Edilizia, Micele (Vvff): “Correlazione tra incendi e aree criticità sociale”
Il comandante provinciale agli Stati generali: “Rischio incendi sia affrontato con sviluppo città”
“Per me è un piacere constatare che la protezione della città dal fuoco sia un tema nell’agenda di questi Stati generali”. Esordisce così Nicola Micele, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Milano, agli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico, per costruire il futuro tecnologico di Milano e del Paese.
“Milano è una città che sta avendo uno sviluppo incredibile da alcuni decenni a questa parte: ci sono progetti di rigenerazione urbana che stanno riqualificando intere zone e aree della città”, prosegue Micele. “Il tema del rischio di incendio è un tema che deve essere affrontato contestualmente allo sviluppo della città. Non si deve parlare di pratica antincendio, ma di progetto. Non ci può essere progettazione antincendio a posteriori rispetto alla progettazione dell'edificio”, ha proseguito Micele. “L’incendio nelle abitazioni è un tipo di intervento abbastanza ricorrente. Il comando di Milano effettua mediamente ogni anno 30mila interventi di soccorso sul territorio provinciale.”, snocciola i dati Micele.
“Interveniamo mediamente su 900 incendi in appartamento in un anno. Abbiamo georefenziato i nostri interventi per capire se ci fossero delle correlazioni. Quel che è emerso ce lo aspettavamo: i municipi con un'età media più elevata sono quelli che hanno un maggior numero di incendi. Così come i municipi che hanno qualche criticità dal sociale, sono i municipi che hanno una maggiore incidenza di incendi in appartamento. C'è questa correlazione tra le aree di disagio sociale e il numero degli incendi negli edifici civili. Normalmente i decessi per incendio in appartamento avvengono nelle zone di edifici dove gli occupanti hanno più difficoltà a mettersi in salvo, quindi dove ci sono persone più anziane o dove ci sono persone con disabilità”.
Economia
Postepay presenta ‘Road to Connect’ al Salone...
Oltre 30 milioni di carte emesse e 20 milioni di clienti per la piattaforma retail e business dedicata a pagamenti, telco ed energia
In collaborazione con TgPoste.it
PostePay, società del Gruppo Poste Italiane leader dei pagamenti digitali in Italia e dell’e-commerce, presenta al Salone dei Pagamenti di Milano la “Road to Connect”, il suo percorso evolutivo per valorizzare la connessione tra i servizi-chiave del suo ecosistema digitale iniziato con il lancio di Postepay Connect, l’offerta che unisce le funzionalità della carta Postepay Evolution, con l’offerta di telefonia PosteMobile. Con oltre 30 milioni di carte emesse (di cui 1,2 milioni di Postepay Connect e circa 10 milioni di Postepay Evolution) e con 13,1 milioni di digital wallet e transazioni per un valore di 63 miliardi di euro (cui 20 miliardi di euro nel mercato e-commerce), PostePay è il principale Istituto di Moneta Elettronica ibrido d’Italia. La società mette a disposizione dei suoi 20 milioni di clienti la sua everyday platform e l’ampia offerta di prodotti e servizi, con soluzioni semplici e innovative che rispondono alle esigenze di tutti i target, sia retail che business, in ambito pagamenti, telco (4,8 milioni di linee di telefonia fissa e mobile a settembre 2024), ed energia (con circa 650 mila contratti Poste Energia a settembre 2024).
Nel corso delle 3 giornate, PostePay presenterà le sue soluzioni best in class per la gestione dei pagamenti quotidiani: la ricarica automatica, l’innovativa funzione che consente di avere sempre fondi disponibili sulle carte prepagate grazie alla ricarica all’acquisto e alla ricarica ricorrente a tempo e a soglia, e il P2P, il servizio che consente lo scambio di denaro in real-time tra i clienti della community Postepay e che, nei primi 9 mesi del 2024, ha già registrato oltre 1 miliardo di transato. I servizi dell’ecosistema PostePay sono accessibili attraverso l’App P (l’App unica di Poste Italiane) e il PWallet, la nuova funzione che consente di avere in un unico punto le carte di pagamento Postepay e molte altre soluzioni per rendere più semplice la vita di tutti i giorni. Per PostePay un ulteriore elemento strategico a sostegno della leadership nei pagamenti e-commerce è rappresentato dalla proposizione distintiva ai partner top merchant e-commerce, per sviluppare soluzioni end-to-end di ingaggio digitale e frictionless payments, che ottimizzano la performance di raccolta dei loro incassi.
Per il target Business PostePay ha inoltre pensato a proporre servizi e prodotti, come lo SmartPOS Postepay, sempre più digitali e tagliati su misura del cliente anche grazie all’utilizzo delle App come strumento indispensabile per la gestione non solo degli incassi ma anche di servizi a valore aggiunto volti alla crescita del business. L’offerta dei servizi di Acquiring è ulteriormente arricchita dalle soluzioni messe a disposizione dalle piattaforme Lis per le tabaccherie e i merchant Ho.Re.Ca., ampliando così il target di clientela, e dall’offerta fibra per la connettività del business, pensata per i piccoli operatori economici e i liberi professionisti, rispondendo così a tutte le esigenze del target business.
Economia
Mobilità, Innovaway in pista con i progetti...
