Club del Sole, in 2024 atteso +10% ricavi con investimenti e nuovi ingressi in portfolio
Si arricchisce l'offerta con 3 Villaggi turistici: Tenuta Primero Resort (Fvg), Le Mimose (Marche) e Adriatico (Emilia-Romagna)
Club del Sole rafforza la sua posizione di leader italiano delle vacanze all’aria aperta stimando una crescita che nel prossimo quadriennio vuole portare il gruppo forlivese a raddoppiare i ricavi consolidati. Un obiettivo il cui raggiungimento passa anche dalle imminenti novità che concorreranno a rafforzare il suo posizionamento e confermano il buon esito del percorso intrapreso con il lancio della nuova brand promise, 'Full life holidays'. Entrano nel portfolio del gruppo forlivese tre nuovi villaggi: Tenuta Primero Resort in Friuli Venezia-Giulia, Le Mimose nelle Marche e Adriatico in Emilia-Romagna. Le novità della stagione 2024 si accompagnano a progetti di rinnovo che interesseranno in modo eterogeneo anche alcuni dei 20 villaggi del brand, situati in esclusive località di mare e lago. Una partenza che fa da volano per ulteriori evoluzioni che vedranno la luce nel corso dei prossimi mesi e porteranno Club del Sole ad essere presente su nuovi territori, nell’alveo di un piano strategico di sviluppo organico.
“Siamo fiduciosi - dichiara Francesco Giondi, a.d. di Club del Sole - sulla strategia di crescita che abbiamo pianificato e che ci auguriamo ci permetterà di raggiungere importanti obiettivi nel prossimo quadriennio; il 2023 si è chiuso con ricavi consolidati pari a 100 milioni di euro mentre la nostra stima per il 2024 parla di una crescita attesa superiore al 10%. Numeri che vanno di pari passo con un significativo aumento di presenze. Traguardi ambiziosi basati su scelte oculate, che hanno sempre caratterizzato la nostra storia e che oggi trovano ancor più compimento grazie a stakeholder chiave che ci consentono di rafforzare la nostra leadership sul mercato tricolore".
"Vogliamo contribuire - sottolinea - a corroborare il tessuto economico del Paese, anche attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro; nel 2028 puntiamo infatti ad avere in organico 2.000 risorse (1.300 nel 2023). Ci proiettiamo sui traguardi di domani con l’ingresso di tre nuove proprietà fra Friuli Venezia-Giulia, Marche ed Emilia-Romagna. Un piano di sviluppo che vedrà nei prossimi mesi ulteriori traguardi: l’acquisizione di nuove strutture in Trentino Alto-Adige ci consentirà di presidiare un nuovo territorio, rendendo, nel contempo, la nostra offerta valida per tutto l’anno. E' in previsione, inoltre, il consolidamento della nostra presenza in Abruzzo, destinazione che portiamo nel cuore fin dalla nascita dell’azienda".
Il percorso di sviluppo parte quindi dall’ingresso nella galassia firmata Club del Sole di tre nuove proprietà che si allineeranno agli standard del Brand, così da rispondere appieno alle richieste degli ospiti. In Friuli-Venezia Giulia Tenuta Primero Resort , incastonato nella laguna di Grado, si aggiunge a Marina Julia Family Camping Village di Monfalcone (Gorizia). La struttura che si estende su una superficie di 120 ettari vanta, oltre a uno Yacht Club, anche un golf club a 18 buche immerso in un paesaggio lagunare suggestivo. Nelle Marche, a Porto Sant’Elpidio – dove Club del Sole è già presente con La Risacca Family Camping Village, è stato acquisito il Villaggio Le Mimose. Affacciato direttamente sul mare, la struttura dispone di amenities come una piscina semi-olimpionica, una vasca dedicata ai piccoli ospiti, 140 Lodge, di cui 10 recentemente rinnovate, e una sala convegni. In Emilia-Romagna, regione in cui il gruppo conta già ben 12 proprietà , a pochi passi dal centro e dalle Saline di Cervia, si aggiunge al portfolio l’Adriatico che propone un’offerta dedicata soprattutto alle famiglie con una piscina semi-olimpionica e una con scivoli: il Villaggio è sviluppato su un’area di 35.000mq con 40 alloggi e 250 piazzole a disposizione.
Grazie a queste acquisizioni, che si allineano al piano di espansione promosso dal gruppo forlivese, il portfolio di Club del Sole raggiunge una maggior eterogeneità a livello di prodotto e tocca quota 23 strutture per un totale di più di 9.000 soluzioni abitative. Le novità che riguardano Club del Sole per la stagione 2024 comprendono anche un ampio progetto di rinnovamento. Fra i lavori di rinnovo si annoverano: il completo restyling del Pineta Beach Village a Milano Marittima, l’installazione di nuove Lodge di design e parchi gioco in varie strutture del Gruppo. Novità in termini di spazi gastronomici interesseranno inoltre il Rimini Family Village, il cui stabilimento balneare farà da cornice all’inaugurazione di un nuovo ristorante, e l’Orbetello Family Camping Village che vedrà un nuovo spazio ristorativo nell’area a bordo piscina.
