Javier Milei rientra in Argentina: “Torno surfando su un’onda di lacrime socialiste”
Madrid convoca ambasciatore argentino e chiede scuse pubbliche dopo le parole del presidente argentino alla Convention di Vox. Ma per il portavoce a chiedere scusa deve essere la Spagna
"Sto surfando su un'onda di lacrime socialiste". Così il presidente argentino, Javier Milei, ha scritto in un post in cui annuncia il suo rientro in Argentina, alludendo chiaramente alla crisi diplomatica in corso con la Spagna per le sue dichiarazioni contro il premier Pedro Sanchez e la moglie, nel corso di un evento organizzato da Vox ieri a Madrid. "Ciao a tutti. Il leone è tornato, surfando su un'onda di lacrime socialiste. Viva la libertà", ha scritto sul suo account X, dove ha anche diffuso ogni tipo di messaggio di sostegno.
Tra tutti quelli del suo portavoce, Manuel Adorni, secondo il quale a chiedere scusa deve essere la Spagna. "Lo hanno definito un odiatore, un negazionista, un 'consumatore di sostanze', un autoritario, un antidemocratico e una persona 'molto cattiva'. Speriamo che a un certo punto riflettano e si scusino sinceramente", si legge in un tweet.
Ieri il governo spagnolo ha richiamato il proprio ambasciatore a Buenos Aires per consultazioni e oggi ha convocato l'ambasciatore argentino in Spagna, Roberto Bosch, a Madrid. Il Ministro degli Affari Esteri, dell'Unione Europea e della Cooperazione, José Manuel Albares, ha chiesto a Milei "scuse pubbliche" per quella che considera un "attacco" e un'"interferenza" nella politica interna e ha avvertito oggi che non esclude l'adozione di ulteriori misure.
"Questa mattina ho convocato l'ambasciatore argentino e gli comunicherò la richiesta di scuse pubbliche da parte di Javier Milei. Siamo in attesa di queste scuse e d'ora in poi agiremo di conseguenza se non ci saranno", ha dichiarato il capo della diplomazia spagnola. Dichiarazioni che arrivano all'indomani della decisione di richiamare l'ambasciatore spagnolo in Argentina per consultazioni "sine die".
Esteri
Mali, attacco al-Qaeda a Bamako: oltre 70 morti e 200 feriti
Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana
E' di oltre 70 morti e 200 feriti il bilancio di un duplice attacco sferrato dai jihadisti di al-Qaeda a Bamako, in Mali. Lo riferiscono fonti della sicurezza maliana parlando di 77 morti e 255 feriti. Nel mirino una scuola di ufficiali e l'aeroporto militare della capitale maliana. Il quotidiano Le Soir de Bamako ha seguito oggi un ''funerale di una cinquantina di studenti della gendarmeria''.
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Ucraina, Pd vota risoluzione all’Europarlamento:...
Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8: l'eurodeputata lo ha segnalato, verrà registrato voto contrario
Gli eurodeputati italiani del gruppo S&D non hanno votato compatti sulla risoluzione sul sostegno all'Ucraina, che contiene un paragrafo, il numero 8, che ribadisce la richiesta di rimuovere le restrizioni all'uso delle armi inviate dall'Ue, affinché possano essere utilizzate anche per colpire obiettivi militari legittimi in territorio russo. Molti eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione nel suo insieme, inclusi il capodelegazione Nicola Zingaretti, Lucia Annunziata e Sandro Ruotolo, oltre a Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, Irene Tinagli, Camilla Laureti, tra gli altri. Gli indipendenti Marco Tarquinio e Cecilia Strada si sono astenuti.
Nel voto separato per confermare il paragrafo 8, quello più controverso, Picierno si è espressa a favore, come ha annunciato pubblicamente prima del voto. Hanno votato contro gli eurodeputati Brando Benifei, Annalisa Corrado, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Alessandro Zan. Si è astenuta Annunziata.
Dalla delegazione italiana del gruppo S&D precisano che Annunziata si è astenuta per errore sul paragrafo 8 della risoluzione, quello che riguarda la rimozione delle restrizioni all'uso delle armi. L'eurodeputata ha segnalato l'errore e verrà registrato voto contrario, come la maggior parte della delegazione. Anche sul testo della risoluzione sul Venezuela, dove Annunziata dal roll call risultava essersi astenuta, si tratta di un errore: il suo voto è contrario, come quello degli altri eurodeputati Pd.