Moda sostenibile, Cloov stringe una partnership con Rinascimento per lanciare un servizio di noleggio e vendita second-hand nel mondo dell’abbigliamento femminile Made in Italy
Grazie a questa soluzione, sarà possibile noleggiare i capi della collezione Rinascimento, prestando attenzione all’ambiente, ma senza rinunciare alla qualità.
Milano,18 aprile 2024 – Cloov, fashion-tech startup milanese fondata dalle Forbes Under 30 Chiara Airoldi e Olimpia Santella, annuncia l’avvio di una nuova partnership con Rinascimento, brand iconico di abbigliamento femminile Made in Italy. Rinascimento Rental, powered by Cloov, è un “re-commerce” che offre ai clienti in Italia la possibilità di noleggiare o acquistare second-hand alcuni dei capi più iconici della collezione Rinascimento, inclusa la categoria “curvy”. Cloov, oltre alla creazione della piattaforma, si occupa di seguire la gestione degli ordini e la logistica, dal lavaggio e al ricondizionamento dei capi.
Secondo un report pubblicato dal Parlamento europeo, dal 1996 la quantità di indumenti acquistati nell’Ue per persona è aumentata del 40%, ma ogni prodotto viene indossato il 50% di volte meno rispetto al passato. In questa ottica, l’impatto ambientale di ogni capo cresce al diminuire delle volte in cui viene indossato. Un problema particolarmente evidente per quei capi di abbigliamento che hanno una rara occasione d’uso, come gli abiti da cerimonia, che spesso vengono indossati una sola volta prima di essere smaltiti. Con la soluzione tecnologica di Cloov, unita alla visione di Rinascimento, i clienti finali potranno noleggiare gli abiti quando ne hanno bisogno, unendo la convenienza economica a un consumo più sostenibile e rimanendo al passo con i trend in continuo cambiamento.
Rinascimento Rental propone due offerte altamente flessibili per i propri clienti: il noleggio tramite abbonamento mensile e tramite calendario. Nel primo caso, i clienti possono sottoscrivere pacchetti mensili di abbonamento, che consentono di ricevere ogni mese una box di 5 o 10 capi di abbigliamento, permettendo così di rinnovare il guardaroba per ogni giorno senza la necessità di acquistare nuovi abiti. Il servizio tramite calendario, invece, offre ai clienti la flessibilità di noleggiare i capi solo nei giorni desiderati. Questa opzione risulta particolarmente apprezzata per la linea cerimonia, evitando così lo spreco associato all'acquisto di vestiti che vengono indossati generalmente poche volte. Al termine del noleggio, i clienti hanno la possibilità di acquistare i capi second-hand attraverso un sistema che promuove la circolarità dei capi.
“Siamo orgogliose di annunciare questa collaborazione con Rinascimento, che rappresenta un passo avanti sulla strada della circolarità nel mondo dell’abbigliamento femminile Made in Italy”, hanno dichiarato Chiara Airoldi e Olimpia Santella, fondatrici e rispettivamente COO e CEO di Cloov. “Questa partnership non solo offre agli amanti della moda l'opportunità di accedere a capi di alta qualità a prezzi accessibili, ma promuove anche la sostenibilità attraverso il riutilizzo e il noleggio di abiti. Siamo entusiaste di assistere a come il modo in cui le persone pensano all'abbigliamento evolverà verso la circolarità e di far parte del cambiamento”.
“Con grandissimo piacere annunciamo la partenza, proprio nel cuore della nostra stagione, la primavera, del progetto Rinascimento Rental, grazie alla collaborazione con Cloov”, dichiara Luca Antonini, Brand Director di Rinascimento. “Desideriamo con questo progetto metterci ancor di più al servizio di tutte le nostre clienti, che potranno avere a disposizione un guardaroba sempre più ricco e sostenibile allo stesso tempo e dare una porta d'ingresso in più per il nostro brand a tutte quelle donne che ancora non ci conoscono. Vogliamo così aggiungere un altro piccolo contributo al nostro percorso di sostenibilità, Everyone Can, coinvolgendo le nostre clienti sul grande tema della circolarità rafforzando la nostra promessa: ‘Be yourself with us’... perché ogni giorno è la tua occasione speciale”.