- “A-Mobility - tecnologie per una guida autonoma in sicurezza”, e “Seneca - soluzioni sostenibili di mobilità intelligente”. Sono due i progetti di ricerca che vedono in campo l’Unità R&D di Innovaway, Gruppo all’avanguardia nell’innovazione digitale con quartier generale a Napoli e 10 sedi distribuite a livello globale, come capofila all’interno di “Borgo 4.0”, la piattaforma tecnologica di partenariato pubblico-privato che sta dando vita al primo esempio italiano di smart road con strade urbane ed extraurbane intelligenti e connesse.
I primi risultati del progetto, promosso dal Consorzio Anfia Automotive (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) e realizzato con il coinvolgimento di 54 imprese del settore, 3 Centri di Ricerca pubblici, 5 Università campane e il Cnr, sono stati presentati oggi mercoledì 27 novembre nel corso di un evento a Città della Scienza (Napoli).
A-Mobility, una delle sedici linee di ricerca e applicazione sperimentale di “Borgo 4.0”, punta ad ottimizzare il riconoscimento degli scenari di traffico, interpretare le situazioni stradali in tempo reale, localizzare con sistemi avanzati la posizione del veicolo per una guida più sicura ed efficace. Le aziende partner del progetto (oltre alla capofila Innovaway, ci sono Gematica, Koine, Meditel, Stmicroelectronics e Test) hanno contribuito a sviluppare un sistema innovativo che consente ai veicoli autonomi di identificare e interpretare le diverse situazioni stradali in tempo reale. È in fase di testing anche un sistema di localizzazione avanzato fondamentale per una guida sicura ed efficiente. Altro elemento importante del sistema è la componente di “perception” che offre una comprensione contestuale dell’ambiente circostante: questa tecnologia permette, cioè, ai veicoli autonomi di percepire dettagli essenziali del contesto in cui si muovono, come pedoni, ciclisti, altri veicoli e potenziali ostacoli, migliorando significativamente la capacità di navigare in sicurezza. A-Mobility integra un sistema per la pianificazione e il controllo del movimento del veicolo, permettendogli di adattarsi in maniera dinamica allo scenario di guida.
Punta, invece, a rendere più efficiente l’utilizzo dei parcheggi e delle reti di ricarica, favorendo nel contempo una maggiore sicurezza e sostenibilità ambientale della mobilità, “Seneca”. Il progetto, che coinvolge - assieme alla capofila Innovaway - le aziende Hesplora, Digitalcomoedia, K-City, TMP, NS12 S.p.A., NoCode, Megaride e Test, ha previsto la creazione di una piattaforma avanzata di "knowledge management" capace di raccogliere informazioni tramite sensori IoT dedicati al monitoraggio ambientale. E’ stato, nello specifico, sviluppato un sistema hardware e software in grado di aumentare la precisione nella localizzazione del veicolo attraverso la ricezione dei segnali satellitari integrati ai dati provenienti sia dai sensori di bordo (accelerometri, giroscopi, odometri ) che dall’infrastruttura, oltre al rilevamento degli ostacoli e della segnaletica stradale e a un processo di pianificazione e controllo basati su informazioni provenienti da fonti eterogenee, sistemi di scoring di valutazione della guida del driver, sistemi avanzati di formazione e di test attraverso simulatori di guida.
“Siamo orgogliosi di contribuire con la nostra tecnologia e le nostre competenze a un progetto all'avanguardia, apripista della mobilità del futuro – dice Antonio Giacomini, Ceo di Innovaway -. Il mercato si muove ormai verso vetture sempre più connesse, dotate di meccanismi di guida autonoma, alimentate elettricamente, condivise e periodicamente aggiornate. Si tratta di una trasformazione importante per l’industria automobilistica che avrà significativi benefici sociali quali miglioramento della sicurezza e del comfort, riduzione delle congestioni e degli incidenti, abbattimento delle emissioni”.
Economia
Futuro e identità, a Roma si discute di...
"Eurotecnica. Futuro e Identità". Passaggio al Bosco pubblica la raccolta degli atti del convegno organizzato dal Centro Studi Kulturaeuropa a Roma il 16 marzo 2024. Un volume che è un "punto di partenza", spiega il Centro Studi, verso l'obiettivo della "riappropriazione della Tecnica e la sua possibile sintesi con la Politica e lo Spirito del tempo" e che sarà presentato questa sera alla libreria Horafelix di Roma con numerosi interventi e le conclusioni affidate al segretario generale dell'Ugl, Francesco Paolo Capone.
“Futuro e identità: ecco una bella sfida per non restare impantanati nel ricordo immaginario del beato-tempo-che-fu (il quale, poi, tanto 'beato' non è stato) con il rischio di evocare, a fronte dei nuovi scenari tecnologici, impossibili scorciatoie 'luddiste' (tanto sterili, quanto improduttive) - si legge in una nota di Kulturaeuropa - Oggi la grande sfida è il futuro, con cui bisogna imparare a misurarsi, senza perdere di vista i valori fondativi della nostra civiltà, la civiltà europea, 'malato del mondo', piegata com’è su sé stessa, sulla sua cronica stanchezza spirituale, incerta nell’immaginarsi all’altezza delle domande presenti e della sua Storia, soffocata da un incerto processo d’integrazione continentale".
Nonostante tutto l’Europa non è ancora morta. "Inciampa, arranca e può fermarsi, ma ha ancora la forza di stare in piedi e di suscitare l’invidia e l’odio di tutti gli altri. E’ proprio da questa constatazione di fatto, piaccia o non piaccia, che deve muovere la riconquista", scrive Marco Scatarzi, in premessa al volume.