Non mancano poi gli impegni del Brand rivolti ad uno sviluppo coerente e rispettoso dei vari soggetti coinvolti; continui sono, infatti, gli investimenti strategici in Esg come il lancio del format Re-Tree-T allo Spina Village, laboratorio di ospitalità innovativa, basato sulla progettazione bioclimatica e in sintonia con la natura. Il progetto, che continuerà anche per questa stagione, prevede la mappatura digitale della flora della pineta secolare per inserire delle strutture tra gli alberi esistenti, senza danneggiarli, al fine di far vivere agli ospiti un’esperienza di immersione unica a contatto con la natura.
Economia
Pensioni, ritardo nel pagamento di gennaio 2025? La...
Sul proprio sito è stato proprio l'INPS a spiegare i motivi e le modalità con cui avverrà l'accredito
Niente pagamento pensione di gennaio 2025 questa mattina sul conto? Niente panico. In molti si sono allarmati dopo non aver ricevuto l'accredito della propria pensione sul conto, tanto meno il cedolino, ovvero il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. Sul proprio sito è stato proprio l'INPS a spiegare i motivi di questo ritardo e le modalità con cui avverrà l'accredito.
La data di pagamento
Il pagamento della pensione di gennaio 2025 è previsto per domani, venerdì 3 gennaio. L'accredito delle pensioni è infatti previsto di norma il primo giorno del mese bancabile con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare, ad eccezione però proprio del mese di gennaio.
L'INPS ha voluto ricordare anche come il pagamento in contanti sia ammesso soltanto per importi complessivi fino a un massimo di mille euro netti. Perciò, se l'importo supera questo limite, bisogna comunicare all'INPS il rapporto finanziario su cui ottenere il pagamento utilizzando il servizio 'Cambiare le coordinate di accredito della pensione'.
Indice di rivalutazione e rinnovo delle pensioni 2024
L’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è stato confermato nella misura del 5,4%, già attribuito dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria; pertanto, nessun conguaglio è dovuto a titolo di rivalutazione. È stato inoltre effettuato il rinnovo delle pensioni per il 2025.
Per il nuovo anno l’indice provvisorio di rivalutazione è pari allo 0,8%, salvo conguaglio da effettuarsi l'anno successivo; le prestazioni di accompagnamento alla pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non saranno rivalutate in quanto non hanno natura di prestazione pensionistica.
Le operazioni di rinnovo possono inoltre aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2024. Tali importi sono stati riportati nel cedolino di pensione di gennaio 2024, con la descrizione 'Conguaglio Pensione da Rinnovo'.
Trattenute fiscali
Come si legge sul sito dell'INPS, è stato effettuato anche il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS. Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’INPS, in qualità di sostituto di imposta, deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025 anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, laddove le imposte siano pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010). Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2024.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
Economia
Bonus 850 euro per gli anziani, al via domande...
Ecco chi può usufruirne e come fare domanda
Al via da oggi, 2 gennaio 2025, il Bonus Anziani 2025 (o Assegno Universale Anziani Non Autosufficienti), un contributo mensile di 850 euro erogato dall'Inps, che potrà essere utilizzato solo per delle specifiche spese.
La misura, introdotta in via sperimentale per il biennio 2025/2026, mira ad aiutare le persone anziane in difficoltà economiche e di salute e presenta requisiti di accesso molto stringenti che ne limitano la portata. Secondo le stime, la platea del Bonus Anziani sarà di circa 25.000 persone in tutto il Paese.
Requisiti
Il trattamento è subordinata ad uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”, come specifica lo stesso Istituto in una nota.
Potrà farne richiesta chi:
la titolarità dell'indennità di accompagnamento (che se sospesa non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione).
- ha almeno 80 anni di età anagrafica;
- un Isee non superiore a 6.000 euro;
- un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico - legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica;;
- la titolarità dell'indennità di accompagnamento che, qualora sospesa, non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione.
Quanto vale e per quali spese
Il Bonus Anziani sarà erogato con cadenza mensile e corrisponde a circa 850 euro al mese, che si aggiungeranno ai 531,76 euro dell’indennità di accompagnamento, per un totale di 1381,76 euro al mese. Questa somma non è tassabile e non è pignorabile. L’importo del Bonus potrà essere utilizzato solo per alcune spese.
Come si legge nel decreto, si potrà usare per “remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”.
