietro Cavalletti – Cell. 3351415577; e-mail: pietro.cavalletti@ahca.it
Sara Mastrorocco – Cell. 3351415590; e-mail: sara.mastrorocco@ahca.it
Ufficio stampa Snaitech
Cell. 3484963434 – e-mail: ufficio.stampa@snaitech.it