Chi è Juraj Cintula, il pensionato poeta che ha sparato al premier slovacco Robert Fico
L'uomo, 71 anni, ha fondato un movimento antiviolenza. Nel 2016 aveva lavorato per un servizio di sicurezza privato, subendo un'aggressione
Scrittore e poeta, fondatore di un movimento "antiviolenza". Juraj Cintula, 71 anni, di Levice, nel sud della Slovacchia, è stato identificato dai media slovacchi come l'uomo che ieri ha sparato al premier slovacco Robert Fico mentre stava incontrando una folla di sostenitori a Handlova, a nord-est di Bratislava.
Secondo i quotidiani locali, Cintula ha utilizzato una pistola a canna corta legalmente registrata per effettuare l'attacco. Prima di puntare l'arma e sparare a Fico, secondo la ricostruzione, l'uomo avrebbe urlato al primo ministro. Proprio in quel momento il premier si è avvicinato all'uomo per stringergli la mano e lui ha sparato alcuni colpi fino all'intervento della polizia che lo ha immobilizzato (VIDEO).
Il movimento antiviolenza
Descrivendo l'aggressore, i media slovacchi sottolineano come Cintula ha fondato un movimento antiviolenza nella sua città natale nel 2015, sostenendo che “ogni persona normale rifiuta la violenza. Il nostro obiettivo è unire le persone, preservare la pace e ripristinare la democrazia. Ma è molto difficile perché nessuno si fida più di nessuno. Il mondo è pieno di caos e odio".
Sulla sua pagina Facebook, il 'Movimento contro la violenza' si descrive come un “partito politico emergente il cui obiettivo è prevenire la diffusione della violenza nella società. Per prevenire la guerra in Europa e la diffusione dell'odio". L'ultimo post è dell'aprile 2022, poche settimane dopo l'inizio della guerra in Ucraina.
Collegamenti con gruppi filo-russi
Si ritiene inoltre che Cintula sia collegato al gruppo filo-russo Slovenski Branci. Un giornalista investigativo ungherese Szabolcs Panyi ha portato alla luce dei post su Facebook che mostravano Cintula come un simpatizzante e sostenitore del gruppo paramilitare filo-russo, noto per i suoi legami con il Cremlino. In un altro post, criticava il governo di Fico per non aver represso il gioco d'azzardo. "In ogni città o villaggio c'è una slot machine dove i giocatori si masturbano per soldi presi in prestito da tutta la famiglia e dai conoscenti, si tratta di decine di migliaia di euro. Cosa sta facendo lo Stato a riguardo?", ha scritto.
L'aggressione e il circolo di poesia
È emerso che nel 2016, mentre lavorava come guardia di sicurezza in un supermercato a Levice, Cintula è stato aggredito da un uomo ed è rimasto ferito.
Cintula, che è stato presidente del Duha Literary Club fino al 2016, ha scritto tre poesie che sono state pubblicate sulla pagina Facebook del club. Si chiamavano 'Dream of a Rebel', 'Diptych' e 'Wasps', ed è anche membro dell'Associazione degli scrittori slovacchi. Cintula ha anche pubblicato diversi video politici su YouTube e Facebook. In uno di questi, risalente ad 8 anni fa, diceva: "Il mondo è pieno di violenza e di armi. La gente sembra impazzire. Molti migranti stanno affluendo in Europa, ovunque regnano odio ed estremismo. Ma la cosa peggiore è che i governi degli stati europei non hanno alternative a questo caos".
Esteri
Harris-Trump, è testa a testa in Georgia e North Carolina:...
La dem e il tycoon praticamente appaiati nei due Stati 'battleground' del sud che potrebbero rivelarsi decisivi per la vittoria finale
Kamala Harris e Donald Trump sono praticamente appaiati in Georgia e North Carolina, due Stati 'battleground' del sud che potrebbero rivelarsi decisivi per la vittoria finale. E' quanto emerge da nuovi sondaggi condotti da Ssrs per la Cnn, secondo i quali Trump è in vantaggio su Harris 48% a 47% tra i 'probabili elettori' in Georgia, mentre lo scenario si ribalta in North Carolina.
I distacchi tra i due candidati si trovano all'interno del margine di errore e quindi non c'è un chiaro favorito in alcuno dei due Stati. Il North Carolina ha votato repubblicano nelle ultime tre elezioni presidenziali, anche se nel 2020 Trump ha vinto su Biden di poco più di un punto percentuale. Quattro anni fa in Georgia, invece, Biden sconfisse Trump con un margine inferiore a un punto, dando ai democratici la prima vittoria dopo quella di Bill Clinton nel 1992.
Sono intanto oltre 60 milioni gli elettori che hanno già votato in 47 Stati e nel Distretto di Columbia, dove si trova la capitale Washington, riferisce la Cnn, precisando che si tratta di circa il 38% dei circa 158 milioni di voti espressi nel 2020. Secondo l'emittente, 10 Stati hanno già superato il 50% dei voti totali di quattro anni fa, guidati dalla Georgia, dove i voti espressi sono già oltre due terzi.