Nel caso in cui il contributo venga utilizzato per altri scopi, l’Inps può revocare il bonus e “il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto, fermo restando il diritto della persona anziana non autosufficiente a continuare a percepire l’indennità di accompagnamento”.
L’Inps inoltre provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.
Come fare domanda
Il periodo di sperimentazione andrà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e comporterà l’assorbimento dell'indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli Ats, negli ambiti di propria competenza.
La domanda potrà essere presentata telematicamente all’Inps dal portale dell’Istituto tramite il percorso "Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti e successivamente “Decreto Anziani – Prestazione Universale” ", sia personalmente, con la propria identità digitale, che tramite gli istituti di patronato.
Economia
Swisscom completa acquisizione Vodafone Italia, nasce...
A seguito del closing dell’operazione di acquisizione da parte del Gruppo elvetico Swisscom avvenuto il 31 dicembre scorso
Con il completamento dell’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Swisscom avvenuto il 31 dicembre scorso, prende il via il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone, per la creazione di un operatore convergente leader in Italia. Fastweb + Vodafone genererà un elevato valore per tutti gli stakeholder e, grazie alle economie di scala, a una struttura dei costi più efficiente e alle sinergie di circa 600 milioni di euro l’anno a regime, rese possibili dall’integrazione, avrà la capacità finanziaria per continuare a investire in infrastrutture ed innovazione, a beneficio del mercato, dei consumatori e delle imprese in Italia.
La combinazione dei punti di forza di Fastweb nella connettività fissa con la leadership di Vodafone Italia nei servizi mobili consentirà a Fastweb + Vodafone di offrire servizi convergenti innovativi a prezzi competitivi per le famiglie, le imprese e le pubbliche amministrazioni, e di diventare il punto di riferimento per la transizione digitale di tutti i clienti. Con oltre 20 milioni di linee mobili e 5,6 milioni di linee fisse, Fastweb + Vodafone diventa il principale operatore infrastrutturato sul mercato delle telecomunicazioni nazionali, potendo contare su più di 20mila siti radiomobili ed una rete fissa proprietaria di oltre 74mila km in grado di assicurare una copertura nazionale sia mobile che fissa, di cui il 50% in Ftth.
"La visione strategica di Fastweb + Vodafone - si legge in una nota - punta a creare valore continuando a investire in infrastrutture fisse e mobili, perseguendo una innovazione tecnologica continua e garantendo le migliori qualità del servizio e customer experience, senza perdere di vista l’attenzione all’impatto ambientale e sociale".
Con il closing ufficiale dell’operazione, prende avvio il processo di integrazione tra Fastweb e Vodafone Italia. Le due società verranno gestite da un unico Executive Committee e faranno riferimento al corporate brand Fastweb + Vodafone; i marchi attualmente in uso, ossia Fastweb, Vodafone e ho. continueranno ad essere utilizzati a livello commerciale. Da oggi è online anche il nuovo sito Corporate fastwebvodafone.it.
Il nuovo executive committee è composto da: Walter Renna (ceo), Anita Carra (chief brand & B2C marketing officer), Fabrizio Casati (chief Wholesale officer), Silvia Cassano (chief human resources officer), Elenia Cerchi (chief Regulatory & Antitrust officer), Antonio Corda (chief Legal, compliance & security officer), Lisa Di Feliciantonio (chief communications & sustainability officer), Augusto Di Genova (chief B2B officer), Peter Grueter (chief financial officer), Alessandro Magnino (chief strategy & transformation officer) e Federico Negri (chief B2C commercial officer).
Le funzioni di chief technology officer e di chief It officer saranno svolte ad interim rispettivamente da Mark Duesener, responsabile divisione operativa It, Network & Infrastructure e da John de Keijzer, manager con una lunga esperienza in ambito It all’interno del Gruppo Swisscom.
Renna: "Operazione consolidamento più importante sul mercato"
“Con il closing ufficiale si completa la più importante operazione di consolidamento degli ultimi anni sul mercato delle telecomunicazioni in Italia", afferma Walter Renna, ceo di Fastweb + Vodafone. "Già a partire dai prossimi giorni - sottolinea - lavoreremo per avviare il processo di integrazione tra le due società, liberarne rapidamente il potenziale e offrire ai clienti in tutti i segmenti di mercato servizi ancora più innovativi e dalle prestazioni elevate. Fastweb + Vodafone sarà un’azienda basata su una cultura improntata all’inclusione e trasparenza, al cui centro ci saranno le persone, la loro esperienza e competenza”.
Il ceo di Swisscom, Christoph Aeschlimann, aggiunge: ”Sono molto soddisfatto della concretizzazione del closing perché rafforza l’intero Gruppo Swisscom. Il miglior posizionamento in Italia genererà valore nel lungo periodo per tutti gli stakeholder facendo aumentare i flussi di cassa e i dividendi in futuro”.