Turismo, in primo trimestre 2024 Dubai ha accolto 5,18 milioni di visitatori
Dati diffusi dal Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det) alla 31ma edizione del Arabian Travel Market
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det) alla 31ma edizione del Arabian Travel Market (Atm), Dubai ha accolto 5,18 milioni di visitatori internazionali durante il periodo gennaio-marzo 2024, registrando un aumento dell'11% rispetto ai 4,67 milioni di turisti dello stesso periodo nel 2023. Dopo un 2023 colmo di traguardi, che ha visto Dubai raggiungere il record di 17,15 milioni di visitatori internazionali, l'industria turistica della città, guidata dalla leadership dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, sta cavalcando l’onda del trend positivo nel primo trimestre dell'anno. Questa crescita si allinea anche agli ambiziosi obiettivi dell'Agenda Economica di Dubai, D33, per consolidare ulteriormente lo status di Dubai come una delle principali città globali per il business e il tempo libero.
Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, principe ereditario di Dubai e presidente del Consiglio esecutivo di Dubai, ha elogiato gli sforzi di Det nel promuovere con successo l'emirato a livello globale e nel mettere in mostra l'esperienza distintiva che la destinazione è in grado di offrire ai visitatori, sottolineando che il valore delle sue strategie ben ponderate si riflette chiaramente nella costante crescita del numero di turisti. Ha inoltre espresso apprezzamento per gli sforzi di tutti i partner strategici del settore privato per il loro contributo nel mettere in evidenza l'attrattiva di Dubai e ha sottolineato l'importanza di rafforzare la cooperazione tra il settore pubblico e privato per garantire che l'Emirato continui a mantenere il suo ruolo di primo piano sulla mappa turistica globale anche nei prossimi anni.
La performance eccezionale di Dubai ha rafforzato il riconoscimento globale per la destinazione, che ha iniziato il 2024 fregiandosi del titolo di migliore destinazione al mondo ai Tripadvisor Travellers' Choice Best of the Best Destinations Awards per il terzo anno consecutivo, diventando la prima città a raggiungere questo traguardo. L'incremento dei turisti internazionali durante il primo trimestre è il risultato di strategie a livello locale istituite in linea con i pilastri fondamentali che regolano il successo del settore turistico, vale a dire: la sostenibilità, l'accessibilità, l'imprenditorialità e l'innovazione.
Inoltre, la città ha ospitato diversi eventi chiave del settore, come Arab Health, Gulfood e il Dubai International Boat Show, altrettanto cruciali per il turismo sono state le nuove aperture di strutture alberghiere di alto livello come: The Lana, la prima struttura Dorchester Collection in Medio Oriente; Siro One Za'abeel, il primo hotel fitness di Dubai; Marriott Marquis Dubai; e Hilton Dubai Creek Hotel & Residences. Con una gamma di offerte adatte a tutti i tipi di budget e preferenze, le proposte diversificate di Dubai sono in costante evoluzione, supportate da infrastrutture di livello mondiale, servizio eccezionale in tutti i punti di contatto e continua collaborazione tra il governo e il settore privato.
Helal Saeed Almarri, direttore generale del Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det), ha dichiarato: "Sotto la guida di Sua Altezza Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e sovrano di Dubai, il continuo successo da record di visitatori dell'emirato dimostra l'impegno costante nel perseguire i nostri obiettivi a lungo termine dell'Agenda D33, e rafforza ulteriormente il ruolo centrale che il settore turistico e dell'ospitalità svolgono nel promuovere la crescita positiva di Dubai. Oltre al nostro ecosistema turistico ad alte prestazioni, questi dati sono anche spinti dall'aumento del numero di imprese internazionali che si stabiliscono qui, dalle aziende esistenti che ampliano le linee di business e la loro presenza commerciale a Dubai, da un settore Mice molto attivo e da un afflusso di nuovi talenti che si trasferiscono nella città, dimostrando l'ampio e sinergico impatto di una D33 economica ben riuscita e calibrata".
