Europee, Canetta (Edmo): “Verso aumento disinformazione, tra i filoni Ucraina, clima e cibo”
Il coordinatore delle attività di fact-checking dell'European Digital Media Observatory: "Tra rischi contenuti falsi come audio fatti con l'Ia"
"Abbiamo visto che la disinformazione a tema Unione europea ad aprile è cresciuta: prima era intorno al 5% mentre ora è più o meno raddoppiata; ci aspettiamo che a maggio questa percentuale aumenti ulteriormente e a giugno ancora di più". E' quanto afferma all'Adnkronos Tommaso Canetta, coordinatore delle attività di fact-checking dell'European Digital Media Observatory (Edmo), spiegando che è impossibile quantificare la disinformazione in termini assoluti, ma i contenuti falsi vengono rilevati e monitorati attraverso un network di 52 organizzazioni di fact-checking sparse negli Stati membri della Ue.
"Con l'avvicinarsi delle elezioni europee c'è un chiaro aumento della disinformazione di carattere politico, di una parte politica nei confronti dell'altra o di candidati rispetto ad altri. Ci sono una serie di filoni, in alcuni casi collegati all'Unione europea", spiega Canetta. Tra questi quello legato al "conflitto in Ucraina": "Stiamo vedendo disinformazione sul coinvolgimento diretto di Paesi dell'Unione europea nella guerra attraverso false notizie, manifesti di reclutamento realizzati con photoshop o notizie infondate su truppe francesi già in territorio ucraino".
Altri temi caratterizzati da disinformazione sono "l'immigrazione" e il "cambiamento climatico" come ad esempio false notizie sul fatto che "a causa delle politiche ambientali europee dovremmo tutti vendere le auto nel 2030", riferisce Canetta. Altri filoni "minori" riguardano "la pandemia del Covid, il tema dei vaccini, la comunità Lgbt o il conflitto in Medio Oriente perché la disinformazione contro l'Unione europea sostiene, attraverso notizie false, che vengono finanziati i terroristi o messo in condizione Israele di massacrare palestinesi". In Italia, inoltre, "è particolarmente rilevante" il filone di disinformazione contro le politiche Ue relative al "cibo, come le false notizie su farine d'insetti o carne coltivata".
Secondo il coordinatore delle attività di fact-checking dell'European Digital Media Observatory (Edmo) "a ridosso del voto europeo la campagna di lungo respiro di disinformazione, che ha molteplici madri e interessi di vario genere, rischia di aumentare".
"Temiamo che a ridosso del voto possano esserci, a livello di Stati nazionali, tentativi disseminare contenuti falsi, come ad esempio audio fatti con l'Intelligenza artificiale, di un politico che dica che sta truccando il voto", prosegue Canetta. Disinformazione di questo tipo, spiega Canetta, capitò ad esempio in Slovacchia a ridosso delle elezioni nazionali.
Ma come tutelarsi da simili rischi? "Ci sono varie misure che si possono prendere - sottolinea l'esperto - La prima arma di difesa è quella di essere consapevoli perché è più facile non cascare nella disinformazione se ci si aspetta di incontrarla. Inoltre non bisogna fidarsi di una singola fonte, magari sconosciuta e incrociata sui social, e bisogna controllare se i media tradizionali riportano quella notizia. Può essere di aiuto anche controllare sui siti di fact-checking".
Politica
Dal populismo al popolarismo, nasce il manifesto di...
Si è svolto nella giornata di domenica 15 settembre a partire dalle ore 10.30 il convegno "Parliamo di popolarismo europeo e italiano", organizzato dalla Fondazione Foedus presso la certosa di Trisulti a Collepardo, in provincia di Frosinone, per approfondire i temi cari agli amministratori che vedono il 'centro' e il Partito Popolare Europeo come una risorsa che deve necessariamente trovare una rispondenza sul territorio nazionale, ritrovando le sue radici nel Popolarismo Italiano. Si legge in una nota.
Da Trisulti nasce il manifesto che accompagnerà la formazione di un nuovo progetto che guarda al 2027 a cui parteciperanno il ministro degli esteri Antonio Tajani che ha sostenuto le ragioni di un nuovo spazio dove condividere valori e il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi. Mario Baccini, presidente della Fondazione Foedus ha commentato: "Questo evento è un impegno concreto degli amministratori pubblici per parlare e confrontarsi sui temi del popolarismo europeo ed italiano e soprattutto per creare i presupposti che rispostino l’asse dal populismo al popolarismo che rimette al centro la persona con le sue necessità".
