La manifestazione di riferimento in Italia e in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato
Acquistare europeo, acquistare sostenibile: questo è il tema che caratterizza, la nuova edizione del Forum Compraverde Buygreen, la manifestazione di riferimento in Italia e in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato promosso dalla Fondazione Ecosistemi. La due giorni, mercoledì 15 e giovedì 16 maggio a Roma, si svolgerà negli spazi WeGil, in Largo Ascianghi 5.
Molti i temi che verranno affrontati nei diversi panel previsti in questa XVIII edizione: con i numerosi ospiti si discuterà di progetti innovativi di educazione ambientale, di diritti sociali e umani negli appalti, dell’impatto della ristorazione collettiva, degli ospedali verdi, di sport e sostenibilità, fino ad affrontare le pratiche sleali del green e social washing, valorizzando le buone pratiche per comunicare la sostenibilità e affrontare il tema dei cambiamenti climatici. Protagonisti del Forum anche gli amministratori delle città, che con la rete dei sindaci proporranno nuove iniziative per garantire la pace, la tutela dei diritti sociali e umani, la difesa dei beni comuni ambientali. Il programma completo sarà presentato nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.
Il Forum Compraverde Buygreen gode del patrocinio e della partecipazione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Regione Lazio, di Roma Capitale, in partnership con Legambiente, il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Ali - Autonomie Locali Italiane e Fairtrade Italia.
Economia
Scioperi in Italia: il primo venerdì nero dell’anno
Il settore dei trasporti e la scuola si preparano ad affrontare una giornata di mobilitazioni che potrebbe generare disagi significativi in diverse aree del Paese. La data da segnare sul calendario è domani, quando una serie di scioperi interesserà trasporti ferroviari, aerei, pubblici locali e il sistema scolastico.
Trasporto ferroviario: fermo dei manutentori
A partire dalle ore 21 di questa sera, il personale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) appartenente al sindacato Cub Trasporti, impiegato nella manutenzione ferroviaria, sospenderà le attività per 24 ore. Questo sciopero si inserisce in un periodo particolarmente critico per la rete ferroviaria, già impegnata in interventi di manutenzione su numerose tratte. Alla protesta aderiscono anche i ferrovieri dei Cobas Lavoro Privato, il Coordinamento Ferrovieri e l’Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione RFI, amplificando le ripercussioni sul sistema ferroviario.
Disagi negli aeroporti di Milano, Venezia e Pisa
Chi viaggia in aereo potrebbe incontrare difficoltà negli scali principali di Milano, Venezia e Pisa. A Linate e Malpensa sono previsti scioperi dei lavoratori Cub, mentre a Venezia si fermerà il personale aderente al sindacato Flai Ts. Anche l’aeroporto di Pisa sarà coinvolto, con l’astensione dei lavoratori rappresentati dalla Filcams Cgil.
Trasporto pubblico locale: stop di 4 ore
Sul fronte del trasporto pubblico locale, l’adesione al sindacato Confail Fasa porterà a uno sciopero nazionale della durata di quattro ore. Le modalità di interruzione del servizio varieranno da città a città, con probabili difficoltà per i pendolari e gli utenti urbani. Al centro della protesta vi è la mancata approvazione dell’intesa per il rinnovo contrattuale raggiunta poco prima delle festività natalizie.
Scuola: disagi per studenti e personale educativo
Il comparto scolastico non sarà esente dai disagi, con uno sciopero proclamato dalla Confederazione Sindacale Lavoratori Europei Autonomi (Csle). La mobilitazione interesserà l’intero personale docente, ATA e gli educatori delle scuole comunali di ogni ordine e grado, generando possibili interruzioni delle attività didattiche.