Issam Kazim, Ceo della Dubai Corporation for Tourism and Commerce Marketing (Dctcm), ha affermato: "Continueremo a promuovere campagne globali e specifiche per i singoli mercati, collaborando con i nostri principali stakeholder, partner nazionali e internazionali e adottando un approccio di marketing diversificato per promuovere Dubai in tutto il mondo, entusiasmando e ispirando potenziali nuovi e vecchi visitatori. L’impegno dei nostri partner nel perseguire una visione condivisa è fondamentale per rendere Dubai la migliore città da visitare, vivere e in cui lavorare. Non vediamo l'ora di mantenere numeri da record in termini di arrivi durante l'estate e per il resto dell'anno".
L'approccio diversificato di Dubai, basato su strategie mirate e attività in più di 80 mercati, ha contribuito a mantenere la sua posizione come destinazione turistica preferita per i visitatori provenienti sia dai principali mercati tradizionali che da quelli emergenti. Da gennaio a marzo, la regione dell'Europa occidentale è stata il principale mercato di origine di Dubai con 1,138 milioni di arrivi, pari al 22% del totale, seguita dal Sud Asia con 869.000 visitatori (17%), dalla Csi e dall'Europa orientale con 817.000 (16%). Dal punto di vista regionale, il Gcc e il Mena occupano rispettivamente il quarto e il quinto posto, con 664.000 (13%) e 605.000 (12%) arrivi. La regione dell'Asia nord-orientale e del sud-est ha registrato 470.000 arrivi a Dubai (una quota del 9%), seguita dalle Americhe con 344.000 (7%), dall'Africa con 202.000 (4%) e dall'Australasia con 70.000 (1%).
Nel primo trimestre del 2024, gli hotel di Dubai hanno mantenuto un tasso di occupazione media delle camere dell'83%, un risultato significativo considerando l'aumento del 2% anno su anno dell'offerta complessiva di camere, arrivata oggi a più di 152.000 unità. I pernottamenti sono aumentati del 2%, raggiungendo complessivamente il record di 11,2 milioni alla fine del primo trimestre del 2024, rispetto ai 10,98 milioni del 2023 nel medesimo periodo dell’anno. L’Adr è salito a 638 Aed durante i primi tre mesi dell’anno, segnando un aumento notevole del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il RevPar è aumentato del 4% rispetto all'anno precedente, passando da 504 Aed a 527 Aed. Questa performance indica chiaramente che gli albergatori della città stanno mantenendo prezzi competitivi e ricavi nonostante i livelli elevati di occupazione. Il numero totale di camere disponibili a Dubai è arrivato a 152.162 alla fine di marzo, rispetto alle 148.877 camere di marzo 2023, mentre il numero di strutture è di 832 alla fine del primo trimestre, rispetto alle 814 dello stesso periodo dell'anno scorso.
Dubai vanta ben 96.484 camere d'albergo tra strutture a cinque stelle e quattro stelle, rappresentando una significativa quota del 64% delle camere d'albergo complessive della città, con un tasso medio di occupazione delle camere che di solito varia dall'81% all'84%. Gli hotel da una a tre stelle hanno una quota del 19% del mercato alberghiero complessivo di Dubai, con la categoria che comprendeva 29.100 camere e un lodevole tasso di occupazione delle camere dell'82%. Il segmento degli appartamenti alberghieri vanta un totale di 26.578 chiavi alla fine del primo trimestre e mantiene un forte tasso medio di occupazione delle camere che variava dall'84% all'85%.
Con l’estensione anche nel 2024 dell‘Anno della Sostenibilità degli Emirati Arabi Uniti, Dubai continua il proprio impegno verso questo topic, sostenendo sia gli obiettivi globali che nazionali. I settori del turismo e dell'ospitalità della città giocano un ruolo fondamentale in questa missione, implementando programmi e progetti che evidenziano la strategia di ecoturismo adottata. Tra le iniziative trainanti di questo ampio progetto, che prende il nome di 'Dubai Can', spicca la campagna ben nota 'Refill for life', che promuove l'uso di bottiglie riutilizzabili e invita le persone a fare rifornimento presso una delle 50 fontanelle d'acqua sparse per la città.