Cloov è una Startup B2B2C che opera nel settore della moda come circular enabler, consentendo a brand e retailer di offrire direttamente ai propri clienti un servizio di noleggio e di vendita second-hand. Per facilitare l’adozione di questo modello circolare Cloov offre un servizio a 360 gradi alle aziende di moda: creazione del sito web in white label personalizzabile per il noleggio e/o il second-hand; gestione degli ordini e mantenimento della piattaforma; gestione dei processi logistici, inclusi lavaggio e riparazioni. La promozione di un’offerta circolare non è solamente spinta dalla richiesta dei consumatori, in particolare Gen Z e Millennials, ma anche dalla direttiva europea, Waste Framework Directive, che richiede ai players della moda di adottare misure per prevenire i rifiuti e ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e servizi. Nel 2024 le due fondatrici, Chiara Airoldi e Olimpia Santella, sono state nominate da Forbes Italia come Under 30 più influenti nella categoria Social Impact. www.clooov.tech
Rinascimento è un marchio femminile Made in Italy, facente parte del Gruppo Teddy, la cui Mission è valorizzare l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature. Grazie a una filosofia produttiva che fa della velocità di riassortimento e della qualità Made in Italy la propria cifra distintiva, il brand si distingue per una proposta di abbigliamento femminile, contemporanea e sempre aggiornata sulle ultime tendenze moda. Creatività, know how artigianale, distribuzione e offerta di prodotto sono la chiave di una strategia di successo, che da oltre 50 anni consente di tradurre i risultati commerciali in direzioni strategiche efficaci. Rinascimento ha consolidato la sua presenza sul mercato con 122 Negozi Monomarca in Italia e all’Estero, 12 ingrossi presenti in 14 nazioni, una rete di agenti e distributori proposti in negozi multimarca e department store e un e-commerce in 28 nazioni www.rinascimento.com
Contatti :https://rinascimentorental.com/
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Treno in ritardo? Puoi chiedere il rimborso che ti spetta
20 dicembre 2024.Secondo un’inchiesta svolta da Altroconsumo attraverso un questionario a 1.492 cittadini per conoscere la loro opinione ed esperienza sul servizio ferroviario, 1/3 di chi ha viaggiato con un treno ad alta o media velocità nel corso degli ultimi 12 mesi è arrivato in ritardo a destinazione. Questo è successo nel 36% dei casi con Trenitalia e in percentuale minore con Italo. La tratta che ha registrato la maggior incidenza di ritardi è risultata la Milano-Genova, seguita dalla Bologna-Lecce. In 2/3 dei casi, l’entità del ritardo non ha superato la mezz’ora, limite oltre il quale si ha il diritto di richiedere un’indennità.
Circa 1 persona su 2 ha presentato un reclamo per ottenere un rimborso del ritardo superiore ai 30 minuti e quasi tutte le richieste sono state fatte online. Trenitalia e Italo hanno evaso la quasi totalità delle richieste di indennizzo, principalmente tramite voucher (46%) o accredito (42%) sul conto della carta con cui era stato effettuato l’acquisto.
Dall’inchiesta emerge che viaggiare sui treni di Italo è più apprezzato rispetto a Trenitalia in tutti i parametri valutati: pulizia a bordo treno, livello di manutenzione, puntualità all'arrivo.
Ma perché il ritardo è diventato cronico? I problemi iniziano quando i treni veloci, cui viene data la precedenza, si immettono nella linea normale. La linea dell'alta velocità, infatti, è discontinua e si innesta in molti tratti sulla rete tradizionale. I treni italiani corrono su due binari, quello veloce e privilegiato delle tratte dedicate alla Tav e quello vecchio e lento su cui si affannano ogni giorno le vecchie carrozze. Negli anni, il cronico problema della mancanza di puntualità si è riversato anche sui treni veloci e i ritardi sono diventati la norma anche sui binari della Tav. A rendere il quadro più complesso ci sono numerosi cantieri previsti tra il 2025 e il 2026, che renderanno disponibili a singhiozzo numerose tratte ferroviarie creando nuovi disagi per gli utenti. Rfi ad oggi dichiara che ogni giorno ci sono sulla rete 1100 cantieri aperti, il 20% in più del 2023.
Inoltre, per la mancanza di puntualità, i passeggeri ricevono rimborsi miseri, visto che Trenitalia ha pensato bene di alzare le soglie di ritardo per il quale è previsto l'indennizzo: un escamotage per ridurre il numero dei rimborsi. Chi viaggia in treno riceve rimborsi per il 50% del prezzo del biglietto, ma solo se il ritardo supera le due ore. Altroconsumo, tramite la sua petizione, chiede invece rimborsi integrali del costo del biglietto per questa casistica e rimborsi che scattino per ritardi più brevi e idonei a un servizio di Alta Velocità e che siano attribuiti automaticamente agli utenti senza bisogno di farne richiesta.