Esteri
Netanyahu avverte: “Israele può raggiungere qualsiasi...
Il discorso alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf. Ma la risposta di Teheran, replica l'Iran, "sarà brutale"
"Oggi Israele ha più libertà di azione in Iran di quanta ne abbia mai avuta" e "può raggiungere qualsiasi luogo in Iran se necessario". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, tornando sulla recente rappresaglia dello Stato ebraico contro la Repubblica islamica durante un discorso pronunciato alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf.
"L'obiettivo principale che ho fissato è impedire (che l'Iran si doti di, ndr) armi nucleari", ha osservato Netanyahu, citato dal sito di Haaretz. Il primo ministro ha anche parlato del rapporto tra il suo governo e la Casa Bianca, sostenendo di "apprezzare la politica degli Stati Uniti, ma quando è necessario, dico di no".
Se ci fosse una rappresaglia dell'Iran per l'attacco subito da Israele, gli Stati Uniti sosterranno lo Stato ebraico ha intanto riferito ieri la Casa Bianca, chiedendo a Teheran di non rispondere alla rappresaglia israeliana.
Iran: "Risposta sarà brutale"
Nonostante l'avvertimento, l'Iran ha avvertito che risponderà in modo “brutale” all'attacco israeliano contro le sue installazioni militari, e Israele “se ne pentirà”, riporta l'agenzia di stampa iraniana Tasnim. “La recente azione del regime sionista, che ha attaccato parti del nostro Paese, è stata un atto disperato, e la Repubblica islamica dell'Iran risponderà in un modo brutale che farà rimpiangere Israele”, le parole di Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dello staff della Guida Suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei.
Il Paese risponderà in modo "definitivo e doloroso" probabilmente prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ha detto ieri una fonte di alto rango alla Cnn. "La risposta della Repubblica islamica dell'Iran all'aggressione del regime sionista sarà definitiva e dolorosa", ha affermato la fonte. Sebbene la fonte non abbia fornito una data esatta per l'attacco, ha affermato che "probabilmente avverrà prima del giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti".
Tregua in Libano, le condizioni di Netanyahu
Un qualsiasi accordo di cessate il fuoco con Hezbollah ''deve garantire la sicurezza di Israele'', ha detto intanto il primo ministro israeliano durante l'incontro a Gerusalemme con i due inviati degli Stati Uniti per il Medioriente, Amos Hochstein e Brett McGurk.
"Il primo ministro ha chiarito che la questione principale non sono le carte per questo o quell'accordo, ma la determinazione e la capacità di Israele di garantire l'applicazione dell'accordo e di prevenire qualsiasi minaccia alla sua sicurezza da parte del Libano", ha affermato l'ufficio di Netanyahu in una nota al termine delll'incontro.
Esteri
Lotteria da 1 milione di dollari per Trump, causa contro...
Il patron X e Tesla citato nella causa che mira a frenare le sue donazioni a 'fortunati' elettori del tycoon registrati negli Stati in bilico
Elon Musk non si è presentato in tribunale a Philadelphia per rispondere alle accuse del procuratore distrettuale Larry Krasner, che lo ha citato in giudizio per il suo piano di assegnare via lotteria un milione di dollari al giorno agli elettori pro-Trump in Stati chiave per le prossime elezioni presidenziali. Lo riporta la Cbs, ricordando che la giudice del caso, Anne Marie Coyle, aveva ordinato al magnate di presentarsi di persona. La mancata presenza in tribunale potrebbe far rischiare al proprietario di SpaceX e Tesla, noto e attivissimo sostenitore di Trump, un'accusa di oltraggio alla corte.
Krasner e i membri del suo ufficio hanno incontrato gli avvocati di Musk nell'aula civile del giudice Angelo Foglietta, poco dopo che questi, nella serata di ieri, avevano depositato presso la Corte distrettuale di Philadelphia, un tribunale federale, una richiesta per trasferire la questione nella loro giurisdizione - e fuori dalla locale Court of Common Pleas. Un giudice ha concesso il trasferimento. Gli avvocati di Krasner hanno detto che contesteranno la raccomandazione. “Procederemo alla corte federale e cercheremo di affrontare le questioni in quella sede e di farle affrontare in una corte statale. Questo è un caso che affronta questioni di diritto statale”, ha dichiarato l'avvocato John Summers.
Musk, che ha di fatto accompagnato Donald Trump in buona parte della sua campagna elettorale, ha donato decine di milioni di dollari all'America Pac, una super comitato d'azione politica ('super Pac') costituito quest'estate per sostenere il candidato repubblicano. Il premio della lotteria indetta da Musk va ai firmatari di una petizione che chiede agli elettori di sostenere la libertà di parola e il diritto di possedere armi. Secondo il sito web del super Pac, almeno 12 persone avrebbero già ricevuto premi da 1 milione di dollari, di cui quattro solo in Pennsylvania.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato dall’agenzia Adnkronos. Sbircia la Notizia Magazine non è responsabile per i contenuti, le dichiarazioni o le opinioni espresse nell’articolo. Per qualsiasi richiesta o chiarimento, si prega di contattare direttamente Adnkronos.