Questa campagna ha già portato alla significativa riduzione di oltre 18 milioni di bottiglie d'acqua monouso da 500 ml in soli due anni. Un'altra iniziativa di Dubai Can, il progetto Dubai Reef, rappresenta il più grande progetto mondiale per lo sviluppo di barriere coralline marine, contribuendo agli sforzi della città per incrementare le riserve ittiche e preservare la biodiversità marina. Di recente, Sheikh Hamdan bin Mohammed ha inaugurato i moduli pilota di questo progetto di grande rilevanza.
Il Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det) sta creando nuovi percorsi di crescita al di là del turismo tradizionale, attraverso investimenti, imprenditorialità e attrazione di talenti globali. Attraverso programmi di formazione professionale ed educativa, il Dubai College of Tourism (Dct), affiliato al Det, si impegna a formare una forza lavoro qualificata per sostenere la crescita del settore turistico. Dubai offre inoltre agli imprenditori e alle piccole e medie imprese (pmi) una piattaforma per agevolare l'apertura e il consolidamento delle attività. Dubai Sme fornisce supporto finanziario, mentorship e risorse agli imprenditori emergenti, mentre l'Intelak Hub rappresenta l'unica piattaforma per startup della regione dedicata ai settori del viaggio, del turismo e dell'aviazione.
L'offerta culinaria di Dubai, che soddisfa i gusti diversificati dei residenti e dei visitatori, continua a espandersi ed è un elemento essenziale della strategia turistica della città. La sua posizione come capitale gastronomica globale è stata ulteriormente rafforzata con l'inclusione di 18 ristoranti di Dubai nella lista dei 50 migliori ristoranti del Mena 2024, di cui quattro occupano le prime posizioni.
L'espansione in corso del settore delle crociere sta portando significativi benefici anche a Dubai. A marzo di quest'anno, le autorità marittime e turistiche regionali hanno formalizzato l'alleanza Cruise Arabia, una partnership strategica che mira a promuovere il Golfo Arabico come destinazione crocieristica globale e a collaborare per migliorare l'esperienza dei passeggeri, attrarre più navi da crociera, potenziare l'infrastruttura portuale e stimolare la crescita economica del settore. Dubai ha svolto un ruolo significativo in questa alleanza, collaborando strettamente con i suoi partner per sviluppare servizi di crociera regionali interconnessi e integrati.
Infine, la posizione di Dubai come epicentro globale dell'intrattenimento viene consolidata da nuove attrazioni e da un fitto calendario di eventi aziendali, ricreativi e sportivi, che continuano a catturare l'interesse dei turisti internazionali. L'ultima aggiunta di rilievo è Real Madrid World, un emozionante parco a tema ospitato all'interno di Dubai Parks and Resorts, il primo ad operare sotto il prestigioso marchio del celebre club di calcio. Questa apertura segue l'accordo pluriennale firmato lo scorso ottobre tra il Dubai’s Department of Economy and Tourism (Det) e il Real Madrid, promettendo crescita e sostegno reciproco all'Agenda D33. Nel frattempo, Dubai Festivals and Retail Establishment (Dfre) hanno organizzato alcuni dei più grandi eventi annuali della città nel corso del primo trimestre dell'anno, inclusi il Dubai Shopping Festival e il Dubai Food Festival.
Lavoro
Cni: “Giornata nazionale ingegneria della sicurezza,...
Il ministro Valditara ha espresso apprezzamento per impegno del Consiglio nazionale sulla formazione. Per il ministro Zangrillo dialogo necessario per aumentare livelli sicurezza. Per il sottosegretario Prisco la formazione è lo strumento più efficace per creare una cultura della protezione dagli incendi.