La kermesse è stata aperta dall’intervistatore del vicedirettore del TG2, Maria Antonietta Spadorcia al ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha ribadito la necessità di creare un contenitore che possa essere il luogo del confronto per tutti coloro che condividono una prospettiva comune, una aggregazione di intellettuali, mondo civico e persone che vogliono lavorare per costruire una nuova classe dirigente e una nuova prospettiva per il Paese. Il secondo intervento della mattinata é stato riservato all’intervista di Maurizio Lupi, condotta dalla giornalista Emma Evangelista, in cui il leader di Noi Moderati ha ribadito la necessità:” di sostenere le ragioni di una politica per la persona, che prima di tutto investa nella cultura e nella formazione dei giovani e gli offra una possibilità economica maggiore per poter affrontare l’ingresso nel mondo lavorativo, così come l’opportunità di formare e sostenere una famiglia. Una politica fatta di concretezza per sostenere un manifesto che dia valore a un progetto comune che guarda al 2027”.
Tra gli ospiti intervistati il professor Enrico Michetti che si è confrontato con la giornalista Mediaset, Ida Molaro sui temi della giustizia, delle riforme e sul diritto costituzionale. Tra gli altri erano presenti il senatore Claudio Lotito, l’onorevole Pino Bicchielli, l’on. Marco di a stefano, il consigliere Pino Cangemi, il professor Rocco Pezzimenti, a Rodolfo De Laurentiis e molti sindaci e amministratori del territorio monsignor Vittorio Formenti che ha celebrato la santa messa a conclusione dell’evento.
Politica
M5S, diffida Grillo a Conte: “Nessun confronto su...
"No consultazione su temi in contrasto con principi fondativi. Io interprete insindacabile dello statuto" si legge nella diffida visionata dall'Adnkronos
"Non è possibile né aprire un confronto deliberativo" né "deliberare o mettere in discussione tra gli iscritti i principi fondativi del MoVimento 5 Stelle", ovvero nome, simbolo e regola del doppio mandato. Così Beppe Grillo scrive nella diffida - che l'Adnkronos ha potuto visionare - inviata al leader del M5S Giuseppe Conte lo scorso 5 settembre.
La diffida di Grillo
Questi principi, sottolinea il garante, rappresentano "elementi che costituiscono i nostri valori fondamentali e sono imprescindibili per la vita attuale e futura del MoVimento 5 Stelle e dunque - mette in guardia Grillo - nessuna consultazione tra gli iscritti potrà avere ad oggetto eventuali modifiche del nome del MoVimento 5 Stelle, delle modifiche o dell'uso del simbolo e della regola dei due mandati, come specificato nel mio post del 20 agosto u.s.". Ma non è tutto. Secondo Grillo, non vi è spazio per una discussione nemmeno su "quegli ulteriori temi che dovessero risultare anche all'esito della consultazione tra gli iscritti in netto contrasto con i principi fondativi del MoVimento 5 Stelle, come ideato e fondato da me e Gianroberto Casaleggio".
"La presente - rimarca Grillo - vale ad ogni effetto di legge e si formula espressa avvertenza che, in difetto di quanto sopra, sarò costretto ad esercitare tutti i miei poteri e prerogative per impedire che i nostri valori e principi vengano stravolti e snaturati". Poteri che vengono richiamati da Grillo nell'incipit della mail: "Nella mia qualità di garante del MoVimento 5 Stelle scrivo per ribadire formalmente la mia posizione sulla imminente Assemblea costituente degli iscritti che è la seguente".
Il fondatore del M5S fa riferimento anche alle "prerogative concessemi dallo Statuto del MoVimento 5 Stelle" ovvero quelle indicate nell'articolo 12 e "che possono essere riassunte nella mia posizione di custode dei Valori fondamentali dell'azione politica del MoVimento 5 Stelle e di interpretare in modo insindacabile le previsioni statutarie". (di Antonio Atte)
Politica
Lega, Salvini: “A Pontida grande mobilitazione per la...
Su Open Arms: "Processo politico e da sinistra tentato attacco al governo"
La manifestazione di Pontida, in calendario il 6 ottobre, "sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola, per il rispetto della sovranità popolare e nazionale''. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, al 'Federale' riunito oggi a Montecitorio.
Anche per questo, si legge in una nota del Carroccio, "c’è grande attenzione da parte di osservatori stranieri e sul pratone in provincia di Bergamo si attendono delegazioni in arrivo da oltreconfine".
Open Arms
Salvini ha dato il via al Consiglio federale convocato ad hoc dopo la richiesta di condanna a sei anni nell’ambito del processo Open Arms. "Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà - ha affermato il leader della Lega - Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo ed il diritto alla difesa dei confini nazionali".
"Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti - ha sottolineato il vicepremier - sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni''.
In una nota diffusa dalla Lega al termine del Consiglio federale si legge che "l'enormità di quanto sta accadendo a Palermo sarà un motivo di ulteriore confronto di Salvini anche con Elon Musk, oltre che con i repubblicani americani".