Politica
Omofobia, Roccella: “Italia non firma dichiarazione...
Omofobia, Roccella: “Italia non firma dichiarazione Ue che nega identità maschile e femminile”
La ministra: "Noi in prima linea contro discriminazione". Schlein attacca: "Posizione inaccettabile"
"Noi siamo molto chiari: il nostro governo ha firmato la dichiarazione europea contro omofobia, bifobia e transfobia. Non abbiamo invece firmato e non firmeremo nulla che riguardi la negazione dell’identità maschile e femminile, che tante ingiustizie ha già prodotto nel mondo in particolare ai danni delle donne". Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, illustra la posizione del governo in relazione alla dichiarazione Ue e respinge le accuse dell'opposizione.
"Ancora una volta la sinistra non ha il coraggio delle proprie posizioni e preferisce nascondersi dietro le solite bugie. Il governo italiano è in prima linea contro ogni discriminazione in tutto il mondo, da qualsiasi parte provenga, mentre la sinistra usa la sacrosanta lotta contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale come foglia di fico per nascondere il suo vero obiettivo, e cioè il gender", dice Roccella.
"Se la sinistra ed Elly Schlein vogliono riproporre la legge Zan, il gender e la possibilità di dichiararsi maschio o femmina al di là della realtà biologica, abbiano il coraggio di dirlo con chiarezza. Se è il gender che vogliono, lo propongano apertamente e lo facciano in campagna elettorale, così da consentire agli elettori di esprimersi anche su questo", afferma.
"Che vergogna questo governo che, nella giornata internazionale contro l'omotransfobia, decide di non firmare una dichiarazione per le politiche europee a favore delle persone lgbtq+. Non è accettabile", l'attacco della segretaria Pd Elly Schlein. "Il Pd continuerà a battersi per una legge contro l’omotransfobia e per assicurare i pieni diritti alle famiglie lgbtq+, a cominciare dal riconoscimento dei figli -aggiunge-. Quest’anno il governo non ha firmato la dichiarazione per fare campagna elettorale sulla pelle delle persone discriminate". "L'Italia proprio oggi non ha firmato la dichiarazione UE per promuovere politiche in favore delle persone lgbtqia+ perché secondo il governo Meloni 'ricalca il ddl Zan'. Tradotto: perché chiede di rispettare diritti umani fondamentali. E questa destra vuole continuare a violarli", scrive su X il deputato Pd e responsabile Diritti del Pd Alessandro Zan.
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Lega, Salvini a casa di Bossi a Gemonio: “Una bella...
Oltre un'ora di colloquio, il leader Carroccio promette di tener informato costantemente il Senatur
Più di un'ora di colloquio a Gemonio, in provincia di Varese, tra Matteo Salvini e Umberto Bossi. Clima "molto cordiale e rilassato, dopo la falsa notizia del decesso del Senatur diffusa alla fine di agosto", si legge in una nota della Lega. Per Salvini è stata una chiacchierata "molto positiva, siamo stati entrambi molto contenti". Sono stati affrontati parecchi temi. Non solo la situazione del governo e del partito, ma, spiega la nota, soprattutto "l'autonomia ('battaglia storica della Lega che farà bene a tutta Italia' ha detto Salvini), e poi infrastrutture (con particolare riferimento a quelle lombarde), giustizia, sicurezza e immigrazione. Il tutto senza dimenticare qualche riflessione su economia, guerra, politica energetica con sguardo al nucleare".
Con Bossi erano presenti anche la moglie Manuela Marrone e il figlio Renzo. Salvini ha promesso al fondatore di "tenerlo costantemente aggiornato, magari con un altro incontro insieme ai ministri a partire da Roberto Calderoli", si conclude il comunicato del partito di via Bellerio.
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Cruciani, Parenzo e il voto semiserio su ius scholae alla...
I conduttori de La Zanzara organizzano un 'referendum'
Ius scholae in primis, ma anche eutanasia, aborto, comunità Lgbtqia+, famiglia sono temi cari al pubblico della festa di Forza Italia Giovani, in corso a Bellaria-Igea Marina? Tra provocazioni e siparietti, i conduttori de 'La Zanzara', Giuseppe Cruciani e David Parenzo hanno aperto l'Assemblea del movimento giovanile suscitando risate, applausi e ponendo proprio questi interrogativi ai tanti presenti, tra cui spiccano ovviamente anche il segretario e vicepremier, Antonio Tajani, e il capogruppo al Senato del partito azzurro, Maurizio Gasparri.
"Fateci vedere in quanti siete favorevoli alla concessione della cittadinanza. Chi vota verde è a favore, chi rosso contro", dicono i due dal palco. Ed è quasi un plebiscito, per i verdi. "Tu, tu, e tu che avete sventolato il badge rosso - intima Cruciani -, andate con Vannacci". E a proposito dell'europarlamentare eletto nelle fila della Lega, quando si chiede conto al pubblico chi è più vicino a loro tra lui e Matteo Renzi, il risultato è lo stesso: verdi tanti, e qualche rosso. Così come quando il dilemma è per la "libertà di decidere quando morire e quando no".
La reazione sull'aborto, sui diritti Lgbtqia+, ma anche sul tifo per Donald Trump o Kamala Harris è diversa, e a vincere è la versione di Cruciani che ammette candidatamente: "Io ho votato Berlusconi in passato, diverse volte, e l'ho fatto perché volevo vedere la rabbia di quelli che lo avevano criminalizzato. L'ho fatto anche quando era contro l'ex ministro Spaventa". Sull'Ucraina e sulla questione mediorientale, però, anche Parenzo esce allo scoperto (imbeccato dal collega): "La posizione di Forza Italia è più convincente del Partito democratico".
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Schifani: “Su diritti civili non ci sono...
"Sui diritti civili non ci sono barriere. Silvio Berlusconi ci aveva sempre lasciato libertà di coscienza. Sempre. In aula ricordo che Silvio mi diceva: 'Renato, libertà di coscienza, perché sui diritti della persona, dei minori, civili, non ci sono barriere'. Ecco perché ricordo dei lampi di tanti giri al Nord, sapete quanti ragazzi di colore sventolavano la bandierina e non erano italiani? E' chiaro che Tajani ha aperto un tema, interpretando il pensiero di Berlusconi. Perché qualcuno ha cercato di mettere zizzania, sostenendo che non fosse il pensiero di Presidente. per fortuna avete trovato il famoso video che immortala il pensiero del Presidente che noi conoscevamo". Così il Presidente della regione siciliana Renato Schifani all'Assemblea dei giovani di Fi a Bellaria-Igea Marina. "E' evidente che non fa parte del progetto di governo ma ogni partito del centrodestro ha sensibilità diverse ed è giusto che ci si confronti e lo stiamo facendo".