E’ in corso a Torino la 12sima Giornata nazionale dell’ingegneria della sicurezza, l’evento organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri che quest’anno si avvale della collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino. I lavori odierni si tengono presso la fiera Restructura al Lingotto Oval.
La giornata è cominciata con i saluti istituzionali. Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso “apprezzamento per l’impegno del Consiglio nazionale degli ingegneri e dell’Ordine di Torino su tematiche che riguardano l’attività di formazione sulla gestione dei rischi, considerando che la sicurezza nelle scuole è un diritto inalienabile di studenti, docenti, personale e famiglie”. Il ministro della Pa, Paolo Zangrillo, oltre a sottolineare l’azione del suo ministero in termini di semplificazione per facilitare la sicurezza, ha richiamato la necessità di un “dialogo e confronto tra tutti i soggetti interessati, in modo da favorire una consapevolezza collettiva che è l’unico modo per raggiungere l’obiettivo di aumentare i livelli di sicurezza in ogni ambito”. Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno, ha tenuto a sottolineare il lavoro congiunto col Cni per implementare la sicurezza, soprattutto grazie all’integrazione delle tecnologie più avanzate di cui disponiamo oggi. Inoltre, ha indicato nella formazione lo strumento più efficace per creare una cultura della protezione dagli incendi e, più in generale, ha indicato la necessità di investire nella cultura della prevenzione, in modo che diventi una consapevolezza diffusa.
Dopo i saluti istituzionali, è stata la volta del presidente del Cni Angelo Domenico Perrini: “Questa giornata è ormai diventato un appuntamento annuale atteso da tutti. Il tema centrale è quello di capire come possono le nuove tecnologie contenere il rischio, in particolar modo nei luoghi di lavoro. Noi riteniamo che ulteriori inasprimenti delle sanzioni possano fare poco per ridurre gli incidenti sul lavoro. Serve, invece, una diversa cultura della sicurezza e della prevenzione che va costruita a partire dai banchi di scuola”.
Il vice presidente del Cni, Remo Vaudano, ha sottolineato come la Giornata sia stata un successo sin dalla prima edizione. Inoltre, ha sottolineato l’importante riconoscimento attribuito all’evento, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica. Poi ha chiuso così: “La sicurezza è un diritto e un dovere”. A proposito della prima edizione, è intervenuto con i suoi saluti anche l’ex consigliere del Cni e attuale vice presidente della Fondazione Cni Gaetano Fede, promotore e curatore per un decennio della Giornata dell’ingegneria della sicurezza. A fare da padrone di casa il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Giuseppe Ferro, mentre non ha fatto mancare i propri saluti Elena Lovera, presidente di Formedil, che ha sottolineato la collaborazione col Cni, anche attraverso la recente firma di un protocollo d’intesa sulla formazione. Infine, Armando Zambrano, coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, si è espresso così: “La sicurezza è un tema trasversale, riguarda tutte le professioni, in particolare quelle tecniche. E’ per questo che richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti noi”.
L’intervento centrale della mattinata è stato quello di Tiziana Petrillo, consigliera del Cni delegata ai temi della sicurezza e della prevenzione incendi, oltre che responsabile dell’evento. “Abbiamo deciso per quest’anno di articolare la Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza in due differenti appuntamenti – ha detto - consapevoli del fatto che il quadro complessivo in cui si inserisce il tema della Sicurezza risulta oggi molto composito, con linee di intervento differenti, ambiti di studio e di intervento diversi ed una molteplicità di attori con ruoli e competenze differenziate. Il Cni desidera sottolineare la “caratteristica plurale” di quell’ambito di studio e di intervento. Plurale significa composto da elementi e attori diversi che necessitano però di un sistema di governance. Uno degli obiettivi di queste due giornate è proprio quello di iniziare ad acquisire la maggiore consapevolezza che questo sistema oggi necessita di affinare il proprio processo di governance e di muoversi compatto verso un obiettivo principale, ovvero il miglioramento di norme, pratiche, procedure, conoscenze finalizzate ad innalzare il livello di ciò che oggi ricade sotto l’ombrello dell’Ingegneria della sicurezza”.