"Secondo la nostra ultima indagine, i disagi ferroviari sono sempre più frequenti anche a causa dei cantieri che hanno caratterizzato la scorsa estate e che proseguiranno nel 2025 e nel 2026. La modernizzazione della rete è certamente necessaria e prioritaria, ma deve andare di pari passo con il rispetto dei diritti dei passeggeri, che meritano un servizio di qualità adeguato ai costi sempre più elevati dei biglietti. Quanto sta accadendo evidenzia una grave carenza nella programmazione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e non possiamo permettere che a pagarne il prezzo siano i passeggeri. Gli indennizzi previsti dal Regolamento europeo non sono sufficienti: attualmente il rimborso del 50% del biglietto è previsto solo per ritardi superiori alle due ore. Noi chiediamo il rimborso totale del biglietto, il rimborso del 50% per ritardi superiori a un’ora per tutti i treni e a 30 minuti per i treni Alta Velocità, considerando che, secondo la nostra indagine, il 34% dei treni in ritardo rientra in queste tempistiche. Inoltre, il 45% dei ritardi si colloca tra i 15 e i 30 minuti, per i quali attualmente non è previsto alcun indennizzo. Per questi casi chiediamo un rimborso del 30% del biglietto. Come Altroconsumo chiediamo anche che i rimborsi siano automatici, senza inutili trafile burocratiche, e che il passeggero possa scegliere tra rimborso in denaro o sotto forma di voucher. Vi invitiamo quindi a firmare la nostra petizione: insieme possiamo fare la differenza e far sentire la nostra voce." Dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo
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Accademia Consulenza d’Immagine presenta la Palette...
Roma, 20/12/2024 - Accademia Consulenza d’Immagine lancia la Palette Psicocromatica, un percorso formativo che integra armocromia, neuroscienze e psicologia positiva della moda. Si tratta di un corso che punta a trasformare l'approccio dei professionisti della consulenza d’immagine, combinando elementi psicologici e cromatici al fine di offrire un servizio più profondo e personalizzato.
Il programma è stato ideato da Ilaria Marocco, Presidente di Asso Style Image, e Chiara Salomone, esperta di psicologia della moda e fondatrice di NEUROFASHION®. Insieme, le due professioniste, hanno sviluppato un metodo unico, un protocollo di lavoro che va oltre l’armocromia tradizionale e ne diventa l’evoluzione esplorando il legame tra i colori, emozioni e personalità ed integrandoli a quelli della palette valorizzante.
"Con questo modulo formativo, non ci limitiamo a scegliere i colori valorizzanti in base alla stagione cromatica della persona", spiega Chiara Salomone. "Esploriamo anche come questi possano divenire strumenti per migliorare il benessere delle persone, scegliendo sfumature che abbiano un forte legame emotivo con l’individuo. Ogni cliente ha una storia e i colori più adatti sono quelli che entrano in sintonia con essa"
Ilaria Marocco evidenzia l'importanza di questa innovazione nel campo della consulenza d’immagine: "La Palette Psicocromatica è un’evoluzione straordinaria dell’armocromia, che amplia le possibilità di lavoro per i consulenti d’immagine. Abbiamo creato una metodologia che prevede 5 step, volta non solo a rispondere alle necessità estetiche del cliente, ma ad integrare anche i suoi bisogni, rendendo ogni consulenza un’esperienza di consapevolezza al fine di generare un buon livello di benessere."
Il valore di questo approccio psicocromatico risiede, infatti, nella capacità di creare una connessione profonda tra l’individuo, i colori scelti e quelli valorizzanti. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto esteriore di un individuo, ma di un percorso che aiuta la persona a sentirsi autentica, rafforzando la sua percezione di sé. Questo è possibile grazie all’unione tra analisi del colore, neuroscienze e psicologia positiva per la moda, strumenti che permettono di individuare le tonalità che oltre a valorizzare, favoriscono il benessere della persona e la sua autoefficacia.
L’introduzione della Palette Psicocromatica segna quindi una vera e propria rivoluzione nel mondo della consulenza d’immagine, intesa sempre più come lavoro di cura, e aprendo nuove prospettive per i professionisti del settore. I consulenti che parteciperanno a questo percorso formativo acquisiranno competenze uniche che li posizioneranno come esperti in un campo in continua evoluzione, dove la personalizzazione e la cura del cliente sono alla base di un servizio di alta qualità.