Un gennaio carico di conflitti
La giornata di domani segna l’inizio di un mese che si preannuncia particolarmente turbolento sul fronte delle mobilità sindacali. Sul sito della Commissione di Garanzia per gli scioperi sono già registrati oltre 50 scioperi territoriali in programma per gennaio. Questa escalation di proteste evidenzia un clima di forte conflittualità che coinvolge diversi settori strategici, mettendo in evidenza tensioni irrisolte e richieste non soddisfatte da parte dei lavoratori.
Mentre il Paese si prepara ad affrontare il primo venerdì nero dell’anno, il peso di queste mobilitazioni potrebbe farsi sentire in modo significativo, con ripercussioni su cittadini e servizi essenziali.
Economia
Italia, ridotto differenziale titoli di Stato. Bce:...
L'incertezza politica ha colpito i rendimenti dei titoli di Stato dell’area dell’euro
L'incertezza politica si è fatta sentire - fra settembre e dicembre - sui rendimenti dei titoli di Stato dell’area dell’euro che "sono diminuiti in misura minore rispetto ai tassi Ois privi di rischio, determinando un lieve ampliamento dei differenziali". Lo evidenzia la Bce nel Bollettino economico evidenziando l'effetto avuto dalle elezioni statunitensi e dal successivo aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi che "si è propagato ai mercati dei titoli di Stato dell’area dell’euro".
Ma l'Eurotower evidenzia l'andamento differente Paese per Paese, a iniziare dalla Germania: qui non solo il differenziale fra titoli Ois e Bund a dieci anni ha registrato un incremento di 23 punti base ma "è divenuto positivo, per la prima volta dal 2016" anche se l’annuncio di elezioni anticipate in Germania - peraltro ormai ampiamente previste dal mercato - "non ha avuto un effetto rilevante. Variazioni di maggiore rilievo sono state osservate per il rendimento dei titoli di Stato decennali francesi, aumentato di circa 5 punti base, in un contesto caratterizzato dall’incertezza sulle prospettive di bilancio del Paese, e che ha ampliato di 30 punti base il differenziale rispetto al tasso OIS a dieci anni".
Minore l'impatto sui titoli di Grecia, Spagna, Italia e Portogallo "grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio in alcuni di questi paesi". In particolare il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali e il tasso OIS si è ridotto di 9 punti base per l’Italia, mentre è cresciuto di 4 e 6 punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna.
Economia
Bonifici istantanei, si cambia: le novità
Addio a extra costi
Piccola rivoluzione sul fronte dei bonifici istantanei. Da oggi, 9 gennaio 2025, entrano infatti in vigore le disposizioni europee che obbligano gli istituti di credito a equiparare i costi con quelli ordinari. Il costo varia a seconda delle condizioni contrattuali stipulate: nel caso in cui i bonifici ordinari siano gratuiti, anche quelli istantanei lo saranno.
Cosa cambia da oggi
Grazie al Regolamento Ue 886/2024 dal 9 gennaio 2025, spariscono da oggi spariscono gli extra costi per inviare e ricevere bonifici istantanei, balzelli applicati da banche e Psp (Payment Service Provider). I bonifici istantanei costeranno quindi come quelli ordinari, con spese diversificate a seconda delle condizioni contrattuali stipulate tra gli istituti di credito e i propri clienti – spiega Assoutenti – Oggi il costo medio di un bonifico istantaneo è pari in Italia a 2 euro, ma per alcune banche può arrivare anche a 5 euro. Da oggi, invece, scatta l’obbligo di consentire alla clientela di poter inviare e ricevere bonifici utilizzando ogni conto di pagamento e tutti i canali, anche telefonici e online.
Cos'è un bonifico istantaneo
“Il bonifico istantaneo è uno strumento che permette di trasferire somme di denaro tra conti correnti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in meno di 10 secondi, con un limite massimo di 100mila euro – afferma il presidente Gabriele Melluso – L’eliminazione degli extra costi, oltre a consentire risparmi per gli utenti, permetterà ai cittadini in ritardo con le scadenze di pagare in tempo reale tasse e multe senza andare incontro a sanzioni e balzelli”.