“L’appuntamento di oggi - ha proseguito - è particolarmente interessante in quanto mira ad illustrare una molteplicità di iniziative tese a trattare il tema dell’ingegneria della Sicurezza sotto molteplici aspetti tecnico-pratici e normativi, soffermandosi sulle principali novità. Ma, al di là di questo, è di particolare importanza l’innovazione culturale. La sicurezza non è solo un semplice elenco di azioni da svolgere ma avere una visione più dinamica ed integrata. Occorre la capacità di leggere ambienti complessi e rispondere con prontezza ai cambiamenti che questa complessità impone. La sicurezza, in una parola, è una mentalità che dobbiamo sforzarci di adottare e la direzione da intraprendere è quella di favorire una cultura della percezione del rischio”.
Nel corso della mattinata è stata presentata, a cura di Gianluca Giagni (GdL Sicurezza del Cni) e Liliana Rivautella (Gruppo Tematico Temporaneo del Gdl Sicurezza del Cni) la manifestazione finale del progetto 'La sicurezza a partire dai banchi di scuola' 2023-24. I vincitori sono risultati, per le prime medie una scuola di Pordenone, per le seconde una scuola di Palermo. E’ stato presentato, inoltre, il 'Quaderno Prevenzione incendi per le attività scolastiche' a cura di Raffaele Sabatino (Inail), Matteo Di Felice (Comitato Centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi dei VV.F.) e Gianni Biggi (VV.F.). Michele Tritto di Formedil ha approfondito il tema della formazione e della consulenza tecnica per la sicurezza nei cantieri. Andrea Galli (Gdl Sicurezza del Cni) ha presentato le 'Linee guida per la valutazione del rischio degli ordigni bellici inesplosi'. Maurizio Sacchetti (GdL Sicurezza del Cni) ha parlato del tema della documentazione di cantiere, mentre Elisabetta Scaglia (Gdl Sicurezza Cni) e Raffaele De Rosa (GTT del Gdl Sicurezza Cni) hanno approfondito la questione della valutazione del rischio incendio e l’applicazione del DM 3.9.2021. Rita Amelia Grunspan (GdL Sicurezza Cni) ha illustrato le proposte per l’accordo Stato-Regioni sulla formazione. Infine, Daniela Sagarese e Maurizio Costa (GTT del Gdl Sicurezza Cni) hanno approfondito il rapporto della tecnologia e dell’innovazione per la sicurezza.
I lavori, moderati da Guido Razzano (Cni), sono proseguiti nel pomeriggio con la presentazione del Concorso nazionale 'Archivio delle buone pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei e mobili' a cura di Antonio Leonardi (Gdl Sicurezza Cni e Coordinamento Tecnico delle Regioni) e Federico Serri (Gdl Sicurezza Cni e presidente dell’Ordine Ingegneri di Reggio Emilia).
A seguire ci sono stati gli interventi di alcuni rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino. Antonio Giangregorio ha trattato la formazione e lo sviluppo della cultura della sicurezza nelle economie emergenti; Massimo Pasquero ha spiegato come gli impianti di produzione idrogeno a zero emissioni stiano diventando i protagonisti della transizione green. Augusto Franzero ha trattato i sistemi di prossimità applicati alla sicurezza sul lavoro. Chiara Amaro si è soffermata sulla nuova frontiera degli impianti sportivi. Fabio Rosito, infine, si è soffermato sulla patente a punti come strumento di qualifica delle imprese. La conclusione dei lavori è stata affidata a Fulvio Giani (vice presidente vicario dell’Ordine degli Ingegneri di Torino e membro del Gdl Sicurezza Cni).
Lavoro
Design: brand di luxury furniture indiano Diviana sceglie...