Con il supporto delle esperte Chiara Salomone e Ilaria Marocco, i partecipanti avranno l’opportunità di perfezionare le loro capacità, imparando a utilizzare i colori non solo come strumento estetico, ma anche come potente mezzo per migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone.
Scopri di più su Accademia Consulenza d'Immagine
Accademia Consulenza d'Immagine è un’istituzione di formazione professionale per consulenti d’immagine e professionisti del settore moda. Offre programmi innovativi che integrano armocromia, psicologia positiva e neuroscienze, preparando i suoi studenti a offrire consulenze integrate altamente personalizzate che promuovono il benessere e la valorizzazione dell’immagine esteriore delle persone. Con un approccio orientato alla crescita personale e professionale, l’Accademia è una delle realtà più avanzate nel panorama della consulenza d’immagine.
Contatti
Per maggiori informazioni sul programma e su come iscriversi, è possibile visitare il sito web di Accademia Consulenza d’Immagine.
Contatti per la stampa
Accademia Consulenza d'Immagine
Email: info@accademiaconsulenzaimmagine.com
Telefono: +39 3208886305
Sito web: www.accademiaconsulenzaimmagine.com
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Comunicato Stampa congiunto Farmindustria Egualia...
Oltre alla beffa, il danno, sia per l’industria farmaceutica, che è leva strategica del Paese, sia per la salute dei cittadini
Roma, 20 dicembre 2024 – Le aziende farmaceutiche, già colpite da una Legge di Bilancio che rappresenta una “mazzata” per la sua competitività, hanno appreso – leggendo la stampa specializzata – che l’applicazione del regolamento UE sulla “Tracciatura Europea dei medicinali”, le obbligherebbe ad adottare nei loro complessi processi industriali, dal 9 febbraio 2025, alcune disposizioni di cui a oggi non sono note nemmeno le specifiche tecniche. Disposizioni che richiederebbero passaggi amministrativi e autorizzazioni ancora non chiari.
Farmindustria ed Egualia segnalano la gravità estrema di questa situazione surreale.
Nei testi circolati mancherebbero elementi ovvi come il necessario periodo di transizione di almeno 24 mesi per gli adempimenti richiesti alle aziende e come la certezza di poter continuare ad operare secondo gli standard oggi vigenti per un periodo atto ad aggiornare le proprie procedure. La legge delega prevede un tempo congruo di adattamento, tutti i Paesi lo hanno. Solo in Italia mancherebbe.
Nel rispetto di altre normative, le aziende non potrebbero così procedere al rilascio per la commercializzazione dei lotti dei farmaci prodotti dopo il 9 febbraio 2025. Questo significherebbe il rischio concreto e drammatico di carenze di medicinali, anche per patologie gravi, e di blocco della produzione. Avrebbe anche effetti critici sull’ occupazione.
Uno stato di crisi, dunque, con conseguenze pesanti per tutto il Paese, che deve essere evitato senz’altro. L’industria ha più volte rappresentato alle Istituzioni questi rischi sin dal 2022, offrendo la più ampia disponibilità al confronto.
Il meccanismo come ciliegia sulla torta prevederebbe in Italia, rispetto alla normativa Ue, anche il persistere di ulteriori dispositivi da apporre sulle confezioni che genereranno costi aggiuntivi per le imprese e complessità industriali, sinora del tutto ignorate. A pagarne le spese sarebbero pure i cittadini che vedrebbero messa in seria discussione la tutela della salute.
Senza l’immediata presa d’atto da parte del Governo di quanto segnalato dall’industria, da sempre impegnata per la continuità nella fornitura dei medicinali, le imprese sarebbero costrette a dichiarare, senza alcuna responsabilità, carenze per moltissimi medicinali con prevedibili allarmi sociali.
Sarebbe un esito incredibile per quanti hanno a cuore il bene dell’Italia. E l’industria farmaceutica è certamente tra questi.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Egualia
Sara Todaro
Mob. +39 348 9009082
sara.todaro@egualia.it
www.egualia.it
EGUALIA (già Assogenerici) è l’organo ufficiale di rappresentanza dell’industria dei farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Italia. L’associazione, fondata nel 1993, rappresenta oggi più di cinquanta tra imprese multinazionali e aziende italiane dislocate su tutto il territorio nazionale, per un totale di 10mila occupati e quasi 40 siti produttivi. In ambito europeo, EGUALIA è membro di Medicines for Europe (già EGA), la voce delle industrie produttrici di farmaci generici equivalenti, biosimilari e value added medicines in Europa che rappresenta 350 siti produttivi e di ricerca con un totale di 160mila addetti.