Fondato da Kapil Chopra, sotto la direzione artistica di Marco Corti fonde artigianalità indiana e stile italiano
Capitale indiscussa del design mondiale, Milano accoglie nel cuore del quadrilatero della moda, in via Monte di Pietà 13/1, il lancio internazionale di un nuovo marchio d’arredo destinato a riscuotere un grande successo. Si tratta di Diviana, brand indiano che ha l’ambizione di proporre mobili di lusso che coniugano modernità e tradizione, stile e contemporaneità, superando i confini prestabiliti tra eleganza e innovazione. Una sfida che vede alleati manifattura indiana e design italiano: infatti l’Art director del marchio e autore delle prime due collezioni per l’Europa è Marco Corti, architetto e designer di grande esperienza e fama internazionale. I numeri di Diviana - 900 professionisti appassionati e qualificati in tutto il mondo, un fatturato di circa 15 milioni di euro e un investimento in Italia e in Europa che nel prossimo biennio raggiungerà i 50 milioni di euro - mostrano le dimensioni dell’investimento internazionale in corso da parte del brand indiano.
Fondato nel 2009 da Kapil Chopra, imprenditore visionario con una profonda conoscenza del settore dell’arredo-design, Diviana è un marchio che in pochi anni è cresciuto fino a diventare un simbolo di raffinatezza in tutta l’area Asian e Middle Est. “L’obiettivo di Diviana - spiega Chopra - non è solo quello di partecipare al mercato del lusso, ma stabilire nuovi standard di raffinatezza ed esclusività grazie alla nostra miscela unica di qualità, eleganza e a una vasta gamma di prodotti premium-to-luxury. Noi creiamo mobili che trascendono la mera estetica, infondendo in ogni ambiente un senso di raffinata eleganza e profondità emotiva. Ogni pezzo è meticolosamente progettato per ispirare, elevando spazi ordinari in straordinari santuari di stile e raffinatezza, incarnando l'essenza stessa del vivere moderno".
"Non ci limitiamo a creare mobili - prosegue il Ceo - ma creiamo pezzi che parlano di uno stile di vita definito dall'eleganza, dall'innovazione e dal rifiuto di scendere a compromessi con la qualità. L’azienda è consapevole che il vero lusso consiste nel creare ambienti su misura che riflettano lo stile unico dei clienti e ne elevino lo stile di vita. I nostri clienti sono intenditori di design, individui che cercano non solo la bellezza, ma anche il significato e la distinzione in ogni angolo dei loro spazi".
Per questo motivo, il marchio ha creato un processo di soluzioni personalizzate progettate per soddisfare ogni esigenza e superare le aspettative. Dalla consultazione iniziale all'installazione finale e oltre, ogni fase è ottimizzata per offrire ai clienti un'esperienza di progetto senza soluzione di continuità. Servizi di progettazione e produzione su misura di mobili, fornitura di rivestimenti, armadi e porte, l’azienda offre un pacchetto completo chiavi in mano per creare ambienti unici e sofisticati.
Per il proprio debutto nel Vecchio Continente, Diviana ha scelto Milano e, in particolare, via Monte di Pietà 13/1, in pieno Quadrilatero della moda, cuore pulsante dell’economia meneghina dove arte, moda e design sono protagonisti assoluti. Una location che conferma quel percorso creativo che mette in contatto le tradizioni indiane e il moderno design italiano per dare vita a un hub di sofisticata eleganza. Realizzato su una superficie di circa 220 mq, il progetto di interior design per il primo Flagship Store Diviana ha avuto come obiettivo principale la valorizzazione delle nuove collezioni Sublime e Q Collection entrambe firmate da Marco Corti.
“L’approccio progettuale - sottolinea l’Art director - si è basato sulla creazione di un contesto raffinato e accogliente, pensato per mettere in risalto le qualità distintive degli arredi, grazie all’utilizzo di pannellature murali di vario tipo e lampade decorative accuratamente progettate. L'idea - prosegue Corti - è stata quella di dare vita a un ambiente sobrio ed elegante, dove ogni elemento fosse studiato per esaltare al meglio l’essenza dei prodotti esposti. Texture murali neutre e una pavimentazione armoniosa sono state scelte per creare un equilibrio visivo che permettesse agli arredi di emergere come veri protagonisti dello spazio, trasmettendo un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente per il visitatore".
“Stabilire un hub a Milano - conferma Chopra - ci darà l’opportunità di connetterci con i mercati chiave di tutto il continente in modo più efficace, sfruttando i forti legami della città con i settori del design, della moda e del lusso. Una base da cui coordinare i nostri sforzi commerciali, produttivi e di partnership in tutto il Vecchio Continente, assicurandoci di rimanere agili e reattivi alle esigenze del mercato europeo e alle preferenze dei consumatori".
“Milano - rimarca Chopra - è più di una località, è un simbolo di eccellenza globale, nella moda, nella cultura e ovviamente, nel design. Dopo aver considerato altre candidate in ogni lato del pianeta, abbiamo scelto Milano perché incarna lo spirito di eleganza, artigianalità e design lungimirante che definisce Diviana. Questo debutto non è solo un ingresso in Europa, non siamo qui solo per aprire uno showroom, ma per aggiungere la nostra voce alla ricca narrativa del design di questa città, per diventare una parte importante dell'eredità di Milano nel mondo del design.
"Con l’arrivo a Milano, ci proponiamo di trarre ispirazione da questo contesto così dinamico per offrire ai consumatori qualcosa di diverso. La clientela esigente di una città così cosmopolita e l'apprezzamento per l'artigianato di alta qualità si allineano perfettamente con la nostra visione di elevare la scelta dei consumatori attraverso offerte innovative e ponderate", aggiunge.
Le collezioni in anteprima firmate Marco Corti sono Sublime Collection e Q Collection. Definizione pulita, chiara, mai serpeggiante né rigidamente geometrica, morbidezza controllata, mai lasciata all'abbandono caratterizzano Sublime, dove la qualità dei materiali si veste di colori semplici, dettagli sartoriali che non accecano né giocano, ma riposano. L'ambiente della collezione Sublime è infatti un luogo lussuoso e accogliente che favorisce la calma e le voci sommesse di chi comprende l'importanza delle parole e delle relazioni. “Per Sublime - racconta il designer - i miei riferimenti sono l'architettura e gli interni italiani degli anni '20 e '30 del XX secolo, dove i dettagli avevano forti richiami al passato. Questa è la mia collezione, il mio significato di stile, lusso e bellezza amichevole; in una parola il mio stile di vita. Citando Baudelaire, i miei mobili e i miei interni si chiudono con calma, lusso e sensualità”.
La Collezione Q, invece, è una famiglia di arredi con una forte personalità internazionale, il cui concetto si basa su tre qualità: moderno, minimale e sofisticatezza. Forme morbide e colori cipria caratterizzano tutti i pezzi, creando un ambiente in cui ognuno contribuisce a raccontare un'identità unica. Queste caratteristiche distintive diventano il motore della realizzazione di ogni singolo articolo, infatti la collezione è pensata per creare un linguaggio contemporaneo nell'atmosfera domestica.
“La nostra aspirazione - dice Corti - è quella di progettare una collezione ricca, solida e completa, che si distingua sia per il design che per la qualità, e che proietti in modo coerente il nostro valore e la nostra visione dell'abitare contemporaneo, affinché tutti possano condividerla. A 'moderno, minimale e sofisticato' potremmo aggiungere anche 'rigore, semplicità e lusso'. Infatti, tutti i singoli elementi della collezione sono stati progettati con linee pulite, sensazione di equilibrio e attenzione alla qualità”. Ogni singolo particolare è stato curato al dettaglio, dalle forme morbide alla scelta di texture e colori tenui. Il mondo della Collezione Q si esprime non solo attraverso i singoli pezzi, ma anche nella capacità di trasformarla in uno 'stile di vita' in ogni ambiente e in ogni contesto interno.
Lavoro
Olimpia Splendid, con Unico economia circolare e produzione...
Francesco Saccone: "Elettrificare, efficientare e decarbonizzare sono le parole chiave del piano europeo per il Green Deal, ma anche del nostro piano di crescita"
L'economia circolare a misura di climatizzatore. E' il caso della strategia aziendale messa in atto da Olimpia Splendid, azienda italiana che, da quasi 70 anni, progetta, produce e commercializza tecnologie per climatizzare, riscaldare e trattare l’aria di casa. "L'economia - dice all'Adnkronos/Labitalia Francesco Saccone, r&d manager e consigliere con delega alle Esg di Olimpia Splendid - diventa circolare quando iniziamo a pensare all'intero ciclo di vita del prodotto. Sebbene i life cycle assessment abbiano evidenziato come l'impatto ambientale di un climatizzatore dipenda in gran parte dal consumo energetico, e quindi dalla fase di utilizzo, lavorare sull'efficienza tecnologica dei prodotti non può essere l'unico driver di sviluppo per noi produttori".
"La progettazione per la riparabilità e la disassemblabilità - spiega -allungano la vita utile del prodotto e semplificano la trasformazione del rifiuto in una risorsa, attraverso il recupero e la rigenerazione. Un tema che in Olimpia Splendid abbiamo a cuore da quasi 20 anni, ovvero da quando abbiamo contribuito alla fondazione dei consorzi Ecoped e Ridomus".
"La nostra gamma di climatizzatori Unico - dice - si è ulteriormente innovata introducendo per alcuni suoi componenti, estetici e non, la plastica 100% riciclata post-consumo. Da tempo - fa notare - eravamo alla ricerca di polimeri termoplastici provenienti dalla filiera del riciclo, da inserire nelle nostre linee di produzione. Individuare una materia prima secondaria con caratteristiche simili a quelle della plastica vergine, dal punto di vista sia tecnico sia estetico, sembrava però impossibile. Grazie alla collaborazione con Safe e all’incontro con Stena recycling siamo però riusciti a trovare un polimero post-consumo di elevata qualità, frutto di tecnologie di separazione avanzate. L'abbiamo quindi utilizzato per la produzione di alcune componenti interne sul prodotto e abbiamo iniziato ad introdurlo anche su piccole porzioni estetiche, dove il tema è ancora più complesso perché tocca la sfera estetica del prodotto".
"La plastica - afferma - è una materia prima importante per il mondo della climatizzazione: i prodotti si distinguono anche per finitura estetica e la plastica è riconosciuta come materiale ideale per il mondo del design. In questo scenario è quindi fondamentale per noi adottare e valorizzare tutti quei comportamenti virtuosi che permettono di ridurne l’impatto ambientale e di alimentare un’economia circolare. Essere tra le prime aziende del nostro settore a introdurre plastica riciclata post-consumo è sicuramente motivo di orgoglio".
"La sostenibilità - rimarca Francesco Saccone - è uno dei nostri 3 drivers di sviluppo industriale, insieme all'innovazione e alla presenza internazionale. Elettrificare, efficientare e decarbonizzare sono le parole chiave del piano europeo per il Green Deal, ma anche del nostro piano di crescita. Nell'ultimo anno abbiamo dato vita a collaborazioni strategiche che ci permetteranno di essere ancora più incisivi rispetto agli obiettivi dell'Agenda Onu 2030".
"E - ricorda - abbiamo raggiunto importanti risultati anche per noi stessi: il nostro polo produttivo è stato interamente convertito a energia elettrica rinnovabile, attraverso l'auto-produzione e l'acquisto da enti certificati e abbiamo ridotto del 17% le emissioni di gas a effetto serra rispetto al 2019 (nostra base di partenza). Obiettivo: raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040".